102 research outputs found

    LA FOTOCATALISI ETEROGENEA UTILIZZATA COME METODO PER LE SINTESI ORGANICHE SELETTIVE IN CONDIZIONI SPERIMENTALI BLANDE

    Get PDF
    Nel corso di questi tre anni di Dottorato di Ricerca in “Tecnologie per la Sostenibilità ed il Risanamento Ambientale”, XXIV ciclo, presso il laboratorio di ricerca di fotocatalisi eterogenea “Schiavello-Grillone”, sono stati sviluppati processi innovativi per la produzione selettiva di specie organiche ad alto valore aggiunto, seguendo i principi della Chimica Verde; in particolare sono state studiate reazioni di ossidazione parziale di composti aromatici. La metodologia prevalentemente utilizzata è stata la fotocatalisi eterogenea mediante l’utilizzo del biossido di Titanio policristallino (TiO2) come fotocatalizzatore, utilizzato sospeso in soluzione acquosa o immobilizzato su supporti rigidi. La fotocatalisi eterogenea, negli ultimi anni, ha trovato largo impiego nei trattamenti di purificazione dell’aria e dei reflui acquosi inquinati [1-5]; questa tecnica, infatti, consente di ossidare in modo completo substrati organici ed inorganici a biossido di carbonio e acqua. In presenza di aria e luce (solare o artificiale) il TiO2 si attiva, dando origine a processi ossidativi che portano alla trasformazione di sostanze organiche inquinanti quali gli ossidi di azoto (NOx), il monossido di carbonio (CO) e numerosi altri composti. Rispetto ai tradizionali metodi di purificazione, la fotocatalisi eterogenea presenta il vantaggio di portare alla completa mineralizzazione di diversi composti organici tossici difficilmente eliminabili, tra cui anche composti organici volatili irritanti e cancerogeni. In questo lavoro la fotocatalisi eterogenea è stata utilizzata in processi di sintesi organica, tramite reazioni di ossidazione parziale, con l’obiettivo di sintetizzare prodotti di interesse industriale normalmente ottenuti attraverso l’utilizzo di sostanze organiche pericolose per l’uomo e per l’ambiente [6-17]. Sono stati, inizialmente, condotti degli studi allo scopo di analizzare l’andamento del processo ossidativo partendo da differenti composti aromatici e variando le caratteristiche del fotocatalizzatore. Sono state, quindi, effettuate delle reazioni di idrossilazione del fenolo (composto aromatico contenente un gruppo elettron-donatore) e dell’acido benzoico (composto aromatico contenente un gruppo elettron-attrattore), andando, poi, ad analizzare la distribuzione dei gruppi -OH nei prodotti idrossilati in modo da correlare la selettività raggiunta ad alcune caratteristiche chimico-fisiche della polvere utilizzata. I campioni di catalizzatore sono stati caratterizzati mediante diffrazione ai raggi X, analisi termogravimetriche, determinazione della percentuale di fase cristallina, calcolo dell’area superficiale e del punto di zero carica. Dalle reazioni condotte a partire dal fenolo sono stati ottenuti i derivati orto- e para-monoidrossilati, mentre nel caso dell’acido benzoico si sono formati tutti i derivati mono-idrossilati indipendentemente dal tipo di catalizzatore utilizzato. I maggiori valori di selettività sono stati ottenuti utilizzando i catalizzatori commerciali che, rispetto a quelli home-prepared (HP), si presentano meno idrossilati in superficie e con un maggior grado di cristallinità . Sono state, successivamente, condotte delle reazioni di ossidazione fotocatalitica a partire da acido ferulico, eugenolo, isoeugenolo e alcol vanillico allo scopo di sintetizzare vanillina, un aroma ampiamente utilizzato nell’ambito dell’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica. Tutte le reazioni sono state condotte in soluzione acquosa e a temperatura ambiente, utilizzando diversi tipi di fotoreattori e fotocatalizzatori sia commerciali che home-prepared. I risultati ottenuti sono stati molto soddisfacenti, in quanto è stata raggiunta una selettività massima di vanillina, rispetto al substrato convertito, pari al 21%. Tra tutti i substrati utilizzati, il più interessante e quindi il più studiato, è stato l’acido ferulico: questa molecola, rispetto alle altre, è particolarmente solubile in acqua ed è facilmente reperibile a costi bassi in quanto prodotto di scarto dell’industria agricola. Nel caso delle reazioni condotte a partire dall’acido ferulico, quindi, sono stati effettuati degli studi più approfonditi: è stata condotta un’analisi qualitativa e quantitativa dei principali intermedi di reazione, in modo da poter ottenere un bilancio finale di Carbonio quasi completo. Dagli studi inerenti la fotoproduzione di vanillina a partire da acido ferulico sono emersi degli interessanti spunti di lavoro: in primo luogo è stata analizzata la possibilità di effettuare reazioni di fotocatalisi eterogenea a partire da acido ferulico mediante l’utilizzo di luce visibile; un altro interessante risultato è stato il ritrovamento tra i sottoprodotti di reazione di acido trans-caffeico, proveniente dalla sostituzione del gruppo –OCH3 dell’acido trans-ferulico con un gruppo –OH, ed esculetina, un lattone derivato dalla ciclizzazione intramolecolare dell’acido cis-caffeico, entrambi ottenuti in una via di reazione che non porta alla formazione della vanillina. È stato visto come l’ossidazione dell’acido trans-ferulico in soluzione acquosa contenente TiO2 avvenga attraverso la formazione di un complesso a trasferimento di carica (CTC) sulla superficie del TiO2, in grado di assorbile luce visibile (λ ≥ 400nm). Il principale prodotto di ossidazione è il biossido di carbonio, mentre altri prodotti secondari di ossidazione sono composti organici precursori della vanillina, vanillina e acido trans-caffeico. La formazione di questo CTC avviene soltanto in presenza di alcuni tipi di TiO2. Per capire il meccanismo di questo processo sono stati condotti degli esperimenti in assenza di ossigeno, in presenza di ioni bromato e, infine, utilizzando dei catalizzatori modificati con l’aggiunta di gruppi fosfato. Sono state, infine, condotte delle analisi a partire da acido trans-caffeico, un composto presente in numerose specie del regno vegetale, dotato di interessanti proprietà tra cui la sua attività antiossidante. È stato studiato il meccanismo di isomerizzazione dell’acido trans-caffeico al corrispondente isomero cis e la successiva ciclizzazione intramolecolare di quest’ultimo ad esculetina, un composto appartenente alla famiglia delle cumarine che svolge una notevole attività benefica a livello delle vie vascolari. È stato visto come il meccanismo di isomerizzazione sia fortemente dipendente dal pH iniziale della soluzione nonché dal tipo di catalizzatore utilizzato. I risultati ottenuti hanno evidenziato una selettività massima di esculetina del 34% circa rispetto all’acido caffeico convertito

    Marketing digital y su influencia en el posicionamiento de la Empresa Belle Esthetic Perú, Arequipa - 2022

    Get PDF
    El estudio se ejecutó en la empresa Belle Esthetic Perú, dedicada a la formación de profesionales de belleza, y tuvo por objetivo general establecer la influencia que tiene el marketing digital de la empresa en su posicionamiento en Arequipa, 2022. Es así que, la metodología utilizada fue de tipo aplicada, descriptivo – correlacional, no experimental, transversal. Además, la muestra estuvo constituida por 25 estudiantes que asisten de forma continua a la empresa, a quienes se les aplicó cuestionarios para medir a cada una de las variables, los cuales tuvieron la debida validación y fiabilidad pertinente. Los resultados de la investigación indicaron que el marketing digital influye en el posicionamiento de la empresa, siendo una influencia positiva y moderada reflejado en el coeficiente de correlación de Pearson igual a 0.543; de otro lado, se halló también que, las dimensiones dentro del marketing digital tomadas en consideración la funcionalidad y el feedback de la página web son la que representaron influencia significativa. Concluyéndose así que, si se mejora el marketing digital realizado repercutirá en contar con una mejor posición dentro del mercado

    calidad del cuidado de Enfermería y satisfacción en usuarias CRED. Microred ampliación Paucarpata - Arequipa 2021

    Get PDF
    El objetivo del estudio fue determinar la relación entre la calidad del cuidado enfermero y la satisfacción de usuarias que asisten al servicio de control de Crecimiento y desarrollo (CRED) en la Microred Ampliación Paucarpata. El estudio es de tipo descriptivo, de corte transversal con diseño correlacional; donde la población se conformó por 152 madres que asisten a consulta, de las cuales 109 formaron parte de nuestra muestra. Se empleó como método la encuesta, el cuestionario como técnica y el formulario como instrumento para la recopilación de datos. En la primera variable, Calidad, se empleó el cuestionario sustentado por Araujo Toledo, & otros: “calidad de atención según percepción de las madres”. Respecto a satisfacción se aplicó el cuestionario sustentado por Tagarra Carmen y Silvana Milzen “Cuestionario de satisfacción sobre la atención de Enfermería en cuidadores de niños/as menores de 5 años Consultorios CRED”. Se aplicaron los cuestionarios por vía telefónica empleando la encuesta como método, en el periodo de junio y julio. Se trabajó con el Software SPSS 20.0 para el análisis de la estadística aplicada, utilizándose el chi cuadrado como prueba de hipótesis. Los resultados demostraron que la mayoría de las madres tenía entre 20 y 29 años (56.88%). En la primera variable calidad del cuidado, según las usuarias evaluadas la mayoría de ellas obtuvo un nivel alto (61,47%), seguido del nivel medio (30,28%) y finalmente estuvieron las del nivel bajo (8,25%). Resultó un nivel alto (64,22%) para la variable Satisfacción, seguido de satisfacción media (31,19%) y solo en el (4,59%) fue baja. La prueba estadística Chi Cuadrada confirmó que existe correlación entre ambas variables puesto que la magnitud de error es menor a 0,05 y el nivel de significancia 0,000 confirmando así la hipótesis de estudio y rechazando la hipótesis nula

    Ultra-high frequency ultrasound imaging of sural nerve: a comparative study with nerve biopsy in progressive neuropathies

    Get PDF
    Nerve ultrasound has been increasingly used in clinical practice as a complementary test for diagnostic assessment of neuropathies, but nerve biopsy remains invaluable in certain cases. The aim of this study was to compare ultra-high frequency ultrasound (UHF-US) to histological findings in progressive polyneuropathies

    [Heart ischemia and psychosomatics: the role of stressful events and lifestyles].

    Get PDF
    Objective: the aim of our study was to evaluate the role of stressful events, lifestyles and various socio-environmental factors in the beginning of ischemic cardiac diseases, together with cardiovascular factors. Materials and methods: 64 patients with recent cardiac ischemia and 64 controls matched 1:1, according to their sex and age, have been evaluated. The study required the filling in of clinico-anamnestic reports and the evaluation of stressful events, using the Holmes Rahe scale. Results: in the 44% of the patients who had a heart ischemia, an emotional striking event occurred few days before, with a 28% incidence of work and family problems. The mean score of the Holmes Rahe Social Readjustment Rating Scale was statistically significantly higher among cases (p<0,05). The percentage of the subjects who experienced a stressful event during the last year was significantly higher among those with an ischemic event even though the heart disease factors were similar in the 2 groups of cases and controls. Conclusions: although the known heart risk factors predispose to ischemic event, our results suggest that stressful and emotional factors play a fundamental role in increasing the risk

    Photodegradation and ecotoxicology of acyclovir in water under UV254 and UV 254/H2O2 processes

    Get PDF
    The photochemical and ecotoxicological fate of acyclovir (ACY) through UV254 direct photolysis and in the presence of hydroxyl radicals (UV254/H2O2 process) were investigated in a microcapillary film (MCF) array photoreactor, which provided ultrarapid and accurate photochemical reaction kinetics. The UVC phototransformation of ACY was found to be unaffected by pH in the range from 4.5 to 8.0 and resembled an apparent autocatalytic reaction. The proposed mechanism included the formation of a photochemical intermediate (ϕACY = (1.62 ± 0.07)·10−3 mol ein−1) that further reacted with ACY to form by-products (k’ = (5.64 ± 0.03)·10−3 M−1 s−1). The photolysis of ACY in the presence of hydrogen peroxide accelerated the removal of ACY as a result of formation of hydroxyl radicals. The kinetic constant for the reaction of OH radicals with ACY (kOH/ACY) determined with the kinetic modeling method was (1.23 ± 0.07)·109 M−1 s−1 and with the competition kinetics method was (2.30 ± 0.11)·109 M−1 s−1 with competition kinetics. The acute and chronic effects of the treated aqueous mixtures on different living organisms (Vibrio fischeri, Raphidocelis subcapitata, D. magna) revealed significantly lower toxicity for the samples treated with UV254/H2O2 in comparison to those collected during UV254 treatment. This result suggests that the addition of moderate quantity of hydrogen peroxide (30–150 mg L−1) might be a useful strategy to reduce the ecotoxicity of UV254 based sanitary engineered systems for water reclamation

    Whole Lung Irradiation after High-Dose Busulfan/Melphalan in Ewing Sarcoma with Lung Metastases: An Italian Sarcoma Group and Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica Joint Study

    Get PDF
    SIMPLE SUMMARY: The lung is the most frequent site of metastasis in Ewing sarcoma, the second most common bone cancer affecting children, adolescents and young adults. The five-year overall survival of patients with isolated lung metastasis is approximately 50% after multimodal treatments including chemotherapy, surgery and radiotherapy. This retrospective study aimed to investigate the feasibility and the predictors of survival in 68 Ewing sarcoma patients with lung metastases who received high-dose chemotherapy with busulfan and melphalan, followed by reduced dose whole-lung irradiation, as part of two prospective and consecutive treatment protocols. This combined treatment strategy is feasible and might contribute to the disease control in lung metastatic Ewing sarcoma with responsive disease. Furthermore, the results of this study provide support to explore the treatment stratification for lung metastatic Ewing sarcoma based on the histological response of the primary tumor. ABSTRACT: Purpose: To analyze toxicity and outcome predictors in Ewing sarcoma patients with lung metastases treated with busulfan and melphalan (BU-MEL) followed by whole-lung irradiation (WLI). Methods: This retrospective study included 68 lung metastatic Ewing Sarcoma patients who underwent WLI after BU-MEL with autologous stem cell transplantation, as part of two prospective and consecutive treatment protocols. WLI 12 Gy for <14 years old and 15 Gy for ≥14 years old patients were applied at least eight weeks after BU-MEL. Toxicity, overall survival (OS), event-free survival (EFS) and pulmonary relapse-free survival (PRFS) were estimated and analyzed. Results: After WLI, grade 1–2 and grade 3 clinical toxicity was reported in 16.2% and 5.9% patients, respectively. The five-year OS, EFS and PRFS with 95% confidence interval (CI) were 69.8% (57.1–79.3), 61.2% (48.4–71.7) and 70.5% (56.3–80.8), respectively. Patients with good histological necrosis of the primary tumor after neoadjuvant chemotherapy showed a significant decreased risk of pulmonary relapse or death compared to patients with poor histological necrosis. Conclusions: WLI at recommended doses and time interval after BU-MEL is feasible and might contribute to the disease control in Ewing sarcoma with lung metastases and responsive disease. Further studies are needed to explore the treatment stratification based on the histological response of the primary tumor

    Modulation of pain perception by transcranial magnetic stimulation of left prefrontal cortex

    Get PDF
    Evidence by functional imaging studies suggests the role of left dorsolateral prefrontal cortex (DLPFC) in the inhibitory control of nociceptive transmission system. Repetitive transcranial magnetic stimulation (rTMS) is able to modulate pain response to capsaicin. In the present study, we evaluated the effect of DLPFC activation (through rTMS) on nociceptive control in a model of capsaicin-induced pain. The study was performed on healthy subjects that underwent capsaicin application on right or left hand. Subjects judged the pain induced by capsaicin through a 0–100 VAS scale before and after 5 Hz rTMS over left and right DLPFC at 10 or 20 min after capsaicin application in two separate groups (8 subjects each). Left DLPFC-rTMS delivered either at 10 and 20 min after capsaicin application significantly decreased spontaneous pain in both hands. Right DLPFC rTMS showed no significant effect on pain measures. According to these results, stimulation of left DLPFC seems able to exert a bilateral control on pain system, supporting the critical antinociceptive role of such area. This could open new perspectives to non-invasive brain stimulation protocols of alternative target area for pain treatment
    corecore