10 research outputs found

    Identificazione di modello di un pneumatico aeronautico in frenata

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    Oggetto della presente tesi di laurea è lo studio della dinamica longitudinale di pneumatici radiali di impiego aeronautico in condizioni di frenata su macchina dinamometrica. Obiettivo principale è l’identificazione dei parametri di un modello del pneumatico, elaborato in precedenti attività di ricerca, finalizzata a minimizzare le differenze tra le risposte simulate e quelle misurate sperimentalmente nel corso di prove di frenata su macchina dinamometrica. Un secondo obiettivo consiste nel rivedere criticamente il modello esistente e nel formularne uno nuovo a partire da ipotesi alternative. Il nuovo modello sfrutta interamente la capacità di identificazione automatica dei parametri in quanto è più complesso e i suoi parametri, svincolati dalla fisica del problema, non sono identificabili manualmente

    Altering spatial priority maps via statistical learning of target selection and distractor filtering

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    The cognitive system has the capacity to learn and make use of environmental regularities - known as statistical learning (SL), including for the implicit guidance of attention. For instance, it is known that attentional selection is biased according to the spatial probability of targets; similarly, changes in distractor filtering can be triggered by the unequal spatial distribution of distractors. Open questions remain regarding the cognitive/neuronal mechanisms underlying SL of target selection and distractor filtering. Crucially, it is unclear whether the two processes rely on shared neuronal machinery, with unavoidable cross-talk, or they are fully independent, an issue that we directly addressed here. In a series of visual search experiments, participants had to discriminate a target stimulus, while ignoring a task-irrelevant salient distractor (when present). We systematically manipulated spatial probabilities of either one or the other stimulus, or both. We then measured performance to evaluate the direct effects of the applied contingent probability distribution (e.g., effects on target selection of the spatial imbalance in target occurrence across locations) as well as its indirect or "transfer" effects (e.g., effects of the same spatial imbalance on distractor filtering across locations). By this approach, we confirmed that SL of both target and distractor location implicitly bias attention. Most importantly, we described substantial indirect effects, with the unequal spatial probability of the target affecting filtering efficiency and, vice versa, the unequal spatial probability of the distractor affecting target selection efficiency across locations. The observed cross-talk demonstrates that SL of target selection and distractor filtering are instantiated via (at least partly) shared neuronal machinery, as further corroborated by strong correlations between direct and indirect effects at the level of individual participants. Our findings are compatible with the notion that both kinds of SL adjust the priority of specific locations within attentional priority maps of space

    XXV CONGRESSO NAZIONALE ITALIANO DI ENTOMOLOGIA

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    Analisi del profilo di espressione delle Odorant-Binding Proteins (OBPs) in Megoura viciae. La chemiorecezione gioca un ruolo importante nella vita degli insetti, influenzandone sopravvivenza, riproduzione e riconoscimento di nemici naturali. Gli organi preposti alla chemiorecezione sono i chemiosensilli che percepiscono feromoni e sostanze volatili grazie alla presenza dei recettori olfattivi i quali interagiscono con tali composti per mezzo di specifiche proteine denominate Odorant-Binding Proteins (OBPs). Gli afidi rientrano senza dubbio tra gli insetti fitofagi più conosciuti per gli ingenti danni causati alle coltivazioni. Lo studio della morfologia e della distribuzione dei sensilli, oltre che dell'espressione delle OBPs dell’afide Megoura viciae (Buckton), o afide delle leguminose, ha permesso di individuare una possibile relazione tra la localizzazione di queste proteine e la loro funzione. Tale ricerca è stata quindi focalizzata sull’analisi ultrastrutturale al microscopio elettronico a scansione (SEM) dei sensilli a livello di vari distretti corporei, mentre mediante tecniche di immunolocalizzazione “whole mount” è stato studiato il profilo di espressione di cinque OBPs (OBP1, OBP3, OBP6, OBP7 e OBP8), selezionate in base ad analisi quantitativa del loro livello di espressione mediante Real Time - PCR. Le analisi al SEM hanno mostrato la presenza sia di sensilli tricoidei di tipo I, distribuiti su tutta la superficie dell’antenna, che di quelli di tipo II, localizzati sulla punta dell’antenna, che risulta coperta da una cuticola molto assottigliata. Inoltre i sensilli primari prossimali e distali sono disposti sui segmenti antennali quinto e sesto. Sono stati identificati numerosi sensilli tricoidei di tipo I, di forma, dimensione e distribuzione uniforme sull’intera superficie delle zampe. Sulle appendici boccali, invece, si sono osservate strutture simili a lunghi peli distribuiti su entrambi i lati del labium e sedici corti sensilli sulla punta del labium. Infine, sono stati osservati lunghi sensilli e proiezioni digitiformi in corrispondenza della parte terminale del corpo e della codicola. I dati di RT-qPCR relativi alle diverse OBPs di M. viciae hanno evidenziato un alto livello di espressione dell’OBP1, OBP3, OBP6 e OBP7 nelle antenne. Tali risultati sono stati confermati da analisi di immunoistochimica e da saggi comportamentali che hanno dimostrato che queste proteine non legano soltanto (E)-β-Farnesene, come avviene in A. pisum, ma anche una miscela di diversi terpeni utilizzata dall’afide come feromone di allarme, con (-)-α-pinene come componente di allarme maggiormente attivo. Inoltre, i dati di RT-qPCR hanno evidenziato un alto livelli di espressione delle OBP3, OBP5, OBP7 e OBP9 nella quarta età e negli adulti, suggerendo che tali OBPs siano implicate nella percezione di molecole essenziali in età adulta, come il feromone di allarme. Alcune OBPs mostrano anche alti livelli di espressione nelle regioni terminali del corpo degli afidi, come l’OBP3 e l’OBP8, espresse nei cornicoli. Inoltre, i dati di RT-qPCR mostrano che i livelli di espressione dell’OBP4 e dell’OBP8 rimangono costanti tra i diversi stadi di sviluppo, suggerendo un ruolo conservato delle stesse, in accordo con la presenza di queste proteine nell’apparato boccale, come dimostrato dai risultati di immunolocalizzazione

    XXV CONGRESSO NAZIONALE ITALIANO DI ENTOMOLOGIA

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    Sviluppo di un nuovo software per la rapida identificazione di sequenze relative alle Odorant Binding Proteins (OBPs). Il sistema olfattivo degli Invertebrati, e in particolare degli insetti, ha la capacità di rilevare diversi stimoli chimici di natura idrofobica, presenti nell’ambiente circostante, anche in concentrazioni molto basse, mediante il riconoscimento e il legame con proteine localizzate nella linfa sensillare, note come Odorant Binding Proteins (OBPs). L’identificazione e la caratterizzazione di queste proteine risulta di fondamentale importanza per lo sviluppo di nuove strategie di controllo biologico degli insetti dannosi, basate sulla modulazione dei processi fisiologici alla base della chemiorecezione. Lo sviluppo di un prototipo sperimentale di software per la rapida individuazione di sequenze amminoacidiche relative alle OBPs, non sempre ottenibili mediante semplice studio di omologia data l’elevata variabilità della loro sequenza amminoacidica, rappresenta, quindi, un considerevole supporto. Gi-OBP++ controller è un software che ha la capacità di acquisire un elevato numero di sequenze, sia nucleotidiche che amminoacidiche, e di selezionare quelle relative alle OBPs, sulla base del caratteristico pattern di cisteine presente nella sequenza amminoacidica. In particolare il software identifica il pattern di 6 cisteine, conservate in tutti gli Ordini di insetti, in cui le distanze tra la seconda cisteina (Cys 2) e la terza (Cys 3) è di tre amminoacidici e tra la quinta (Cys 5) e la sesta (Cys 6) è di 8 amminoacidi, ma allo stesso tempo permette di selezionare anche le OBPs “atipiche”, ovvero le OBPs che presentano un numero di cisteine maggiore di 6 (Plus-C), e quelle con un numero di cisteine minore di 6 (Minus-C). Per la ricerca rapida di sequenze specifiche, sono stati inseriti anche una serie di filtri che consentono la selezione dell’Ordine di appartenenza dell’insetto di cui si vuole analizzare il trascrittoma, associando ad ogni Ordine il corrispondente pattern specifico. Il software è stato inoltre implementato con una funzione che consente il collegamento diretto al servizio web SignalP per la determinazione della presenza del peptide segnale, elemento comune in tutte le OBPs. GiOBP++ controller presenta, infine, un package “BLAST” che avvia, per ogni sequenza identificata dal software come OBP, la ricerca di similarità sul web server NCBI e ne estrae i risultati. Questo software ad hoc risulta essere anche facilmente aggiornabile, permettendo l’inserimento di stringhe relative a nuovi pattern di interesse per la ricerca di proteine

    Clinical nutrition in surgical oncology: Young AIOM-AIRO-SICO multidisciplinary national survey on behalf of NutriOnc research group

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    Malnutrition is a common condition in cancer patients which is usually associated with functional limitations, as well as increased morbidity and mortality. Based on the support of the young sections of Italian Association of Medical Oncology (AIOM), Italian Association of Radiotherapy and Clinical Oncology (AIRO) and Italian Society of Surgical Oncology (SICO) merged into the NutriOnc Research Group, we performed a multidisciplinary national survey with the aim to define the awareness of nutritional issues among healthcare professionals delivering anticancer care. The questionnaire was organized in four sections, as follows: Knowledge and practices regarding Nutritional Management of cancer patients; Timing of screening and assessment of Nutritional Status; Nutritional Treatment and prescription criteria; Immunonutrition and educational topics. The modules focused on esophagogastric, hepato-bilio-pancreatic and colorectal malignancies. Overall, 215 physicians completed the survey. As regards the management of Nutritional Status of cancer patients, many responders adopted the ERAS program (49.3%), while a consistent number of professionals did not follow a specific validated nutritional care protocol (41.8%), mainly due to lack of educational courses (14.5%) and financial support (15.3%). Nearly all the included institutions had a multidisciplinary team (92%) to finalize the treatment decision-making. Cancer patients routinely underwent nutritional screening according to 57.2% of interviewed physicians. The timing of nutritional assessment was at diagnosis (37.8%), before surgery (25.9%), after surgery (16.7%), before radiochemotherapy (13.5%) and after radiochemotherapy (7%). Most of the responders reported that nutritional status was assessed throughout the duration of cancer treatments (55.6%). An important gap between current delivery and need of nutritional assessment persists. The development of specific and defined care protocols and the adherence to these tools may be the key to improving nutritional support management in clinical practice

    Practice of proctology among general surgery residents and young specialists in Italy: a snapshot survey

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    Anal diseases are very common and, in most of the cases, require surgery of minor or medium complexity, and, therefore, are among the most accessible diseases for surgeons in training. Aim of this study is to investigate the status of the training in proctology in Italy. A 31-items questionnaire was administered to residents and young specialists (<= 2 years) in general surgery, using mailing lists, and the social media accounts of the Italian Society of Colorectal Surgery. Answers from 338 respondents (53.8% males) were included in the final analysis. Overall, 252 respondents (74.5%) were residents and 86 (25.5%) young specialists. Two hundred and fifty-five (75.4%) respondents practiced proctology for the first time early on during their postgraduate training, but only 19.5% did it continuously for >= 24 months. Almost all respondents (334; 98.8%) had the chance to participate in proctological procedures, 205 (60.5%) as first surgeon. This percentage decreases according to the complexity of the surgery. In fact, only 11 (3.3%) and 24 (7.1%) of the respondents were allowed to be the first surgeon in more complex proctological diseases such as surgery for rectal prolapse and fecal incontinence. The present survey suggests that, in Italy, most surgeons in training deal with anal diseases. However, only few of them could achieve sufficient professional skills in the management of proctological diseases to be able to practice autonomously as young specialists
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