UniURB Open Journals (Università degli Studi di Urbino Carlo Bo)
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Covid-19 e infortuni sul lavoro: l’equiparazione tra causa violenta e causa virulenta nelle malattie professionali ai fini dell’accesso al relativo trattamento economico nella conversione in legge del c.d. d.l. “Cura Italia”
Nei casi accertati di infezione da Covid-19 in “occasione di lavoro”, l’evento morboso ed il conseguente periodo di quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria devono essere trattati come infortunio sul lavoro: si è realizzata, quindi, l’equiparazione tra causa violenta, comune a tutti gli infortuni, e causa virulenta, costituita dall’azione di un evento patogeno infettivo, quale il nuovo Coronavirus. A ciò si aggiunga che la nota INAIL del 17 marzo 2020, espressamente ha riconosciuto un rischio specifico gravante sugli operatori sanitari, pubblici o privati che siano, e su tutte quelle lavorazioni in front office. Ne consegue che, per quest’ultime categorie di lavoratori, opera una presunzione iuris tantum di origine professionale del contagio, con la relativa conseguenza circa la legittima indennizzabilità da parte dell’INAIL. Inoltre, sono oggetto di trattazione le disposizioni INAIL volte a chiarire tutele e presupposti in materia di infortunio “in itinere” e di “riserva di regolarità”. In conclusione, è affrontato il delicato tema della responsabilità datoriale e dell’importanza che ogni datore di lavoro si doti di un complessivo ed adeguato sistema di compliance aziendale, da elaborarsi in collaborazione con le varie figure di riferimento in tema di salute e sicurezza in azienda (RLS e Medico competente). In confirmed cases of Covid-19 infection during work, the morbid event and the consequent quarantine period or fiduciary home permanence, must be treated as accidents at work: has been realized, therefore, the equivalence between violent cause, common to all accidents, and virulent cause. Add to this, the fact that INAIL’s note of 17 March 2020, has explicitly recognized a specific wrong-way risk, wheiging down on public or private medical professionals, and on all front-office employees. It follows that, for these last categories of employees, works an “Iuris tantum” presumption, of contagion’s occupational nature, with the consequence of the legitimate compensation from INAIL. In addition, are subject of discussion, INAIL’s provisions, to make clear protection and assumptions in the field of “injury occurred during the commute” and “reserve of regularity”.In conclusion, is treated the adoption’s importance of a corporate compliance system, to be developed in collaboration between the various reference figures, in the matter of health and safety in the company (Workers’ Safety Representatives and competent Doctor)
La libertà religiosa nella giurisprudenza costituzionale: verso un modello italiano?
[Religious freedom in the Constitutional Court jurisprudence: towards an Italian model?] The Author analyzes the Italian Constitutional Court case law concerning Church-State relations and religious freedom. The essay finds out two different approaches laid by the Constitution and the judges: an institutional approach (based on article 7 and 8 Const.) and a more libertarian one (in particular art. 19 Const.). Finally the Author proposes the idea of the Italian separation between church and State and religious freedom as a (most likely) third model between the French laicité and the U.S. strict separatism based on I Amend. religious clauses
Il problema dell’egemonia nell’interpretazione gramsciana di Nicola Badaloni
This paper aims at retracing Nicola Badaloni's interpretation of Gramsci’s thought. We will try to show that, starting from an approach that can be described as “historicist”, Badaloni has gradually changed his reading, up to a wholly different position, characterized by the use of categories that are quite unrelated to Gramsci’s thinking. Badaloni ends up supporting a position that lies at the crossroads between the subjectivism typical of Western Marxism and scientism. Badaloni Nicola; Gramsci Antonio; Hegemony; Western Marxism; Scientism, Praxis
L’accesso alla tutela processuale avverso la s.c.i.a. nella recente giurisprudenza
La sostituzione delle autorizzazioni non discrezionali con il diverso modello del controllo ex post di attività liberamente avviate continua, a distanza di quasi trent’anni dalla sua introduzione, a produrre negli interpreti una sorta di spaesamento. Anche dopo che il comma 6-ter dell’art. 19 della legge 241 ha segnato la fine della ricerca affannosa di qualcosa da impugnare i modelli culturali tradizionali continuano ad emergere, specie con riguardo alla non ancora del tutto metabolizzata decadenza del potere di controllo e divieto. La Corte Costituzionale, recependo le letture più liberali e innovative, chiarisce che la fase amministrativa è solo una parentesi “a tempo” della s.c.i.a., modello non riducibile a logiche integralmente di diritto amministrativo; e che la riduzione della tutela del terzo in sede di giurisdizione amministrativa è compatibile con i principi costituzionali. Lo scritto, nell’analizzare la recente giurisprudenza in materia, ripropone l’idea, ora avallata dalla Corte Costituzionale, che il processo non può far rivivere poteri che andavano esercitati entro un termine perentorio già interamente decorso nel momento della proposizione del giudizio. L’apparato rimediale risultante dalla corretta lettura del comma 6-ter, anche alla luce delle innovazioni volute dalla legge 124 del 2015, è lo specchio fedele della disciplina sostanziale. Le garanzie giurisdizionali per il terzo, come ricorda del resto la Corte, non si esauriscono davanti al giudice amministrativo, ma sono completate dalla fondamentale tutela civile dei diritti. The replacement of non-discretionary authorizations with the different model of ex post control of freely started activities continues, almost thirty years after its introduction, to produce in the interpreters a sort of disorientation. Even after paragraph 6-ter of the art. 19 of Law 241 marked the end of the search for a measure to challenge, traditional cultural models continue to emerge, especially with regard to the not yet completely metabolized decadence of control and prohibition powers. The Constitutional Court, assimilating the most liberal and innovative interpretations, clarifies that the administrative phase is only a parenthesis of the discipline of s.c.i.a. and that the limitation of judicial protection of third parties is compatible with constitutional principles. The paper reiterates the idea that the judgment cannot dredge up elapsed powers. The protection system resulting from the correct interpretation of paragraph 6-ter, also in the light of the innovations required by law n. 124 of 2015, is the faithful mirror of the substantive rules. The jurisdictional guarantees of third parties rights, do not end with the administrative process, but are completed by the civil enforcement of rights
La definizione di lavoratore in materia di salute e sicurezza: dall’universalità della tutela ai nuovi bisogni di tutela
L’intervento prende in esame la definizione di lavoratore dettata in materia di salute sicurezza sul lavoro, analizzandone i vari risvolti sistematici. Se, da un lato, tale nozione appare in astratto idonea a fornire adeguata copertura a tutti i bisogni protettivi emergenti nell’attuale realtà socioeconomica. Dall’altro lato, essa si confronta con sensibili diversificazioni delle discipline concretamente applicabili ai singoli rapporti lavorativi, che restituiscono un quadro assai frammentato, nel quale permangono ampi spazi di sotto-protezione.The intervention examines the definition of worker dictated in the field of health and safety at work, analyzing the various systematic implications. If, on the one hand, this notion appears abstractly suitable to provide adequate coverage for all the protective needs emerging in the current socio-economic situation. On the other hand, it confronts sensitive diversifications of the disciplines concretely applicable to individual working relationships, which return a very fragmented picture, in which large areas of under-protection remai
Tutela della salute dei lavoratori e COVID-19: una prima lettura critica degli obblighi datoriali
Il contributo si propone di esaminare, anche attraverso categorie proprie del diritto penale, tutti gli obblighi ascrivibili al datore di lavoro ai fini della prevenzione del rischio di contrarre il nuovo Coronavirus nei luoghi di lavoro. Applicando il concetto di rischio professionale, l’autore individua le attività produttive rispetto alle quali si rende necessario procedere a nuova valutazione dei rischi. Vengono poi analizzate le misure che tutti i datori sono tenuti ad adottare per scongiurare il contagio, in ragione della posizione di garanzia che incombe su di loro. The essay aims to examine all of the employers’ obligations due to prevent the risk of workers being infected with the new Coronavirus in the workplace. To do so, the author uses legal categories from the criminal law as well. He identifies the productive activities which imply a new risk assessment, by applying the concept of occupational risk. Finally, the author points out and analyses the preventive measures the employers need to adopt in order to make sure workers are not exposed to the risk of infection, in compliance with the Italian regulation
Medievalismi italiani: una questione nazionale
Medievalism is a complex phenomenon of taste that has its roots in Romanticism and is characterized by the invention, reworking and exaltation of the Middle Ages or some of its particular aspects. During the nineteenth century the Medievalism of romantic writers, poets and artists was a strong engine of irredentism, nationalism and independence in many parts of Europe. It has found expression in many fields such as the Gothic Revival in architecture, the historical novel, the translation and publication of epic poems of Northern Europe, the arts and painting. During the Italian Risorgimento the popular myth of the medieval municipalities and the Lombard League animated the historiographic debate and influenced historical painting, the Neoromanesque style, opera and melodrama. In particular, intellectuals such as Sismondi and Balbo elevated the municipality of the Twelfth and Thirteenth centuries to the political model of a united Italy under the leadership of the Pope or the secular government. In their works, the communal age became a symbol of patriotism and national identity. A model that will be replicated by Fascism during the twentieth century, which today relives in folk festivals and historical re-enactments
Divieti e limiti, processuali e negoziali, applicati ai milites nel Tardo impero
[Prohibitions and procedural and negotiating limits applied to the milites in the late Empire] The members of the militiae of Rome were always, in various ways, the object of benefits and privileges, for the service provided, but also of prohibitions and limitations. In this essay we investigate, in particular, the prohibition for miles in service to be appointed cognitor or procurator, analyzing, in particular, the imperial legislation in the late Antiquity researching the possible reasons that were at the basis
Proposte metodologiche per studiare la qualità dell’abitare
La qualità dell’abitare è un concetto complesso, la cui intensione è ricca di dimensioni diverse: la dimensione legale, legata al titolo di godimento dell’abitazione; quella relativa alla sostenibilità economica, cioè l’incidenza delle spese per l’alloggio e per la sua manutenzione sul reddito; la dimensione relativa alle caratteristiche strutturali dell’alloggio e dell’edificio; la qualità della vita urbana del quartiere; la qualità delle relazioni fra gli abitanti e le istituzioni; la qualità delle relazioni fra vicini di casa. Molti aspetti dell’intensione del concetto di qualità dell’abitare si sovrappongono poi al concetto di qualità della vita in generale. Come si possono indagare le dimensioni della qualità dell’abitare?A partire da una ricerca realizzata in due quartieri di edilizia residenziale pubblica della città di Livorno e dalle riflessioni teoriche sul concetto di qualità dell’abitare che l’hanno accompagnata, l’articolo intende proporre riflessioni di metodo e fare proposte metodologiche
Legittimazione e interesse a ricorrere nel processo amministrativo: il caso dell’azione di nullità
La nullità dell’atto amministrativo, a dispetto della sua (oramai quindicennale) tipizzazione (nell’art. 21 septies, l. 241/1990), continua ad essere avvolta da una spessa coltre di incertezza, cui non fa eccezione la relativa disciplina processuale (quella contenuta nell’art. 31, co. 4, c.p.a.), la quale si caratterizza per essere densa di contraddizioni e oscurità. Al netto delle valutazioni sull’operato del legislatore, può senza dubbio affermarsi che quella di nullità sia un’azione del tutto singolare nel panorama del diritto processuale, in quanto parecchio diversa sia da quella civilistica, sia da quella di annullamento. E però, questa singolarità non sembra riguardare la legittimazione e l’interesse a ricorrere, relativamente ai quali pare che la giurisprudenza conduca una indagine pressoché identica a quella che compie nel caso dell’azione di annullamento. Il presente studio si propone di esaminare proprio la elaborazione giurisprudenziale su legittimazione e interesse a ricorrere nell’azione di nullità, ciò al fine ultimo di inferire elementi utili ad appurare la consistenza attuale della differenza tra nullità e annullabilità nel diritto amministrativo. For about fifteen years having stated by the Law (art. 21 septies, l. 241/1990) voidance of administrative decision keeps causing uncertainty. The same is for the judicial request to declare the decision void and null (art. 31, co. 4, c.p.a.), remaining full of contradictions and obscurities. Undoubtedly, the nullity action is totally unique in the panorama of procedural law: it is highly different from both the invalidity action (in civil trial) and the annulling one (in administrative trial). But, its specialty doesn’t seem to concern the legitimacy and the interest to act: in fact, in procedural administrative law the jurisprudence conducts an almost identical investigation on standing for both nullity and annulling actions. Therefore, the paper aims to investigate the jurisprudence about standing in nullity action to bring out useful elements to ascertain the actual difference between nullity and annulment in administrative law