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Tipi di fortificazioni in Italia meridionale e Sicilia
Le fortificazioni di ogni città greca e di ogni centro indigeno riflettono l'ambiente geomorfologico in cui questi abitati sorgono. Questo aspetto si percepisce meglio nei primi momenti di esistenza degli abitati. Dove non esistono cave con buone pietre da taglio si ricorre a qualsiasi tipo di conglomerato e ai mattoni crudi, specialmente per l'inizio di vita degli abitati greci. Il mondo indigeno arriva soltanto nel IV-III secolo a.C. ad imitare, con buoni risultati, la fortificazione greca con isodomia regolare.Adamesteanu Dinu. Tipi di fortificazioni in Italia meridionale e Sicilia. In: Modes de contacts et processus de transformation dans les sociétés anciennes. Actes du colloque de Cortone (24-30 mai 1981) Rome : École Française de Rome, 1983. pp. 957-962. (Publications de l'École française de Rome, 67
Tipi di fortificazioni in Italia meridionale e Sicilia
Le fortificazioni di ogni città greca e di ogni centro indigeno riflettono l'ambiente geomorfologico in cui questi abitati sorgono. Questo aspetto si percepisce meglio nei primi momenti di esistenza degli abitati. Dove non esistono cave con buone pietre da taglio si ricorre a qualsiasi tipo di conglomerato e ai mattoni crudi, specialmente per l'inizio di vita degli abitati greci. Il mondo indigeno arriva soltanto nel IV-III secolo a.C. ad imitare, con buoni risultati, la fortificazione greca con isodomia regolare.Adamesteanu Dinu. Tipi di fortificazioni in Italia meridionale e Sicilia. In: Modes de contacts et processus de transformation dans les sociétés anciennes. Actes du colloque de Cortone (24-30 mai 1981) Rome : École Française de Rome, 1983. pp. 957-962. (Publications de l'École française de Rome, 67
Relazione introduttiva
Siamo qui riuniti per presentare le nuove forme della ricerca nel Metapontino e nella Siritide; quando si dice Metapontino, almeno dal V secolo a.C. in poi, non vuol dire che anche la Siritide rientri nel Metapontino. La zona che ci ha interessato e che ci interessera d’ora in poi è quella che credo tutti conoscano. È la costa, è il famoso mosaico presentato da Schmiedt e da Chevalier. È il mosaico che riguarda Siris a sinistra e Metaponto a destra. Noi, per questo, siamo radunati qui, per an..
Siris. Nuovi contributi archeologici
Dinu Adamesteanu-Helmtraut Dilthey, Siris. Nuovi contributi archeologici, p. 515-565
II problema dell'ubicazione di Siris è stato lungamente dibattuto e soltanto dopo i recenti scavi condotti dalla Missione Archeologica di Heidelberg e dalla Soprintendenza Archeologica della Basilicata il campo della ricerca si è ristretto solo alla collina di Policoro : la Missione Archeologica di Heidelberg ha considerato corne centro di Siris la punta orientale della collina mentre la Soprintendenza ha rintracciato le orme di Siris su almeno tre quarti della stessa collina. L'ultimo scavo condotto sulla collina, quasi a meta della sua estensione, ha messo in luce una parte del muro di cinta in mattoni crudi, una série di edifici arcaici e una ricca documentazione vascolare collegata alla produzione greco-orientale che permette di seguire la vita di Siris dagli inizi del VII fino alla prima meta del V secolo a.C.Adamesteanu Dinu, Dilthey Helmtraut. Siris. Nuovi contributi archeologici. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 90, n°2. 1978. pp. 515-565
L'arrière-pays de Métaponte
Dinu Adamesteanu, Vatin Claude. L'arrière-pays de Métaponte. In: Comptes rendus des séances de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, 120ᵉ année, N. 1, 1976. pp. 110-123