59 research outputs found

    Questua, sacrificio e banchetto rituale nelle feste campestri della Sardegna

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    La questua di denaro, di alimenti e di capi di bestiame, il sacrificio di questi ultimi e il banchetto collettivo sono ancora oggi fra le azioni rituali più importanti delle feste campestri della Sardegna. Attraverso la descrizione e l’analisi di alcuni casi di studio, il contributo si propone di indagare l’importanza del cibo in ambito festivo. Durante il banchetto, infatti, si creano e si rinnovano relazioni e gerarchie, si esalta l’abbondanza e il consumo, si ribadisce l’appartenenza alla comunità e al culto comunitario. Il cibo, in sostanza, diviene un importante e imprescindibile strumento di comunicazione sociale.The begging of money, food and livestock, the sacrifice of the latter and the collective banquet are still today among the most important ritual actions of the Sardinian rural festivals. Through the description and analysis of some case studies, the contribution aims to investigate the importance of food in the festive sphere. In fact, during the banquet, relations and hierarchies are created and renewed, abundance and consumption are exalted, membership of community and community worship is reiterated. In essence, food becomes an important and inescapable tool for social communication

    Il Pastoralismo sardo nella dimensione euro-mediterranea: analisi antropologica e questioni economico-sociali

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    This research work examines the anthropological and socio-economic dynamics of the practice of pastoralism in Sardinia in relation to the Euro-Mediterranean context. As evidenced in the literature review, there has been a significant lack of research on this topic over the past twenty years. This justifies the descriptive and interpretative nature of the present study as well as highlighting its relevance to the contemporary moment. Here, an investigation of the political, economic and socio-cultural processes after WWII is followed by an analysis of current issues concerning pastoralism, with special attention to the question of the price of milk, and the consequences of the Bluetongue epidemics. These, together with other relevant processes such as the practice of sheep farming within current EU farming schemes, the generational discontinuity in the agricultural sector, with the ensuing need for migrant workers in the local firms, the transition from manual to mechanical and technological work, the impact of globalisation (especially of economic globalisation) have contributed to a reorganisation of the traditional pastoral system. As a result, a new model of shepherd, and a new form of pastoralism have emerged

    Dop e Slow Food: formaggi siciliani fra politiche alimentari, strategie di mercato e retorica identitaria

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    The aim of the present contribution is the analysis of the political and economic and socio-cultural dynamics involved in the protection, enhancement and marketing of some dairy products of Sicily, considered both as commercial goods and cultural / identity expressions of a specific place. We will focus on the field of action and repercussions of the PDO and Slow Food brands according to the experience of some farmers belonging to the Consortia and Presidia, and also on the aspects converging on and affecting the construction of these products, as well as on the rhetorical identities emphasized by commercial strategies

    La fiera dell'ospitalitĂ  e delle vanitĂ . La festa novenaria di san Francesco di Lula

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    L'articolo descrive la festa novenaria di san Francesco di Lula, una delle maggiori occorrenze festive della Sardegna. In particolare, sono indagate le fasi piĂą importanti della ricorrenza: l'elezione del priore, il pellegrinaggio, la dimensione equestre dell'8 maggio, S'arbore

    Le Tradizioni popolari di Nuoro di Grazia Deledda

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    Writing today about Grazia Deledda's Popular Traditions of Nuoro imposes an immediate and not easy comparison with those who have already written and said in an anthropological key of the Nuoro work and writer, that is, the authoritative exponents of the Ciresian school – and Cirese first , and not always, almost never one could say, they wrote and/or said about it in enthusiastic terms. Their positions, perplexities, points of view are almost completely shared even if at the same time in the opinion of the writer, perhaps, sometimes, Deledda has been written and said too severely. The contribution wants to try to question the Sardinian Nobel differently, or try to think again about the demological materials collected for the «Rivista delle Tradizioni Popolari Italiane» and about those that merged into his narrative work, evaluating the possible usefulness of these materials and the Deleddian legacy

    Recensione di: Antropologia dell’alimentazione. Produzione, consumo, movimenti sociali

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    Recensione di: Antropologia dell’alimentazione. Produzione, consumo, movimenti social

    Le sacre rappresentazioni della Settimana santa in Sardegna: il caso di Galtellì

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    Il saggio indaga la settimana santa di Galtellì (Nu) e segnatamente le dinamiche di cambiamento che l’hanno interessata, le politiche e le poetiche identitarie che la sostengono, le relazioni di potere che in essa si addensano

    “IDENTITÀ” E “AUTENTICITÀ” IN SARDEGNA. UNA LETTURA ANTROPOLOGICA

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    Il contributo vuole riflettere sulle identità e sui processi di costruzione identitaria in Sardegna, “esogeni” ed “endogeni”, “positivi” e “negativi”, e su come questi orientino il senso comune nell’impiego di determinate categorie, segnatamente quella di autenticità. Nel primo paragrafo si tenterà di inquadrare, alla luce del recente dibattito antropologico, la nozione di identità, e con essa quella di autenticità, con l’obiettivo di ragionare sui processi di eteroidentificazione e di autorappresentazione, ossia di definizione e schematizzazione della realtà attraverso rappresentazioni individuali e collettive, che contribuiscono a categorizzare, classificare, distinguere e accomunare. Nel secondo paragrafo verranno analizzate alcune identità sarde, quelle maggiormente ricorrenti nei discorsi e nelle retoriche identitarie di soggetti economici e istituzionali, operatori turistici, attori sociali, ecc. Infine, si rifletterà sui diversi modi di intendere l’identità e l’autenticità, e cioè su come queste categorie si costituiscano come campi semantici di particolare potenza da cui emerge lo scarto tra il punto di vista dello studioso, in questo caso quello dell’antropologo, e le idee, ma soprattutto le istanze, del gruppo sociale oggetto del suo studio
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