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IL TEATRO ROMANO DI POLLENTIA-URBS SALVIA
Il presente lavoro nasce con l\u2019obiettivo primario dello studio organico del teatro romano della citt\ue0 di Pollentia-Urbs Salvia. Sebbene infatti sulla citt\ue0 e sui suoi principali monumenti esista un\u2019ampia letteratura e rilevanti contributi recenti, ancora sostanzialmente inedito sin dalle prime indagini scientifiche condottevi a partire dalla met\ue0 del secolo scorso, rimaneva proprio l\u2019edificio teatrale. Questo, quale monumento chiave nell\u2019ambito dell\u2019urbanistica della citt\ue0 tardo-repubblicana e augustea ed \ue8 oggetto infatti, nel corso degli anni, di brevi cenni e di contributi parziali ma mai esclusivi.
Un nuovo rilievo del monumento ha consentito di chiarirne la genesi e l\u2019esistenza di diverse fasi architettoniche giungendo alla precisazione cronologica di quattro diverse fasi edilizie. Una prima fase relativa all\u2019impianto dell\u2019edificio originario inquadrabile tra la fine dell\u2019et\ue0 tardo-repubblicana, contestualmente alla fondazione della colonia e il 23 d.C., anno entro il quale, come documentata dall\u2019epigrafe di C. Fufius Geminus, il primo teatro dovette essere completato. Una seconda fase inquadrabile orientativamente tra l\u2019et\ue0 tiberiana e l\u2019et\ue0 claudia che, in concomitanza con la costruzione dell\u2019imponente complesso del tempio-criptoportico - conclusione monumentale della risistemazione urbanistica della citt\ue0 avviatasi in et\ue0 augustea -, vede il massiccio intervento di ampliamento strutturale e planimetrico dell\u2019edificio; una terza ed ultima fase in et\ue0 domizianea che, come documentato anche dall\u2019epigrafe di C. Salvius Liberalis e C. Salvius Vitellianus, \ue8 contrassegnata da una serie di interventi di ornamento e restauro e, soprattutto, dalla costruzione del piazzale porticato restrospiciente l\u2019edificio stesso. Sulla base dell\u2019inquadramento cronologico di una parte delle sculture provenienti dal teatro a tale fase pare verosimile ipotizzare sia seguita, in et\ue0 adrianea-antonina, un\u2019ulteriore fase forse dedita all\u2019abbellimento della ornamentazione dell\u2019edificio.
Con l\u2019obiettivo di una comprensione organica del monumento si \ue8 infine proceduto all\u2019esame dei materiali architettonici, scultorei ed epigrafici da esso provenienti. Il lavoro di raccolta e censimento svolto sui materiali provenienti dai vecchi scavi effettuati ha messo in evidenza la dispersione, per alterne vicende, di gran parte del materiale e l\u2019inevitabile decontestualizzazione del restante e reso necessaria un\u2019analisi di tipo essenzialmente archivistico e bibliografico, focalizzata soprattutto sul consistente apparato scultoreo ritenuto appartenente all\u2019edificio, finalizzata ad istituire nuovamente la connessione tra contesto di provenienza e documentazione d\u2019archivio. Sebbene solo in casi isolati, ed esclusivamente per le sculture, sia stato possibile giungere ad ipotizzare la collocazione precisa di taluni elementi nell\u2019ambito dell\u2019edificio stesso, l\u2019indagine effettuata sugli elementi ornamentali ed epigrafici \ue8 risultata di fondamentale importanza per meglio definire e sostanziare le diverse fasi edilizie e di ristrutturazione individuate ed all\u2019interno delle quali gli stessi materiali sembrano trovare oggi una pi\uf9 adeguata collocazione cronologica e stilistic
Enrichment-Planting with Pines Alters Fuel Amount and Structure in Endangered Araucaria Araucana Forests in Northwestern Patagonia, Argentina
The introduction of non-native tree species for large-scale afforestation may alter the fire regime of native ecosystems by modifying fuel proprieties. We quantified changes in fuel abundance and structure resulting from the establishment of commercial Pinus spp. plantations in Araucaria araucana ecosystems in northwestern Patagonia, Argentina. Specifically, we assessed the amount, distribution, and condition (live/dead) of surface and standing fine fuel in A. araucana stands with mature pine plantations (i.e. \u3e 20 cm dbh) and in stands dominated only by A. araucana (control). Our study shows that both types of stands are prone to wildfires, but pine plantations have fuel characteristics that imply greater flammability due to higher fuel load and vertical continuity in the understory and in the overstory canopy. In the absence of fuel mitigation practices, A. araucana stands with plantations exhibit greater flammability than the control A. araucana stands, potentially promoting the occurrence and spread of fires of greater severity. This study contributes to understanding the effects of enrichment planting of pines, and possibly pine invasions, on A. araucaria ecosystem flammability and their potential consequences on fire behavior
COVID-19 atypical Parsonage-Turner syndrome: a case report
Background Neurological manifestations of Sars-CoV-2 infection have been described since March 2020 and include both central and peripheral nervous system manifestations. Neurological symptoms, such as headache or persistent loss of smell and taste, have also been documented in COVID-19 long-haulers. Moreover, long lasting fatigue, mild cognitive impairment and sleep disorders appear to be frequent long term neurological manifestations after hospitalization due to COVID-19. Less is known in relation to peripheral nerve injury related to Sars-CoV-2 infection. Case presentation We report the case of a 47-year-old female presenting with a unilateral chest pain radiating to the left arm lasting for more than two months after recovery from Sars-CoV-2 infection. After referral to our post-acute outpatient service for COVID-19 long haulers, she was diagnosed with a unilateral, atypical, pure sensory brachial plexus neuritis potentially related to COVID-19, which occurred during the acute phase of a mild Sars-CoV-2 infection and persisted for months after resolution of the infection. Conclusions We presented a case of atypical Parsonage-Turner syndrome potentially triggered by Sars-CoV-2 infection, with symptoms and repercussion lasting after viral clearance. A direct involvement of the virus remains uncertain, and the physiopathology is unclear. The treatment of COVID-19 and its long-term consequences represents a relatively new challenge for clinicians and health care providers. A multidisciplinary approach to following-up COVID-19 survivors is strongly advised
Decoding the historical tale: COVID-19 impact on haematological malignancy patients-EPICOVIDEHA insights from 2020 to 2022
The COVID-19 pandemic heightened risks for individuals with hematological malignancies due to compromised immune systems, leading to more severe outcomes and increased mortality. While interventions like vaccines, targeted antivirals, and monoclonal antibodies have been effective for the general population, their benefits for these patients may not be as pronounced.Peer reviewe
AdriAtlas
Coordinamento del gruppo locale e partecipazione al gruppo do coordinamento del Progetto \u201cAdriAtlas\u201d per la promozione e il potenziamento delle indagini sull\u2019Adriatico antico in campo nazionale ed internazionale, attraverso programmi e progetti comuni di ricerca, di formazione e di tirocinio connessi al tema del Progetto AdriAtlas. In collaborazione con l\u2019EcoleFran\ue7aise de Rome e l\u2019InstitutAusoniu
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