9 research outputs found

    Sumea aikani sankari: Ilja Stogoff: mASIAfucker

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    «Patria, perché sei così infinitamente inarrestabile?». La ricerca di uno spazio domestico fra Occidente indecifrabile e Oriente ormai incomprensibile

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    The starting point and essential inspiration of this essay is the diffuse displacement of contemporary man confronting the changing cultural and territorial boundaries in the post-Soviet era. By the mid-1990s, the rapid changes Russia was undergoing in joining the web of Western cultures and new modes of communication were finding full expression in the literary field. The Russian search for a renewed geographical identity is explored through the pages of contemporary writers (Erofeev, Pelevin, Shishkin, Sharapova, and Stogov). In the works under consideration in this paper, the immensity of endless spaces, which for centuries have characterized the Russian territorial specificity, straddling two continents, have changed value owing to the disappearance of specific cultural and spiritual frontiers. Faced with a complex and unreadable present, modern Russian literary characters are looking for answers with which to reconstruct real and imaginary geographical spaces, while reconnecting the past to the future. Recalling memories of their recent history, they move towards a new understanding of a limited portion of the world. The complex dialogue between the inner world and territorial reality becomes a key via which to comprehend some of the most relevant cultural phenomena in post-Soviet Russia (and Europe).  Il saggio prende le mosse dal diffuso spaesamento di fronte ai mutati confini culturali e territoriali che disegnano l’Europa post-sovietica. A metà degli anni ’90 del XX secolo i cambiamenti prodotti in Russia con l’ingresso nel reticolo delle culture occidentali e dei nuovi modi di comunicazione, trovano piena espressione del campo letterario. L’immagine dello spazio geografico russo in cerca di rinnovate identità è indagata attraverso le pagine di autori contemporanei appartenenti a generazioni diverse (Erofeev, Pelevin, Shishkin,Sharapova, Stogov). L’immensità delle distese sconfinate che hanno per secoli caratterizzato la specificità territoriale russa, a cavaliere fra due continenti, cambiano valore di fronte alla scomparsa di nette frontiere culturali e spirituali. Di fronte ad un presente complesso e illeggibile, i personaggi della letteratura odierna cercano risposte ricostruendo, nello spazio geografico reale e immaginario, il rapporto tra passato e futuro, nel tentativo di ricordare per poter procedere verso la comprensione di una porzione limitata di mondo.Questo complesso dialogo fra mondo intimo e realtà territoriale costituisce un elemento chiave per la comprensione di alcuni dei fenomeni culturali più rilevanti nella Russia (e nell’Europa) post-sovietica. &nbsp

    «Patria, perché sei così infinitamente inarrestabile?». La ricerca di uno spazio domestico fra Occidente indecifrabile e Oriente ormai incomprensibile

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    The starting point and essential inspiration of this essay is the diffuse displacement of contemporary man confronting the changing cultural and territorial boundaries in the post-Soviet era. By the mid-1990s, the rapid changes Russia was undergoing in joining the web of Western cultures and new modes of communication were finding full expression in the literary field. The Russian search for a renewed geographical identity is explored through the pages of contemporary writers (Erofeev, Pelevin, Shishkin, Sharapova, and Stogov). In the works under consideration in this paper, the immensity of endless spaces, which for centuries have characterized the Russian territorial specificity, straddling two continents, have changed value owing to the disappearance of specific cultural and spiritual frontiers. Faced with a complex and unreadable present, modern Russian literary characters are looking for answers with which to reconstruct real and imaginary geographical spaces, while reconnecting the past to the future. Recalling memories of their recent history, they move towards a new understanding of a limited portion of the world. The complex dialogue between the inner world and territorial reality becomes a key via which to comprehend some of the most relevant cultural phenomena in post-Soviet Russia (and Europe).  Il saggio prende le mosse dal diffuso spaesamento di fronte ai mutati confini culturali e territoriali che disegnano l’Europa post-sovietica. A metà degli anni ’90 del XX secolo i cambiamenti prodotti in Russia con l’ingresso nel reticolo delle culture occidentali e dei nuovi modi di comunicazione, trovano piena espressione del campo letterario. L’immagine dello spazio geografico russo in cerca di rinnovate identità è indagata attraverso le pagine di autori contemporanei appartenenti a generazioni diverse (Erofeev, Pelevin, Shishkin,Sharapova, Stogov). L’immensità delle distese sconfinate che hanno per secoli caratterizzato la specificità territoriale russa, a cavaliere fra due continenti, cambiano valore di fronte alla scomparsa di nette frontiere culturali e spirituali. Di fronte ad un presente complesso e illeggibile, i personaggi della letteratura odierna cercano risposte ricostruendo, nello spazio geografico reale e immaginario, il rapporto tra passato e futuro, nel tentativo di ricordare per poter procedere verso la comprensione di una porzione limitata di mondo.Questo complesso dialogo fra mondo intimo e realtà territoriale costituisce un elemento chiave per la comprensione di alcuni dei fenomeni culturali più rilevanti nella Russia (e nell’Europa) post-sovietica. &nbsp

    Нон-фикшн и собственно документальная проза в литературном процессе России 2000-х – первой половины 2010-х годов

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    Рассматривается проблема взаимоотношений между понятиями «нон-фикшн» и «документальная литература», сложившихся на современном этапе бытования русской литературы. Автор доказывает, что для обозначения видовой принадлежности произведений, предлагающих модель реальности, находящуюся за пределами «сферы вымысла», в настоящий момент корректнее использовать термин «нон-фикшн», в каждом конкретном случае уточняя особенности их жанровой специфики, которая обычно являет сложную гибридную природу

    Recensioni

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    Minoranze a Samarcanda: il caso dei coreani

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    Лингвистика креатива-1

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    Esplorazioni nella Russia contemporanea. Convogli sospesi fra durata e vuoto. Un viaggio attraverso le pagine di Viktor Pelevin, Zeltaja strela; Andrej Sergeev, Al'bom dlja marok; Margarita Sarapova, Tramvainyj raz"ezd; Il'ja Stogoff, mASIAfucker.

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    ABSTRACT Barbara Ronchetti, Esplorazioni nella Russia contemporanea. Convogli sospesi fra durata e vuoto. Un viaggio attraverso le pagine di Viktor Pelevin, Želtaja strela; Andrej Sergeev, Al'bom dlja marok; Margarita Šarapova, Tramvajnyj raz”ezd e Sady; Il’ja Stogoff, mASIAfucker. Le osservazioni presentate nel saggio prendono le mosse dal romanzo di Il’ja Stogov, mASIAfucker, per tornare a ritroso agli anni ’90 attraverso le pagine di Viktor Pelevin, Margarita Šarapova e Andrej Sergeev. L’immagine del convoglio ferroviario, centrale in tutti i testi analizzati, acquista nuova vitalità rispetto alla tradizione antecedente, e può rappresentare la figura ideale per dare vita ad una ricerca artistica sulla condizione umana. Di fronte ad un presente complesso e indecifrabile, i personaggi della letteratura odierna cercano risposte indagando il rapporto tra passato e futuro, nel tentativo di ricordare per poter procedere verso la comprensione di una porzione di mondo. In questo cammino la figura del treno si accorda con l’immagine di una ricerca sospesa fra durata e vuoto alla quale, in modi diversi, l’arte cerca di volgersi. I binari del viaggio ferroviario incontrano così le parole letterarie e offrono la cornice entro cui tessere una trama narrativa, capace di assorbire nutrimento dal continuo interrogarsi sul proprio ruolo, tratto caratteristico della scrittura contemporanea, costantemente attraversata da discorsi autobiografici
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