11 research outputs found

    Resistenza ad acaricidi e acaricidi

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    Nel libro gli autori, sulla base dei principi e criteri che definiscono la difesa integrata (misure preventive, giustificazione degli interventi, mezzi di difesa a basso impatto, razionalizzazione nell\u2019impiego dei prodotti fitosanitari) indicato le soluzioni e le tecniche attualmente applicabili e derivanti da pluriennale esperienza. L\u2019obiettivo \ue8 unire la salvaguardia delle risorse ambientali alla difesa della salute valorizzando la produzione, nel rispetto della direttiva n. 128/09/UE sull\u2019uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e dei principi generali della difesa integrata. L\u2019opera rientra a pieno titolo quale supporto informativo per tecnici e agricoltori che devono applicare soluzioni tecniche coerenti con gli obiettivi di un\u2019agricoltura sostenibile

    Area-wide monitoring of potato tuberworm (Phthorimaea operculella) by pheromone trapping in Northern Italy: phenology, spatial distribution and relationships between catches and tuber damage

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    1 The potato tuberworm (PTW) Phthorimaea operculella (Zeller) (Lepidoptera: Gelechiidae) is key pest of potato in tropical and subtropical regions. From 2002 onward, PTW has emerged as a problem in the Bologna province, the main potato production area in Northern Italy. 2 Field investigations were performed to study the temporal and spatial dynamics of PTW. Adult moths were monitored using pheromone-baited traps over 3 years (2009\u20132011). Traps were georeferenced and catches were analyzed by geostatistical maps. Each year, the percentage of damaged tubers at harvest was assessed. 3 Pheromone trapping, integrated with temperature-dependent developmental times, showed that PTW completed two generations throughout the potato-growing season; the remaining generations developed in the noncrop season. Maps showed a clumped distribution of PTW at the landscape scale. The hot spots of infestation corresponded to the areas most intensively cropped with potato. Trap catches from hilling to harvesting were linearly and positively correlated with the percentage of damage in 2 out of 3 years and in the pooled data set. 4 The present study demonstrated the widening of PTW areal to Northern Italy. In this area, georeferenced pheromone traps were validated as a useful monitoring technique for describing the phenology and distribution of PTW, thus providing crucial knowledge for the rational management of this pest

    Assessment of insecticide resistance of Lobesia botrana (Lepidoptera: Tortricidae) in Emilia-Romagna region

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    The European grapevine moth, Lobesia botrana (Denis & SchiffermĂĽller) (Lepidoptera: Tortricidae), is the key pest of vineyard, Vitis vinifera L. In Italy, failures in field chemical pest control have been recently reported. The susceptibility to insecticides indoxacarb, methoxyfenozide, and emamectin benzoate was then evaluated in a L. botrana population collected from a vineyard in Emilia-Romagna (northeastern Italy) where pest management programs achieved unsatisfactory results. The field trial showed that the indoxacarb efficacy toward L. botrana was very low in the two timings of application (7.9 and -1.5%) in comparison with untreated control, while the efficacy of methoxyfenozide (76.1%) and emamectin benzoate (88.8%) was high. The decreased efficacy of indoxacarb was also supported by the results of the laboratory bioassay on neonate L. botrana larvae, in which the resistance ratio was 72-fold in comparison with that of the susceptible strain

    MONITORAGGIO DELLO SVILUPPO DELLA RESISTENZA AGLI INSETTICIDI NEL LEPIDOTTERO LOBESIA BOTRANA

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    La Tignoletta della vite, Lobesia botrana (Denis & Schiffermüller, 1775), lepidottero tortricide, è una delle principali avversità entomologiche della vite, a causa dei danni arrecati dalle larve agli acini dell’uva. Il quadro delle sostanze attive più frequentemente utilizzate nella difesa della vite dalla tignoletta comprende attualmente prodotti quali methoxyfenozide e indoxacarb, recentemente affiancati dall’emamectina, chlorantraniliprole e spinosad. Nella produzione integrata la scelta e l’impiego razionale dei mezzi di difesa deve necessariamente tener conto della possibilità che i fitofagi sviluppino progressivamente una ridotta suscettibilità ai prodotti fitosanitari (resistenza). Lo studio si è proposto d’indagare in popolazioni raccolte in Emilia-Romagna: a) la presenza di resistenza alle sostanze attive introdotte da tempo sul mercato; b) la sensibilità alle nuove sostanze attive da poco introdotte nei programmi di difesa integrata c) la presenza di resistenza crociata tra le diverse sostanze attive. Le metodiche di laboratorio utilizzate sono state messe a punto nell’ambito delle attività di ricerca di progetti CRPV finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e prevedono l’analisi della sensibilità degli insetti alle singole sostanze attive (biosaggi) e del livello di attività detossificante gli insetticidi (test enzimatici). Le indagini svolte mostrano l’efficacia dei prodotti di più recente introduzione e un calo della tenuta dei principi attivi con uno storico d’uso prolungato, associato ad un aumento delle attività enzimatiche detossificanti GST ed MFO. In conclusione lo studio ha rivelato l’esistenza di un progressivo adattamento metabolico in L. botrana come risposta ai trattamenti con i principi attivi d’utilizzo più datato. Tale adattamento, tuttavia, non consente il contrasto dell’azione insetticida prodotta delle nuove molecole, determinando l’assenza di resistenza crociata fra i prodotti con una diversa tempistica d’inserimento nei disciplinari di difesa

    Monitoraggio dei meccanismi di resistenza a neonicotinoidi e piretroidi nell’afide verde del pesco in Emilia Romagna (2012-13)

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    Gli insetticidi neonicotinoidi sono un componente essenziale delle strategie di difesa contro Myzus persicae, una specie chiave per i pescheti italiani e per molte colture erbacee. Il lavoro evidenzia la situazione attuale della diffusione in Emilia-Romagna delle principali mutazioni “target site” responsabili della resistenza a neonicotinoidi, piretroidi e dimetilcarbammati. La resistenza target-site ai neonicotinoidi è molto diffusa negli afidi raccolti nei pescheti, ma è stata trovata anche in afidi raccolti da colture erbacee evidenziando la possibilità che gli afidi resistenti, migrando sugli ospiti secondari, possono influenzare le strategie di difesa fitosanitaria. Le mutazioni L1014F (kdr) e M918T (s-kdr) nella sequenza del canale del sodio sono presenti nella quasi totalità delle popolazioni. La presenza di acetilcolinesterasi insensibile ai dimetilcarbammati è stata individuata in meno del 25% dei casi analizzati. Questi dati descrivono una situazione preoccupante che deve essere controllata per evitare trattamenti inefficaci e per fornire informazioni utili alla definizione di opportune strategie antiresistenza

    Testing Spirotetramat as an Alternative Solution to Abamectin for Cacopsylla pyri (Hemiptera: Psyllidae) Control: Laboratory and Field Tests

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    Aim of the study was to investigate the performance of the new insecticide "spirotetramat" as an alternative solution of "abamectin" for the control of Cacopsylla pyri L. (Hemiptera: Psyllidae) in the context of an IPM program in European pear, Pyrus communis L.. Laboratory bioassays for the estimation of LC50 and LC90 of both insecticides were performed using four populations collected in Emilia-Romagna (Italy) orchards where different pest management strategies were used (organic, integrated, and conventional). The same populations were also analyzed for the main insecticide detoxifying activities in nymphs by spectrofluorimetric in\ua0vitro assays. The performance of the two insecticides was also tested on field on one population under integrated pest management conditions. The laboratory experiments showed that the LC90 of spirotetramat were lower than the highest field concentration allowed in Europe (172.80\u2009mg AI liter(-1)) giving reassurance about the efficacy of the product. Concerning the abamectin, the laboratory bioassays did not show strong indications of resistance development of C. pyri populations of Emilia-Romagna. A similarity in enzyme detoxifying activity was observed in both insecticides indicating a general absence of a significant insecticide resistance. The field trial showed a high efficacy (>90 %) of spirotetramat on C. pyri already after 15 d from application, and it was significantly higher from abamectin. Overall, spirotetramat is one more choice for C. pyri control, as well as abamectin in order to minimize the risks of occurrence of insecticide resistance
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