32 research outputs found

    Rivoluzione cognitivista e teoria del diritto: un programma di ricerca

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    Questo scritto ha un carattere esclusivamente programmatico. \uc8 dedicato alla presentazione delle linee essenziali di un programma di ricerca nel quale siamo impegnati gi\ue0 da un po\u2019 di tempo, e che intendiamo sviluppare nel prossimo futuro. Nei primi due paragrafi tratteggiamo sommariamente il contesto culturale e scientifico della \u201crivoluzione cognitivista\u201d, nel quale il nostro programma si colloca (behavioural law and economics; responsabilit\ue0 e imputabilit\ue0; euristiche e bias nella decisione giudiziale). Nel terzo paragrafo elenchiamo le linee di ricerca affini gi\ue0 battute da altri autori. Il quarto paragrafo \ue8 dedicato alla formulazione del nucleo centrale del nostro programma: quali sono i processi psicologici soggiacenti alla comprensione, osservanza, produzione, applicazione di regole in genere, e di regole giuridiche in particolare? Successivamente diremo cosa abbiamo gi\ue0 fatto (molto poco), e cosa intendiamo fare in futuro.What we present here are the outlines of a research program. In sections 1 and 2, we give a rough picture of the \u201ccognitive revolution\u201d, the context in which our program situates. In section 3, we briefly review some well-established lines of inquiry germane to ours (behavioural law and economics; criminal responsibility and imputability; heuristics and biases in adjudication). Section 4 is devoted to the core of our research program: what are the psychological processes involved in the understanding, issuing and complying with norms, and in rule-based decision-making? Subsequently, in the last two sections, we give a glimpse on what we have done already (not much), and on what we plan to do in the next future

    Uniparental markers of contemporary Italian population reveals details on its pre-Roman heritage.

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    BACKGROUND: According to archaeological records and historical documentation, Italy has been a melting point for populations of different geographical and ethnic matrices. Although Italy has been a favorite subject for numerous population genetic studies, genetic patterns have never been analyzed comprehensively, including uniparental and autosomal markers throughout the country. METHODS/PRINCIPAL FINDINGS: A total of 583 individuals were sampled from across the Italian Peninsula, from ten distant (if homogeneous by language) ethnic communities--and from two linguistic isolates (Ladins, Grecani Salentini). All samples were first typed for the mitochondrial DNA (mtDNA) control region and selected coding region SNPs (mtSNPs). This data was pooled for analysis with 3,778 mtDNA control-region profiles collected from the literature. Secondly, a set of Y-chromosome SNPs and STRs were also analyzed in 479 individuals together with a panel of autosomal ancestry informative markers (AIMs) from 441 samples. The resulting genetic record reveals clines of genetic frequencies laid according to the latitude slant along continental Italy--probably generated by demographical events dating back to the Neolithic. The Ladins showed distinctive, if more recent structure. The Neolithic contribution was estimated for the Y-chromosome as 14.5% and for mtDNA as 10.5%. Y-chromosome data showed larger differentiation between North, Center and South than mtDNA. AIMs detected a minor sub-Saharan component; this is however higher than for other European non-Mediterranean populations. The same signal of sub-Saharan heritage was also evident in uniparental markers. CONCLUSIONS/SIGNIFICANCE: Italy shows patterns of molecular variation mirroring other European countries, although some heterogeneity exists based on different analysis and molecular markers. From North to South, Italy shows clinal patterns that were most likely modulated during Neolithic times

    Foucault: il potere oltre le regole. Repliche a Celano, Moreso, Segatti e Spena

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    In questo articolo rispondo alle critiche e ai commenti alla mia ricostruzione della concezione del potere di Michel Foucault proposti da Bruno Celano, José Juan Moreso, Marco Segatti, Alessandro Spena. Mi concentro in particolare sui seguenti aspetti: la connessione fra la nozione foucaultiana di potere e il conflitto; la distinzione fra potere disciplinare, potere governamentale, e potere normativo; la concezione foucaultiana della libertà come autorialità; ciò che Foucault può suggerire riguardo ad alcune “macchie cieche” della teoria del diritto contemporanea

    Six Questions for the Speakers

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    In this paper, we raise a few questions for Bartosz Brozek, Monica Bucciarelli and Philip Johnson-Laird. The questions we ask to Bucciarelli and Johnson-Laird concern the nature of the \u201csense of correctness\u201d which is at the heart of our normative judgments and reasoning, and the status of the laws of logic relating to mental models. Our questions to Brozek concern the distinction he traces between rudimentary and abstract rules, the role of language in normative behaviour, and the role of mental simulation in the understanding of abstract rules

    Presentazione a Diritti umani fra norme, fatti e retorica

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    La pratica dei diritti umani non ha una dimensione unitaria, ma frastagliata su diversi livelli: costruzioni normative astratte, dottrinali e positive; pratiche discorsive concrete, pi\uf9 o meno istituzionalizzate; strutture motivazionali degli agenti rilevanti; assetti giuridici e sociali effettivi. Conoscere la pratica dei diritti umani significa essere consapevoli dei loro diversi livelli di esistenza, e, a volte, della abissale distanza che separa costruzioni normative, retoriche e ideologiche, e i fatti. Questa distanza \ue8 il filo conduttore dei contributi raccolti in questa parte monografica

    i LIMITI DEI DIRITTI

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    La conica per nove punti: il contributo di Beltrami. Considerazioni storiche e didattiche

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    L\u2019avvento dei software di Geometria dinamica ha ridato attualit\ue0 al valore didattico, ma pi\uf9 in generale formativo, di molti aspetti della Geometria elementare, in voga soprattutto fino ai primi anni dello scorso secolo. Tra i numerosi ed interessanti argomenti di Geometria elementare, intendiamo qui approfondire quello legato alla \u201cconica per nove punti\u201d, soggetto spesso \u201criscoperto\u201d nel corso del tempo. Lo scopo di questo intervento \ue8 duplice: innanzitutto abbiamo provato a ricostruire il reale sviluppo storico dello studio della conica per nove punti, per la sua rilevanza sia sul piano storiografico, sia su quello didattico e divulgativo. In secondo luogo, presentiamo alcune importanti ricerche, oggi quasi del tutto dimenticate, di Eugenio Beltrami, a nostro avviso ricche di risultati assai pi\uf9 profondi rispetto alla maggior parte delle successive \u201criscoperte\u201d della conica in oggetto. Tali risultati sembrano adatti a una trattazione dell\u2019argomento mediante la Geometria dinamica e quindi a molti aspetti didattici, soprattutto nella formazione dei docenti. Abbiamo quindi scelto di esporre le ricerche di Beltrami cercando di metterne in rilievo gli aspetti connessi con una visione didattica dell\u2019argomento, ampiamente basata sulla disponibilit\ue0 di software di Geometria dinamica e seguendo, in questo, alcune interessanti suggestioni recenti. La conica per nove punti fu introdotta nel 1844 da Jacob Steiner in un articolo apparso, in italiano, in una rivista romana; fu Nicola Trudi per primo, nel 1856 e poi nel 1863, a fornire le dimostrazioni di alcuni dei teoremi presentati da Steiner, seguito poi da Giuseppe Battaglini, da Pietro Cassani, ma soprattutto da Beltrami. Quest\u2019ultimo, tra il 1862 e il 1874, non solo dimostr\uf2 in modo compiuto i risultati di Steiner, ma li generalizz\uf2 ed ottenne nuovi risultati completi e molto pi\uf9 profondi di quelli attualmente noti. In particolare ci sembra di grande interesse la sua trattazione della conica attraverso le trasformazioni quadratiche e birazionali, nonch\ue9 i legami che ne scaturiscono con l\u2019ipocicloide tricuspide

    Historical Notes on Star Geometry in Mathematics, Art and Nature

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    In this paper we will try to examine how in the history of polyhedra (and in particular star polyhedra), a long period of “discovery” of individual types due to the observation of natural objects or due to artistic imagination preceded (and was connected with) the mathematical solution fixing the “right” definitions. Such long period of discovery—we will argue—influenced further investigations on nature and art

    Introduction to "Human Rights & Security: Justifying Exceptions"

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    Since its introduction in the 1990s1, the concept of securitization has received widespread attention well beyond the field of international relations in the context of which it first appeared. The concept indicates the discursive process in which: (i) an agent claims (securitization move) the necessity to adopt exceptional measures which bring about serious violations of otherwise binding rules, in order to protect a certain value from a grave and extraordinary threat, with the scope of convincing a specific audience to accept those measures and the violations to follow; (ii) the move is successful and the audience effectively accepts the exceptional measures (securitization). One of the principal credits of this conceptualization is in making evident the fact that every securitization move is, above all, an argumentative operation (being essentially an invocation of reasons for justifying violations of otherwise binding norms), all the while representing in a simple manner its essential elements: the agent, the «securitized» value, the exceptional measures, the violated rules, the grave and extraordinary threat and the audience. Securitization has a double relationship with human rights: the violated rules typically include norms posited for the protection of fundamental rights (the most notable is the case of «the state of exception» whose declaration represents a securitization move par excellence). On the other hand, human rights are themselves increasingly becoming the securitized values (the most obvious example is that of humanitarian interventions in cases of gross violations of human rights). The many faces of securitization moves in their double relationship with human rights were precisely the topic of the 2015 Summer Course Human Rights & Security: Justifying Exceptions (Palermo, 15-20 June 2015), organized by the University of Palermo’s PhD Program on Human Rights, jointly with the European Academy of Legal Theory (Bruxelles) and in collaboration with the École Doctorale de Sciences Juridiques et Politiques of the University of Paris Nanterre. Each day two seminars were held discussing specific topics from various theoretical and practical perspectives, aiming at achieving an effective integration of methods and solutions. The papers here collected were first presented at the Summer Course and have subsequently been re-elaborated for this publication
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