18 research outputs found

    Ottimizzazione delle tecniche di rilievo mediante l\u2019applicazione del programma Fotorad

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    In questa ricerca, che \ue8 stata condotta con metodo e scrupolosit\ue0 nell\u2019ambito del Corso di \u201cRilevamento Fotogrammetrico dell\u2019Architettura\u201d dell\u2019Universit\ue0 di Genova, la candidata Paola Ottonello e il docente Giancarlo Pinto, hanno voluto conoscere ed approfondire le reali qualit\ue0 del programma Fotorad, impostando la ricerca come tesi di laurea per raggiungere lo scopo di testare anche la migliore qualit\ue0 dei supporti tecnologici da impiegare al fine di ottenere una restituzione omologica corretta verificandone le potenzialit\ue0 reali del programma per poi riversare queste conoscenze nell\u2019ambito del corso

    Lavoro e abilit\ue0 manuale

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    Pubblicazione sui temi e metodi costruttivi, di decorazione e di arredo, eseguiti con materiali lapidei in Liguria dal Medioevo agli inizi del nostro secolo al fine di porre in evidenza il problema del recupero e del restauro. Gli accessi delle chiese sono in genere impreziosite dai \u201criss\ueau\u201d tecnica di decorazione con pietre di diverso colore che sta scomparendo per la difficolt\ue0 di realizzazione

    La cartografia tematica a servizio dello sviluppo e della valorizzazione del territorio: l\u2019esempio di Arenzano e la sua rete sentieristica

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    La ricerca di \u201cnuove offerte\u201d per il turismo \ue8 uno dei temi che interessano di pi\uf9 le Amministrazioni locali e la riscoperta di vecchi sentieri ormai abbandonati, ma ancora visibile sul territorio, \ue8 un bene inestimabile da valorizzare e da potenziare. Analizzando il territorio di Arenzano sono emersi dei tracciati che vale la pena di riqualificare e intervenire prima che il tempo li cancelli definitivamente. Da qui nasce il progetto che \ue8 stato realizzato in forza della Convenzione stipulata fra la Facolt\ue0 di Architettura - Dipartimento POLIS - dell\u2019Universit\ue0 di Genova e il Comune di Arenzano, al fine di valorizzare e promuovere il territorio. \uc8 il risultato di un duplice percorso di ricerca, elaborato sia nell\u2019ambito di un\u2019attivit\ue0 di tirocinio presso il Dipartimento POLIS sia quale oggetto di Tesi di laurea, con particolare riguardo al \u201cSentiero degli Inglesi\u201d

    Ideazione della progettazione della mostra futuristica

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    Da un progetto dell\u2019Aministrazione Comunale per celebrare il centenario del movimento fondato da F.T. Marinetti in cui Albisola ha avuto un ruolo fondamentale. Progetto ed organizzazione degli spazi espositivi della mostra. Alestimento del set fotografico per l\u2019eseguzione delle foto dei vari mobili che sono stati esposti

    Presentazione dell'opera (vol.1-2-3-4)

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    Presentazione dell'opera riproposta uguale nei quattro volum

    The Role of Victims’ Self-Efficacy in Perceptions of Blanket Amnesty and Engagement in Transitional Justice Processes: : May 27 Massacre, 1977, and The Blank Amnesty in Angola  

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    How do victims of violence perceive blanket amnesties as part of transitional justice mechanisms in war-torn societies? The amnesty law is critical for conflict resolutions and post-conflict reconciliation processes. Governments and third parties use amnesties as a transitional justice instrument to end the violence because it ensures that conflict leaders will accept to engage in peace talks. However, a blanket amnesty restrains the victims’ narratives of past atrocities in the transitional justice process in exchange for peace. The amnesty in Angola illustrates this policy. The attempt to balance past and future avoids the risks of too much truth-telling from breaking peace negotiations. In a situation where peace and justice compete, this paper considers the victims as agents in the process.  To this end, I enquire about the victims’ views about blanket amnesty. To find out, I explore the victims’ perceptions of the blanket amnesty in Angola and their engagement in transitional justice processes through their self-awareness. Specifically, how they apprehend their capabilities and social-political environment opportunities to change. For this purpose, I used Bandura’s self-efficacy theory of human agency to glean the victims’ consciousness of the political environment and capabilities. I argue that the victims’ self-efficacy level determines their perceptions of blanket amnesty and engagement as part of the transitional justice process that inflicts such an overwhelming impact on their lives. This study offers a micro-level interdisciplinary perspective to the transitional justice study field

    La Chiesa di Nostra Signora di Loreto a Finale Ligure\u201d Comparazione tra software per la restituzione fotogrammetrica

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    I lavori di restauro intrapresi nel 2006 dal Ministero per i Beni e le Attivit\ue0 Culturali con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria sulla \u201cChiesa di Nostra Signora di Loreto\u201d a Perti, frazione di Finale Ligure; ci hanno dato l\u2019occasione di poter svolgere la nostra ricerca realizzando un rilievo rigoroso, abbinando metodi diretti a metodi indiretti; potendo cos\uec sperimentare due software di restituzione e successivamente comparare i risultati ottenuti al fine di perfezionare una metodologia flessibile e di facile utilizzo ma che garantisca, al contempo, la precisione del risultato

    The Role of Victims’ Self-Efficacy in Perceptions of Blanket Amnesty and Engagement in Transitional Justice Processes: : May 27 Massacre, 1977, and The Blank Amnesty in Angola  

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    How do victims of violence perceive blanket amnesties as part of transitional justice mechanisms in war-torn societies? The amnesty law is critical for conflict resolutions and post-conflict reconciliation processes. Governments and third parties use amnesties as a transitional justice instrument to end the violence because it ensures that conflict leaders will accept to engage in peace talks. However, a blanket amnesty restrains the victims’ narratives of past atrocities in the transitional justice process in exchange for peace. The amnesty in Angola illustrates this policy. The attempt to balance past and future avoids the risks of too much truth-telling from breaking peace negotiations. In a situation where peace and justice compete, this paper considers the victims as agents in the process.  To this end, I enquire about the victims’ views about blanket amnesty. To find out, I explore the victims’ perceptions of the blanket amnesty in Angola and their engagement in transitional justice processes through their self-awareness. Specifically, how they apprehend their capabilities and social-political environment opportunities to change. For this purpose, I used Bandura’s self-efficacy theory of human agency to glean the victims’ consciousness of the political environment and capabilities. I argue that the victims’ self-efficacy level determines their perceptions of blanket amnesty and engagement as part of the transitional justice process that inflicts such an overwhelming impact on their lives. This study offers a micro-level interdisciplinary perspective to the transitional justice study field

    L’esmololo nel controllo della risposta emodinamica all'intubazione tracheale in anestesia orl

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