1,279 research outputs found
Charged-particle multiplicity with ALICE at the LHC
The pseudorapidity density and multiplicity distributions of charged
particles have been the first measurements carried out with the ALICE detector
at the LHC. After an introduction on the experiment and some details on the
subdetectors relevant for these measurements, results from minimum bias
proton-proton collisions at 0.9, 2.36 and 7 TeV are presented. Comparisons with
other measurements and model predictions are also discussed.Comment: 6 pages, 4 figures, 2 tables; Il Nuovo Cimento (2011
First Results with Heavy-Ion Collisions at LHC from ALICE
In November 2010 the ALICE experiment at CERN has collected the first Pb--Pb
collisions at = 2.76 TeV produced by the LHC. A first
characterization of the hot and dense state of matter produced in this new
energy domain became available shortly after the run. In this paper we present
the results on charged-particle multiplicity, Bose-Einstein correlations,
elliptic flow and their dependence on the collision centrality. Results from
first measurements of strange and identified particle production and
suppression of high-momentum hadrons with respect to collisions are also
reported.Comment: 3 pages, 3 figures, PANIC 2011 Conferenc
New sources of cultural history of education: Italian trademark pictures as vehicles of colonial prejudices during the Fascist era
This paper uses an effective contextualisation of the images used in registered trademarks, to demonstrate how heuristic developments can go beyond the already-studied link be- tween material history and trademarks history (Hamilton 2009). It analyzes the meaning of a series of Italian trademark pictures with regards to the cultural environment which produced them and on which they impacted. It argued that those images played a role as indirect education factor as far as they strengthened stereotypes already promoted by in- stitutional racism.This contributes to a better understanding of the Italian colonial prejudices in the 20th century (Gabrielli 2013; Labanca 2000; Triulzi 1999; Castelli 1998)
La formazione dei docenti di ginnastica nellâOttocento: nascita di una professione in Italia
The article analyses some early gymnastics teachersâ lives in order to improve the understanding of their process of professionalization. The research focuses on the first generation of Italian gymnastics teachers (1861-1878) and sheds light on the development of teaching qualifications adopted in Latin Europe (Italy, France, Spain, Portugal). Teachersâ careers are investigated using archival sources taken from the series «Ufficio del Personale (1860-1880)» in the Central State Archive
Paolo Alfieri, Le origini della ginnastica nella scuola elementare italiana. Normativa e didattica di una nuova disciplina, Lecce-Rovato, Pensa multimedia, 2017, pp. 184
Il volume di Alfieri si pone, al contrario, lâobiettivo di ricostruire per la scuola primaria italiana ottocentesca un modello di teoria ginnastica scolastica espressione di una volontĂ politica di riforma, a suo parere scarsamente innervata di spirito etico-militaristico. Lâautore circoscrive dunque la sua analisi alle numerose fonti letterarie e normative allâinterno di una prospettiva diacronica molto precisa â dalla fine del Settecento al penultimo decennio dellâOttocento â e in relazione a un ambito scolastico rappresentato dal grado dâistruzione primario italiano
Teachers and gyms at the beginnings of gymnastics in Southern Italian schools. The 1864 survey
This paper presents an analysis of gyms and gymnastics teachers in Southern Italy in the 1860s based on the survey conducted by the Ministry of education in 1864. On the background of national and international literature, the research aims to explore the gyms' material conditions and the forms of teachers' education and training. It argues that both poor equipment and low-level training affected the teaching practices of the first generation of gymnastics teachers. The paper contributes to a better understanding of regional and local features of the process of nation-building after the Unification (D'Ascenzo 2013)
Il Convegno âStampa e Sportâ (1965) a Bari nelle carte di GiosuĂš Poli (1903-1969)
Il presente contributo intende verificare, attraverso la lettura delle carte conservate presso l'Archivio privato di GiosueÌ Poli, quali rapporti intercorsero tra le istituzioni sportive (in primis il Coni e le Federazioni da questo dipendenti) e la stampa italiana nel corso del Convegno "Stampa e Sport", svoltosi a Bari nel 1965. La stampa sportiva era infatti ritenuta colpevole dal Coni di mitizzare i professionisti dello sport, incoraggiando la gioventuÌ alla pratica delle attivitaÌ sportive piuÌ lucrose a danno di quelle dilettantistiche. Particolare importanza eÌ stata attribuita alla querelle intercorsa fra GiosueÌ Poli, presidente della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera), e Nicola Oberdan La Forgia, presidente della societaÌ Pallacanestro di Bari. Centro della discussione era una diversa visione del ruolo che il singolo (dirigente, giornalista o praticante di attivitaÌ fisica) avrebbe dovuto ricoprire all'interno di un processo di rinnovamento educativo e morale delle discipline sportive, e delle responsabilitaÌ attribuite allo Stato e alle sue istituzioni. Le conclusioni espresse al termine del convegno andarono oltre una ri-definizione dei rapporti esistenti fra stampa e istituzioni sportive, dimostrando come, a partire dagli anni Sessanta, la stessa definizione di attivitaÌ sportiva fosse posta in crisi, perdendo il suo carattere semantico univoco, a favore invece dell'affermazione di un linguaggio giornalistico sportivo interessato piuÌ al commento e alla valutazione dell'evento sportivo (in un'ottica aggregante che presuppone la lettura del giornale sportivo come rito sociale) e meno ai contenuti. La stampa poteÌ cosiÌ affermare una propria specificitaÌ mediatica, abbandonando il racconto degli eventi alla Tv e riservandosi il ruolo di mantenere e prolungare il dibattito acceso dalle trasmissioni sportive
La costruzione di unâidentitĂ nazionale contrapposta allâalteritĂ in EtĂ liberale. Pregiudizi culturali nei confronti dellâAfrica nelle immagini dei marchi depositati presso lâArchivio Centrale di Stato
l presente contributo intende analizzare la genesi della costruzione di unâi- dentitĂ nazionale italiana fortemente contrapposta a quella rappresentata dallâ«alterità », costituita dalle popolazioni delle colonie conquistate tra la fine dellâOttocento e gli anni Venti del Novecento. La presente analisi, tenendo conto degli studi in campo storico- educativo, tra gli altri, di Gabrielli (2013, 2015), e degli indirizzi piĂč generali nel campo della storia coloniale tracciati da Del Boca (1988) e Labanca (2002), intende esplorare una serie di stereotipi razzistici sviluppatesi in contesti non scolastici, costituiti dalla diffusione e conseguente ricezione da parte dei consumatori delle immagini dei «mar- chi» delle aziende italiane attive in quellâarco temporale, che hanno fortemente influen- zato la rappresentazione italiana dellâ«alterità » negli anni compresi fra la costituzione della prima colonia italiana (Eritrea, 1890) e lâavvento del Fascismo (1922)
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