Evaluation of an Internet Document Delivery Service

An Internet-based Document Delivery Service (DDS) has been developed within the framework of the CNR ( the Italian Research National Council) Project BiblioMIME, in order to take advantage of new Internet technologies and promote cooperation among CNR and Italian university libraries. Adopting such technologies changes the traditional organisation of DDS and may drastically reduce costs and delivery times. An information system managing DDS requests and monitoring the temporal evolution of the service has been implemented, running on the local-area network of a test-site library. It aims to track number and types of documents requested and received, user distribution, delivery times and types (surface mail, fax, Internet), to automate repetitive manual procedures and to deal with the various accounting methods used by other libraries. Transmission of documents is carried out by means of an e-mail/Web gateway system supporting document exchange via Internet, which assists receiving libraries in retrieving requested documents. This paper describes the architecture and main design features of the e-mail/Web gateway server (the BiblioMime server). This approach permits librarians to continue using e-mail service to send large documents, while resolving problems that users may encounter when downloading large size files with e-mail agents. The library operator sends the document as an attachment to the destination address; on fly the e-mail server extracts and saves the attachments in a web-server disk file and substitutes them with a new message part that includes an URL pointing to the saved document. The receiver can download these large objects by means of a user-friendly browser. We further discuss the data gathered during the triennium 1998-2000; this consists of about 5,000 DDS transactions per annum with 300 other Italian scientific and bio-medical libraries and commercial document suppliers. Use of the instruments described above allowed us to evaluate the performance of service “before” and “after” the use of Internet Document Delivery and to extract some critical data regarding DDS. Those include: a) libraries with which we have greater numbers of exchanges and their turnaround times; b) extraordinary reduction in costs and delivery times; c) the most frequently requested serial titles (allowing cost-effective decisions on new subscriptions); d) impact on DDS of library participation in consortia which allow user access to greater numbers of online serials

Global Internet Governance: un nuovo campo di ricerca interdisciplinare riguardo all\u27Internet del futuro

Available in ItalianIl futuro di Internet ? a rischio. Sempre pi? insistentemente cresce la preoccupazione sulla stabilit? della Rete e sulla sua capacit? di sostenere lo sviluppo economico e sociale a livello globale. Mentre da una parte l\u27Unione Europea ? orientata a riconoscere l\u27accesso alla Rete come servizio universale, dall\u27altra gli esperti sono preoccupati perche\u27 Internet mostra i suoi limiti e una delle cause e\u27 identificata nell\u27attuale modello di gestione e sviluppo. Tale modello pone dunque questioni che offrono enormi potenzialit? di studio. Questo articolo presenta la Global Internet Governance come nuovo campo di ricerca prettamente interdisciplinare che si interessa di quelle azioni necessarie ed intraprese in un modo condiviso da parte di tutti gli stakeholder della Rete per garantirne il funzionamento, la diffusione e la crescita attraverso lo sviluppo di nuovi modelli di gestione, regolatori e comportamentali. In Italia, il CNR ? stato sin dall\u27inizio promotore della ricerca e della sperimentazione nel settore dell\u27Internet. Nello stesso 1988, il CNR insieme ad altre istituzioni scientifiche ha promosso e fatto circolare in Italia il protocollo TCP/IP; successivamente si ? qualificato come uno dei fondatori della Internet Society (ISOC). Attualmente il CNR contribuisce con esperti scelti fra i propri ricercatori e tecnologi, alla definizione di una posizione italiana all\u27interno di ICANN, dello IGF e del HLIG ed ha maturato, anche grazie all\u27esperienza nella gestione del ccTLD italiano (.it), le competenze per essere uno dei protagonisti di questa nuova avventura tecnico-scientifica. Gli autori introducono gli argomenti che caratterizzano la materia, mettono in risalto i vari aspetti e elencano alcuni riferimenti circa gli studi in corso

Can we protect ourselves from the virus plague?

Network communications represent an easy means for the soread viruses. Internet uses are constantly threatened by the spread of new viruses hidden in applealing objects such as jokes, games, chats, and e-mails ostensibly sent by friends. Although e-mail and www systems represent the main "open doors", floppy and CD disk are still minor "contributors". The damage provoked by infections can be very costrly for an organization\u27s time and resources and can become critical when it affects sensitive systems and data. A basic rule in computer security is to make frequent backups to avoid any kind of data destruction or corruption. Various countermeasures can be appplied to prevent infections, such as activating anti-virus SW, or setting filter rules on the e-mail server in order to discard dangerous files present in the message. Another important factor is the awareness of the problem: users must become familiar with both risks and elementary defense techniques (i.e. do not open executable files, disable automated macro activation, etc.). In this work we present data statistics of virus attacks revealed by an anti-virus SW activated on our e-mail server and discuss results in terms of virus types and temporal distribution. The work in organized into two parts. The first part includes a brief overview of virus types (parasitic, macro, etc.) and main defense techniques; the second shows the results of our experimentation

ANALISI DELLE POSIZIONI ESPRESSE DURANTE L\u27INTERNET GOVERNANCE FORUM 2009 IN MERITO ALL\u27EVOLUZIONE DELLA "ENHANCED COOPERATION" E ALLA PROPOSTA DI ESTENDERE IL MANDATO DEL FORUM

Available in ItalianIl processo quinquennale dell\u27IGF iniziato nel 2006, e il piano per la enhanced cooperation sulla IG costituirono il risultato pi? rilevante e concreto del secondo Summit mondiale sulla Societ? dell\u27Informazione del 2005. A quattro anni dalla partenza dell\u27IGF il mondo della Rete sta guadagnando una maggiore coscienza e visione globale della Internet governance, cos? come il coinvolgimento in modo paritario delle diverse organizzazioni che sono attive sugli aspetti di gestione del sistema Internet sembra sempre pi? vicino. L\u27eventuale estensione temporale del mandato dell\u27IGF e la possibilit? di inserire fra i temi in discussione dei prossimi Forum la stessa questione della enhanced cooperation sono stati argomenti centrali di discussione al quarto IGF globale di Sharm el Sheikh. Mentre da una parte la Commissione ONU sulla Science and Technology for Development (CSTD) sta verificando i risultati delle diverse azioni derivate dal WSIS, che includono quindi anche le questione della Internet Governance, dall\u27altra le diplomazie stanno lavorando affinch? alla prossima Assemblea Generale ONU, prevista per settembre 2010, il mandato dell\u27IGF sia esteso per un ulteriore quinquennio. Gli autori riportano - attraverso le posizioni che sono state espresse al Forum - che sul tema dell\u27estensione del mandato dell\u27IGF si e\u27 riscontrata una sostanziale concordia: il processo dello IGF ha favorito importanti progressi che potranno essere migliorati con meccanismi multistakeholder sempre pi? forti e con una maggiore apertura delle organizzazioni internazionali che hanno influenza nelle discussioni e decisioni sulla IG

Il Comitato di gestione per l?Internet istituito dal Governo del Brasile

La XIII edizione dell?ICANN-Studienkreis si ? tenuta nel settembre 2013 a Pisa, presso la Scuola Normale Superiore e nella sede dell?Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. ICANN-Studienkreis ? un gruppo internazionale di esperti ? provenienti dalle diverse constituencies di Internet: il settore privato, il mondo accademico, la societ? civile, i media e i governi ? che si confrontano sui temi pi? attuali della governance di Internet. Tale dibattito rappresenta una delle pi? importanti occasioni di approfondimento sul futuro della Rete a livello internazionale. Fadi Chehad?, Presidente di ICANN, ? stato fra i principali protagonisti del dibattito di Pisa. L?evento ha rappresentato l?occasione per approfondire l?analisi dei modelli e l?evoluzione dei principi della Internet governance in Italia. Fadi Chehad? ha manifestato le sue preoccupazioni al governo e agli altri attori dell?Internet in Italia: ?Se noi tutti, noi portatori di interesse di Internet, non lavoriamo insieme, arriveremo presto ad un punto in cui le soluzioni per la Rete, anche tecniche, non saranno pi? attuabili n? incrementabili?. Quello verso cui dobbiamo puntare ? il multi-equal-stakeholder, ossia non solo consentire a tutti i portatori di interesse della Rete di prendere parte al suo sviluppo, ma garantire che lo facciano in modo paritario. Il Presidente di ICANN ha avuto modo di rappresentare al Viceministro per lo sviluppo economico, Antonio Catrical?, l?urgenza di adottare anche in Italia un sistema moderno ed efficiente di governance, che possa garantire un armonico processo di crescita della Rete. In tale ottica, Fadi Chehad? ha suggerito alla comunit? Internet italiana, quale caso di studio, il modello attuato dal governo del Brasile, che, con le dovute specificit?, ? stato nel tempo adottato in altri paesi del mondo. Con questa nota si ? inteso analizzare il modello brasiliano di governance di Internet con particolare riferimento alla costituzione del Comitato di Gestione per l?Internet (CGI.br), riportandone i principali atti giuridici (atti costitutivo di ?il Decreto n. 4829 del 3 settembre 2003 sull?istituzione dell?organismo di riferimento per la gestione del sistema Internet in Brasile e la Risoluzione 2009/003/P sui Principi per la governance e l?uso di Internet).

Procedure per l\u27aggiornamento automatico di liste di distribuzione

This work describes how we used mailing lists in order to support the communication between CNR people.Questo lavoro descrive come sono state utilizzate mailing list allo scopo di facilitare la comunicazione all\u27interno del CNR

Una proposta per il servizio di Posta Elettronica del CNR

A proposal for the CNR electronic mail serviceUna proposta per la ristrutturazione del servizio di Posta Elettronica del CN

EXPLORATION OF THE DESIGN OF A COMPLEX E-MAIL SYSTEM

The management of an Internet service involves a variety of aspects, ranging from the economic to the technical and organizational. Cost reduction, management simplification and improvement of service quality are the fundamental targets of every Internet service project. In geographically widespread organizations where numerous servers are used in order to implement distributed network services, both costs and human labor for maintenance and management are greatly multiplied. We believe that security and maintenance problems, and thus cost, could be reduced by transferring from a distributed to a centralized service. However, this choice would undermine the flexibility needed by local administrators in order to be able to administer their own services. This paper describes a hybrid service management model (partly centralized, partly distributed) and outlines the results we obtained by applying this model to the e-mail service of our organization

¿Son los armadillos controladores naturales de plagas? Hábitos alimentarios de cinco especies de armadillos en la Argentina

Armadillos are among the most common mammals in agroecosystems in Argentina. Their insec-tivorous/omnivorous food habits raise the question about their putative role as pest controllers. The aim of this study is to describe the prey items of five armadillo species and evaluate their possible role as natural pest controllers. The stomach contents of 12 Dasypus hybridus, 10 Chaetophractus vellerosus, 14 Chaetophractus villosus, 4 Tolypeutes matacus and 9 Zaedyus pichiy were analyzed. We described the diet and identified prey items to family level, whenever possible, and computed the frequency of occurrence (FO) and relative abundance of prey items. With these values, the Item Categorization Index (ICI) was calculated to classify the items in order of importance (primary, secondary and tertiary items). Shannon diversity index was also computed. The armadillos studied here consumed arthropod species belonging to families of phytosanitary importance such as Acrididae, Scarabaeidae, Tenebrionidae, Lepidoptera, Formicidae, and Termitidae. Only two armadillos showed primary items in their diet; Z. pichiy (ants and tenebrionids) and T. matacus (termites and scarabid larvae). Important pest arthropods had FO values close to or greater than 50% in the diet of all armadillos. Armadillos consumed arthropods that are important pests for agriculture, forestry, and wood construction. Even though this study was mainly focused on armadillos’ diet, we suggest that the presence of these native species could benefit the productivity and health of agroecosystems by reducing the need for harmful agrochemicals.Los armadillos son algunos de los mamíferos más comunes en los agroecosistemas de Argentina. Sus hábitos alimentarios omnívoro/insectívoro sugirieron la pregunta acerca de su rol como presuntos controladores de plagas. El objetivo de este trabajo es describir la dieta de cinco armadillos y evaluar su posible rol como controladores de plagas. Se analizaron los estómagos de 12 Dasypus hybridus, 10 Chaetophractus vellerosus, 14 Chaetophractus villosus, 4 Tolypeutes matacus y 9 Zaedyus pichiy. Se identificaron los ítems presa hasta el nivel de familia cuando fue posible. Se estimó la frecuencia de ocurrencia (FO) y la abundancia relativa. Con estos valores se calculó el Índice de Categorización de Ítems (ICI) para clasificar las presas siguiendo un orden e importancia (primarias, secundarias y terciarias). También se calculó el índice de diversidad de Shannon. Los armadillos consumieron especies de artrópodos pertenecientes a familias de importancia fitosanitaria como Acrididae, Scarabaeidae, Tenebrionidae, Lepidoptera, Formicidae y Termitidae. Solo dos armadillos mostraron ítems primarios en su dieta: Z. pichiy (hormigas y tenebrionidos) y T. matacus (termitas y larvas de escarábidos). Los artrópodos plaga encontrados en la dieta de los armadillos tuvieron una FO cercana o superior al 50%. Los armadillos consumieron especies de artrópodos que son plagas importantes para la agricultura, la industria forestal y la construcción maderera. Aunque este estudio estuvo enfocado principalmente a la dieta de armadillos, sugerimos que la presencia de estas especies nativas podría beneficiar la productividad y salud de los agroecosistemas, reduciendo la necesidad de de utlizar agroquímicos perjudiciales.Fil: Gallo, Jorge Alberto. Administración de Parques Nacionales. Delegación Regional Patagonia; Argentina. Administración de Parques Nacionales. Parque Nacional "Nahuel Huapi"; Argentina. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Centro Científico Tecnológico Conicet - Patagonia Norte; ArgentinaFil: Fasola, Laura. Administración de Parques Nacionales. Delegación Regional Patagonia; Argentina. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Centro Científico Tecnológico Conicet - Patagonia Norte; ArgentinaFil: Abba, Agustin Manuel. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Centro Científico Tecnológico Conicet - La Plata. Centro de Estudios Parasitológicos y de Vectores. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Ciencias Naturales y Museo. Centro de Estudios Parasitológicos y de Vectores; Argentin

Development of research networking in Africa: the point of view of the RINAF technical support unit established in Pisa

The RINAF (Regional Informatics Network for Africa) project, conceived by UNESCO\u27s Intergovernmental Informatics Programme (IIP) in 1989 and mainly financed by the Italian Government, is aimed at supporting the interconnection of academic and research institutions within Africa and to the international research community through the provision of computer equipment, basic network services and training activities. Starting from a description of the project status, this paper gives an evaluation of the changing network environment in Africa and of its impact, providing some remarks on the set up of an independent African management capacity for research networks