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    Early twentieth-century research in Italy on the perception time

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    Introduzione al Rapporto

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    Il PNRR rappresenta una sfida per l’Italia e, senza dubbio, in questa sfida i Comuni si trovano in prima linea. Certamente ci sarà occasione di affrontare le tematiche connesse al PNRR anche nel prossimo Rapporto (e probabilmente anche in quello successivo) perché si tratta di un’occasione unica che, se avrà successo, potrà essere ripetuta, attivando un circuito virtuoso mai visto prima. Impegnerà i prossimi Rapporti perché è un progetto concentrato. Quest’anno raccontiamo i preliminari, nel 2023 si vedrà la sostanza e, nel 2024, potremo valutare successi o fallimenti. La preoccupazione è d’obbligo. Il limite più evidente del PNRR, che dal punto di osservazione dei Comuni appare chiaro, è l’approccio dirigistico e centralistico dell’impostazione e, nelle sue prime mosse, dell’implementazione. Approccio che mostra già i suoi limiti; costretto tra diversi governi, emerge un’incapacità cronica del sistema Paese di programmare a breve e a lungo termine (basti pensare solo un attimo alla caotica decisione di bilancio) con sostanziali disfunzioni del nostro sistema multilivello che troppo raramente vede una chiara governance
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