23 research outputs found
La traducción de poesía como primer encuentro con el mundo de la traducción : dos sonetos de Federico García Lorca
According to a wide spread opinion, translating poetry is the most difficult tusk for a translator. Actually, the translation of poems, and above all poems with a fix form such as sonnets, is an important experience to come closer the fascinating world of translation. As a matter of fact, translating sonnets makes the ingredients of the recipe evident to the translator, who ? aware of their instruments ? will cook it in a personal way
Sedici poesie pari
Antologia di sedici poesie scelte dall'autore, ognuna di esse scritta in un anno pari, dal 1992 al 2022, con testo a fronte e profilo del poeta. Il libro rientra nel progetto "Per terre di Spagna", https://www.perterredispagna.com/jordidoc
La traducción de poesía como primer encuentro con el mundo de la traducción: dos sonetos de Federico García Lorca
According to a wide spread opinion, translating poetry is the most difficult tusk for a translator. Actually, the translation of poems, and above all poems with a fix form such as sonnets, is an important experience to come closer the fascinating world of translation. As a matter of fact, translating sonnets makes the ingredients of the recipe evident to the translator, who – aware of their instruments – will cook it in a personal way.Según una opinión bastante difundida, la traducción de poesía es lo más difícil que pueda ocurrirle a un traductor. En realidad, la traducción de textos poéticos, y sobre todo de poemas con una estructura métrica cerrada como el soneto, es una experiencia importante para asomarse al fascinante mundo de la traducción. Porque de manera muy rápida y sin dar mucha vuelta en conceptos complicados, resultan evidentes todos los ingredientes de cualquier traducción literaria, que cada traductor – consciente de sus instrumentos – cocinará de forma distinta
La Galatea de Cervantes y el modelo lingüístico y literario de la Arcadia de Sannazaro
La relación entre la "Arcadia" y "La Galatea" sigue siendo problemática para la crítica. Se acepta que ambas comparten evidentes relaciones tanto en el marco cultural como lingüístico; no obstante, la necesidad de profundizar en la cuestión exige determinar con exactitud los rasgos de filiación intertextual. El estudio comparado de determinados fragmentos evidencia cómo Cervantes dialoga con las fuentes, tanto en los niveles lingüísticos como en la construcción de la fábula. La pretensión de identificar La Galatea con Arcadia deja paso una relectura estructurada y sistemática, que da cuenta de su relación como un proceso de transformación. De ese modo, la observación contrastiva mostrará un interesante e imbricado impulso innovador del autor
Mi decir salvaje (Antología 1979-2015)
Antologia dell'opera poetica di Franco Buffoni, curata da Valerio Nardoni, con traduzioni di Jaime Siles (autore anche del prologo), Jesús Díaz Armas, Juan Carlos Reche e Valerio Nardoni (autore anche dell'epilogo)
La lanceta del traductor: las traducciones españolas de La Arcadia de Sannazaro
El artículo aborda el tema de las traducciones áureas de la Arcadia de Sannazaro, que fueron cuatro: fue la primera, publicada en Toledo en 1547 —tradu- cida por López de Ayala y Salazar, y revisada por Blasco de Garay—, la única que llegó a publicarse. Las siguientes, respectivamente traducidas por Sedeño, Urrea y el “Licenciado Viana”, se quedaron manuscritas y presentan todas una característica común, la de respetar las partes en prosa y volver a traducir las églogas según los esquemas métricos del original italiano (desaparecidos en la traslación de Salazar en favor de formas tradicionales octosilábicas). Se propone aquí una panorámica sobre la génesis del prosímetro italiano y su fortuna hispánica, así como una con- frontación entre las distintas traducciones, para profundizar finalmente un punto clave de la obra original (la égloga VII, una sextina), analizando desde muy cerca el esmero de la técnica de Urrea en comparación con la primera propuesta de Salazar
Non solo tradurre. L'editoria e la traduzione letteraria
Quando uno studente interessato alla traduzione letteraria esce dall'università – magari per il suo lavoro di tesi – è possibilmente attrezzato in fatto di teoria e pratica della traduzione, inerentemente al lavoro svolto. Ma quello di cui, molto spesso, è invece visibilmente carente, è quel bagaglio di nozioni tecniche che lo rendano più capace e più competitivo in ambito lavorativo, ossia nel rapporto con i vari editori che potrebbero essere interessati alle sue proposte di traduzione. Nell'attuale mercato editoriale, il traduttore non ha solo il compito di tradurre un testo, ma anche di saperlo opportunamente analizzare e presentare, così da poter redigere una prefazione, un apparato di note, il testo di una bandella o di una quarta di copertina (elementi basilari dell'oggetto libro, a cui la didattica dovrebbe dedicarsi), così come molte volte (a maggior ragione per gli esordienti che devono farsi notare) è lui stesso che deve sapere proporre l'autore giusto all'editore giusto. In questo senso, oltre alle sue capacità linguistiche, deve sapere come si prepara una proposta editoriale e come la si valorizza. Infine, dovrà dimostrare di avere ottime qualità creative unitamente alle sue nozioni filologiche, in modo da sapere allietare anziché scoraggiare i lettori finali
Andrés Sánchez Robayna. Por el gran mar: conoscenza, coscienza e lingua
Por el gran mar (2019) ultima raccolta del poeta spagnolo Andrés Sánchez Ro-bayna, segna una sorta di culmine nella sua traiettoria poetica e getta nuova luce anche sulle raccolte precedenti. Si tratta di un breve libro, che affronta una grande sfida: quella di non perdere la lucidità dinanzi a un evento sconvolgente e irreparabile come la prematura perdita della persona amata, ma che propone anche la speranzo-sa rinascita dell’amore. Sulla linea di una poesia intesa come «strumento di cono-scenza» (Valente), il raggiungimento di un nuovo equilibrio è qui raccontato con il forte appoggio alla metafora della creazio-ne poetica stessa, che diviene una sorta di basso continuo meditativo dell'intero li-bro: la nuova identità del poeta, sprofon-data nell'oscurità del dolore, se vuole tor-nare in superficie deve fare i conti con l'ignoto; così è anche per la parola poetica, che per giungere al foglio deve compiere quel misterioso viaggio dall'invisibile al visibile, dall'intuizione al sapere, dall'indi-cibile eterno alla, pur fuggevole, presenza nel mondo. In questo studio si analizza tale figurazione in cui vengono ad intrec-ciarsi le tre linee tematiche di conoscenza, coscienza e lingua. Dopo una rassegna panoramica sull'opera completa del poeta (che nel 2020 festeggia i cinquant'anni dall'uscita del suo primo libro) si indivi-duano i passaggi chiave della raccolta e si procede infine ad una rassegna globale del lessico, còlto nelle sue valenze grammatica-li (sostantivi, aggettivi, verbi). A conclu-sione del lavoro segue la proposta di lettu-ra di sette poesie tradotte in italiano con testo a fronte.The last collection of the Spanish poet Andrés Sánchez Robayna, Por el gran mar(2019), marks a sort of peak in his poetic trajectory and also sheds a new light on his previous collections. It is a short book, which faces the great challenge of not lo-sing clarity in the face of a shocking and irreparable event such as the premature loss of a loved one, but also proposes the hopeful rebirth of love. Along the lines of a poem intended as an "instrument of knowledge" (Valente), the achievement of a new balance is here recounted with strong support for the metaphor of poetic creation itself, which becomes a sort of meditative thorough bass of the book as a whole: the new identity of the poet, plun-ged into the darkness of pain, must come to terms with the unknown in order to come back to the surface again; this is also true for the poetic word, which, in order to reach the paper, has to do that myste-rious journey from the invisible to the visible, from intuition to knowledge, from the unspeakable eternity to the, though fleeting, presence in the world. In this study we analyze this figuration in which the three thematic strands of knowledge, consciousness and language, come toge-ther. After an overview of the complete work of the poet (who in 2020 celebrates the fiftieth anniversary of the publication of his first book) we identify some key passages of the collection and finally pro-ceed to a global review of the lexicon, with its grammatical values (nouns, adjectives, verbs). The work closes with the proposal of seven poems translated into Italian with parallel text