Donne, informatica ed esclusione.Apprendimento dell'informatica e performance di genere in Sardegna.

Il tema centrale di questo saggio \ue8 l\u2019articolazione di applicazioni informatiche standardizzate all\u2019interno di gruppi di donne nella Sardegna settentrionale. L\u2019analisi si concentra sulla traduzione di dispositivi tecnologici, sul posto delle donne nell\u2019informatica e sui ruoli della socializzazione, dell\u2019imitazione, dell\u2019apprendimento e dell\u2019appartenenza in questo processo. L\u2019analisi mostra la rilevanza e la differenziazione delle ecologie tecniche, e il ruolo che le emozioni come la paura del computer hanno nel disciplinare la marginalit\ue0 delle donne. Questa paura, in particolare fra le giovani donne, naturalizza il loro mancato coinvolgimento nei mondi informatici, ma pu\uf2 essere spiegata analizzando i modi in cui i sistemi tecnologici e il gender viene performato

Tecnologia e societ\ue0\ua0

Partendo dal concetto di \u201ctraduzione\u201d di un dispositivo tecnico, il libro illustra i diversi livelli di intreccio esistenti fra la nostra esperienza e la tecnologia. In particolar modo, si mettono in luce la molteplicit\ue0 dei partecipanti alla creazione, alla manipolazione e all\u2019uso di un dispositivo, e l\u2019importanza dei significati e delle interpretazioni per il suo sviluppo e per la sua integrazione nei vari contesti. Si presentano infine le metodologie utilizzate per studiare i processi socio tecnic

Rifare il pane come una volta. Le tipicit\ue0\ua0 ricombinanti e l'assenza dei panettieri

Il pane \u201ctipico\u201d, come ogni altro prodotto contemporaneo che circola in mondi sociali diversi, \ue8 esso stesso composto di diversi elementi, fra i quali i lieviti\u201cnaturali\u201d riconfigurati, la cui articolazione \ue8 l\u2019oggetto di questo studio. In questo lavoro si analizza l\u2019allineamento fra i microbiologi responsabili del progetto e alcuni tecnologi che sono responsabili della traduzione di un macchinario per il mantenimento del lievito \u201cnaturale\u201d e infine l\u2019articolazione di questo progetto fra i panettieri, la sua difficile traduzione e i problemi che essa pone allo sviluppo della convergenza. In particolare, viene ipotizzata la diffusione di uno stile autoritario di traduzione, il suo scontro con le strutture di status e con i saperi esperti non titolati, e i problemi della trasformazione di una convergenza socio tecnica (\u201cinterfacciarsi\u201d) in un allineamento. Infine, si affronta la natura ibrida e ricombinante del cibo \u201ctipico\u201d situato in processi densi sul piano tecnoscientifico

Donne al computer. Marginalit\ue0\ua0 e integrazione nell'utilizzo delle ICT.

L\u2019uso limitato delle tecnologie dell\u2019informazione e della comunicazione da parte delle donne \ue8 spesso legato a disuguaglianze di genere. Anche oggi che il principio delle pari opportunit\ue0 viene promosso dalla legislazione spesso il senso comune, sulla base di una presunta inadeguatezza delle donne, sminuisce in maniera pi\uf9 o meno consapevole le loro capacit\ue0 in campo scientifico e tecnologico e pi\uf9 in generale costituisce, assieme a gerarchie di potere e a tradizioni maschiliste, un ostacolo al loro inserimento nel mercato del lavoro. Il volume analizza il problema a partire da una ricerca su alcuni gruppi di donne sarde, che ha indagato principalmente il loro apprendimento di alcune applicazioni informatiche standard. L\u2019intento \ue8 stato quello di verificare l\u2019esistenza o meno di differenze di genere in tale processo e lo studio dei modi in cui un dispositivo tecnico si articola in gruppi sociali concreti. Indagare il rapporto fra le donne e le ICT significa anche mettere in risalto il modo in cui le convenzioni culturali, le disuguaglianze sociali e gli usi tecnici vengono trasformati in routine e naturalizzati