18 research outputs found

    Immigrazione, nuove famiglie e ruoli di genere a scuola, in famiglia e nella societ? di Lucca

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    Not yet availableIl rapporto ? il frutto di una collaborazione tra il Comune di Lucca e l'Istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali che gi? nel 2003 ha dato luogo ad un primo rapporto di ricerca sugli studenti del Comune. La seconda fase di indagini, un follow up della prima, ci ha offerto l'opportunit? di realizzare un osservatorio privilegiato delle dinamiche riferite agli atteggiamenti dell'intera galassia che orbita all'interno dell'universo-giovani: dalle famiglie agli insegnanti, dalle istituzioni locali alla scuola, ai soggetti che hanno una relazione significativa in grado di influenzare, o essere influenzata, dagli atteggiamenti del mondo giovanile. L'opportunit? di poter utilizzare i risultati delle indagini come strumenti per leggere le dinamiche, non solo sul gruppo sul quale si ? focalizzata l'attenzione, ma sulla pi? vasta rete sociale all'interno della quale il gruppo sviluppa rapporti diversi di natura relazionale (istituzionali, educativi, amicali, parentali, ?) ? una circostanza del tutto peculiare e interessante che ha dato risultati importanti anche in un'ottica di intervento. La strategia di ricerca ha previsto diverse fasi di indagine che hanno richiesto l'uso di diversi strumenti metodologici: 1.Indagine sui genitori di studenti frequentanti l'ultimo anno delle scuole medie e l'intero ciclo delle scuole superiori. L'indagine ? stata effettuata attraverso la somministrazione telefonica con metodo CATI di un questionario costruito attorno ai principali temi dell'indagine. Le interviste sono state 448, corrispondenti ad un campione delle famiglie di Lucca, stratificato per sesso ed et? dei ragazzi.; 2.Indagine sugli insegnanti, attraverso la conduzione di due focus group con docenti delle scuole medie e superiori, centrati sull'interesse degli insegnanti verso l'introduzione dei temi dell'indagine, la disponibilit? verso una formazione specifica, informazioni su eventuali esperienze pregresse ed esigenze sulla necessit? di dotarsi di strumenti didattici ad hoc; 3.Studenti e genitori a confronto sui temi dell'indagine mediante la conduzione di due focus group; 4. Focus group con operatori del tempo libero

    Sport e integrazione sociale. Indagine nelle scuole secondarie di secondo grado in Italia

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    Il rapporto presenta i risultati dello studio condotto dall’Irpps nell’ambito dell’Accordo di programma tra il Ministero del Lavoro e le Politiche sociali ed il CONI per la promozione delle politiche di integrazione attraverso lo sport. L’IRPPS ha finora condotto due indagini: la prima realizzata presso un campione studenti di scuole media e alcuni loro insegnanti; la seconda – cui è dedicato questo rapporto – ha invece interessato oltre 4000 studenti e 132 docenti in 30 scuole di 10 città italiane. I temi trattati dall'indagine sono vari; fra questi il livello di pratica sportiva, i valori e i significati attribuiti dai giovani allo sport, gli stereotipi di genere e etnici nello sport, le relazioni verticali e orizzontali. I risultati mostrano evidenti differenze di genere nei comportamenti e nelle opinioni dei giovani così come fra italiani e ragazzi di origine straniera. Questi ultimi, in particolare, mostrano un livello di pratica sportiva più basso di quello dei nativi. I risultati ottenuti richiamano all’importanza di analizzare con attenzione l’esperienza dei ragazzi nella pratica sportiva, le ragioni della (mancata) pratica e il ruolo degli adulti e degli istruttori nel veicolare i valori dello sport. Le due indagini IRPPS hanno iniziato ad esplorare questi aspetti, che dovranno essere ulteriormente approfonditi per giungere ad una più compiuta comprensione del ruolo dello sport come fattore di integrazione nelle società multiculturali

    Non conta se siamo stranieri, dobbiamo giocare tutti insieme

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    La ricerca presentata in questo rapporto illustra i risultati dell’indagine “Fratelli di sport”, svolta dall’IRPPS nell’ambito dell’Accordo di programma tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il CONI per la promozione delle politiche di integrazione attraverso lo sport. Lo studio vuole essere un contributo alla comprensione del ruolo dello sport nei percorsi di integrazione delle giovani generazioni e si è avvalso di interviste realizzate all’inizio dell’anno scolastico 2016-2017 a circa 1300 studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado ed a 34 docenti degli stessi istituti scolastici. I risultati dell’indagine restituiscono un’immagine di studenti e studentesse aperti alla convivenza con un crescente numero di coetanei con background migratorio. I giovani enfatizzano la dimensione ludica dello sport, da condividere in un gioco di squadra, ma solo una piccola parte lo percepisce come “luogo di uguaglianza”. I dati raccolti testimoniano inoltre un limitato accesso all’attività sportiva da parte dei ragazzi con un background familiare migratorio

    UNDER 18 : le ricerche dell'IRPPS sulla percezione dei cambiamenti demografici tra gli adolescenti

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    Nel periodo compreso tra il 2001 e il 2007 l’IRPPS ha promosso il progetto UNDER-18, con un approccio di ricerca originale, articolato su un impianto che ripercorre lo schema delle indagini sugli atteggiamenti verso le trasformazioni demografiche dell’IRPPS.UNDER-18 è stato svolto in collaborazione con le istituzioni locali nei comuni di Venezia, Salerno, Lucca e Milano. Questo lavoro presenta una sintesi comparativa dei risultati ottenuti nelle diverse indagini sia quantitative che qualitative. Il disegno metodologico prevede una fase qualitativa di interviste a testimoni privilegiati (insegnanti, funzionari dell’amministrazione, genitori), di focus group (operatori sociali, studenti e genitori, insegnanti) ed una fase di indagine sul campo nelle scuole selezionate attraverso la somministrazione di un questionario ad un campione di studenti. L’indagine rivolta agli studenti è finalizzata a valutare in termini di conoscenze acquisite, l’efficacia degli insegnamenti posseduti dai ragazzi riguardo alla popolazione, alle tendenze demografiche nel campo della famiglia, delle migrazioni nel paese, nella propria regione e città; a raccogliere le opinioni degli studenti sui ruoli in famiglia, a valutare la percezione del fenomeno migratorio, l’eventuale esistenza di pregiudizi verso gli immigrati e verso i ruoli di uomini e donne. Il target dell’indagine sono gli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori e dell’ultimo anno della scuola media, il questionario è articolato in 4 settori: conoscenza delle tendenze in atto, cambiamenti familiari, integrazione sociale e cittadinanza politica degli immigrati e differenze di genere. Sono anche presentati anche i risultati dell'analisi lessicale del testo relativa alle interviste ai testimoni privilegiati, inclusa una analisi delle corrispondenze lessicali

    Il sistema dei servizi antiviolenza in Italia: attori e politiche

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    Adottare strategie politiche, giuridiche e in termini di intervento a contrasto alla violenza maschile contro le donne che siano efficaci e armoniche non \ue8 facile: il fenomeno su cui devono intervenire \ue8 complesso, richiede di attivare azioni che riguardano la prevenzione, il sostegno alle vittime (inclusi i figli/e), la punizione degli autori e vanno accompagnate da strategie che permettano di problematizzare le radici socioculturali della violenza stessa, agendo sulle rappresentazioni sociali dei ruoli e delle relazioni di genere, sull\u2019accettabilit\ue0 dei comportamenti violenti e dei processi di vittimizzazione [Walby et al. 2014]. Inoltre, queste politiche coinvolgono molti attori diversi, attivi in ambiti specifici. A partire dai risultati del Progetto ViVa, il contributo analizza il sistema italiano dei servizi antiviolenza, che risulta molto dinamico e articolato, ancora in fase di stabilizzazione e attraversato da accordi e tensioni tra i molteplici attori che lo animano

    6 Miliardi di abitanti: opinione pubblica e media in Italia

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    Not yet availableQuesto lavoro affronta il tema delle relazioni che intercorrono tra la conoscenza dei fatti demografici ed la loro trasmissione attraverso i media. Il rapporto fra l\u27informazione demografica ed i media - specialmente in Italia - rappresenta un tema estremamente sensibile se si considera che, fino a poco tempo fa, la popolazione era considerata un obiettivo "politico", dunque suscettibile di manipolazioni o strumentalizzazioni emotive, mentre invece la conoscenza dei fenomeni demografici non sembra poggiarsi su una base conoscitiva solida. Il percorso seguito in questo lavoro prende spunto dall\u27analisi dei risultati di una ricerca effettuata dall\u27IRPPS nel settembre 1999 sulla conoscenza e sulle opinioni sulle tendenze della popolazione mondiale in coincidenza con la nascita del sei miliardesimo abitante della terra annunciata dall\u27ONU per il 12 ottobre 1999.Le interviste sono state effettuate sia prima che dopo la data del 12 ottobre.All\u27indagine ? stata abbinata la raccolta della rassegna stampa italiana relativa all\u27evento, al fine di effettuare un\u27analisi del contenuto dei testi pubblicati dai giornali. La ricerca rispondeva a diversi obbiettivi: avere un quadro chiaro della conoscenza delle tendenze demografiche mondiali degli Italiani, di quali fonti sono utilizzate; valutare il ruolo esercitato dalla comunicazione dei media sulle conoscenze e gli atteggiamenti verso i temi di popolazione; ed infine l\u27obbiettivo di analizzare i contenuti dell\u27informazione trasmessa da giornali e telegiornali. La prima parte del lavoro ? finalizzata alla valutazione dell\u27impatto dei media sulla conoscenza del fatto, all\u27individuazione delle modalit? con cui la popolazione ha fruito dell\u27informazione, delle strategie di apprendimento e di approfondimento, alla definizione delle caratteristiche strutturali dei diversi segmenti di popolazione coinvolti nell\u27indagine attraverso metodi di analisi statistica descrittiva basata sull\u27osservazione delle frequenze alle risposte, e l\u27applicazione del metodo degli alberi di classificazione (answer trees). La comparazione tra la quota di risposte corrette alla domanda relativa all\u27ammontare della popolazione mondiale nelle due successive indagini ci ha dato modo di valutare l\u27impatto della trasmissione mediatica dell\u27informazione. Nella prima ondata solo una minoranza di italiani ? stata in grado di rispondere correttamente al quesito. Sia la stampa cartacea che quella radio-televisiva hanno dato ampio risalto alla notizia, dunque l\u27effetto c\u27? stato, ed ha migliorato la correttezza; il ruolo dell\u27informazione mediatica ? stato quello di sintonizzare sul numero giusto chi gi? ne aveva in testa uno, mentre non ha agito su coloro che non sapevano o non ricordavano quale fosse la dimensione della popolazione mondiale. Per quanto riguarda il percorso della conoscenza analizzato attraverso la tecnica degli answer trees possiamo dire che i predittori sulla provenienza dell\u27informazione sono tra le variabili pi? importanti nella caratterizzazione dei profili di risposta. La seconda parte delle riflessioni che presentiamo riguarda l\u27altra faccia del problema: che cosa arriva al pubblico dei media, ossia come i media trattano l\u27informazione di contenuto demografico. Un\u27analisi testuale della rassegna stampa e dei testi dei telegiornali completa questa presentazione con l\u27obiettivo di far luce su alcuni meccanismi che stanno alla base del complesso rapporto tra formazione della opinione pubblica e ruolo dei media: la struttura di fondo dell\u27approccio alla notizia adottato dai giornali, le differenze e le omogeneit? di trattamento dell\u27informazione tra i gruppi di giornali, e la specificit? ed il linguaggio caratteristico di ogni gruppo di testate. Ognuno di questi risultati ? stato ottenuto attraverso una specifica tecnica di analisi statistica , l\u27analisi delle corrispondenze, la cluster analysis e l\u27analisi delle specificit? di forme e frasi del testo attraverso le frequenze. Le informazioni ed i messaggi trasmessi ai lettori - sono nel complesso complete e corrette, ma differenti approcci e linguaggi specifici emergono dai diversi gruppi di testate. Dall\u27angolo visuale dello studioso di popolazione vi sono diversi elementi di interesse, che vanno dall\u27influenza che i media possono avere sui comportamenti connessi alla sfera familiare, all\u27utilizzazione dei media per veicolare valori, messaggi e conoscenze, in una parola per divulgar
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