945 research outputs found
First observations of the X-ray transient EXO 2030+375 with IBIS/ISGRI
We present a first INTEGRAL observation of the 42s transient X-ray pulsar EXO
2030+375 with IBIS/ISGRI. The source was detected during Cyg X-1 observations
in December 2002. We analyzed observations during the outburst period from 9 to
21 December 2002 with a total exposure time of ~770 kiloseconds. EXO 2030+375
was almost always detected during single ~30 minute exposures in the 18-45
energy bands. The source light curve shows the characteristic outburst shape
observed in this source.Comment: 4 pages, 3 figures (1 in CMYK color), accepted by Astronomy and
Astrophysics, INTEGRAL special issue, 200
Sostenibilità: una riforma economica che premia l'efficienza
Le democrazie industriali nell’ultimo secolo, hanno improntato lo sviluppo delle proprie società ponendo al centro (e come obbligo) la crescita esponenziale dell’economia. Da più di mezzo secolo la misura di questa crescita è indicata dal Prodotto Interno Lordo (PIL) che “deve” aumentare anno dopo anno per mantenere saldo il rapporto (e il consenso) tra economia, società e cittadini.
A partire dalla seconda metà del novecento, questo sistema economico ha distribuito un relativo maggiore benessere solamente ad un quinto degli abitanti del Pianeta, al costo però, di una drastica riduzione delle risorse disponibili e causando il global warming per tutti gli abitanti della Terra. Questo modello si basa sul continuo rilancio economico dei sistemi produttivi essenzialmente come problema di crescita di competitività, con interventi sulla struttura del lavoro ed assegnando un ruolo “produttivo” alla ricerca scientifica e tecnologica. Tuttavia anche i sistemi più competitivi cominciano a conoscere difficoltà e contraddizioni profonde.
La sostenibile è un sistema di obiettivi che può essere sintetizzato in due grandi questioni: l’integrità ambientale, in cui la sostenibilità è intesa come la realizzazione del principio etico ed utilitaristico della salvaguardia della complessità degli ecosistemi e dei beni comuni; l’efficienza economica, in cui la sostenibilità parte dal presupposto che la sola crescita è una prospettiva impraticabile e consiste essenzialmente nel promuovere attività economiche che utilizzino risorse rinnovabili facilmente reperibili a livello locale, nel gestire la richiesta di risorse naturali in modo tale da ridurre e riorientare la domanda, nell’intervenire al fine di conservare le risorse della Terra, potenziando il capitale naturale coltivato e infine, nell’ampliare le attività di produzione, distribuzione e scambio economico improntate ai criteri di equità sociale
Recent Results on the Anomalous X-ray Pulsars
The ''Anomalous X-ray Pulsars'' (AXPs) are a small group of X-ray pulsars
characterized by periods in the 5-10 s range and by the absence of massive
companion stars. There are now 7 possible members of this class of objects. We
review recent observational results on their X-ray spectra, spin period
evolution, and searches for orbital motion and discuss the implications for
possible models.Comment: 4 pages, 1 figures. To appear in The Active X-ray Sky: Results from
BeppoSAX and Rossi-XTE, Nuclear Physics B Proceedings Supplements, L. Scarsi,
H. Bradt, P. Giommi and F. Fiore (eds.), Elsevier Science B.
Dopo l'abbandono. Riconfigurazione eco-comunitarie
I paesaggi storici rurali italiani soffrono di un abbandono diffuso e in molti casi un oblio persistente. Non solo un programma di policy orientato sul territorio ne modifica i caratteri ma anche la forza della dimenticanza (Augé, 1998) trasforma in maniera performativa i luoghi e plasma le rappresentazioni degli abitanti guidando le politiche, che nella marginalità diventano spesso politiche dell’abbandono, legate a benefici immediati. Eppure esistono piccoli indizi sul territorio nazionale, la cui filigrana letta in controluce può permetterci di pensarle come contributo vivente alla realizzazione di uno dei possibili scenari futuri, quello di un’ ‘Italia delle qualità’, in cui «il territorio, la tutela dell’ambiente e della salute, l’attenzione alla qualità dell’abitare assumono un ruolo centrale nella ridefinizione del modello di sviluppo» (Lanzani, Pasqui, 2011). I villaggi ecologici ri-abitano aree rurali, e sono costituiti da comunità intenzionali che perseguono finalità sostenibili, alla ricerca di una relazione equilibrata e non dannosa fra natura e società, incardinate sull’agricoltura, sulla condivisione di spazi, di economie e progettualità. Questi nuovi abitanti, per lo più ‘urbani’, trasformano i territori, creano nuove geografie spesso attingendo a modelli transnazionali, appartenenti ad una sorta di ‘ruralità globale’ che pure operano attivazioni di senso e valore nella relazione con lo spazio locale attraverso l’elevazione del concetto di trasmissione e trasmissibilità, in una cornice di economia dello scambio, del dono, della gratuità
GIS APPLIED TO THE DEFINITION OF VINEGARD TERROIR: APPLICATION IN THE TERROIR OF VERNACCIA DOC (SERRAPETRONA, CENTRAL MARCHE)
In geomorfologia uno specifico Terroir riassume tutte le caratteristiche dello spazio fisico quali le rocce
del substrato, l’evoluzione del suolo, la forma del versante, le specie vegetali e le condizioni climatiche;
tali componenti, presi in considerazione insieme, identificano un ambiente univoco e definiscono uno
stretto legame tra spazio fisico e produzione vitivinicola.
La rappresentazione quindi di tutte le componenti ambientali che caratterizzano un terroir trovano attualmente giusta applicazione attraverso l’utilizzo dei Sistemi Informativi Geografi ci. Infatti, la strutturazione
di un sistema informativo territoriale adeguato, costituisce la metodologia migliore per la pianificazione,
l’analisi, lo sviluppo e la successiva rappresentazione cartografica di qualsiasi area oggetto di indagini;
questo lavoro di organizzazione dei dati, non costituisce il risultato del lavoro ma il modus operandi, poiché permette facilmente di immagazzinare, di aggiornare, di validare e di estrarre ogni informazione
ritenuta necessaria.
Il presente lavoro si propone di diffondere le peculiarità di un’area vitivinicola, nonché di studiare la
connessione fra le caratteristiche territoriali e la quantità/qualità della produzione vitivinicola locale, attraverso la conoscenza di ogni singola caratteristica geografica, in modo tale da dettagliare il terroir sulla
base di ulteriori “requisiti ambientali s.l.” che si vanno a sommare a quelli insiti nella stessa definizione
di terroir.
La zona nel quale si è tentata di applicare questa nuova metodologia è quella interessata alla produzione
della Vernaccia DOC di Serrapetrona (vino D.O.C. ufficialmente riconosciuto e protetto dal D.P.R. del
22-07-71), limitata ad una ristretta area di 45 ha di estensione, ricadente principalmente nel comune di
Serrapetrona e in maniera marginale nei comuni di Belforte del Chienti e di San Severino Marche (Provincia
di Macerata).
A tale scopo, saranno utilizzate le più moderne tecniche di analisi offerte dai sistemi informativi territoriali,
grazie ad una attenta metodologia di inserimento dei dati, basata sullo sviluppo di uno schema logico
creato ad hoc. All’interno della banca dati locale, realizzata sulla base della Carta Tecnica Regionale alla
scala 1:10.000, trovano collocazione: dati di natura geografica (orografia, idrografi a, toponomastica);
dati topografi ci (esposizione dei versanti e loro pendenza); dati geomorfologici (con l’indicazione delle
forme, dei processi e dei depositi riconosciuti); dati geologico-strutturali (distinguendo il substrato e le
coperture continentali presenti nell’area complete delle loro caratteristiche litostratigrafi che e mineralogico-
petrografiche); dati idrogeologico-meteoclimatici (con esauriente descrizione delle caratteristiche di permeabilità dei terreni); dati di natura pedologica.
In particolare l’attenzione viene rivolta a quelle situazioni morfo-litologiche che possono caratterizzare
in maniera più dettagliata e incisiva le differenti caratteristiche pedologiche riscontrabili nell’area della
Vernaccia doc, in modo tale che, anche sulla base delle piccole variazioni mineralogico-petrografi che del
substrato roccioso, in relazione a situazioni geomorfologiche differenti, sia possibile ottenere indicazioni
sulle caratteristiche pedologiche più idonee per una migliore caratterizzazione del vitigno.
Naturale conclusione del lavoro di analisi, sarà quindi la possibilità di realizzazione di cartografi e tematiche
estratte dal database, idonee a mettere in evidenza le problematiche “ambientali” del territorio
vitivinicolo (dissesti gravitativi e/o pericolosità geomorfologica in genere), ma soprattutto ad evidenziare
le peculiarità dell’area, con la possibilità di realizzare ulteriori particolari documenti cartografi ci (quali
ad esempio una cartografi a dei percorsi geo-enogastronomici, ad es.) attraverso la simbolizzazione delle primitive esistenti (punti, linee, poligoni, region) e l’utilizzo di una legenda evocativa
«Chi perde vince»: un 'Salvatore ' di Gian Lorenzo e Pietro Bernini (1617-19 circa)
Si pubblica un’opera finora inedita in sede scientifica: un busto in marmo di un Salvator mundi oggi in collezione privata a New York passato nel 2010 ad un’asta londinese di Sotheby’s con l’attribuzione al «Circle of Pietro Bernini». La proposta è quella di vedere in quest’opera (che si può datare per via stilistica tra il 1617 e il 1619 circa) una scultura in cui l’esecuzione è senza dubbio del maturo Pietro Bernini, ma l’invenzione, la composizione e probabilmente i modelli vanno riconosciuti invece al giovane, ma già affermato, Gian Lorenzo. C'è, infatti, una concentrazione nuova, una solidità sconosciuta, una palpabile vita interiore che induce a raccontare il Cristo come una storia, o almeno come una psicologia individuale e cioè come un ritratto: non più come un oggetto, o come una ghiribizzosa natura morta di marmo. II Cristo è progettato e 'costruito’ come un ritratto: e Pietro non aveva probabilmente mai scolpito un busto ritratto in vita sua (o almeno noi non ne conosciamo nessuno), ed aveva sempre discilpinatamente camminato all'interno delle sicure corsie dei generi stabiliti. Questo 'ritratto di Cristo', invece, tende a superare quei confini: mettendo a frutto la grande lezione della pittura contemporanea, quella di Annibale Carracci e di Caravaggio. Nella complessa e articolata varietà di collaborazioni che vedono agire insieme il padre e il figlio nel secondo decennio del Seicento, questa inversione dei ruoli naturali tra padre-maestro e figlio-allievo è molto rara, e proprio per questo la ricomparsa di questo busto appare particolarmente significativa. Non meno interessante è il soggetto dell’opera: un busto di Cristo radicato nella più pura tradizione fiorentina. Si tratta di un tassello fondamentale della trasmissione da padre a figlio di un tipo iconografico che Gian Lorenzo coltiverà fino alla fine, nel grande Salvator mundi degli ultimi anni di vita, il cui originale si propone di continuare a riconoscere nell’esemplare di Norfolk, assegnando invece a Giuseppe Mazzuoli la versione di San Sebastiano fuori le Mura a Roma
Cost functions for pairwise data clustering
Cost functions for non-hierarchical pairwise clustering are introduced, in
the probabilistic autoencoder framework, by the request of maximal average
similarity between the input and the output of the autoencoder. The partition
provided by these cost functions identifies clusters with dense connected
regions in data space; differences and similarities with respect to a well
known cost function for pairwise clustering are outlined.Comment: 5 pages, 4 figure
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