266 research outputs found

    Droghe da stupro: il GHB ed i suoi analoghi

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    Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole incremento di reati agevolati dall’uso di sostanze psicoattive al fine di soggiogare la volontà dell’assuntore, creando uno stato di semi incoscienza prima, e di amnesia poi, così da abusarne sessualmente o a scopo di raggiro e rapina. In tal contesto, tra le sostanze più note ritroviamo il GHB (acido gammaidrossibutirrico), i suoi precursori (GBL e 1,4-BD) ed i suoi analoghi (GHV e GVL). L’uso di queste sostanze è una problematica sanitaria e sociale di crescente interesse in tutto il mondo ed anche in Italia. Ciò nonostante, il fenomeno è mal interpretato e sottostimato, soprattutto in virtù della carenza di adeguate strutture in grado di fornire dati analitici/tossicologici specifici e per la scarsa afferenza delle vittime alle strutture sanitarie

    Ayahuasca: il vino dell'anima

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    Ayahuasca in lingua Quechua viene tradotto come Aya, anima, spirito, antenato o persona defunta; huasca liana, corda; significa perciò “liana dei morti”. Anche nota come yagé, caapi, natem, è il più importante allucinogeno della foresta amazzonica che viene consumato tradizionalmente dagli sciamani di numerose comunità indigene brasiliane nel corso di sessioni terapeutico/spirituali. Tuttavia il suo utilizzo con il passare dei secoli, la colonizzazione e la globalizzazione si è progressivamente modificato, generando nuove modalità di consumo all’interno di vari contesti ritualistici che vanno da quello turistico, a quello psichedelico puro, fino anche a quello magico/esoterico con ricadute criminogene

    Trichocereuspachanoi: quando la globalizzazione minaccia la tradizione

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    Negli ultimi anni, nello specifico dal 2010 al 2015, sono state intercettate dall’Early Warning System più di 560 nuove sostanze psicoattive tra cui anche piante ed estratti vegetali. All’interno di questo panorama, si inserisce il sanpedro, un cactus mescalinico appartenente al genere Echinopsis o Trichocereus usato dalle popolazioni andine dell’Equador, Bolivia e in modo particolare del Perù, per scopi mistico e medico-curativi. La bevanda a base di mescalina, da qualche decennio ha varcato i confini storico-culturali nella quale era inserita, approdando anche nei mercati europei e in quello nazionale. Oggigiorno infatti, il sanpedro, eradicato dal proprio contesto mistico-religioso, grazie al suo contenuto mescalinico e alla facile reperibilità via internet, trova ampio spazio come sostanza d`abuso a scopi puramente ricreativi. In Italia, sebbene la mescalina sia inserita tra le sostanze stupefacenti e psicotrope e dunque considerata una sostanza illegale, la coltivazione e il consumo del cactus è ad oggi consentita. La legittimità di coltivare e consumare piante i cui principi attivi dimostrano avere effetti psicoattivi, ha favorito la diffusione su larga scala, di una nuova frontiera del mercato delle sostanze d`abuso

    Captagon: la droga dell'ISIS

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    La Fenitillina, è uno stimolante sintetico meglio noto come “Captagon” e utilizzata, solo per un periodo limitato, come farmaco per l’ADHD, la narcolessia e la depressione. Recentemente è apparsa nel commercio delle sostanze psicoattive, tra le sostanze utilizzate dai miliziani dell’ISIS prima dei loro attacchi terroristici. Il triste connubio: “uso di sostanze psicoattive-atti terroristici”, è un fenomeno recentemente definito come “Farmacoterrorismo”, per definire tutti quegli atti terroristici influenzati dall’uso di sostanze psicoattive che, inevitabilmente, aumentano e precipitano la gravità di tali attacchi. Questo fenomeno sembra annoverare tra i suoi principali protagonisti proprio il “Captagon” e i suoi derivati, la cui produzione sembra essere incrementata notevolmente non solo nel Medio Oriente, ma anche nell’Unione Europea grazie al ruolo fondamentale dell’e-commerce

    Dall’America all’Asia: Salvia divinorum e Mitragyna speciosa

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    Il numero di nuove sostanze psicoattive (NSP) acquistabile in internet e le informazioni relative alla loro modalità di assunzione a scopi curativi, ricreazionali e spirituali, stanno aumentando costantemente. Nomi come “legal highs”, “herbal highs” e “etno-drugs”, inducono i consumatori a credere che questi prodotti siano sicuri e naturali, sottostimandone o volutamente trascurandone le loro potenzialità farmaco-tossicologiche. Oltre a questo, l’impiego di sostanze naturali tradizionalmente impiegate all’interno di un rituale ben definito in etnie specifiche, in nuovi contesti ricreativi, porta spesso all’abuso delle stesse sostanze (Marti, 2013; 2015). Infatti, mentre l’uso tradizionale/etnico di queste sostanze naturali, non sembra essere associato a dipendenza, intossicazioni o problemi legati alla salute, una volta raggiunto il mercato mondiale, si assiste invece ad una escalation di problematiche ed intossicazioni. Queste derivano soprattutto dal fatto che uscendo da un contesto tradizionale per accedere in uno prettamente ricreazionale, cambiano numerosi fattori fondamentali tra cui: la via di somministrazione, la quantità assunta, l’assunzione di sostanze pure e la co-somministrazione con altre sostanze psicoattive

    Un distillato di bohèmienne tutt'ora famoso: l'assenzio

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    L'assenzio è un distillato ad alta gradazione alcolica 60-70° all'aroma di anice, generalmente dalla colorazione verde smeraldo o verde chiaro, derivato da erbe quali i fiori e le foglie dell’Artemisia absinthium L. dal quale prende il nome. Le proprietà officinali della pianta sono conosciute ed utilizzate fin dall’antichità dal momento che la pianta e le sue applicazioni terapeutiche sono addirittura citate in un papiro egiziano del 1500 a.C. Tale distillato conobbe una diffusione eccezionale nell’800, e divenne particolarmente noto alla fine del secolo, grazie alla fama che ebbe tra gli artisti e gli scrittori di Parigi. Il successo dell’assenzio in Europa fu clamoroso, ma altrettanto rapido fu poi il suo declino. Infatti, scomparve da tutti i mercati d’Europa e d’oltre oceano in poco più di un decennio. Attualmente l’assenzio, ritornato in voga, trova applicazione durante la celebrazione di numerose ritualità magico-esoteriche dove lo si celebra come capace di ridurre la carica aggressiva, sviluppare la calma e fortificare corpo e mente. Siti internet di matrice magico-occultista riportano il suo consumo durante lo svolgimento di vari rituali. Questo utilizzo “nascosto” ma diffuso ha posto le basi per indagarne il suo reale consumo voluttuario tra i giovani, in considerazione della sua facile reperibilità e dei suoi effetti farmaco-tossicologici

    Acute DOB and PMA Administration Impairs Motor and Sensorimotor Responses in Mice and Causes Hallucinogenic Effects in Adult Zebrafish

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    The drastic increase in hallucinogenic compounds in illicit drug markets of new psychoactive substances (NPS) is a worldwide threat. Among these, 2, 5-dimetoxy-4-bromo-amphetamine (DOB) and paramethoxyamphetamine (PMA; marketed as "ecstasy") are frequently purchased on the dark web and consumed for recreational purposes during rave/dance parties. In fact, these two substances seem to induce the same effects as MDMA, which could be due to their structural similarities. According to users, DOB and PMA share the same euphoric effects: increasing of the mental state, increasing sociability and empathy. Users also experienced loss of memory, temporal distortion, and paranoia following the repetition of the same thought. The aim of this study was to investigate the effect of the acute systemic administration of DOB and PMA (0.01-30 mg/kg; i.p.) on motor, sensorimotor (visual, acoustic, and tactile), and startle/PPI responses in CD-1 male mice. Moreover, the pro-psychedelic effect of DOB (0.075-2 mg/kg) and PMA (0.0005-0.5 mg/kg) was investigated by using zebrafish as a model. DOB and PMA administration affected spontaneous locomotion and impaired behaviors and startle/PPI responses in mice. In addition, the two compounds promoted hallucinatory states in zebrafish by reducing the hallucinatory score and swimming activity in hallucinogen-like states

    Regulation of miRNAs as new tool for cutaneous vitality lesions demonstration in ligature marks in deaths by hanging

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    This study aims to demonstrate that the application of miRNA expression in forensic pathology, in cases of hanging, applying the method on skin samples. The proposed investigative protocol allowed us to highlight a different miRNA expression in the skin ligature marks of subjects who died by hanging compared to healthy skin control samples. The results obtained showed an increase in the expression of miRNAs recognized as regulators of the inflammatory response in skin lesions such as miR125a-5p and miR125b-5p. Furthermore, overexpression of additional miRNAs – miR214a-3p, miR128-3p, miR130a-3p, and miR92a-3p – with anti-inflammatory activity was highlighted. It was possible to document a statistical significance to control skin samples only for miR103a-3p (p < 0.05), miR214-3p and miR92a-3p (p < 0.01) The upregulation of miR222-3p and miR150-5p, respectively related to mast-cell activation and neutrophils after the application of traumatic stimuli supports the immunohistochemical data showed in literature. The diagnostic accuracy of miRNAs could expand the range of diagnostic tools available in the assessment of the vitality of a lesion

    Untargeted Metabolic Profiling of 4-Fluoro-Furanylfentanyl and Isobutyrylfentanyl in Mouse Hepatocytes and Urine by Means of LC-HRMS

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    The diffusion of new psychoactive substances (NPS) is highly dynamic and the available substances change over time, resulting in forensic laboratories becoming highly engaged in NPS control. In order to manage NPS diffusion, efficient and innovative legal responses have been provided by several nations. Metabolic profiling is also part of the analytical fight against NPS, since it allows to identify the biomarkers of drug intake which are needed for the development of suitable analytical methods in biological samples. We have recently reported the characterization of two new analogs of fentanyl, i.e., 4-fluoro-furanylfentanyl (4F-FUF) and isobutyrylfentanyl (iBF), which were found for the first time in Italy in 2019; 4F-FUF was identified for the first time in Europe and was notified to the European Early Warning System. The goal of this study was the characterization of the main metabolites of both drugs by in vitro and in vivo experiments. To this end, incubation with mouse hepatocytes and intraperitoneal administration to mice were carried out. Samples were analyzed by means of liquid chromatography-high resolution mass spectrometry (LC–HRMS), followed by untargeted data evaluation using Compound Discoverer software with a specific workflow, designed for the identification of the whole metabolic pattern, including unexpected metabolites. Twenty metabolites were putatively annotated for 4F-FUF, with the dihydrodiol derivative appearing as the most abundant, whereas 22 metabolites were found for iBF, which was mainly excreted as nor-isobutyrylfentanyl. N-dealkylation of 4F-FUF dihydrodiol and oxidation to carbonyl metabolites for iBF were also major biotransformations. Despite some differences, in general there was a good agreement between in vitro and in vivo samples
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