36 research outputs found

    Quantification of PRL/Stat5 signaling with a novel pGL4-CISH reporter

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    <p>Abstract</p> <p>Background</p> <p>Elevations of serum prolactin (PRL) are associated with an increased risk for breast cancer. PRL signaling through its prolactin receptor (PRLr) involves the Jak2/Stat5 pathway. Luciferase-based reporter assays have been widely used to evaluate the activity of this pathway. However, the existing reporters are often not sensitive enough to monitor the effect of PRL in this pathway.</p> <p>Results</p> <p>In this study, a new biologically relevant reporter, pGL4-CISH, was generated to study the PRL/Jak2/Stat5 signaling pathway. The sensitivity of pGL4-CISH to detect PRL was superior to that of several other commonly utilized Stat5-responsive reporters. Interestingly, the enhanced function pGL4-CISH was restricted to the estrogen receptor positive (ER+) human breast cancer cell lines T47D and MCF7, but not in the ER-MDA-231, BT-474, or MCF10A cell lines. Overexpression of Stat5 further enhanced the effect of PRL on pGL4-CISH.</p> <p>Conclusion</p> <p>These studies demonstrate that pGL4-CISH is a novel and sensitive reporter for assessing the activity of the PRL/Stat5 signaling pathway in the ER+ human breast cancer cells.</p

    Reinitiation of protein synthesis in Escherichia coli can be induced by mRNA cis-elements unrelated to canonical translation initiation signals

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    AbstractIn Eubacteria, de novo translation of some internal cistrons may be inefficient or impossible unless the 5′ neighboring cistron is also translated (translational coupling). Translation reinitiation is an extreme case of translational coupling in which translation of a message depends entirely on the presence of a nearby terminating ribosome. In this work, the characteristics of mRNA cis-elements inducing the reinitiation process in Escherichia coli have been investigated using a combinatorial approach. A number of novel translational reinitiation sequences (TRSs) were thus identified, which show a wide range of reinitiation activities fully dependent on a translational coupling event and unrelated to the presence/absence of secondary structure or mRNA stability. Moreover, some of the isolated TRSs are similar to intercistronic sequences present in the E. coli genome

    Strange-Face-in-the-Mirror Illusion and Schizotypy During Adolescence

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    Patients with schizophrenia can sometimes report strange face illusions when staring at themselves in the mirror; such experiences have been conceptualized as anomalous self-experiences that can be experienced with a varying degree of depersonalization. During adolescence, anomalous self-experiences can also be indicative of increased risk to develop schizophrenia-spectrum disorders. To date however, the Mirror-Gazing test (MGT), an experimentally validated experiment to evaluate the propensity of strange face illusions in nonclinical and clinical adults, has yet to be investigated in an adolescent sample. The first goal of the present study was to examine experimentally induced self-face illusions in a nonclinical sample of adolescents, using the MGT. The second goal was to investigate whether dimensions of adolescent trait schizotypy were differentially related to phenomena arising during the MGT. One hundred and ten community adolescents (59 male) aged from 12 to 19 years (mean age = 16.31, SD age = 1.77) completed the MGT and Schizotypal Personality Questionnaire. The results yielded 4 types of strange face illusions; 2 types of illusions (slight change of light/color [20%] and own face deformation [45.5%]) lacked depersonalization-like phenomena (no identity change), while 2 other types (vision of other identity [27.3%], and vision of non-human identity [7.3%]) contained clear depersonalization-like phenomena. Furthermore, the disorganization dimension of schizotypy associated negatively with time of first illusion (first press), and positively with frequency of illusions during the MGT. Statistically significant differences on positive and disorganized schizotypy were found when comparing groups on the basis of degree of depersonalization-like phenomena (from slight color changes to non-human visions). Similarly to experimentally induced self-face illusions in patients with schizophrenia, such illusions in a group of nonclinical adolescents present significant associations to schizotypy dimension

    Secondo Protocollo di Implementazione Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2

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    Questo documento è da intendersi come protocollo di implementazione delle attività nel corso della attuale fase dell’emergenza pandemica e, con lo “Addendum al Documento di Valutazione dei Rischi dedicato al rischio biologico derivante da Sars-CoV-2, protocollo di sicurezza anti contagio, misure di prevenzione e protezione, formazione e informazione”, le Linee guida operative per i lavoratori e le lavoratrici dello “Istituto Nazionale di Astrofisica” Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 e il Protocollo di implementazione MAB (Musei Archivi Biblioteche) dell’INAF, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2, dei quali costituisce parte integrante, contiene misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 per ogni Struttura di Ricerca INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica e per la sede della Amministrazione Centrale, e sostituisce integralmente il “Protocollo di Implementazione Fase 2, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2” adottato con nota Circolare del Direttore Generale del 15 maggio 2020, numero 2482. Le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 Agosto 2020 non si concretano in una totale “ripresa” delle attività di ricerca, ma semplicemente in un “ampliamento”, peraltro assai limitato e condizionato, delle stesse. È quindi necessario, in questa “Fase”, adottare misure che consentano, ove possibile, di svolgere le attività lavorative nella massima sicurezza. Pertanto, il Direttore Generale, d'intesa con il Presidente, il Direttore Scientifico e il Collegio dei Direttori di Struttura, ha avviato un processo volto a definire le azioni propedeutiche all’aggiornamento del “processo di implementazione” delle attività di ricerca e di laboratorio che potranno essere svolte in questa nuova “Fase”, nella consapevolezza che le stesse non devono arrecare alcun nocumento alla salute dei dipendenti dell'Ente e non devono, in alcun modo, favorire, direttamente o indirettamente, una recrudescenza della pandemia in atto, salvaguardando il bene supremo della salute pubblica, costituzionalmente tutelato, e che facciano, quindi, prevalere l'interesse generale sulle logiche puramente individualistiche (Circolare 2 maggio 2020, n. 2083, Allegato 9). Il presente documento tiene conto delle indicazioni contenute nei vari aggiornamenti dei provvedimenti Governativi e delle raccomandazioni delle Autorità Sanitarie Nazionali ed Internazionali, individua e definisce, per tutte le Strutture di Ricerca, le misure di sicurezza che dovranno essere adottate e i dispositivi da utilizzare, suscettibili di ulteriori e/o diverse implementazioni a livello locale, in ragione delle diverse peculiarità delle singole Strutture della specificità dei luoghi, delle esigenze logistiche, delle misure organizzative adottate e di eventuali aggiornamenti delle disposizioni normative. Resta inteso che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, e nell’ottica della tutela della pubblica sicurezza, le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo, e dovranno essere immediatamente applicate eventuali, future e più restrittive disposizioni governative Regionali e/o locali. Il Direttore Generale, il Direttore Scientifico e i Direttori di Struttura, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze, individuano idonee procedure di controllo dell'applicazione delle predette misure di sicurezza, con la collaborazione di RSPP, RLS e Medico Competente. I contenuti del documento saranno aggiornati ad ogni variazione della valutazione del rischio e delle misure di contrasto alla diffusione del Sars-CoV-19 da parte degli organi competenti. Ogni sede integra con eventuali indicazioni del Responsabile della Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, anche in relazione all’ambiente specifico

    Protocollo per l’aggiornamento delle Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/Covid-19 nelle Strutture di Ricerca e nella Sede della Amministrazione Centrale dello Istituto Nazionale di Astrofisica.

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    Il documento è da intendersi come protocollo per l’aggiornamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, anche in considerazione dell’emanazione dei nuovi provvedimenti adottati dal Governo e dal Ministero della Salute, di circolari e “comunicazioni” di Ministeri e Autorità competenti, e della legislazione vigente in materia di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, e contiene linee guida per la revisione e l’aggiornamento dei “Protocolli di sicurezza” adottati a livello locale dalle Strutture di Ricerca e dalla sede della Amministrazione Centrale, tenuto conto della situazione epidemiologica e della necessità di conservare misure efficaci per prevenire e ridurre il rischio di contagio. Il documento tiene conto delle nuove disposizioni normative e, in particolare, del “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”, siglato il 30 giugno 2022 e ha l’obiettivo di fornire indicazioni operative e linee guida aggiornate per garantire l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19, applicando tutte le misure necessarie allo svolgimento delle attività lavorative nella massima sicurezza, tenendo in particolare conto gli aspetti che riguardano il benessere del personale nell’accezione più ampia del termine. Il documento richiama, inoltre, la necessità di promuovere e favorire, in ogni sistema di prevenzione di qualunque rischio, un ambiente di lavoro sereno, in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza, al reciproco rispetto della libertà e dignità della persona in quanto diritti inviolabili di tutto il personale che a qualsiasi titolo lavora e opera all'interno dell'Istituto, delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati ad applicare, a garantire il rispetto del presente documento e di chi ha lavorato per la sua stesura. Atteggiamenti offensivi, molesti, violenti e lesivi della dignità e della professionalità dell’individuo sul luogo di lavoro, oltre a costituire fattori di rischio lavorativo, sono stigmatizzati dai “Codici” adottati dall’Ente

    A survey of clinical features of allergic rhinitis in adults

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    Lymphocyte membrane antigen expression and intracellular cytokine patterns in an asymptomatic patient with persistently high serum levels of IgE

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    Patients completely asymptomatic with extremely high levels of IgE have rarely been reported. One such case, in which the immunophenotype pattern of lymphocyte subsets and their cytokine profile were investigated, is described here. OBJECTIVE: To assess whether the cytokine production was consistent with a T helper 2-type immune response, as suggested by theories regarding the functional polarization of helper and cytotoxic T cells in hyper-IgE conditions. METHODS: An asymptomatic 79-year-old man presented with persistent high levels of serum IgE and sporadic hypereosinophilia without any evidence of an underlying pathologic condition. We investigated the immunophenotype of circulating lymphocytes, the expression/release of CD30 (a member of the tumor necrosis factor receptor family preferentially associated with T helper 2-type immune responses) and the intracellular patterns of interferon-gamma (IFN-gamma), Interleukin-2 (IL-2), IL-4, IL-5, and IL-10 production by T cell subsets, as evaluated by single-cell flow-cytometric analysis. RESULTS: The majority of lymphocytes displayed the membrane immunophenotype of NK cells. Both CD4+ and CD8+ T cells were reduced and expressed the "memory" (CD4+/CD45RO+) and the "naive" (CD8+/CD45RA+) phenotypes, respectively. Among CD4+ T cells, CD30 expression was increased in the resting condition and was further inducible following stimulation with mitogenic anti-CD3. Interleukin-4, IL-2, and IL-10 production by CD4+ T cells was increased, whereas IFN-gamma was reduced as compared with normals. CONCLUSIONS: The data suggest that a polarization of CD4+ T cells towards a T helper 0/2-type cytokine pattern occurred in this patient in spite of CD4+ cell reduction and NK cell expansion
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