60 research outputs found
Dalla civil conversazione all'omelia: la parabola di Francesco Berni
Il saggio si occupa del Rifacimento berbiano dell'Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo
Immagine e immaginazione nelle "Rime" del Tasso
Il saggio mette in evidenza la forte componente erotica presente nelle rime tassiane mettendola in parallelo con quella del poema
Riflessioni sparse su un poema molto commentato
L’intervento si sofferma sul commento di Emilio Bigi all’Orlando furioso (1982), recentemente riproposto da Cristina Zampese (2012), partendo da una breve storia della tradizione esegetica cinquecentesca del poema ariostesco. Mette poi in luce alcuni caratteri fondamentali del commento bigiano: ampiezza delle singole note, ricchezza di livelli di analisi (lessicale, stilistica, retorica, intra e intertestuale, variantistica, storico-biografica), conformità delle note a un’interpretazione globale del poema, che potremmo sintetizzare nella formula dell’“armonia conquistata”. Cabani si interroga infine su quale potrebbe essere la forma di un nuovo commento che, senza perdere la ricchezza di quello bigiano, pervenga a una maggior distinzione e a nuova distribuzione delle fasce esegetiche. In particolare, Cabani si chiede se e in quale parte dell’apparato critico intertestualità e variantistica debbano essere collocate a integrazione delle semplici note interpretative.This paper deals with Emilio Bigi’s commentary to the Orlando furioso (1982), recently reprinted by Cristina Zampese (2012). Starting with a short history of the sixteenth-century exegetical tradition, it dwells on some of the main features of Bigi’s commentary: the amplitude of the annotations, the richness of their analytical levels (lexical, stylistic, rhetorical, intra- and intertextual, historico-biographical, and its constant attention to variants), their compliance with a comprehensive interpretation of the poem, which might be defined as a “conquered harmony”. Lastly Cabani discusses what form and shape might take a future commentary to Ariosto’s poem, so that, without losing the richness of Bigi’s work, it might introduce a new arrangement in the explanatory apparatus, to be split into two or more distinct bands. In particular, she considers whether, and within which band of the apparatus, should be put the intertextual and variant reference, in order best to compliment the mere explanatory notes
Esibire o nascondere? Osservazioni sulla citazione nel “Furioso”
Starting by remarking that Ariosto programmatically avoids mentioning his models, this essay endeavours to clarify Ariosto’s attitude (displaying or hiding?) towards the Vernacular auctoritates (first of all, Dante and Petrarca), and to understand the reasons why he is so reluctant to mention his models – indeed, much more reluctant in comparison with the sixteenth-century common practice. Ariosto likes hiding rather than exhibiting, as he does not believe in the concept of auctoritas per se; above all, he denies the possibility of predominance of a single voice over the others
25 ottave per piccola osteria degli anni Trenta (GIOVANNI ORELLI)
Il saggio introduce 25 ottave inedite di Giovanni Orelli inserendole all'interno della poetica orelliana e dei suoi temi predilett (il gioco, l'osteria, la grammatica, ecc.
Lezioni inedite sull'ottava (Mario Fubini)
Le lezioni sull'ottava, sinora inedite, costituiscono il secondo numero di "Metrica e poesia", ormai un classico della critica stilistica nella sua applicazaione ai fattori metrici
"Qui vanno gli assassini in sì gran schiera". Ariosto in Garfagnana
Saggio sul periodo trascorso da Ariosto in Garfagnana comed commissario e antologia di testi commentat
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