480 research outputs found

    La prevenzione primaria nei disturbi psichiatrici nei preadolescenti ed adolescenti: il progetto Mafalda

    Get PDF
    INTRODUZIONE: L\u2019adolescenza \ue8 il periodo che vede il manifestarsi di molti dei disturbi psichici dell\u2019et\ue0 adulta. Un recente studio italiano (Frigerio A., Rucci P., Goodman R., Ammaniti M., Molteni M., et al, Studio PrISMA; 2009) ha indagato la prevalenza dei disturbi mentali in un campione composto da oltre 5000 soggetti pre-adolescenti di et\ue0 compresa tra i 10 e i 14 anni. Da questo studio \ue8 emerso che il 9,8% dei soggetti presentavano problemi \u201cemotivo-comportamentali\u201d. L\u20198,2% soffriva di un disturbo mentale diagnosticato con DSM-IV e ICD-10. Il 6,5 % del campione soffriva di disturbi emotivi internalizzanti (disturbi d\u2019ansia e depressivi), rispetto all\u20191,2% che soffriva di disturbi esternalizzanti (disturbo della condotta, disturbo oppositivo provocatorio e ADHD). Inoltre, degli adolescenti con problemi emotivo-comportamentali solo il 14% \ue8 risultato essersi rivolto ad un servizio di salute mentale. METODOLOGIA: Il progetto Mafalda \ue8 attivo presso il Servizio di psicologia Clinica e Psicoterapia, Area Omogenea di Salute mentale, Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale, Ospedale Policlinico di Milano. Individuare precocemente fattori di rischio e fattori protettivi individuali e familiari riduce significativamente la possibilit\ue0 dell\u2019esordio di un disturbo psichico. L\u2019obiettivo \ue8 potenziare i fattori protettivi, individuali, familiari, psicosociali e scolastici. Il progetto si rivolge a: pre-adolescenti e adolescenti e ai loro familiari. Gli utenti vengono inviati dal pediatra di libera scelta per la valutazione di un bilancio psichico dei ragazzi e dei fattori familiari. All\u2019interno del progetto vengono effettuati: Colloqui di valutazione clinica con il ragazzo/a e con i genitori, somministrazione di test psicometrici specifici: CBCL (Child Behavior Checklist for Ages 6-18. di Thomas M. Achenbach; 2001), YSR (Youth Self Report for Ages 11-18. di Thomas M. Achenbach; 2001). Ai familiari vengono somministrati: AAI (Adult Attachment Interview. C. George, N. Kaplan, M. Main; 1985), CFI (Camberwell Family Interview. J. Leff, C. Vaughn; 1976)e si eseguono colloqui di valutazione delle dinamiche relazionali genitore-figlio/a e di coppia. Dopo la fase di valutazione clinica, nei casi indicati, verranno effettuati interventi individuali e di gruppo per i minori e per i familiari. RISULTATI: Differenze significative tra madri e padri emergono alle Scale Sindromiche(SS) in AnsiaDepressione (t=2.294,df=46,p=.026) e ProblemiSociali (t=2.178,df=46,p=.035); alle Scale DSM-oriented(S-DSMo) in ProblemiAffettivi (t=2.617,df=46,p=.012) e alle Scale di Carattere Generale(SCG) in Internalizzazione (t=2.431,df= 46,p=.019). Significative anche le differenze sui totali (t=2.178,df=46,p=.035). Rispetto ai figli, il numero di scale con differenze significative cresce (SS. AnsiaDepressione: F=3.613,df=2,p=.032; LamenteleSomatiche: F=5.854,df=2,p=.004; ProblemiDiPensiero: F=4.864,df=2,p=.010. S-DSMo. ProblemiD\u2019Ansia: F=3.269,df=2,p=.044; ProblemiSomatici: F=5.477,df=2,p=.006. SCG. Internalizzazione: F=4.367,df=2,p=.016), con influenze anche sul punteggio totale (F=3.147,df=2,p=.049). Discrete le correlazioni in tutte le SCG e nel totale tra ragazzi e madri, ma non con i padri. Indagando variabili intervenienti emerge, tuttavia, una correlazione diretta tra il numero totale di figli e la differenza tra il punteggio CBCL/YSR totale madri-figli (r=.428,p=.026), alterazione non rilevata per i padri. Nessuna associazione tra l\u2019et\ue0 del figlio, l\u2019et\ue0 o la scolarit\ue0 dei genitori e queste differenze. Inoltre per la CFI emerge una differenza significativa tra padri e madri rispetto alla Critica e alla Emotivit\ue0 Espressa (EE) globale. Le madri mostrano una pi\uf9 alta Critica (r=.524,p=.007- U=26500,p=.010) e una pi\uf9 alta EE (r=.476,p=.019 - U=27000,p=.022). Per entrambi i genitori l\u2019Ipercoinvolgimento emotivo risulta indirettamente correlato rispetto al numero di figli (r=.451,p=.024) e direttamente correlato al Controllo (r=.401,p=.047). Indirettamente correlati sono Calore Affettivo e Commenti Critici (r=-.399,p=048) cos\uec come Commenti Positivi e Commenti Critici (-.450,p=024). Inoltre l\u2019 EE correla direttamente con le scale CBCL 6-18 compilate dagli stessi genitori per Internalizzazione (r=.735,p=.000), Esternalizzazione (r=.591,p=.003) e Totale (r=.709,p=.000). CONCLUSIONI: I genitori mostrano divergenze rispetto alla percezione dell\u2019assetto emotivo-comportamentale dei figli, soprattutto sulle problematiche internalizzate. Le risposte delle madri, generalmente pi\uf9 vicine a quelle dei ragazzi, risultano, tuttavia, maggiormente divergenti. Esiste infine una correlazione diretta tra l\u2019alta EE e la presenza valutata clinicamente di fattori di rischio per un lo sviluppo di futuro disturbo psichico

    \u201cHo perso gli anni\u2026 l\u2019amore\u2026 le ore\u201d: la terapia integrata come apertura al futuro

    Get PDF
    E\u2019 Virginia Woolf che, citata da Lella Ravasi, in Mrs Dalloway (Bompiani,2003) dice che \u2018tutto \ue8 lasciare\u2019 \u201c\u2026Per sempre gli anni\u2026per sempre l\u2019amore\u2026per sempre le ore\u201d. La depressione nell\u2019anziano, ma anche la depressione dell\u2019individuo oggi, \ue8 un discorso sulle perdite, gli abbandoni, sul richiamo al limite e soprattutto al limite assoluto, la morte appunto. Possiamo definirla con Ehrenberg (La fatica di essere se stessi, Einaudi 1999) una \u2018patologia identitaria cronica\u2019. \u201cLa depressione sta all\u2019insufficienza come la follia sta alla ragione e la nevrosi al conflitto (\u2026). Col vangelo dell\u2019espansione di s\ue9 in una mano e del culto della performance nell\u2019altra il conflitto non scompare, se mai \ue8 meno evidente, non \ue8 pi\uf9 una guida sicura\u201d (Cit, pp 284-285). Una patologia dell\u2019identit\ue0 dove l\u2019individuo \ue8 \u2018l\u2019impotente sovrano di se stesso\u2019 da cui deriva il suo \u2018delirio d\u2019inferiorit\ue0\u2019.(Ibidem, p.173). Negli anziani avviene l\u2019epifania di questa dimensione che si esprime, a volte, con gravi sintomi depressivi. Sotto la legge della prestazione l\u2019anziano \ue8 sconfitto poich\ue9 il suo profilo esistenziale e la sua consistenza sono sempre pi\uf9 incerti mentre sempre pi\uf9 esteso, conclamato e florido, \ue8 il suo \u2018delirio di inferiorit\ue0\u2019. Questo diventa clinicamente una depressione maggiore, nel linguaggio psichiatrico, un affaticamento cronico per la sollecitazione permanente ad essere all\u2019altezza, che crea senso di fallimento, d\u2019indegnit\ue0, d\u2019insufficienza, di colpa per non riuscire ad esserlo. Da qui la perdita d\u2019interesse per l\u2019esistenza stessa che rimanda all\u2019uomo moderno e, soprattutto, all\u2019anziano la sua cronica inconsistenza nell\u2019identit\ue0 e nella funzione. Lo rimanda ad una mancanza, incapacit\ue0, impotenza che non \ue8 altro che il suo giudizio interiore, severo e negativo, sulla sua disfunzionalit\ue0. Esistono comunque dei fattori di rischio che dobbiamo saper riconoscere, in qualit\ue0 di medici, perch\ue9 possono aiutarci a riconoscere quei soggetti che sono pi\uf9 ad alto rischio per sviluppare la malattia depressiva. Quindi questi fattori sono significativamente importanti per la prevenzione degli episodi depressivi e per l\u2019organizzazione del trattamento. Nessuno dei correlati neurobiologici o dei markers della depressione in et\ue0 senile si sono dimostrati cos\uec sensibili e specifici da poter essere usati per fini diagnostici e terapeutici. I fattori psicosociali giocano un ruolo significativo nel causare e mantenere la malattia depressiva. E\u2019 superfluo sottolineare come nelle ultime decadi di vita i life-events sono maggiormente presenti nella storia esistenziale dell\u2019anziano.Il soggetto avverte una globale riduzione delle prospettive sociali, avverte una riduzione nel funzionamento della sua salute con la presenza di un maggior numero di malattie, avvengono perdite cumulative. L\u2019interazione tra le malattie organiche e la depressione \ue8 complessa e bidirezionale. Se le malattie croniche contribuiscono ad una prognosi peggiore per la depressione; la depressione ha un\u2019 influenza negativa sull\u2019esito delle malattie organiche (P.395). Nella depressione senile si distinguono fattori prediponenti e precipitanti, bilanciati da condizioni- cuscinetto (buffering-factors) e fattori protettivi. I fattori prediponenti e protettivi si riferiscono a tratti di personalit\ue0 e a condizioni di vulnerabilit\ue0 bio-psico-sociale che modificano la possibilit\ue0 dell\u2019insorgenza di una depressione. I cambiamenti biologici associati ai processi di senescenza probabilmente rappresentano una maggiore vulnerabilit\ue0 degli specifici fattori predisponenti in pazienti pi\uf9 giovani, come la suscettibilit\ue0 genetica o la deprivazione infantile. Dall\u2019altra parte la presenza di soddisfacenti capacit\ue0 di coping nelle fasi di vita precoci \ue8 essenziale per affrontare le perdite cumulative della tarda et\ue0 della vita. Fattori predisponenti psicosociali possono essere rappresentati da: -croniche difficolt\ue0 finanziarie -malattie organiche croniche -insufficienti sistemi di caregiving. Il supporto sociale illustra bene un fattore protettivo. Gli agenti precipitanti sono molto affini a quelli predisponenti. Eventi di vita stressanti, come un lutto, un nuovo episodio di una malattia organica sono visti come agenti in grado di generare l\u2019esordio di un episodio depressivo. Naturalmente efficaci capacit\ue0 di coping frutto di competenze e capacit\ue0 personologiche sono in grado di ridurre gli effetti dannosi dello stress. La capacit\ue0 di entrare in intimit\ue0 e la presenza di relazioni di vicinanza affettiva configurano delle condizioni-cuscinetto per lo stress emotivo. Cos\uec anche la capacit\ue0 di vicinanza affettiva, confidenza dipendono dalla personalit\ue0 dell\u2019individuo e si sommano sinergicamente ad altri fattori positivi, quali un buon supporto sociale. In conclusione due tipi di interazioni sono fondamentalmente importanti per comprendere il ruolo dei fattori di rischio nell\u2019esordio depressivo. Primo, la possibilit\ue0 di interazione tra eventi di vita e supporto sociale con modalit\ue0 \u2018stress-buffering\u2019 che riduce grandemente il rischio di morbidit\ue0. Gli inevitabili stressors di vita in assenza di un supporto sociale creano il presupposto per l\u2019esordio depressivo. Secondo, l\u2019estensione dei fattori di rischio interagenti con l\u2019et\ue0 possono rappresentare sia fattori predisponenti che precipitanti a seconda delle associate circostanze bio-psico-sociali.Non esiste la possibilit\ue0 che un singolo, specifico agente crei la malattia depressiva ma l\u2019interazione tra diversi fattori contribuisce all\u2019esordio. Sar\ue0 illustrata dettagliatamente la terapia integrata, ossia l\u2019associazione tra la terapia farmacologica e la psicoterapia psicodinamica efficace nella cura della depressione senil

    Il progetto Mafalda : prevenzione primaria del disagio psichico nel preadolescente: l'individuo e la sua famiglia

    Get PDF
    l'adolescenza \ue8 un periodo della vita che comprende tutte le possibilit\ue0 di una normale evoluzione dell'individuo, ma che contemporaneamente pu\uf2 manifestare segni di disagio psicologico che rappresentano fattori di rischio per l'evolversi di una condizione psicopatologica. Nel corso dell'intervento verranno illustrati i dati emersi dall'analisi di un campione non clinico di preadolescenti

    Examining the impact of comorbid serious mental illness on rehospitalization among medical and surgical inpatients

    Get PDF
    Multiple barriers to quality health care may affect the outcomes of postacute treatment for individuals with serious mental illness (SMI). This study examined rehospitalization for medical and surgical inpatients with and without a comorbid diagnosis of SMI which included psychotic disorders, bipolar disorder and major depressio

    Feasibility and safety of physical exercise in men with prostate cancer receiving androgen deprivation therapy and radiotherapy: A study protocol

    Get PDF
    Introduction Androgen deprivation therapy (ADT) and radiotherapy (RT) increase survival in selected patients with prostate cancer. Nevertheless, the side effects of these therapies are associated with an increased risk of accidental falls and fractures and a decreased quality of life. Preliminary evidence suggests that physical exercise can be a valid strategy to reduce the side effects of ADT and RT in men with prostate cancer. Despite this knowledge, most patients with prostate cancer are insufficiently active, and there is a lack of data on the safety and adherence to the recommended dose of physical exercise. This study protocol is designed to examine the feasibility and safety of a multicomponent experimental physical exercise intervention targeting psychophysical and cognitive functions and the quality of life in this population. Methods and analysis This is a pilot feasibility study. Twenty-five men currently treated with ADT and RT for prostate cancer will be invited to participate in a 20-week, multicomponent physical exercise intervention, including supervised and unsupervised exercise sessions and meeting the current recommendation for exercise in cancer. The primary outcomes are physical exercise feasibility (recruitment, adherence and drop-out rates) and safety (adverse events related and unrelated to the intervention). The secondary outcomes are muscle strength, balance, fatigue, symptoms of anxiety and depression, cognitive function, quality of life, and patient satisfaction. We will also record the number of accidental falls and fractures occurring during the intervention and at 1 year of follow-up. Ethics and dissemination The study has received ethics approval from The Area Vasta Nord Local Ethics Committee (Province of Reggio Emilia, 23 June 2020, Number 520/2020/SPER/IRCCSRE). Recruitment began in September 2020 and will be completed in September 2021. The results will be disseminated through scientific journals and conference presentations. Trial registration number NCT04500080

    Feasibility and Safety of Physical Exercise to Preserve Bone Health in Men With Prostate Cancer Receiving Androgen Deprivation Therapy: A Systematic Review

    Get PDF
    Objective: Men with prostate cancer (PCa) receiving androgen deprivation therapy (ADT) experience the loss of bone mineral density (BMD) and lean body mass, which can increase their risk of falls and fractures. Physical exercise programs with appropriate components and dosage are suggested to preserve BMD and muscle strength, thereby potentially reducing accidental falls and fractures and associated morbidity and mortality. These benefits can be obtained if exercise programs are feasible and safe and if patient adherence is adequate. This systematic review investigates the feasibility and safety of exercise programs aimed at preventing the risk of accidental falls and fractures and BMD loss in men with PCa undergoing ADT. Methods: MEDLINE, Embase, CINAHL, and the Cochrane Library were searched from database inception to June 7, 2021. Randomized controlled trials were included when they analyzed the feasibility and safety of experimental exercise programs targeting bone health in men with PCa receiving ADT. Two reviewers independently selected the studies, assessed their methodological quality, and extracted the data. Exercise feasibility was measured through recruitment, retention, and adherence rates. Exercise safety was measured through the number, type, and severity of adverse events. Furthermore, the components, setting, intensity, frequency, and duration of exercise programs were extracted. Results: Ten studies were included, with a total of 633 participants. Exercise consisted of a combination of aerobic, resistance, and impact-loading exercise or football training. Exercise is feasible in men with PCa undergoing ADT, although football training should be prescribed with caution for safety reasons. Conclusion: Multicomponent exercise programs targeting bone health seem feasible and safe in this population; however, adverse events should be systematically documented according to current guidelines. Impact: The study shows that men with PCa receiving ADT can safely perform exercise programs to preserve bone health and supports that those programs should become part of lifestyle habits. Lay Summary: Men with PCa who are receiving ADT can safely perform exercise programs to preserve bone health and should make exercise an important part of their lifestyle

    A novel experimental approach for the detection of the dynamic Casimir effect

    Full text link
    The Casimir effect is a well-known macroscopic consequence of quantum vacuum fluctuations, but whereas the static effect (Casimir force) has long been observed experimentally, the dynamic Casimir effect is up to now undetected. From an experimental viewpoint a possible detection would imply the vibration of a mirror at gigahertz frequencies. Mechanical motions at such frequencies turn out to be technically unfeasible. Here we present a different experimental scheme where mechanical motions are avoided, and the results of laboratory tests showing that the scheme is practically feasible. We think that at present this approach gives the only possibility of detecting this phenomenon.Comment: Submitted to the Physical Review Letters. RevTeX. 4 pages, 2 figure

    Testing the neutrality of matter by acoustic means in a spherical resonator

    Full text link
    New measurements to test the neutrality of matter by acoustic means are reported. The apparatus is based on a spherical capacitor filled with gaseous SF6_6 excited by an oscillating electric field. The apparatus has been calibrated measuring the electric polarizability. Assuming charge conservation in the β\beta decay of the neutron, the experiment gives a limit of ϵp-e≲1⋅10−21\epsilon_\text{p-e}\lesssim1\cdot10^{-21} for the electron-proton charge difference, the same limit holding for the charge of the neutron. Previous measurements are critically reviewed and found incorrect: the present result is the best limit obtained with this technique
    • …
    corecore