1,262 research outputs found

    The general anaesthetic etomidate inhibits the excitability of mouse thalamocortical relay neurons by modulating multiple modes of GABA<sub>A</sub> receptor-mediated inhibition

    Get PDF
    Modulation of thalamocortical (TC) relay neuron function has been implicated in the sedative and hypnotic effects of general anaesthetics. Inhibition of TC neurons is mediated predominantly by a combination of phasic and tonic inhibition, together with a recently described ‘spillover’ mode of inhibition, generated by the dynamic recruitment of extrasynaptic γ-aminobutyric acid (GABA)(A) receptors (GABA(A)Rs). Previous studies demonstrated that the intravenous anaesthetic etomidate enhances tonic and phasic inhibition in TC relay neurons, but it is not known how etomidate may influence spillover inhibition. Moreover, it is unclear how etomidate influences the excitability of TC neurons. Thus, to investigate the relative contribution of synaptic (α1β2γ2) and extrasynaptic (α4β2δ) GABA(A)Rs to the thalamic effects of etomidate, we performed whole-cell recordings from mouse TC neurons lacking synaptic (α1(0/0)) or extrasynaptic (δ(0/0)) GABA(A)Rs. Etomidate (3 μm) significantly inhibited action-potential discharge in a manner that was dependent on facilitation of both synaptic and extrasynaptic GABA(A)Rs, although enhanced tonic inhibition was dominant in this respect. Additionally, phasic inhibition evoked by stimulation of the nucleus reticularis exhibited a spillover component mediated by δ-GABA(A)Rs, which was significantly prolonged in the presence of etomidate. Thus, etomidate greatly enhanced the transient suppression of TC spike trains by evoked inhibitory postsynaptic potentials. Collectively, these results suggest that the deactivation of thalamus observed during etomidate-induced anaesthesia involves potentiation of tonic and phasic inhibition, and implicate amplification of spillover inhibition as a novel mechanism to regulate the gating of sensory information through the thalamus during anaesthetic states

    Lentificación académica en estudiantes de la UNSJ : relaciones entre factores socioculturales iniciales y trayectorias académicas

    Get PDF
    La presente ponencia retoma las estrategias metodológicas y los principales resultados obtenidos en el proyecto de investigación denominado: &quot;Aportes a la comprensión del rendimiento académico de los estudiantes de la UNSJ: un estudio de factores socio culturales iniciales y trayectorias académicas universitarias&quot; ejecutado durante los años 2014 y 2015 en el Instituto de Investigaciones Socio Económicas de la Facultad de Ciencias Sociales perteneciente a la Universidad Nacional de San Juan. En este trabajo se pretende, desde una perspectiva descriptiva y comprensiva, entender cómo se constituyen las relaciones existentes entre los factores socioculturales iniciales de los estudiantes y lentificación académica sufrida por ellos, respecto a la propuesta curricular de formación de grado. De esa forma, se intenta lograr avanzar en la compresión de las posiciones y disposiciones del estudiante ante la formación profesional.Fil: Guevara, Hilda Mabel. Universidad Nacional de San Juan.Fil: Belelli, Sandra. Universidad Nacional de San Juan.Fil: Castillo, Gonzalo. Universidad Nacional de San Juan

    La actuación del contador público en el cambio del régimen patrimonial matrimonial según el nuevo Código Civil y Comercial de la Nación

    Get PDF
    El 8 de octubre de 2014 se realizó la publicación en el Boletín oficial de la ley 26.994 que sancionó la implementación del nuevo Código Civil y Comercial de la República Argentina. Esta nueva norma trajo consigo diversas modificaciones abiertas a distintos tipos de interpretaciones, estudios y/o análisis entre las cuales se encuentra la posibilidad de adoptar un nuevo régimen Matrimonial Patrimonial. Es decir que una pareja antes de iniciar su matrimonio puede optar ya sea por el régimen de Comunidad o el régimen de separación de bienes como normas que van a regir el antes y el después de la gestión de bienes y deudas de la sociedad conyugal. Como así también se permite que una vez adoptado uno de los regímenes se pueda cambiar por otro. Cuando una pareja decide abandonar el régimen de comunidad y adoptar el régimen de separación de bienes se abre la puerta a nuevas fuentes laborales para profesionales de diferentes campos entre los cuales se encuentra el Contador Público. La actuación, idoneidad y capacidad del mismo es fundamental para llevar a cabo esta tarea, lo que se explica en este trabajo, donde se analiza el rol del Contador Público en la extinción por cambio del régimen patrimonial matrimonial encontrándose vigente el matrimonio y se analizan los distintos regímenes que permite adoptar la legislación vigente.Fil: Belelli, María José. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas.Fil: Gofre, Katherina E.. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas.Fil: Lazzaro, Jimena. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas

    Le metafore e il pensiero dei docenti

    Get PDF
    Abstract \u201cLe metafore e il pensiero dei docenti\u201d Il tema della ricerca \ue8 la visione professionale degli insegnanti. L\u2019obiettivo \ue8 quello di comprendere come il Teachers\u2019 thinking e la Professional vision si modifichino e si sviluppino dopo un corso di didattica generale. Questo \ue8 stato studiato a partire dalle metafore che futuri docenti, iscritti al primo anno di scienze della formazione primaria e partecipanti al corso di didattica, hanno prodotto sul concetto di insegnamento-apprendimento. Che cos\u2019\ue8 la metafora? Da Aristotele ad oggi non si \ue8 mai smesso di studiare questa figura retorica. Un excursus storico e letterario su di essa, a partire da Quintiliano fino agli autori pi\uf9 recenti del \u2018900 (Black, 1954; Khun, 1979 e Varela, 1992), mostra che la metafora ha subito una grande evoluzione, nel tempo, passando da mero strumento linguistico a mezzo tramite il quale comprendiamo la realt\ue0. Lakoff e Johnson (1980; 1998), soprattutto, si occupano di questo tema. Secondo la loro teoria la metafora \ue8 una questione di pensiero e di azione, non solo un artefatto linguistico, pertanto non serve solo ad \u201cabbellire\u201d il discorso, ma permette di categorizzare e concettualizzare le nostre esperienze e, in generale, la realt\ue0 che ci circonda. Pertanto, partire da quelle che sono le metafore che produciamo e che usiamo quotidianamente pu\uf2 aiutare a capire qual \ue8 il nostro modo di vedere le cose. L\u2019altro aspetto su cui si basa la ricerca \ue8 la Professional Vision. A partire dagli studi di Van es e Sherin, Seidel e Sturmer e Rossella Santagata, si approfondisce il tema della visione professionale e come favorirne la sua maturazione nei docenti in formazione. Il modello di riferimento \ue8 il \u201cNoticing and Reasoning\u201d ideato da Seidel e Sturmer, i quali valutano la visione professionale dei docenti in base a tre indicatori: descrizione, spiegazione e previsione. Questi indicatori sono stati impiegati nell\u2019analisi dei video utilizzati per la formazione professionale dei docenti e si distinguono in base al grado di profondit\ue0 della narrazione degli insegnanti sulle situazioni didattiche mostrate. L\u2019unione del primo (la metafora) con il secondo aspetto (la professionalit\ue0 docente) \ue8 inserita nel terzo e ultimo capitolo di teoria. In questa parte viene rappresentato come il pensiero dei docenti (Shulman, 1987) emerge tramite le metafore che essi producono sull\u2019insegnamento. Vengono pertanto presentate alcune ricerche su questo tema (Martinez e colleghi, 2000; Patchen e Crawford, 2011), le quali mostrano che i docenti hanno vari modi di vedere il loro mestiere. Alcuni, avendo posizione che Martinez definisce comportamentista, vedono l\u2019insegnante come colui che trasmette conoscenza e gli studenti come meri recettori della stessa, altri, invece, trovano che insegnante e alunni si co-costruiscano, avendo una posizione costruttivista, mentre l\u2019ultimo gruppo definito con una posizione situata, vedono come terzo elemento del processo anche l\u2019ambiente. In base a queste premesse teoriche sono state elaborate tre domande di ricerca, due per la professional vision e una per il teachers\u2019 thinking: 1.Professional vision -Dopo tre mesi di corso di Didattica Generale, gli studenti hanno sviluppato la capacit\ue0 di descrivere e di spiegare il processo di insegnamento-apprendimento, o meglio, hanno iniziato a modificare la loro postura da quella di studente a quella di insegnante acquisendo una, seppur iniziale, visione professionale? -Partendo dalle quattro logiche d\u2019insegnamento, su quali di queste gli studenti hanno posto maggiore attenzione all\u2019inizio e alla fine del loro primo anno? 2. Teachers\u2019s thinking -Dall\u2019analisi delle immagini che sono emerse \ue8 possibile dedurre come \ue8 cambiato il modo di vedere e di percepire il ruolo del docente? Il quinto capitolo \ue8 relativo al metodo e la metodologia di ricerca. La ricerca \ue8 stata svolta su un gruppo di studenti iscritti al primo anno di Scienze della formazione primaria e partecipanti al corso di Didattica Generale. All\u2019inizio del corso \ue8 stato chiesto loro di esprimere, tramite una metafora, la loro idea di processo di insegnamento-apprendimento. Dopo aver chiesto a ciascuno di esplicitare la propria metafora individuale e il significato dietro la stessa, gli studenti sono stati suddivisi in 31 gruppi. I gruppi sono stati formati non tanto per il tipo di immagine scelta, quanto per la similarit\ue0 di significato della metafora. In gruppo, gli studenti dovevano produrre una metafora che racchiudesse tutte le loro idee, per poi narrarla e rappresentarla su un cartellone. In seguito, alla fine del corso, a ciascun gruppo \ue8 stato chiesto di rivedere le metafore create inizialmente e di modificarle dove sembrava loro pi\uf9 consono, producendo un\u2019altra narrazione scritta. In tal modo le metafore raccolte ed analizzate sono diventate 62 (31 iniziali e 31 finali). La ricerca \ue8 di stampo prettamente qualitativo. In particolare, per rispondere alle prime due domande di ricerca, quelle sulla professional vision, il metodo utilizzato si \ue8 basato sulla categorizzazione dei testi metaforici in base a due degli indicatori utilizzati nelle ricerche di Seidel e Sturmer, la descrizione e la spiegazione (la previsione \ue8 stata esclusa, poich\ue9 risultava essere troppo pretenzioso per il periodo di formazione fornito al campione) e in base alle 4 logiche di insegnamento: epistemologica, valoriale, d\u2019apprendimento e d\u2019ingegneria didattica. Per quanto concerne il livello descrittivo e esplicativo, dopo aver letto e suddiviso su una tabella le metafore iniziali e finali, si \ue8 proceduto a identificare nel testo tre diversi descrittori: la coerenza del testo, il lessico e i concetti teorici. In base alla presenza o meno di questi descrittori, veniva valutato se il lessico fosse descrittivo o esplicativo (due descrittori soddisfatti su tre rendevano la metafora gi\ue0 esplicativa). Per quanto riguarda, invece, la sezione delle logiche, sono stati letti i testi, iniziali e finali, e sottolineate le parti della metafora che rimandavano a una delle quattro logiche. Sono stati scelti 4 colori, uno per logica. Infine, venivano conteggiati i periodi per ciascuna logica. Per quanto concerne, invece, la terza domanda, ossia il pensiero dei partecipanti sul ruolo del docente, si \ue8 partiti dai testi stessi, etichettandoli con un line-by-line coding e creando le categorie (Grounded Theory Charmaz, 2006). Infine, sono stati triangolati i dati. Io e una mia collega, dopo aver condiviso il metodo, abbiamo letto parallelamente i dati e li abbiamo analizzati. In seguito un terzo ricercatore ha supervisionato l\u2019incrocio dei dati, stabilendo tra due visioni differenti, quella decisiva. Si \ue8 poi provveduto a fare le tabelle finali di stampo quantitativo. Da quanto \ue8 emerso, gli aspetti della narrazione, ossia i livelli descrittivo ed esplicativo, mettono in luce una crescita professionale del docente. Rispetto alle iniziali (solamente descrittive), le finali sono per lo pi\uf9 esplicative e ci\uf2 fa pensare ad un aumento di consapevolezza ed in generale una visione pi\uf9 chiara e coerente del futuro ruolo. Per le logiche, invece, alla fine del corso di didattica primeggiano quella d\u2019apprendimento, epistemologica e d\u2019ingegneria didattica e ci\uf2 significa che i futuri docenti hanno iniziato a spostare la loro attenzione sugli studenti (logica d\u2019apprendimento), oltre che sull\u2019insegnante, e sulle strategie e strumenti che egli usa per fare didattica (logica d\u2019ingegneria didattica). Per quanto riguarda, infine, il ruolo del docente, se inizialmente viene visto come colui che trasmette conoscenze e valori e dona amore e protezione, dopo il corso di didattica emergono nuovi modi di percepire l\u2019insegnante. Ad esempio colui che progetta e che media, pi\uf9 distaccato emotivamente e, in generale, una figura pi\uf9 autorevole

    Noches de guerra, noches de amor: la imaginería temporal en Homero y Safo

    Get PDF
    Uno de los principales encantos de la lírica de Safo (si no el mayor) reside en su capacidad de crear, con las palabras mínimas, una escena cristalina. Esos instantes fulgurantes nos brindan, pese a su brevedad, la información necesaria para imaginar a sus personajes y sus entornos. A su vez, sin embargo, como pequeños cristales tienen también numerosas facetas y aristas que los hacen complejos. Es posible preguntarnos qué ocurre cuando contrastamos esas escenas con otras similares, que ocurren en contextos opuestos; nos referimos al mundo de la guerra presentado en los poemas homéricos. Winkler (1994), al hablar acerca de la situación de las mujeres griegas en relación con la cultura masculina, sostiene que “debemos diagramar el círculo de la literatura de las mujeres como uno más grande, que incluye la literatura de los hombres como una fase o compartimiento del conocimiento cultural femenino”. Esto implica que Safo, en tanto mujer y poetisa, tenía acceso tanto a su propia esfera cultural privada cuanto a la esfera pública masculina, y es por esto que podía permitirse jugar con las tradiciones en un verdadero ejercicio intertextual y realizar una re-lectura de Homero en sus propias obras. Siguiendo esta premisa, en nuestro trabajo nos dedicaremos al análisis filológico y literario de una serie de fragmentos de la poetisa lesbia en contraste con ciertos pasajes de la Ilíada con los que podemos establecer una relación intertextual. En consonancia con el tema que nos convoca, en todos ellos encontramos una reflexión acerca del paso del tiempo o de determinados indicadores temporales: la aparición en el cielo del lucero de la tarde (fr. 104a V.), la salida de la luna y su efecto en las estrellas (fr. 34 V.) y, finalmente, el ocultamiento de la luna y la llegada de la medianoche (fr. 168b V.). La hipótesis que esperamos demostrar sostiene que, en los fragmentos que analizaremos, el yo lírico se apropia de las imágenes y los símiles de la épica para configurar cronotopos en donde las convenciones propias del mundo público de los varones se ven reemplazadas por aquellas pertenecientes al ámbito privado femenino.Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educació

    Taphonomy and the Reconstruction of Tomb Architecture and Mortuary Practices at Protohistoric Crustumerium (Rome)

    Get PDF
    This paper takes into account all factors that affected the preservation of tombs and their inventories in the burial grounds of ancient Crustumerium, a Latin settlement 13 km north of Rome, inhabited between the 9th and 5th c. BC. Its aim is to highlight the combined effect of two main processes;a) the severe erosion of the topsoil and the underlying soft volcanic bedrock caused by centuries of ploughing that has profoundly affected the preservation of tomb architecture, i.e. landscape processes;b) post-depositional processes affecting organic materials (wood, textiles, human bone) and inorganic materials (pottery, metal) in the tombs as a result of flooding, collapse and the acidity of the soil, i.e. taphonomy
    corecore