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Territorializzare la politica di coesione alla scala metropolitana. Il caso di Torino
A partire dai risultati del progetto ESPON METRO, il contributo proposto esplora il ruolo della città metropolitana di Torino nell’attuazione e nella territorializzazione della politica di coesione. A tal fine, gli autori approfondiscono il contesto istituzionale, le capacità e le prospettive della città metropolitana nel quadro della politica di coesione, anche in relazione alla situazione regionale e nazionale. Tra le 14 città metropolitane italiane, quella di Torino è la più ampia e la quarta per popolazione; comprende 312 comuni, localizzati su un territorio molto eterogeneo e ben più esteso dell’area urbana funzionale incentrata sul capoluogo. Per tali ragioni, l’autorità metropolitana opera in un contesto policentrico ed estremamente frammentato, in cui poteri e competenze sono distribuiti tra numerosi attori pubblici e privati. Benché in generale gli obiettivi di sviluppo metropolitano si possano collocare nel quadro della politica di coesione, la sfida principale è quella di aprire canali di dialogo con gli enti sovra e sottordinati circa la programmazione e la gestione dei fondi di coesione, attività nelle quali la città metropolitana ha ad oggi un ruolo limitato. Le sfide e le raccomandazioni presentate nel paper aprono questioni di rilevanza non solo locale ma anche nazionale ed europea, toccando temi che, al di là delle specificità del contesto torinese, riguardano molte altre realtà metropolitane
Quali strumenti per l’uso sostenibile del suolo? Un’indagine tipologica nel contesto europeo
Il grado di sostenibilità dell’uso del suolo dipende, da un lato, dai processi socioeconomici che alimentano le trasformazioni spaziali e, dall’altro, dall’efficacia degli strumenti di governo del territorio volti a regolare tali processi. Sull’argomento il programma ESPON ha recentemente avviato il progetto di ricerca Sustainable Urbanisation and land-use Practices in European Regions (SUPER), che mira a ricostruire le principali dinamiche di uso del suolo in Europa rapportandole anche agli interventi messi in atto nei vari paesi per favorirne la sostenibilità (ESPON 2019). Gli interventi analizzati sono 227 e riguardano nel complesso 39 paesi europei (28 paesi UE e 11 paesi non-UE). Il contributo qui proposto discute i primi risultati dell’indagine in corso, in base ad alcune classificazioni: (i) la scala di interesse; (ii) la tipologia di territori oggetto di intervento; (iii) la tipologia degli interventi; (iv) la tipologia degli strumenti. Ne emergono alcune riflessioni circa l’efficacia degli interventi messi in atto in Europa per favorire un uso sostenibile del suolo, anche rispetto al contesto dei diversi sistemi di governo del territorio
Measurement of hadronic cross section and preliminary results on the pion form factor using the radiative return at DAPHNE
In the fixed energy environment of the collider DANE, KLOE
can measure the cross section of the process hadrons as a
function of the hadronic system energy using the radiative return. At energies
below 1 GeV, is the dominating
hadronic process. We report here on the status of the analysis for the
e^{+}e^{-} \to \ppg channel, which allows to obtain a preliminary measurement
of the pion form factor using an integrated luminosity of .Comment: Invited talk at the Seventh International Workshop on Tau Lepton
Physics (TAU02-WE07), Santa Cruz, Ca, USA, Sept 2002, 9 pages, LaTeX, 9 eps
figure
Measuring the hadronic cross section via radiative return
Recently it has been demonstrated that particle factories, such as DAPHNE and
PEP-II, operating at fixed center-of-mass energies, are able to measure
hadronic cross sections as a function of the hadronic system energy using the
raditive return. This paper is an experimental overview of the progress in this
aera. Preliminary results from KLOE for the process e+e- -> \rho \gamma ->
\pi+\pi-\gamma and a fit to the pion form factor are presented. Some first
results from the BABAR collaboration are also shown.Comment: Invited talk presented at RADCOR/Loops and Legs 2002, Kloster
Banz/Germany, September 8-13 2002, 6 pages, 2 Figures; v1: references added,
typos correcte
Measurement of the branching fraction for the decay KS --> pi e nu
We present a measurement of the branching ratio BR(KS --> pi e nu) performed
using the KLOE detector. KS mesons are produced in the reaction e+ e- --> phi
--> KS KL at the DAFNE collider. In a sample of about 5 million KS-tagged
events we find 624 +- 30 semileptonic KS decays. Normalizing to the KS --> pi+
pi- count in the same data sample, we obtain BR(KS --> pi e nu) = (6.91 +-
0.37) 10^-4, in agreement with the Standard Model expectation.Comment: 9 pages, 5 Encapsulated Postscript figures. Submitted to Phys. Lett.
Measurement of Gamma(phi -> eta' gamma)/Gamma(phi -> eta gamma) and the pseudoscalar mixing angle
We have measured the radiative decays phi -> eta gamma, phi ->etaprime gamma
selecting pi+ pi- gamma gamma gamma final state in a sample of about 5 times
10^7 phi mesons produced at the Frascati phi factory DAFNE. We obtain Gamma(phi
-> etaprime gamma)/Gamma(phi -> eta gamma)=(4.70 +- 0.47 +- 0.31) times 10^-3.
From this result we derive new accurate values for the branching ratio BR(phi
->etaprime gamma) = (6.10 +- 0.61 +- 0.43) times 10^-5, and the mixing angle of
pseudoscalar mesons in the flavour basis phi_P=(41.8 +1.9 -1.6) degrees.Comment: Submitted to Phys. Lett.
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