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Decentramento contrattuale e incentivi retributivi nel quadro delle politiche di sostegno alla produttività del lavoro = Contractual decentralization and remuneration incentives in the framework of labor productivity support policies. WP C.S.D.L.E. “Massimo D’Antona”.IT – 185/2013
The paper concentrates on tax exemption policies aimed at sustaining collective agreements in the area of variable wage systems linked to the company productivity performance. Starting from a reconstruction of the present legal framework, the A. verifies its effectiveness. The analysis shows that this framework lacks of rigorous measures and mechanisms able to result in sound and innovative companies plans, directed at obtaining real productivity increases. The A. hopes that a change of attitude by the Government and the social actors will be reached on the subject. Present policies have only got till now a reduction of enterprise labour costs. So we need a relevant change in order to set up a collective bargaining system with an ambitious and qualifying content in the field of productivity gains
Salari e contrattazione collettiva nel governo della crisi europea
«Il bisogno di una profonda riflessione sul più recente cammino europeo nella materia sociale impone una previa presa d’atto circa lo stato già preoccupante dei diritti fondamentali, specie di quelli a proiezione collettiva, alla vigilia della crisi. Presso i giuristi del lavoro il grido d’allarme è scattato a partire da una certa interpretazione delle libertà economiche del Trattato, così come venuta emergendo nelle sentenze Viking e Laval . Bisogna, in effetti, prendere le mosse da lì per rinvenire una prima significativa minaccia ai sopramenzionati diritti, minaccia assai inquietante, se si considera l’inserzione dei diritti medesimi nella Carta di Nizza e altresì l’assoluta centralità del dialogo sociale, quindi, della contrattazione collettiva, della concertazione e della consultazione nell’architettura istituzionale dell’UE»... (segue)
Towards Safe Food: Rights, Rules, Values in the Meat Value Chain
The volume collects the outcomes of Ali-Menti (https://alimenti.uniurb.it/progetto) an interdisciplinary project aimed at investigating the issue of food security focusing on the meat industry. The book, in the part where it proposes a multi-voiced declination of the concept of food security, outlines an unprecedented path on a subject generally treated according to more classical approaches. Moreover, the analysis of the Italian meat supply chain allows to deal with a lot of current questions: from climate change to animal welfare to the health and safety of workers and consumers
Logistica in lotta: primi sguardi
Il saggio intende gettare alcune prime luci sul fenomeno del conflitto collettivo nella logistica. Lo fa, anzitutto, circoscrivendo il contesto di fondo entro cui detto conflitto è andato sviluppandosi, in particolare il segmento della movimentazione delle merci, poi, indagandone i soggetti protagonisti, le finalità , gli esiti e le modalità . Primaria attenzione è rivolta alle forme di lotta sindacale diverse dallo sciopero e, in quest'ambito, al presidio che sfoci nel “blocco delle merci”, con uno sguardo critico su certe tendenze repressive della lotta sindacale, che trovano oggi ulteriore linfa vitale nel c.d. decreto sicurezza
Nuove sfide per le relazioni industriali in Europa: il caso dell'industria della carne in cinque contesti nazionali
Il contributo indaga la situazione delle relazioni industriali nell'industria della carne europea ponendo a confronto cinque diversi contesti nazionali: quelli dell'Italia, del Belgio, della Danimarca, della Germania e della Polonia. Il focus è concentrato, in particolare, sull'industria suinicola, dove i fenomeni migratori e la precarizzazione delle condizioni lavorative conseguente a spinti processi di outsourcing, frutto di dinamiche di dumping salariale, ha finito per frammentare le relazioni sindacali, ponendole di fronte a importanti sfide. In un tale contesto, si segnalano comunque alcune importanti e innovative tendenze dell'azione sindacale e della contrattazione collettiva, che, tuttavia, faticano a imporsi laddove non supportate da politiche e interventi normativi volti a stemperare i processi di segmentazione dell'impresa e di riduzione dei costi aziendali a scapito della qualità e della sicurezza del lavoro
La sicurezza sul lavoro nella galassia delle societĂ di capitali
Si tratta degli Atti del Convegno di Studi svoltosi ad Urbino il 14 novembre 201
Licenziamenti collettivi in Grecia al vaglio della Corte di Giustizia: quale modello sociale europeo?
La nota commenta l'importante decisione con cui la Corte di Giustizia ha vagliato la disciplina greca sui licenziamenti collettivi, che, nell'assenza di accordo sindacale, ha consentito all'autorità pubblica di negare l'autorizzazione agli esuberi aziendali in forza delle condizioni interne del mercato del lavoro, della situazione dell'impresa e dell'interesse dell'economia nazionale. La decisione costituisce l'occasione per riflettere sul diritto secondario dell'Unione in materia sociale, nonché sull'accresciuta rilevanza di quello primario, specie nei suoi richiami a quelle libertà fondamentali di stabilimento e d'impresa dal cui impiego dipendono non poco i concreti spazi di agibilità e di effettività del modello sociale europeo
Decentramento contrattuale e incentivi retributivi nel quadro delle politiche di sostegno alla produttivitĂ del lavoro
Il saggio si interroga sulle politiche di sostegno alla contrattazione collettiva in tema di produttività del lavoro a partire da una considerazione del relativo quadro normativo, che l’Autrice esamina non solo a fini ricostruttivi, ma anche per verificarne l’idoneità alla realizzazione dell’obiettivo atteso. L’analisi condotta dimostra l’assenza, nell’ambito di un tal quadro, di misure e meccanismi rigorosi, capaci di condizionare il menzionato sostegno alla presenza di seri, fondati e innovativi programmi imprenditoriali, improntati a recuperi reali di produttività . Ciò induce l’Autrice medesima ad auspicare un cambio di passo in materia. Se è vero che le politiche di sostegno alla retribuzione di produttività non hanno finora sortito altro effetto se non quello di una riduzione del carico contributivo e fiscale sul lavoro, occorrerebbe, a questo punto, puntare (anche) ad altro, in direzione dello sviluppo di una contrattazione collettiva di produttività dai contenuti ben più ambiziosi e qualificanti
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