2,399 research outputs found

    Changes in Bilateral Trade Costs between European Union Member States & Major Trading Partners: An Empirical Analysis from 1989 - 2006

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    Today, more than 50 years after the Rome Treaty, the EU has made great strides in its’ economic integration and liberalization of movement of goods and people. International trade theory predicts deepening economic integration inside the European Union will increase regional trade and have large effects on agglomeration of industry patterns. In particular, the Core Periphery theory predicts the core of Western Europe and center of economic prosperity will spread economic growth to the periphery through increased integration. Thus, it is hoped that the EU Core, who benefit from their central location and a long history of integration in Western Europe, will increase growth to the periphery through deepening integration and a relative drop in trade costs. Critics cite the Spring 2010 debt crisis in Greece and subsequent shock to Euro zone stability as an indication that EU integration has not been successful. Given increased skepticism of the Euro zone, measuring changes in trade costs between 2001 Euro adopters and the main trading partners provides one quantitative measure to better understand the depth of EU integration in the recent period from 1989‐2006. Using the Novy (2008) model, which measures bilateral trade costs directly from trade flows, the measure includes all trade costs incurred in getting a good to its’ final user, other than the production cost of the good itself. Results show the drop in trade costs over the more recent period 1995‐2006 to be largest for trade between countries who adopt the Euro in 2001 (‐53%). The second largest drop in bilateral trade costs is between 2001 Euro adopters and the Central Eastern European Countries who joined the EU in 2004 (‐49%). The third largest drop in bilateral trade costs is between the 2001 Euro adopters group and the large non‐continental Europe trading partners (‐45%). Large differences in trade costs appear between countries within the 2001 Euro adopters who are considered members of the Core versus those in the Periphery. Over the 1995‐ 2006 period trade costs drop by 24% more for trade within the Core versus Trade between the Core and the Periphery. While the Core‐Periphery theory is slow to be realized in our empirical results of trade costs over the 1995‐2006 period; trade costs among EU members and Euro adopters are relatively large‐ 33‐53%‐ when compared to trade costs measured for the non‐continental European trading partners‐5%. This 7‐11 times larger drop in trade costs for trade intra‐EU and Euro adopter members‐ both original and accession‐ is an empirical testament to the EU’s success at integrating diverse economies within the union.International Trade, Core-Periphery, and Economic Geography.

    Rib vaults in 12th-century religious architecture in the North-West of Italy

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    HORTUS ARTIUM MEDIEVALIU

    Civic towers in medieval urban landscape in Northern Italy: architectures as urban identities

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    Extensive literature has investigated the institutional tools with which municipal governments between the 12th and 13th centuries modelled the shape of public spaces and buildings. In the face of debated historical knowledge mainly focused on municipal buildings, studying civic towers seems to have been less detailed. The buildings considered here concern the western and eastern subalpine region: Cuneo, Fossano and Cherasco are new towns, Saluzzo and Pinerolo are towns related to the foremost noble dynasties, and Savigliano. "Torri civiche nel paesaggio urbano medievale del Nord dell’Italia: l’architettura come identità urbana" Una vasta letteratura ha indagato gli strumenti istituzionali con cui i governi municipali tra XII e XIII secolo hanno definito la forma degli spazi e degli edifici pubblici. A fronte di una conoscenza storica principalmente incentrata sui palazzi comunali, lo studio delle torri civiche sembra essere stato meno approfondito. Il campione di edifici qui considerato riguarda la regione subalpina occidentale e orientale: Cuneo, Fossano e Cherasco sono borghi nuovi, Saluzzo e Pinerolo sono borghi il cui sviluppo è strettamente legato alle principali dinastie signorili, e Savigliano

    Gli effetti della quotazione in Borsa - Evidenze empiriche per le imprese industriali italiane e francesi

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    La quotazione rappresenta un canale di finanziamento per lo sviluppo, una scelta strategica spesso volta a conseguire gli obiettivi di crescita e di espansione dell'impresa. La quotazione in Borsa identifica quel processo attraverso il quale i titoli di un'azienda vengono ammessi alla negoziazione sui mercati organizzati. Si tratta di un'operazione di finanza straordinaria poichÊ presenta caratteri di eccezionalità, sia dal punto di vista della frequenza con la quale essa si manifesta, sia per l'impatto che essa produce sulla situazione economico-finanziaria dell'impresa interessata. Nella pratica si riscontrano numerose cause che concorrono ad influenzare la decisione di quotarsi in Borsa. A questo proposito si possono segnalare la necessità di riequilibrare la situazione finanziaria, la ricerca di nuovi canali per far fronte al proprio fabbisogno finanziario, il ritorno di immagine, la maggiore facilità di liquidare una quota azionaria, l'obiettivo di perseguire piÚ facilmente una politica di espansione (realizzazione di Merger & Acquisition, stipulazione di joint venture...) e altre ancora. La quotazione permette infatti alle imprese di ridefinire la propria struttura finanziaria, beneficiando di una riduzione del costo del capitale nonchÊ di un ampliamento dei canali di finanziamento. Le innumerevoli motivazioni che si possono individuare rendono la valutazione di convenienza particolarmente articolata: la quotazione, oltre ad assicurare degli importanti vantaggi, comporta anche la necessità di apportare una adeguata riorganizzazione aziendale, dato che l'impresa quotanda deve rispettare i presupposti previsti dal regolamento di Borsa e deve possedere alcuni requisiti formali che sono funzionali alla buona riuscita dell'operazione. E' molto interessante lo studio delle implicazioni a livello di performance e di corporate governance che le aziende, in seguito alla loro ammissione sul mercato, conseguono: numerosi studi, per esempio, hanno delineato in linea di massima un peggioramento degli indicatori di performance economica delle imprese negli anni immediatamente successivi all'IPO. Inoltre, sono stati evidenziati altri effetti a livello di assetto proprietario e di ricorso a meccanismi di remunerazione azionaria. Questo lavoro è focalizzato proprio sull'analisi empirica degli effetti conseguenti alla quotazione di un campione di imprese industriali francesi e italiane e risulta essere suddiviso in tre sezioni: nella prima parte (relativa ai capitoli 1, 2, 3, 4, 5) si presenterà la struttura del mercato borsistico italiano e francese e si descriverà l'operazione di ammissione alla quotazione delineandone i tratti caratteristici e tecnici, le cause e l'articolazione; nella seconda parte si esamineranno i principali effetti post quotazione che emergono dalla letteratura e, infine, nella terza ed ultima sezione, si esporrà l'analisi empirica condotta. In particolare, nel capitolo 1 si descriveranno le caratteristiche del mercato finanziario italiano attraverso un'analisi della sua dinamicità in relazione ai tassi di nuove IPO e alle dimensioni delle offerte. Infine, si presenterà la struttura attuale del mercato italiano, evidenziando i punti critici della sua evoluzione e descrivendo l'organizzazione di Borsa Italiana Spa. Prima di passare alla rassegna dei benefici che possono spingere le aziende a scegliere il canale borsistico, occorre analizzare il processo di quotazione. Nel secondo capitolo si illustrerà quindi l'iter di quotazione, dalla fase preliminare dello studio di fattibilità fino alla negoziazione vera e propria, delineando i principali adempimenti e individuando i molteplici soggetti che intervengono in tale procedimento. Si passerà dunque a evidenziare le caratteristiche dell'offerta e le varie tecniche di raccolta del capitale. Si approfondirà il tema del collocamento sul mercato dei titoli di nuova emissione e, infine, verrà spiegato il meccanismo del bookbuilding per la definizione del prezzo da offrire al pubblico. Il terzo capitolo, invece, approfondirà la struttura e il funzionamento del mercato francese, mettendo in rilievo le principali differenze rispetto all'Italia in merito al processo di quotazione. Nel quarto capitolo, con l'ausilio di una rassegna della vasta letteratura in materia, si analizzerà la scelta strategica di quotarsi, evidenziandone i benefici e le motivazioni alla base. In particolare, si studieranno i vantaggi che derivano da tale fenomeno per le diverse categorie di stakeholders. Infine, verranno considerati i possibili svantaggi scaturenti e soprattutto gli obblighi che lo status di società quotata impone. Al termine di questo capitolo, si evidenzierà l'importanza della quotazione per le PMI (piccole e medie imprese), per le quali la crescita è una sfida strategica in ragione dell'attuale contesto competitivo, caratterizzato da fenomeni di internazionalizzazione, globalizzazione, innovazione tecnologica e concentrazione del mercato distributivo. Il quinto capitolo si occuperà invece dell'onerosità del processo di quotazione. L'approdo in Borsa comporta infatti il sostenimento di costi elevati e un adeguamento organizzativo per assolvere le ulteriori responsabilità di cui una società quotata è investita. Il sesto capitolo esporrà le principali implicazioni economiche evidenziate da una rassegna di studi empirici condotti a livello internazionale e nazionale, mentre, rispettivamente nei capitoli 7 e 8, verrà affrontata la questione dei sistemi incentivanti (stock option) impiegati dalle imprese quotate per promuovere l'opera dei propri manager e l'evoluzione della struttura proprietaria delle società quotate. Dopo questo inquadramento che ha l'obiettivo di fornire una panoramica generale sul fenomeno IPO (Initial Public Offering) sia da un punto di vista del dinamismo di mercato sia da un punto di vista delle motivazioni, dei benefici e delle implicazioni per le imprese, nell'ultima parte sarà analizzata la ricerca empirica condotta sulle imprese industriali italiane e francesi. Per quanto riguarda la selezione dei due campioni di aziende, è stato deciso di limitare l'analisi alle aziende che si sono quotate tra il 1995 e il 2005 che appartenessero al settore industriale sulla base del sistema di classificazione ICB (Industry Classification Benchmark). Quindi, sono state escluse le imprese entrate sui nuovi mercati, a causa delle loro peculiari caratteristiche operative e del particolare funzionamento di questi mercati. Per l'Italia, il campione definitivo risulta essere costituito da 64 società, mentre per la Francia da 184 aziende. Nel limite della disponibilità dei dati, sono stati quindi calcolati i principali indicatori statistici per le grandezze aziendali al fine di individuare le piÚ importanti differenze tra il periodo pre-IPO e post-IPO. Infine, impiegando una regressione a effetti fissi, si è cercato di identificare i principali impatti economico-finanziari e strutturali della quotazione sulle imprese

    How to Make Fabrics Talk Environment: The Scatol8 per la SostenibilitĂ  Way

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    The mission of Scatol8 per la Sostenibilità srl (in English Scatol8 for Sustainability) is the realization of products and services to communicate the theme of sustainable development. The economic viability of the entrepreneurial initiative is ensured by three lines of activity: (1) the realization of personalized management systems, (2) carrying out environmental education activities, and (3) design and manufacture of products. Scatol8’s products are unique design objects—therefore exclusive—crafted with materials and techniques derived from scientific research. Osmosis between new researches in the fields of business management, chemistry, environment, and the Scatol8 company leads to the manufacture of products that incorporate recent innovations and transfer the knowledge content to those who can afford them, meaning those who have culture enough to understand and appreciate them. It has been said: luxury is experiential. This is the concept we aim for with our products. The following chapter describes the qualities of some sustainable luxury products and deepens the ways of thinking, designing, and making a line of garments. These garments incorporate electronic devices with natural fabrics: cotton, hemp, and eco-leather. This is an example of upcycling as a result of technological innovation, which is then analyzed by the design thinking

    The places of faith: the religious hospitality in the Italian sanctuaries in the Early Modern Age

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    Since the Middle Ages, Northern Italy has been characterized as a territory of pilgrimages to monasteries, sanctuaries and Sacred Mounts. The sources testify a significant proliferation of hosteriae and hospitali in the main religious settlements, more precisely since the 12th century in the monasteries and since the 14th century in the sanctuaries. An authentic architecture of hospitality can be identified in the centres of Piedmont and Lombardy. The proposal, which is the outcome of a research in progress, intends to deepen in detail some meaningful examples amongst the main Italian sanctuaries – namely: Oropa (Piedmont), Tirano (Lombardy), Loreto (Marche) - analyzing the solutions adopted to host the wayfarers: the hospitality spaces which have characterized the architecture dedicated to pilgrims from the Middle Ages to the Modern Era

    Places of faith: architectures for hospitality in the Italian Sanctuaries in the Early Modern Age

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    The strong affluence of pilgrims in monasteries and sanctuaries since the Middle Era, determined a veritable culture of hospitality, which was manifested by the building of new spaces dedicated to guest quarters. This research investigates in detail some meaningful examples amongst the main Italian sanctuaries - namely: Vicoforte and Oropa (Piedmont), Tirano (Lombardy) and Loreto (Marche) - looking at the solutions adopted to host the wayfarers: the hospitality spaces which characterised architecture dedicated to pilgrims between the Middle and the Early Modern Ages. Throughout this period of time, the continuous increase in pilgrimages implied new definitions of the space within the sacred enclosures, with the building of new shelters for the pilgrims, in addition to taverns and shops. The cases presented make it possible to analyse the arrangement of the areas dedicated to the travellers in their architectural components, which were either designed from scratch or were an adaptation of the space to the pilgrim’s needs
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