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Orientamento scolastico e uguaglianza di genere: un binomio virtuoso
In the recent guidelines coming from European Union Resolutions and Reports of international organisations (OCSE, OECD), school guidance is interpreted as a strategic lever for the development of economic, educational, cultural and social policies marked by ideals of mobility and equity. Likewise, it is seen as a pivot for changes affecting not only society in general, but specifically equal opportunities in the world of work and education. After a survey in the European and international context, the contribution investigates whether, in our country, national directives on school guidance take the principle of gender equality into account. Finding that they do not, the paper proposes theoretical and educational paths to activate "gender-sensitive" guidance paths, highlighting the positive repercussions both in strictly educational terms and for sustainable social development.
Nelle recenti indicazioni che provengono da Risoluzioni dell’Unione europea e da Rapporti di organismi internazionali (OCSE, OECD), l’orientamento scolastico viene interpretato come leva strategica per lo sviluppo di politiche economiche, formative, culturali e sociali improntate ad ideali di mobilità e di equità sociale. Parimenti, viene inteso come perno per i cambiamenti che riguardano non solo la società in generale, ma nello specifico le pari opportunità nel mondo lavorativo e formativo.
Dopo una ricognizione in ambito europeo e internazionale, il contributo indaga se, nel nostro paese, le direttive nazionali in tema di orientamento scolastico tengano conto del principio della parità di genere. Riscontrandone l’assenza, il paper prospetta piste teoriche ed educative per attivare percorsi di orientamento “gender sensitive” evidenziandone le ricadute positive sia in termini strettamente formativi che per uno sviluppo sociale sostenibile.
 
Corpi di ragazze: oppressi, dimenticati, liberati. Una lettura incrociata tra infanzia e pedagogia di genere
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Gender discrimination and good practices to combat it in Academia: The results of an exploratory research conducted in three Italian universities within the framework of the European project FREASCO
The article presents the results of a survey conducted within the framework of the European project FREASCO, Free from sexism and sexual harassment at school (EU Rights, Equality and Citizenship Programme) which involved seven research institutes located in four European countries (Italy, Estonia, France and Greece) and of which the Department of Education, Languages, Interculture, Literature and Psychology of the University of Florence is the lead partner. The project aimed to facilitate the early detection and reporting of incidents of discrimination (such as sexism and sexual harassment) that may occur within school and university contexts. In this paper, we focus on the results of the exploratory research conducted through focus groups with researchers, teaching and technical-administrative staff, scholarship holders, research fellows and PhD students from three Italian universities who were involved in capacity building activities
Educazione, Formazione, Orientamento alla carriera o Consulenza - Education, Training and Career Guidance or Counselling
On the side of children. Rights, education, equity
This article proposes a pedagogical reading of the rights of the child, using the text of theCRC international convention of 1989 as its starting point. The first section traces theprocess by which the rights of the child came to be acknowledged and points out the pedagogicalsignificance of the juridical principles underpinning the text of the CRC. Thesecond section sets out a thematic examination of the principle of non-discrimination –one of the tenets of the CRC – with reference to gender and goes on to demonstrate theconsonance and strictly complementary nature of the goals of women’s empowermentand those of the protection and promotion of the rights of the child: goals enshrined atthe centre of the 2030 Agenda for Sustainable Development, the action programmesigned in September 2015 by the governments of the 193 United Nations member countries.L’articolo propone una lettura pedagogica dei diritti dell’infanzia a partire dal testo dellaConvenzione Internazionale del 1989. Nella prima parte il contributo ripercorre il processodi maturazione dei diritti dei bambini, mettendo in risalto il significato pedagogicodei principi giuridici che sorreggono il testo della CRC. Nella seconda parte viene propostoun affondo tematico sul principio di non discriminazione – uno dei capisaldi dellaCRC – in riferimento al genere di appartenenza. Si dimostra la consonanza e la strettacomplementarietà tra gli obiettivi di empowerment femminile e quelli di salvaguardia epromozione dei diritti dell’infanzia: obiettivi che stanno al centro dell’ “Agenda 2030 perlo Sviluppo Sostenibile”, il programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governidei 193 Paesi membri dell’ONU
6. Le ragazze raccontano: la scienza non è solo “roba da uomini”
Penso semplicemente che la differenza sia una cosa che la donna si è fatta mettere addosso, come un’etichetta su una bottiglia di vino che decide per te cosa sei, anche se dentro c’è tutt’altro.(Francesca, futura enologa) 6.1. Perché così poche ragazze nelle facoltà scientifiche? Di fronte a questa mia domanda molte intervistate sono rimaste per un attimo in silenzio, a pensare, perché per molte di loro la scelta di iscriversi a ingegneria, informatica, geologia, agraria, scienze vivaistiche ..