5 research outputs found

    Wikipedia (e i suoi fratelli) per fare rete e migliorare i servizi

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    Solamente cinque anni fa, i bibliotecari, archivisti e operatori museali italiani erano sia interessati sia scettici di collaborare, come professionisti dell’organizzazione della conoscenza, con Wikipedia. Tuttavia, oggi ci sono numerose iniziative e progetti in quest’area, dunque è possibile trovare un terreno comune. I professionisti sono stati coinvolti direttamente come editori, rendendo maggiormente visibili le proprie collezioni tramite la digitalizzazione in Commons e Wikisource, e come mediatori, aiutando i propri utenti a diventare Wikipediani. Recentemente sono nate alcune esperienze con l’obiettivo di integrare i servizi tradizionali (cataloghi, servizi di reference, etc.) e i progetti Wikimedia. La tecnologia dei linked open data incrementa questa possibilità. L’organizzazione dell’enciclopedia libera è piuttosto differente dal funzionamento e dal contesto istituzionale. Sarebbe necessario il monitoraggio delle reciproche influenze. Il coordinamento MAB è stato creato per integrare i servizi e le capacità professionali di musei, archivi e biblioteche. Il MAB è il luogo giusto per professionisti di differente tipologia che vogliano condividere le proprie esperienze. L’articolo presenta i progetti sviluppati in Toscana negli ultimi due anni, principalmente nelle biblioteche e nei musei

    Slégami Open Access - Manuale d'uso per ricercatori

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    Il seguente documento nasce nell’ambito delle attività svolte dal Gruppo di Lavoro (GdL) APRE dedicato al tema dell’Open Science e si sviluppa come un manuale d’uso per i ricercatori, con specifico riguardo all’Open Access e all’Open Data. La sua redazione ha coinvolto attivamente tutti i membri del GdL, i cui membri sono rappresentanti delle biblioteche e degli uffici di supporto alla ricerca di diverse università e centri di ricerca italiani (è possibile consultare la lista dei partecipanti nell’ultima pagina di questo documento). Il lavoro è un aggiornamento del manuale originariamente pubblicato nel 2019 e la cui prima edizione era il risultato di un lavoro svolto in 3 fasi: 1) un’iniziale raccolta delle domande più comuni poste dai ricercatori presso le strutture di supporto (siano esse biblioteche o uffici di supporto alla ricerca) degli enti partecipanti in materia di Open Access e Open Data; 2) una fase di consolidamento e classificazione delle domande raccolte in 6 categorie; 3) un’ultima fase di redazione, da parte di alcuni membri del GdL, delle risposte alle domande poste e successivamente emendate a più riprese dall’intero gruppo. Nel 2021 il GdL si è riunito nuovamente per lavorare ad un aggiornamento del manuale in ottica Horizon Europe. Seguendo lo stesso schema di lavoro in 3 fasi (raccolta, classificazione ed elaborazione), il gruppo ha identificato 76 domande aggiuntive rispetto al documento originale, le quali a loro volta sono state successivamente raggruppate e classificate in 10 categorie

    Wikipedia (e i suoi fratelli) per fare rete e migliorare i servizi

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    Only five years ago, the Italian librarians, archivists and museologists where both curious about and skeptical in order to collaborate, as knowledge organization professionals, with Wikipedia. However, nowadays there are many initiatives and projects in this area, so it is possible to find a common ground. Professionals are involved directly in Wikipedia as editors, making more visible their collections through digitization in Commons and Wikisource, and as mediators helping their users to become Wikipedians. Recently, some experiences have been implemented with the purpose of integrating traditional services (catalogues, reference service, etc.) and Wikimedia projects. Linked open data technology increases this possibility. The free encyclopedia organization is very different from institutional functioning and background. The monitoring of mutual influences is necessary. MAB coordination was created to integrate the services and professional skills of museums, archives and libraries. MAB is the proper place for different types of professionals to share their experiences. The article presents the projects developed in Tuscany in the last two years, mainly in libraries and museums.Solamente cinque anni fa, i bibliotecari, archivisti e operatori museali italiani erano sia interessati sia scettici di collaborare, come professionisti dell’organizzazione della conoscenza, con Wikipedia. Tuttavia, oggi ci sono numerose iniziative e progetti in quest’area, dunque è possibile trovare un terreno comune. I professionisti sono stati coinvolti direttamente come editori, rendendo maggiormente visibili le proprie collezioni tramite la digitalizzazione in Commons e Wikisource, e come mediatori, aiutando i propri utenti a diventare Wikipediani. Recentemente sono nate alcune esperienze con l’obiettivo di integrare i servizi tradizionali (cataloghi, servizi di reference, etc.) e i progetti Wikimedia. La tecnologia dei linked open data incrementa questa possibilità. L’organizzazione dell’enciclopedia libera è piuttosto differente dal funzionamento e dal contesto istituzionale. Sarebbe necessario il monitoraggio delle reciproche influenze. Il coordinamento MAB è stato creato per integrare i servizi e le capacità professionali di musei, archivi e biblioteche. Il MAB è il luogo giusto per professionisti di differente tipologia che vogliano condividere le proprie esperienze. L’articolo presenta i progetti sviluppati in Toscana negli ultimi due anni, principalmente nelle biblioteche e nei musei.

    L'accesso aperto prima e dopo la pandemia

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    La pandemia da Covid-19 ha evidenziato le criticit\ue0 di pubblicazione e circolazione della ricerca scientifica basate sugli abbonamenti e la concentrazione editoriale. Per consentire l\u2019accesso alle fonti nel periodo del lockdown sono nate iniziative internazionali di solidariet\ue0 digitale, purtroppo a termine, e attivit\ue0 intercontinentali di condivisione di risorse tra biblioteche. Un appello di NILDE ha sollevato la questione del modello di disseminazione del sapere e fatto alcune proposte agli editori. La riflessione sull\u2019accesso aperto deve aprirsi al contributo di altre tipologie di biblioteche, oltre a quelle accademiche, ma anche ad archivi e musei. Tutte le istituzioni che conservano documenti e che vedono l\u2019informazione come un bene comune e non come una merce possono, infatti, contribuire alla grande sfida dell\u2019accesso aperto alla conoscenza
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