28 research outputs found
Contribution of Rare and Low-Frequency Variants to Multiple Sclerosis Susceptibility in the Italian Continental Population
Genome-wide association studies identified over 200 risk loci for multiple sclerosis (MS) focusing on common variants, which account for about 50% of disease heritability. The goal of this study was to investigate whether low-frequency and rare functional variants, located in MS-established associated loci, may contribute to disease risk in a relatively homogeneous population, testing their cumulative effect (burden) with gene-wise tests. We sequenced 98 genes in 588 Italian patients with MS and 408 matched healthy controls (HCs). Variants were selected using different filtering criteria based on allelic frequency and in silico functional impacts. Genes showing a significant burden (n = 17) were sequenced in an independent cohort of 504 MS and 504 HC. The highest signal in both cohorts was observed for the disruptive variants (stop-gain, stop-loss, or splicing variants) located in EFCAB13, a gene coding for a protein of an unknown function (p < 10(-4)). Among these variants, the minor allele of a stop-gain variant showed a significantly higher frequency in MS versus HC in both sequenced cohorts (p = 0.0093 and p = 0.025), confirmed by a meta-analysis on a third independent cohort of 1298 MS and 1430 HC (p = 0.001) assayed with an SNP array. Real-time PCR on 14 heterozygous individuals for this variant did not evidence the presence of the stop-gain allele, suggesting a transcript degradation by non-sense mediated decay, supported by the evidence that the carriers of the stop-gain variant had a lower expression of this gene (p = 0.0184). In conclusion, we identified a novel low-frequency functional variant associated with MS susceptibility, suggesting the possible role of rare/low-frequency variants in MS as reported for other complex diseases
Bollettino Sismico Italiano: Analisys of Early Aftershocks of the 2016 MW 6.0 Amatrice, MW 5.9 Visso and MW 6.5 Norcia earthquakes in Central Italy
The Amatrice-Visso-Norcia seismic sequence is the most important of the last 30 years in Italy. The seismic sequence started on 24 August, 2016 and still is ongoing in central Apennines. At the end of February 2017 more than 57,000 events were located, 80,000 events up to the end of September 2017 (Fig. 1). The mainshocks of the sequence occurred on 24 August 2016 (Mw 6.0 and Mw 5.4), 26 October 2016 (Mw 5.4 and Mw 5.9), 30 October 2016 (Mw 6.5), 18 January 2017 (four earthquakes Mw≥ 5.0).
In this seismic sequence, all the waveforms recorded by temporary stations deployed by the SISMIKO emergency group (stations T12**; Moretti et al., 2016) where available in real- time at the surveillance room of INGV. Because of the high level of seismicity and the dense seismic network installed in the region, more than 150 events per day were located at the end of February 2017; still 60 events per day were located up to the end of August 2017.The Amatrice-Visso-Norcia is the most important seismic sequence since 2015, the time when the analysis procedures of the BSI group (Bollettino Sismico Italiano) were revised (Nardi et al., 2015). BSI is now available every four months on the web: bulletins contain revised earthquakes (location and magnitude) with ML≥ 1.5, quasi-real time revision of ML≥ 3.5 earthquakes and phase arrivals from waveforms recorded on seismic stations available from the European Integrated Data Archive (EIDA), (Mazza et al., 2012).
These last procedures allow the integration of signals from temporary seismic stations (Moretti et al., 2014) installed by the emergency group SISMIKO (Moretti and Sismiko working group, 2016), even when they are not in real time transmission, if they are rapidly archived in EIDA, together with real time signals from the seismic stations of the permanent INGV network.
The analysis strategy of the BSI group for the Amatrice -Visso - Norcia seismic sequence (AVN.s.s in the following) was to select the earthquakes located in the box with min/max latitude: 42.2/43.2 - and min/max longitude: 12.4/14.1 to prepare a special volume of BSI on the seismic sequence.PublishedTrieste, Italy1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Societ
Rapporto Sulle AttivitĂ Svolte Dal Gruppo Bollettino Sismico Italiano A Seguito Della Sequenza Sismica Del Centro Italia 2016-2017 Nel Periodo Tra Il 23-9-2016 Ed Il 16-01-2017
La sequenza sismica del centro Italia, successivamente al terremoto di Amatrice di fine agosto, è stata caratterizzata da altri forti terremoti alla fine del mese di ottobre 2016. Il 26 ottobre due eventi di Mw 5.4 e 5.9 hanno interessato l’area posta al confine Marche-Umbria tra i Comuni di Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP). La mattina del 30 ottobre un terremoto di Mw 6.5 con epicentro non lontano da Norcia ha interessato l’intera area già profondamente colpita dalla sequenza; questo è stato il più forte terremoto registrato negli ultimi 30 in Italia. A 5 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, il Bollettino Sismico Italiano ha portato a termine la revisione di tutti gli eventi con ML≥ 3.5: parte di questi (insieme alla revisione delle ore che hanno seguito il primo mainshock) sono stati oggetto del primo report (3 ottobre 2016) e del lavoro Marchetti et al. (2016), un’altra parte degli eventi “forti” è stata pubblicata il 17 novembre in ISIDe e nella pagina CNT.ingv.it (insieme anche alla revisione delle prime ore del 30 ottobre, fino alle 7:30 UTC) con relativo comunicato fatto dal funzionario INGV. I restanti eventi già rivisti dagli analisti del BSI sono elencati in questo report e saranno pubbicati a fine gennaio. Gli eventi rivisti integrano all’interno del BSI tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive, cioè oltre alle stazioni delle varie reti permanenti che costituiscono la Rete Sismica Nazionale Italiana vengono integrate le stazioni delle reti permanenti presenti nelle Marche e le stazioni temporanee installate dal gruppo di emergenza SISMIKO, le cui registrazioni vengono archiviate in EIDA, in tempi brevi, insieme alle stazioni trasmesse in real-time. Durante la sequenza molti degli analisti del BSI sono stati impegnati a coprire la turnazione prevista per lo svolgimento del servizio di sorveglianza nella sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma e in DICOMAC; questa esigenza non ha consentito di procedere rapidamente nella revisione dell’intera sequenza ma grazie al supporto di personale INGV generalmente non impiegato nel BSI si sta organizzando la revisione della stessa che sarà realizzata nel corso del 2017. A partire dal 23 settembre 2016 (facendo quindi riferimento all’ultimo report del BSI) fini al 16 gennaio 2017 sono stati analizzati e ricontrollati 221 eventi in generale di magnitudo ML≥ 3.5 (con qualche eccezione...INGV DPCPublished1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Societ
Rapporto Sulle AttivitĂ Svolte Dal Gruppo Bollettino Sismico Italiano A Seguito Della Sequenza Sismica Del Centro Italia 20162017 Relativo Agli Eventi Nel Periodo Tra Il 17/01/2017 E Il 26/02/2017
La sequenza sismica del centro Italia ha avuto una importante ripresa il 18 gennaio 2017 quando quattro eventi di Mw≥5.0 hanno interessato l’area posta al confine tra Lazio e Abruzzo vicino ai Comuni di Barete, Capitignano e Montereale (AQ). A 8 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, il Bollettino Sismico Italiano ha portato a termine la revisione di tutti gli eventi con ML≥ 3.5: parte di questi (insieme alla revisione delle ore che hanno seguito il primo mainshock) sono stati oggetto del primo report (3 ottobre 2016) e del lavoro Marchetti et al. (2016), un’altra parte degli eventi “forti” già rivisti dagli analisti del BSI sono stati oggetto del report del 31 gennaio. Gli eventi rivisti ad oggi integrano all’interno del BSI tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive (EIDA), cioè oltre alle stazioni delle varie reti permanenti che costituiscono la Rete Sismica Nazionale Italiana vengono integrate le stazioni delle reti permanenti presenti nelle Marche e le stazioni temporanee installate dal gruppo di emergenza SISMIKO, le cui registrazioni vengono archiviate in EIDA, in tempi brevi, insieme alle stazioni trasmesse in real-time. A partire dal 31 gennaio 2017 (facendo quindi riferimento all’ultimo report del BSI) sono stati revisionati tutti gli eventi forti avvenuti dal 17 gennaio al 26 febbraio 2017; sono stati analizzati e rilocalizzati 37 eventi in generale di magnitudo ML≥ 3.5. Inoltre, sono state modificate alcune delle procedure che selezionano la magnitudo mostrata nella lista dei terremoti pubblicata nel sito web del CNT (cnt.rm.ingv.it) e utilizzata nei conteggi relativi alle diverse classi di magnitudo nelle relazioni di sequenza che vengono inviate giornalmente. Questa revisione, che fa si che la magnitudo mostrata sia sempre quella rivista dal BSI, comporta una lieve variazione nel numero di eventi attribuiti alle diverse classi.INGV- DPCPublished1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Societ
Analisi Del Bollettino Sismico Italiano A Seguito Del Terremoto Di Amatrice Mw 6.0 (24 Agosto 2016, Italia Centrale)
La sequenza sismica che ha seguito il terremoto di magnitudo momento MW= 6.0 di Amatrice del 24 agosto 2016 è la prima sequenza rilevante che avviene da quando, all’inizio del 2015, le modalità di analisi del Bollettino Sismico Italiano (BSI) sono state aggiornate (Nardi et al., 2015). Queste modalità prevedono la pubblicazione del BSI ogni quattro mesi, la revisione solo degli eventi con ML≥ 1.5, la revisione rapida degli eventi con ML≥ 3.5 e l’integrazione all’interno del BSI di tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive (EIDA). Quest’ultima procedura permette di integrare nel BSI anche le stazioni temporanee (Moretti et al., 2014) installate dal gruppo di emergenza SISMIKO (Sismiko working group, 2016), le cui registrazioni vengono archiviate, in tempi brevi, in EIDA (Mazza et al., 2012) insieme alle stazioni trasmesse in real-time. I quadrimestri del BSI 2015 e il primo del 2016 sono attualmente disponibili (http://cnt.rm.ingv.it/bsi) in formato QuakeML; tale formato contiene le localizzazioni con la stima degli errori, le magnitudo (MW, ML, Md), le letture delle fasi P ed S e i Time Domain Moment Tensor (TDMT). Sono stati inoltre sviluppati alcuni webservices (http://webservices.rm.ingv.it/ws_fdsn.php) per facilitare la lettura dei QuakeML e per rendere il bollettino fruibile alla comunità scientifica. Il terremoto di MW 6.0, avvenuto nella notte del 24 agosto 2016, alle ore 01:36 UTC, nell’area al confine tra l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo e le Marche, ha dato inizio a una sequenza sismica che al 23 settembre 2016 contava circa 11000 eventi.PublishedLecce, Italy4IT. Banche dat
RAPPORTO SULLE ATTIVITĂ€ SVOLTE DAL GRUPPO BOLLETTINO SISMICO ITALIANO A SEGUITO DELLA SEQUENZA SISMICA DEL CENTRO ITALIA 20162017 relativo agli eventi nel periodo tra il 17/01/2017 e il 26/02/2017
La sequenza sismica del centro Italia ha avuto una importante ripresa il 18 gennaio 2017 quando quattro eventi di Mw≥†5.0 hanno interessato l’area posta al confine tra Lazio e Abruzzo vicino ai Comuni di Barete, Capitignano e Montereale (AQ).
A 8 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, il Bollettino Sismico Italiano ha portato a termine la revisione di tutti gli eventi con ML≥ 3.5: parte di questi (insieme alla revisione delle ore che hanno seguito il primo mainshock) sono stati oggetto del primo report (3 ottobre 2016) e del lavoro Marchetti et al. (2016), un’altra parte degli eventi “forti” già rivisti dagli analisti del BSI sono stati oggetto del report del 31 gennaio. Gli eventi rivisti ad oggi integrano all’interno del BSI tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive (EIDA), cioè oltre alle stazioni delle varie reti permanenti che costituiscono la Rete Sismica Nazionale Italiana vengono integrate le stazioni delle reti permanenti presenti nelle Marche e le stazioni temporanee installate dal gruppo di emergenza SISMIKO, le cui registrazioni vengono archiviate in EIDA, in tempi brevi, insieme alle stazioni trasmesse in real-time. A partire dal 31 gennaio 2017 (facendo quindi riferimento all’ultimo report del BSI) sono stati revisionati tutti gli eventi forti avvenuti dal 17 gennaio al 26 febbraio 2017; sono stati analizzati e rilocalizzati 37 eventi in generale di magnitudo ML≥ 3.5.
Inoltre, sono state modificate alcune delle procedure che selezionano la magnitudo mostrata nella lista dei terremoti pubblicata nel sito web del CNT (cnt.rm.ingv.it) e utilizzata nei conteggi relativi alle diverse classi di magnitudo nelle relazioni di sequenza che vengono inviate giornalmente. Questa revisione, che fa si che la magnitudo mostrata sia sempre quella rivista dal BSI, comporta una lieve variazione nel numero di eventi attribuiti alle diverse classi
Bollettino Sismico Italiano: settembre - dicembre 2015
Nel terzo quadrimestre 2015 si sono verificati 5 terremoti con M>4 nel territorio Italiano. In particolare il 14 ed il 16 ottobre si sono verificati due eventi profondi del basso Tirreno il primo con M=4.2 a 300 km di profondità , il secondo con M=4.4 a circa 250 km di profondità . Due terremoti M4.2 e M4.4 sono avvenuti il 6 dicembre nel Mar Adriatico a nord delle Isole Tremiti. Associati a questi si sono verificati alcuni eventi di magnitudo sopra a 3.5: si è trattata di una vera e propria sequenza sismica durata pochi giorni. L’ultimo evento di magnitudo superiore a 4 si è verificato a NE di Palermo nel basso Tirreno il 20 dicembre con una M=4.2. E’ infine da segnalare un terremoto con M = 4.8 che si è verificato il 1 Novembre in Slovenia, al confine con la Croazia.Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione CivilePublished4IT. Banche dat
Bollettino Sismico Italiano: maggio - agosto 2015
Nel secondo quadrimestre 2015 si sono verificati 7 eventi di magnitudo superiore a 4: il 9 maggio un evento di ML 4.5 è stato localizzato nel basso Tirreno ad una profondità di circa 217 km; l’11 maggio un terremoto di
Mw 4.4 nel Mar Ionio a circa 47 km di profonditĂ ; il 29 maggio un Mw 4.2 nel Mar Adriatico di fronte a San Benedetto del Tronto; il 2 agosto un evento di magnitudo ML4.0 nel Mar Tirreno, al largo della costa calabra occidentale, ad una profonditĂ di circa 247 km e il 3 agosto un terremoto di magnitudo ML 4.0 tra le province di Cosenza e Catanzaro a sud della Sila, seguito da una sequenza di oltre 80 repliche di piccola magnitudo.
L’8 agosto 2015 si è verificato un terremoto di ML 4.1 alle Isole Eolie, ed infine il 29 agosto un evento di Mw
4.0 vicino al confine della Slovenia con il Friuli Venezia Giulia, seguito da una sequenza sismica che è continuata anche dopo il 31 agosto.Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione CivilePublished4IT. Banche dat
Bollettino Sismico Italiano: maggio - agosto 2016
Il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 ha dato inizio ad una sequenza sismica in Italia centrale, che ha generato decine di migliaia di eventi sismici. Per l’analisi e revisione di questa sequenza si rimanda ad un uscita speciale del BSI prevista per fine 2017(S_BSI_CI). In questo quadrimestre e nel successivo gli eventi nella zona della sequenza sono quelli localizzati nella sala di sorveglianza. Solo gli eventi con M>= 3.5, e pochi altri (vedi Marchetti et al. Annals of Geophys. DOI: 10.4401/ag6116) sono stati rivisti dal BSI.Nel secondo quadrimestre 2016 si sono verificati sedici eventi di magnitudo superiore a 4.0 (ML) rivisti dagli analisti del BSI uno vicino alle coste tunisine quindi fuori dal territorio nazionale; l’evento di Mw 4.1 che è avvenuto il 30 maggio in provincia di Terni vicino al Lago di Bolsena (lat=42.7, lon=11.98 ad una profondità di 8 km) e 14 eventi nella zona della sequenza nell’ultima settimana del
quadrimestre: il 24 agosto 2016 si è verificato l’evento di magnitudo ML=6.0 (Mw=6.0) che ha iniziato una
sequenza sismica per la quale sono stati localizzati decine di migliaia di terremoti e che alla fine di ottobre 2016
ha generato eventi persino piĂą forti (fino a Mw=6.5) della prima scossa.Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione CivilePublished4IT. Banche dat
Bollettino Sismico Italiano gennaio – aprile 2019
Nel periodo che va dal 1 gennaio al 30 aprile 2019, gli analisti del BSI hanno revisionato tutti gli eventi di magnitudo M≥1.5, mentre i parametri dei terremoti di magnitudo inferiore a tale soglia di revisione sono stati calcolati in tempo reale, nella sala di sorveglianza sismica di Roma.Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione CivilePublished4IT. Banche dat