32 research outputs found

    URBAN RETROFIT DESIGN Codes and Labels for Building Energy Efficiency

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    Buildings are a major contributor to energy consumption and associated greenhouse gas emissions, and their energy-efficient renovation has been widely accepted as a cornerstone in the low-carbon transition of Europe’s cities. Through an investigation into the policies and practices for the retrofitting of residential buildings, the research draws on the experience gained by leading member states and exemplary retrofit projects to highlight their most innovative aspects and practical implications from a design perspective. To this aim, the research starts by presenting facts and figures about the current state of the building stock across Europe, and discussing the most relevant European directives and policy instruments for national implementation (i.e. Building Energy Codes, Building Energy Labels and related incentives). Then, it proceeds by describing the regulatory framework for building retrofitting in three reference countries (i.e. Denmark, France and Germany) and analysing a number of retrofit projects involving post-war multi-family buildings and estates. Finally, it summarizes and systemizes findings from the case studies, identifying a set of retrofit measures that have proven to be effective in meeting energy efficiency requirements while improving urban quality of life

    NEIGHBOURHOOD REGENERATION AT THE GRASSROOTS PARTICIPATION: INCUBATORS’ CO-CREATIVE PROCESS AND SYSTEM

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    Incubators of Public Spaces is a funded JPI Urban Europe project aiming to support the self-organisation of places, by enhancing the factors that motivate, encourage, and enable the urban actors to reach common understandings in order to coordinate their actions by reasoned argument, consensus, and cooperation rather than strategic thinking only. By catalysing citizens’ willingness to ‘do their bit’ for improving spaces, it provides the means to grow and care for places. The paper is organised into three main sections. The first section offers a theoretical underpinning on the roots of self-organisation and co-creation in urban interventions. After a brief introduction about project’s aims, the second section deals with the Incubators co-creative process and system. It describes the running of the scenario workshops, and provides an overview of the web platform and its inherent features. The third section presents the results of the application of the Incubators method in the regeneration of an Italian neighbourhood. It provides some general information about the area, and foresees a set of interventions for both built and open spaces. Conclusions offer early remarks concerning the on-going experimentation in Incubators

    YEARBOOK 2020/2021 Corso di Laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale | Master of Science in Territorial, Urban, Environmental and Landscape Planning

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    L'Yearbook, bilingue, illustra gli esiti dell'attività didattica 2020/2021 del Corso di Laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale | Master of Science in Territorial, Urban, Environmental and Landscape Planning

    Landscape values for the tourist enhancement of the Via Francigena: an application to the Alpine vineyard landscapes of Piedmont (Italy)

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    In the Alpine wine regions, the traditional practice of building dry stone wall terraces has shaped landscapes in which aesthetic, natural, and economic values come together. This contribution illustrates strategies and actions to preserve and enhance Alpine vineyard landscapes, presenting the methodology used to move from landscape analysis to interpretation, and then to action, retracing the process that led to the development of landscape planning guidelines

    Il Pianificatore territoriale tra università e professione: alcuni dati

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    A vent’anni dalla sua introduzione in Italia, la figura professionale del Pianificatore territoriale è ancora dibattuta: da un lato, la recente proposta di riforma elaborata dal CNAPPC determinerebbe la sua scomparsa; dall’altro lato, la revisione delle classi di laurea (L-21 e LM-48) avviata dal CUN ha offerto l’occasione di ribadirne la rilevanza culturale. Attraverso la raccolta e analisi di dati provenienti da diverse fonti, l’articolo indaga alcuni aspetti dell’offerta formativa e del mercato del lavoro in pianificazione e la loro evoluzione negli ultimi 20 anni. In conclusione, l'articolo evidenzia la necessità di inquadrare il ruolo e le competenze professionali del Pianificatore Territoriale rispetto al contesto internazionale

    Contrazione demografica e riorganizzazione spaziale. Una prospettiva urbanistica

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    La questione demografica è oggi un dato di partenza, ineludibile e particolarmente sfidante per una disciplina come l’urbanistica, nata per gestire la crescita urbana. Fin dalle origini, paradigmi, ma anche tecniche e parametri, sono stati elaborati per fornire una risposta alle esigenze di una società urbana e un’economia in espansione. La sfida odierna è individuare forme di riorganizzazione dei processi insediativi e di governo del territorio, una sfida che chiama in gioco sia i modelli interpretativi sia le pratiche finora presi a riferimento e che richiede una spinta all’innovazione delle culture e degli strumenti di pianificazione

    Per un progetto delle compensazioni ambientali. Il contributo di una visione sovralocale nelle procedure di valutazione della Città metropolitana di Torino

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    Il contributo della compensazione ambientale quale principale strumento di risposta agli impatti sull’ambiente e sulla salute pubblica derivanti da attività antropiche non trova ancora una collocazione pienamente compiuta nel processo progettuale e decisionale che accompagna l’approvazione di un determinato piano, programma o progetto. Troppo spesso ridotte a mero adempimento burocratico ed affidate alla logica del caso per caso, le compensazioni ambientali scontano una definizione normativa sommaria e numerose difficoltà concettuali e operative. Allo stesso tempo, se ne intravvede la potenzialità per contribuire a progetti ambientali che numerosi territori disegnano senza avere risorse per attuarli. Attraverso alcune interviste a testimoni privilegiati (tecnici e funzionari pubblici coinvolti nei processi di VAS/VIA), la ricerca indaga limiti e prospettive delle compensazioni ambientali con l’obiettivo di fare il punto su quanto finora fatto ed appreso, per individuare possibili margini di innovazione. La Città metropolitana di Torino è utilizzata come caso di studio ed approfondimento

    Les paysages viticoles des Alpes occidentales = I paesaggi viticoli delle Alpi occidentali

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    Panoramica di confronto su paesaggi e dati della viticoltura alpina (superficie vitata, struttura fondiaria, forme di allevamento, produzione, denominazioni) nei territori di Città metropolitana di Torino, Valle d’Aosta, Savoia e Alta Savoia

    I paesaggi viticoli alpini: tra abbandono, conservazione e recupero

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    I vigneti alpini del Piemonte sono situati in aree marginali che conservano paesaggi rurali storici di grande valore: le tecniche tradizionali di costruzione di muri e piloni in pietra a secco, i sistemi di terrazzamento dei versanti, le forme di antropizzazione simbiotica della montagna, hanno creato paesaggi in cui valori culturali, estetici, ambientali ed economici sono iconicamente integrati. Eppure, i recenti processi di abbandono dei coltivi, la crescita incontrollata dei boschi e l’urbanizzazione diffusa contribuiscono alla loro frammentazione ed obliterazione. Con la presentazione degli esiti della ricerca svolta nell’ambito del progetto Interreg ALCOTRA "Vi.A Route des Vignobles Alpins - Strada dei Vigneti Alpini", il contributo illustra il metodo analitico-interpretativo impiegato per la caratterizzazione dei paesaggi viticoli della Città metropolitana di Torino e la successiva messa a punto di indirizzi per la loro conservazione e recupero, sollevando alcune questioni per il governo del territorio circa il rapporto fra vigneti storici alpini e ritorno del bosco

    Il Pianificatore territoriale in Italia: alcuni dati su formazione e professione in una prospettiva internazionale

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    A vent’anni dalla sua introduzione in Italia, la figura professionale del Pianificatore territoriale è ancora dibattuta: da un lato, la recente proposta di riforma elaborata dal CNAPPC determinerebbe la sua scomparsa; dall’altro lato, la revisione delle classi di laurea (L-21 e LM-48) avviata dal CUN ha offerto l’occasione di ribadirne la rilevanza culturale. Attraverso la raccolta e analisi di dati provenienti da diverse fonti, l’articolo indaga alcuni aspetti dell’offerta formativa e del mercato del lavoro in pianificazione e la loro evoluzione negli ultimi 20 anni, inquadrando il ruolo e le competenze professionali del pianificatore territoriale in Italia e nel contesto internazionale. Infatti, scuole e asso- ciazioni professionali di planning esistono in tutto il mondo, ma in una tale varietà di forme (denominazioni, contaminazioni disciplinari, status giuridico) che il ruolo sociale del Pianificatore stenta a farsi riconoscere. Ciononostante, un forte riconoscimento vie- ne dalla Nuova Agenda Urbana delle Nazioni Unite. In conclusione, si osserva come il dibattito in Italia sia finora stato guidato (e fuorvia- to) da pochi indicatori, che non sono né affidabili né sufficienti. Data la crescente globa- lizzazione di formazione e professione, esso andrebbe invece impostato in prospettiva internazionale, ponendo attenzione alla competenza, utilità sociale e ruolo attuale e po- tenziale dei pianificatori
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