84 research outputs found

    Thermochronology of the Miocene Arabia-Eurasia collision zone of southeastern Turkey

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    The Bitlis-Piitiirge collision zone of SE Turkey is the area of maximum indentation along the > 2400-km-long Assyrian-Zagros suture between Arabia and Eurasia. The integration of (1) fission-track analyses on apatites, (ii) (U-Th)/He analyses on zircons, (iii) field observations on stratigraphic and structural relationships, and (iv) preexisting U-Pb and Ar-Ar age determinations on zircons, amphiboles, and micas provides for the first time an overall picture of the thermochronometric evolution of this collisional orogen. The data set points to ubiquitous latest Cretaceous metamorphism of a passive margin sedimentary sequence and its igneous basement not only along the suture zone but across the entire width of the Anatolia-Tauride block north of the suture. During the early Paleogene the basement complex of the Bitlis and Piitiirge massifs along the suture was rapidly exhumed due to extensional tectonics in a back-arc setting and eventually overlain by Eocene shallow-marine sediments. The entire Oligocene is characterized by a rather flat thermochronometric evolution in the Bitlis orogenic wedge, contrary to the widely held belief that this epoch marked the inception of the Arabia-Eurasia collision and was characterized by widespread deformation. Deposition of a thick Oligocene sedimentary succession in the Mu-Hinis basin occurred in a retroarc foreland setting unrelated to continental collision. During the Middle Miocene, the Bitlis-Piitiirge orogenic wedge underwent a significant and discrete phase of rapid growth by both frontal accretion, as shown by cooling/exhumation of the foreland deposits on both sides of the orogenic prism, and underplating, as shown by cooling/exhumation of the central metamorphic core of the orogenic wedge. We conclude that continental collision started in the mid-Miocene, as also shown by coeval thick syntectonic clastic wedges deposited in flexural basins along the Arabian plate northern margin and contractional reactivation of a number of preexisting structures in the European foreland

    Seminario - Subsidenza padana

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    Il bacino sedimentario di Tracia (Eocene-Quaternario) in Turchia: architetture stratigrafico-deposizionali e sistemi di dispersione del sedimento nei bacini post-orogenici.

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    La ricerca proposta si prefigge di delineare il sistema tridimensionale di dispersione del sedimento del Bacino di Tracia (Turchia, Bulgaria, Grecia) come esempio di una categoria di bacini sedimentari ancora scarsamente compresi per quanto riguarda geometrie deposizionali e architetture stratigrafiche: i bacini da collasso post-orogenico. Il sincronismo tra fasi di subsidenza nel bacino e assottigliamento litosferico nei complessi metamorfici della Bulgaria meridionale e dell'Egeo settentrionale indicano infatti che il Bacino di Tracia \ue8 il risultato del collasso post-orogenico successivo alla collisione derivante dalla chiusura dell'oceano di Vardar-Izmir-Ankara. Il compito dell'Unit\ue0 di Ricerca II (UR-II) sar\ue0 quello di integrare dati preesistenti di derivazione sia accademica che industriale con nuovi dati da acquisire in aree selezionate del Bacino di Tracia in territorio turco, per poi procedere -insieme alle Unit\ue0 di Ricerca I e III e a collaboratori esterni- alla sintesi dei dati relativi all'intero bacino e al loro confronto con quelli derivanti da altri analoghi bacini sedimentari. Il progetto di ricerca svolto dall'U.R. II \ue8 focalizzato sull'analisi del sistema di dispersione del sedimento nel Bacino di Tracia in territorio turco e sulla sua evoluzione temporale. Tale obiettivo sar\ue0 raggiunto mediante l'integrazione di nuovi dati (calibrazione cronostratigrafica mediante datazioni radiometriche di orizzonti vulcanici e datazioni biostratigrafiche di livelli-guida silicoclastici, analisi delle petrofacies, ricostruzione delle architetture deposizionali) con dati preesistenti (stratigrafia sismica e da pozzo, rilevamento geologico-strutturale). Durante l'intera durata del progetto, le U.R. I, II e III lavoreranno a stretto contatto, in modo da sviluppare per la prima volta una visione integrata e coerente dell'architettura stratigrafica e del sistema di dispersione del sedimento alla scala dell'intero bacino. L'accesso, garantito da collaborazioni gi\ue0 avviate in Turchia sia in ambito accademico che industriale, ad una gran messe di dati riguardanti sia la superficie che il sottosuolo del Bacino di Tracia, opportunamente integrati da nuovi e mirati dati stratigrafici, sedimentologici, petrologici e radioisotopici, rappresenta un'occasione unica per delineare compiutamente il sistema di dispersione di questo bacino e contribuire alla caratterizzazione generale dei bacini da collasso orogenico. Dati preliminari indicano che la subsidenza iniziale (Ypresiano-Rupeliano inferiore) fu localizzata in piccoli depocentri delimitati da un sistema di faglie trascorrenti, probabilmente durante le fasi tardive della collisione, mentre la successiva subsidenza durante l'Oligocene risult\uf2 dal collasso generalizzato dell'orogene, in sintonia con i fenomeni di assottigliamento crostale evidenti in questo intervallo di tempo in tutta la regione egea settentrionale. Questa ipotetica evoluzione in due fasi -ancorch\ue9 da verificare durante la ricerca proposta- potrebbe fornire un esportabile modello evolutivo generale per i bacini da collasso orogenico

    Basin Research

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    Si tratta della principale rivista nel campo dell'analisi dei bacini sedimentar

    Modulo X - Il Quaternario in Italia

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    Il bacino sedimentario di Tracia (Eocene-Quaternario) in Turchia: architetture stratigrafico-deposizionali e sistemi di dispersione del sedimento nei bacini post-orogenici.

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    La ricerca proposta si prefigge di delineare il sistema tridimensionale di dispersione del sedimento del Bacino di Tracia (Turchia, Bulgaria, Grecia) come esempio di una categoria di bacini sedimentari ancora scarsamente compresi per quanto riguarda geometrie deposizionali e architetture stratigrafiche: i bacini da collasso post-orogenico. Il sincronismo tra fasi di subsidenza nel bacino e assottigliamento litosferico nei complessi metamorfici della Bulgaria meridionale e dell'Egeo settentrionale indicano infatti che il Bacino di Tracia \ue8 il risultato del collasso post-orogenico successivo alla collisione derivante dalla chiusura dell'oceano di Vardar-Izmir-Ankara. Il compito dell'Unit\ue0 di Ricerca II (UR-II) sar\ue0 quello di integrare dati preesistenti di derivazione sia accademica che industriale con nuovi dati da acquisire in aree selezionate del Bacino di Tracia in territorio turco, per poi procedere -insieme alle Unit\ue0 di Ricerca I e III e a collaboratori esterni- alla sintesi dei dati relativi all'intero bacino e al loro confronto con quelli derivanti da altri analoghi bacini sedimentari. Il progetto di ricerca svolto dall'U.R. II \ue8 focalizzato sull'analisi del sistema di dispersione del sedimento nel Bacino di Tracia in territorio turco e sulla sua evoluzione temporale. Tale obiettivo sar\ue0 raggiunto mediante l'integrazione di nuovi dati (calibrazione cronostratigrafica mediante datazioni radiometriche di orizzonti vulcanici e datazioni biostratigrafiche di livelli-guida silicoclastici, analisi delle petrofacies, ricostruzione delle architetture deposizionali) con dati preesistenti (stratigrafia sismica e da pozzo, rilevamento geologico-strutturale). Durante l'intera durata del progetto, le U.R. I, II e III lavoreranno a stretto contatto, in modo da sviluppare per la prima volta una visione integrata e coerente dell'architettura stratigrafica e del sistema di dispersione del sedimento alla scala dell'intero bacino. L'accesso, garantito da collaborazioni gi\ue0 avviate in Turchia sia in ambito accademico che industriale, ad una gran messe di dati riguardanti sia la superficie che il sottosuolo del Bacino di Tracia, opportunamente integrati da nuovi e mirati dati stratigrafici, sedimentologici, petrologici e radioisotopici, rappresenta un'occasione unica per delineare compiutamente il sistema di dispersione di questo bacino e contribuire alla caratterizzazione generale dei bacini da collasso orogenico. Dati preliminari indicano che la subsidenza iniziale (Ypresiano-Rupeliano inferiore) fu localizzata in piccoli depocentri delimitati da un sistema di faglie trascorrenti, probabilmente durante le fasi tardive della collisione, mentre la successiva subsidenza durante l'Oligocene risult\uf2 dal collasso generalizzato dell'orogene, in sintonia con i fenomeni di assottigliamento crostale evidenti in questo intervallo di tempo in tutta la regione egea settentrionale. Questa ipotetica evoluzione in due fasi -ancorch\ue9 da verificare durante la ricerca proposta- potrebbe fornire un esportabile modello evolutivo generale per i bacini da collasso orogenico
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