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    Studio dell'acquisizione di virulenza in Legionella pneumophila attraverso analisi d'espressione genita e dell'infettivita di Acanthamoeba polyphaga

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    L’acqua erogata può essere veicolo di trasmissione di microrganismi potenzialmente patogeni e Legionella spp. ubiquitario negli ambienti acquatici naturali e artificiali è intrinsecamente resistente a procedure di bonifica e agente eziologico di una patologia grave ad elevata letalità. Molteplici fattori di stress quali la carenza di nutrienti, le variazioni di temperatura, la presenza di disinfettanti, possono nell’acqua indurre Legionella spp. ad aumentare la permanenza all’interno delle amebe, loro ospiti naturali, consentendo al microrganismo di ottenere protezione contro l’attività battericida dei comuni disinfettanti e garantendone di conseguenza la persistenza nella rete. Le evidenze scientifiche dimostrano oramai che l’eradicazione di Legionella spp. è impossibile ed è quindi necessario adottare una corretta gestione del rischio per tenere sotto controllo la colonizzazione delle rete idrica. Scopo di questa tesi stato verificare se l’espressione di alcuni geni di virulenza, implicati nell’internalizzazione in cellule ospiti, potesse essere regolata dall’esposizione al cloro e se questa induzione fosse in grado di regolare la cinetica di moltiplicazione di Legionella in Acanthamoeba polyphaga. Ceppi rappresentativi di Legionella pneumophila sg 1 sono stati sottoposti a tipizzazione genetica e sequenziati, Le prove di suscettibilità all’attività battericida del cloro sono state effettuate in accordo alla norma BS EN 1040:1997. I livelli di espressione delle regioni codificanti il sistema di secrezione di tipo IVA (locus lvh), i prodotti del gene mip (macrophage infectivity potentiator) e del regione rtxA (repeat in toxin) sono stati studiati mediante un’analisi quantitativa relativa. Infine la variazione della virulenza è stata valutata anche attraverso co-colture di Legionella pneumophila in Acanthamoeba polyphaga

    Studio fenotipico e genotipico dell’antibiotico resistenza su ceppi di Staphylococcus spp. isolati da latte ovino

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    La ricerca oggetto della presente tesi si è articolata in due momenti. Nella prima fase sono stati isolati e tipizzati ceppi di Staphylococcus spp. a partire da campioni di latte ovino di massa. Tali ceppi sono stati quindi testati mediante metodo Kirby-Bauer verso Meticillina, Oxacillina, Amoxicillina, Amoxicillina + Ac. Clavulanico, Sulfimetoxazolo + Trimethoprim, Cefotaxime, Ceftazidime, Cefotaxime + Ac. Clavulanico, Cefalotina, Gentamicina, Rifampicina, Eritromicina, Vancomicina, Penicillina G e Tetraciclina. Nella seconda fase della ricerca sono state eseguite le PCR sul DNA estratto dagli stessi ceppi, per l’amplificazione di geni codificanti per la resistenza verso beta-Lattamici, Meticillina, Gentamicina, Eritromicina, Tetraciclina e Vancomicina

    Dialogo su JĂĽrgen Habermas. Le trasformazioni della modernitĂ 

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    Jürgen Habermas ha dedicato più di trent’anni dei suoi studi alle scienze sociali al fine di definire, attraverso la ricostruzione delle tradizioni di pensiero in esse presenti, un quadro teorico di riferimento che orienti i programmi della ricerca storico-sociale. Al pari dei grandi classici del pensiero sociologico, egli ha cercato di affrontare i “problemi della società nel suo insieme” esplicitando gli assunti, i metodi e gli obiettivi della teoria sociale come presupposto indispensabile per un’indagine che ampli i confini disciplinari della sociologia, da un lato, alla riflessione filosofica, dall’altro alla ricerca storiografica. Nel lungo itinerario della sua formazione scientifica questo programma rappresenta il filo conduttore nell’analisi dei “sistemi culturali”, dei “sistemi sociali”, dei “sistemi della personalità” e, soprattutto, nella “teoria dell’evoluzione sociale”, dalla ricostruzione delle condizioni necessarie alla genesi antropologica delle forme socio-culturali di vita – l’“ominizzazione” – sino all’esame della logica e della dinamica di sviluppo delle “formazioni sociali” che egli suddivide in primitive, tradizionali, moderne e contemporanee. Nella Postfazione all’edizione italiana di Profili politico-filosofici (2000), una raccolta che contiene scritti di quarantacinque anni di studi (1953-1998), Leonardo Ceppa sottolinea i due aspetti essenziali dell’opera di Habermas: “la coerenza teorica” e il “carattere assimilatorio”. Habermas non è un pensatore “rivoluzionario” ma un “riformista” che, ricorrendo a un’immagine ingegneristica, all’isolamento del “pensiero che scava fossati” preferisce “costruire ponti” tra i campi del sapere. Questa ricerca si segnala per il tentativo di recepire criticamente le acquisizioni specialistiche delle scienze sociali e della filosofia finalizzando questa tensione apprenditiva alla costruzione di un quadro generale. Nato dai nostri colloqui seminariali, di cui mantiene la forma dialogica dei “turni di parola”, il presente volume focalizza lo sguardo sulle società contemporanee – ripercorrendone la struttura, le sfide presenti e gli scenari futuri – e sulla funzione sociale della sociologia. Ne scaturisce un’indagine di fenomeni fondamentali per comprendere le trasformazioni della modernità: la modernizzazione, il capitalismo organizzato, lo stato sociale, la democrazia politica, la diversità culturale, l’opinione pubblica nell’epoca dei media, la globalizzazione, la crisi ecologica, le disuguaglianze mondiali, i conflitti nazionalistici, il terrorismo islamico, la secolarizzazione, l’ingegneria genetica, l’integrazione europea e la politica mondiale. Nel riordinare i temi sociologici da lui proposti abbiamo cercato di sistemare l’analisi delle società contemporanee a un livello che non si accomodi sul piano dei commenti troppo facili che gli intellettuali, i politici e la gente comune amano fare sull’attualità e che, mantenendo una visione d’insieme sull’opera, chiarisca il testo e i suoi punti ciechi. Il volume si propone come uno strumento di lavoro che accompagni a una lettura critica. Sullo sfondo rimane la domanda se Habermas riesca davvero a conseguire, nei suoi itinerari attraverso la “storia delle idee”, la coerenza logica e la profondità d’indagine necessarie a “sistematizzare” le ricerche delle scienze sociali. Alcune perplessità avvalorate dal confronto con i testi e con la letteratura critica ci hanno suggerito di riservare ai problemi metodologici uno studio specifico che chiarisca il concetto di “scienza ricostruttiva” e ne illustri le applicazioni nell’ambito delle teorie della riproduzione culturale, della socializzazione e dell’evoluzione delle formazioni sociali – uno studio le cui linee sono solo anticipate nell’Introduzione. Il programma di ricerca e la sua recezione critica, relativamente agli assunti della teoria dell’evoluzione sociale. Riprendendo una felice espressione di Karl Popper, ci auguriamo di aver raggiunto la chiarezza argomentativa e la semplicità linguistica dovuta al lettore, confidando nella “cooperazione amichevole-ostile di molti scienziati”

    Antenatal treatment in two Dutch families with pyridoxine-dependent seizures

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    Contains fulltext : 88199.pdf (publisher's version ) (Closed access)Incidental reports suggest that antenatal treatment of pyridoxine dependent seizures (PDS) may improve neurodevelopmental outcome of affected patients. Two families with PDS are reported, both with two affected siblings. Antenatal treatment with pyridoxine was instituted during the second pregnancy in each family (50 and 60 mg daily from 3 and 10 weeks of gestation, respectively). Perinatal characteristics and neurodevelopmental outcome at 4 (Family A) and 12 (Family B) years of age were compared between the untreated and treated child within each family. Meconium-stained amniotic fluid was present in both first pregnancies and abnormal foetal movements were noticed in one. In the treated infants, pregnancy and birth were uncomplicated. In family A, postnatal pyridoxine supplementation prevented neonatal seizures. Both children in family A were hypotonic and started walking after 2 years of age; both had white matter changes on MRI, and the first child was treated for squint. IQ was 73 and 98 in the antenatally untreated and treated child, respectively. The second child in family B developed seizures on the seventh day, because pyridoxine maintenance therapy had not been instituted after birth. Seizures responded rapidly to pyridoxine supplementation. MRI showed large ventricles and a mega cisterna magna. IQ was 80 and 106 in the antenatally untreated and treated child respectively. Both children had normal motor development. These results suggest that antenatal pyridoxine supplementation may be effective in preventing intrauterine seizures, decreasing the risk of complicated birth and improving neurodevelopmental outcome in PDS.1 maart 201

    Complexity,Vagueness, Fractals and Fuzzy Logic

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    Note sul metodo in Sociologia della Religione

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