42,863 research outputs found

    Using nodal coordinates as variables for the dimensional synthesis of mechanisms

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    The method of the lower deformation energy has been successfully used for the synthesis of mechanisms for quite a while. It has shown to be a versatile, yet powerful method for assisting in the design of mechanisms. Until now, most of the implementations of this method used the dimensions of the mechanism as the synthesis variables, which has some advantages and some drawbacks. For example, the assembly configuration is not taken into account in the optimization process, and this means that the same initial configuration is used when computing the deformed positions in each synthesis point. This translates into a reduction of the total search space. A possible solution to this problem is the use of a set of initial coordinates as variables for the synthesis, which has been successfully applied to other methods. This also has some additional advantages, such as the fact that any generated mechanism can be assembled. Another advantage is that the fixed joint locations are also included in the optimization at no additional cost. But the change from dimensions to initial coordinates means a reformulation of the optimization problem when using derivatives if one wants them to be analytically derived. This paper tackles this reformulation, along with a proper comparison of the use of both alternatives using sequential quadratic programming methods. In order to do so, some examples are developed and studied.The authors wish to thank the Spanish Ministry of Economy and Competitiveness for its support through Grant DPI2013-46329-P and DPI2016-80372-R. Additionally the authors wish to thank the Education Department of the Basque Government for ist support through grant IT947-16

    Analysis of the small oscillations of a system viscous liquid-barotropic gas in a container

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    The authors study the ssmall oscillations of a system viscous liquid-barotropic gas in a container. From the equations of motion and using two auxiliary problems, they reduce the problem to a sysstem of two operatorial equations in a suitable Hilbert space. They prove the existance of the spectrum

    Basin stability approach for quantifying responses of multistable systems with parameters mismatch

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    Acknowledgement This work is funded by the National Science Center Poland based on the decision number DEC-2015/16/T/ST8/00516. PB is supported by the Foundation for Polish Science (FNP).Peer reviewedPublisher PD

    Relative dispersion analysis of GLAD surface drifters in the Gulf of Mexico

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    Relative dispersion analysis of the Lagrangian dataset derived from the GLAD drifter campaign in the Gulf of Mexico was computed on pairs derived from actual triplets. The results show that an exponential growth of the relative dispersion begins and occurs within the first two days of deployment. The influence of inertial motions should be taken into account in order not to overestimate turbulence diffusivities

    Analisi della microstruttura di un'argilla di alta plasticità trattata con calce

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    Nella nota si presentano i primi risultati di una indagine sperimentale volta a studiare l’effetto del trattamento con calce sulle caratteristiche microstrutturali di un’argilla di alta plasticità, proveniente dagli scavi eseguiti nel corso dei lavori di ammodernamento di una strada di grande comunicazione in Sicilia. I provini, compattati in laboratorio a diverse percentuali di calce, sono stati sottoposti a prove porosimetriche ad intrusione di mercurio MIP ed osservazioni al microscopio elettronico SEM. L’analisi dei risultati evidenzia che l’argilla trattata con calce assume una distribuzione dei pori tipica dei materiali a doppia porosità e che gli effetti sulla microstruttura dipendono dalla quantità di calce aggiunta e dal tempo di maturazione

    Sicurezza ed efficacia dell'approccio transgiugulare per l'estrazione transvenosa di elettrocateteri da defibrillazione.

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    Nella presente tesi si riporta l’esperienza dell’Aritmologia Pisana su 15 anni di estrazione transvenosa di elettrocateteri mediante tecnica di dilatazione meccanica con multipli approcci venosi. E’ stata valutata fattibilità, efficacia e sicurezza di questa tecnica di estrazione in presenza di elettrocateteri da defibrillazione, investigando inoltre la potenziale associazione tra caretteristiche cliniche e del catetere nel determinare la complessità della procedura. Metodi e risultati La tecnica consiste in un primo tentativo di trazione manuale, seguito da dilatazione meccanica dal sito venoso di impianto e se necessario il successivo utilizzo dell'approccio transgiugulare. Lo studio di coorte comprende 545 pazienti consecutivi, portatori di ICD, sottoposti a procedura di estrazione transvenosa di elettrocateteri da defibrillazione presso il nostro istituto dal gennaio 1997 al Dicembre 2012. La semplice trazione manuale è risultata efficace nella rimozione di elettrocateteri nel 6% dei pazienti, la dilatazione meccanica eseguita attraverso il sito venoso di accesso ha aumentato la percentuale di successo al 89% fino ad arrivare ad una percentuale pari al 99% quando è stato utilizzato l’approccio transgiugulare. Non sono state osservate complicanze maggiori. L’età del catetere, la fissazione passiva e la presenza di doppio coil risultano essere fattori indipendenti che predicono una procedura di estrazione più impegnativa e la necessità di utilizzo di dilatazione meccanica delle aderenze. Tuttavia solo il tempo intercorso dall'impianto del catetere è risultato essere associato alla necessità dell’utilizzo dell’approccio transgiugulare. In particolar modo un periodo maggiore di 20 mesi prediceva la necessità dell’utilizzo di dilazione meccanica dal sito venoso di accesso, mentre un periodo maggiore di 55 mesi prediceva la necessità di virare verso l’approccio transgiugulare. Conclusioni: L’estrazione transvenosa meccanica di elettrocateteri da defibrillazione è una procedura complessa ma sicura ed efficace. La fissazione passiva e la presenza di doppio coil predicono una procedura di estrazione più impegnativa; il tempo intercorso dall'impianto del catetere è l’unico fattore indipendente predittore di necessità di dilatazione meccanica e di successivo passaggio ad approccio transgiugulare. Tali osservazioni dovrebbero essere considerate ogni qual volta si pianifichi una procedura di estrazione

    Supersymmetric quantum mechanics and applications

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    La tesi contiene un'introduzione alla Meccanica Quantistica Supersimmetrica e alle sue possibili applicazioni nella risoluzione di problemi tipici della Meccanica Quantistica. Dopo una breve discussione sulle origini della Meccanica Quantistica Supersimmetrica, vengono introdotte le superalgebre di Lie, che costituiscono l'apparato matematico necessario per lo sviluppo di questo argomento. Viene poi implementato e studiato il modello con N=2 cariche di supersimmetria in 0+1 dimensioni, affrontando anche il concetto di rottura spontanea di supersimmetria e l'indice di Witten. In seguito, vengono discusse alcune applicazioni di questo modello, ovvero la catena di Hamiltoniane, i potenziali invarianti in forma e la costruzione di una famiglia di potenziali isospettrali. La tesi si conclude con esempi espliciti di tali applicazioni, in cui i metodi della Meccanica Quantistica Supersimmetrica vengono usati per risolvere alcuni problemi unidimensionali

    Standing with a Bundle of Sticks: The All Substantial Rights Doctrine in Action

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    This Article provides an overview of the Federal Circuit’s all substantial rights doctrine. Surveying decades of case law, this Article seeks to clarify this confusing area of the law and set out the essential rules for those engaged in patent licensing, patent assignment, and patent litigation. This Article begins by explaining why effective ownership of a patent is critical to standing, and then describes the framework through which courts determine whether a party is, in fact, in possession of all substantial rights and is therefore the effective owner. While there are many factors that courts may consider, certain rights take priority in this analysis, the right to enforce being the most important. This Article concludes by providing guidance on how to structure an agreement to ensure that these rights are allocated predictably and reliably to convey effective ownership of the patent
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