24 research outputs found

    La costruzione della citt\ue0. Architettura a Padova nei primi quarant'anni del novecento

    No full text
    Il volume presenta la rielaborazione di sei tesi redatte per il conseguimento della laurea triennale in Ingegneria Edile presso l\u2019Universit\ue0 di Padova. Cinque delle sei tesi hanno per oggetto significativi interventi edilizi attuati nella citt\ue0 di Padova nei primi quattro decenni del Novecento, considerati nella continuit\ue0 della produzione di alcuni ingegneri e architetti al tempo particolarmente attivi: Gino Peressutti, Augusto Berlese, Vincenzo Bonato, Antonio Zanivan, Gino Briani. La sesta tesi, dedicata allo stabilimento di Cinecitt\ue0, \ue8 qui inserita a documentare il culmine della produzione architettonica di Gino Peressutti. Gli argomenti di studio sono stati proposti agli allievi nella convinzione che, in modo particolare per quanto attiene al contesto della citt\ue0, ove la realt\ue0 storica \ue8 in gioco costante rispetto alla situazione in divenire, la priorit\ue0 spetti alla conoscenza rispetto al giudizio e all\u2019intervento. Il tema dell\u2019approfondimento delle opere attuate nel periodo contemporaneo \ue8, proprio nel caso di Padova, di notevole importanza. Poche sono infatti le citt\ue0 sulle quali il secolo appena trascorso ha cos\uec fortemente inciso. Marcandone la fisionomia con una presenza ormai radicata, gli esiti dello sviluppo del Novecento ne caratterizzano il centro urbano almeno quanto le testimonianze dei grandi periodi della storia e dell\u2019arte del passato: oltre che romana, medioevale, rinascimentale o neoclassica, Padova oggi \ue8 anche, in tutta evidenza, citt\ue0 del Novecento. La trasmissione della conoscenza \ue8 la migliore garanzia di tutela, a sostegno di un mirato governo delle trasformazioni che, di quanto ci \ue8 pervenuto dal passato, sappia evitare al contempo sia interventi traumatici e arbitrari che, all\u2019opposto, l\u2019irrigidimento su un acritico e passivo mantenimento integrale

    Appeal for biodiversity protection of native honey bee subspecies of Apis mellifera in Italy (San Michele all'Adige declaration)

    Get PDF
    Honey bees are pollinators that play a key-role in plant biodiversity conservation and crop production. This unique insect species has been managed in hives by beekeepers for millennia, even though such a peculiar animal production system never resulted in the domestication of the western honey bee. The western honey bee was originally distributed throughout most of Europe, Africa, the Middle East, part of the Arabian Peninsula and some parts of Central Asia. From Europe, the honey bee was introduced to America, Asia and Oceania. This adaptation to a range of environmental conditions, together with geological and climatic changes in past eras, has resulted in grouping of Apis mellifera into 31 subspecies. In the last 150 years, technological advances in beekeeping and globalisation have heavily endangered conservation of the native subspecies of A. mellifera in Europe, with an impact on honey bee production and health status. Evaluation of the impact of this phenomenon on the ecological equilibrium is still ongoing, but there is already scientific evidence of negative effects that this problem is having on beekeeping. This document sets forth the scientific arguments in support of the conservation of native subspecies, and lists the existing Italian legislation in terms of subspecies protection initiatives. It also lists the main factors that are contributing to loss of genetic diversity and of local adaptations. This document does not intend to oppose the actions of the beekeeping industry, but rather to contribute to a more global vision of the very serious problem of honey bee decline
    corecore