371 research outputs found

    Riprogettazione e Miglioramento del Processo di Customer Satisfaction e dei suoi Strumenti: il caso BCUBE S.p.A.

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    Questo lavoro di tesi è il risultato del tirocinio svolto presso la business unit Energy di BCUBE dal 28 Luglio 2014 al 28 Aprile 2015. BCUBE è una realtà leader nell’offerta di servizi di logistica integrata per la gestione della supply chain, sia in ambito nazionale che internazionale. La divisione, vantando un ampio portafoglio clienti, tra cui la principale azienda Oil&Gas al mondo, e vivendo un periodo di forte crescita, ha la necessità di rilevare e misurare la soddisfazione dei propri clienti. L’obiettivo del progetto è dunque quello di riprogettare e migliorare il processo di customer satisfaction. A tal fine, le principali attività svolte sono state: l’analisi della business unit, la definizione del campione clienti da coinvolgere, l’interfacciamento con le varie software house per valutare la possibilità di esternalizzare il processo, la creazione del questionario e l’analisi delle risposte acquisite. I risultati ottenuti hanno permesso trasformare sentori e percezioni in dati di fatto in modo da permettere di intraprendere le dovute e opportune azioni di miglioramento continuo

    "Sport media e mercato". La disciplina dei diritti audiovisivi sportivi nell'ordinamento italiano.

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    L'opera si propone di analizzare la disciplina dei diritti audiovisivi nell'ordinamento italiano, partendo preliminarmente dalla definizione dei diritti audiovisivi, spostandosi in seguito ad affrontare il percorso storico che ha portato agli interventi legislativi del 1999 e 2008. L'opera si soffermerĂ  poi sui limiti derivanti dal diritto di cronaca e di informazione rispetto al diritto di sfruttamento economico degli eventi sportivi per poi concludersi con l'analisi delle problematiche concorrenziali inerenti alla commercializzazione dei diritti televisivi

    The effects of decoupling on Italian COP sector: an ex-post evaluation

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    One of the main objectives of the 2003 CAP reform was that to enhance farm competitiveness and make farmers able to catch market signals and adjust their production level and specialization accordingly. The aim of the paper is to evaluate the effects of decoupling in Italy COP sector comparing the estimated results of some structural and economic indicators of a sample of farms before and after the 2003 reform using data from the Italian Institute of Statistics and of the Italian Farm Accountancy Data Network (FADN). The analysis shows an improvement of income in farms that kept COP production specialization through the years under study. At the same time, farms that opted for a different specialisation in the post reform period improved their economic performance. All this suggests that coupled support had become a constraint rather than an opportunity and that the 2003 reform, decoupling farm support from production, has contributed to a more efficient and market-oriented COP sector in Italy.CAP, decoupling, Italian FADN, COP sector, Agricultural and Food Policy, Q18,

    The role of collective action in the provision of agri-environmental public goods: theoretical development through case studies in Italy

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    The thesis aims at analysing the role of collective action as a viable alternative to the traditional forms of intervention in agriculture in order to encourage the provision of agri-environmental public goods. Which are the main benefits of collective action, in terms of effectiveness and efficiency, compared to traditional market or public intervention policies? What are the drivers that encourage farmers to participate into collective action? To what extent it is possible to incorporate collective aspects into policies aimed at providing agri-environmental public goods? With the objective of addressing these research questions, the thesis is articulated in two levels: a theoretical analysis on the role of collective action in the provision of public goods and a specific investigation of two local initiative,s were an approach collective management of agro-environmental resources was successfully implemented. The first case study concerns a project named “Custodians of the Territory”, developed by the local agency in Tuscany “Comunità Montana Media Valle del Serchio”, which settled for an agreement with local farmers for a collective provision of environmental services related to the hydro-geological management of the district. The second case study is related to the territorial agri-environmental agreement experimented in Valdaso (Marche), where local farmers have adopted integrated pest management practices collectively with the aim of reducing the environmental impact of their farming practices. The analysis of these initiatives, carried out through participatory methods (Rapid Rural Appraisal), allowed developing a theoretical discussion on the role of innovative tools (such as co-production and co-management) in the provision of agri-environmental public goods. The case studies also provided some recommendations on the government intervention and policies needed to promote successful collective action for the provision of agri-environmental public goods.La tesi si pone l’obiettivo di valutare il ruolo delle azioni collettive come una valida alternativa alle classiche forme di intervento in agricoltura, in particolare quelle volte ad incentivare la fornitura di beni pubblici ambientali. Quali sono i vantaggi delle azioni collettive, in termini di efficacia ed efficienza, rispetto alle classiche misure pubbliche o agli incentivi di mercato? Quali sono i drivers che spingono gli agricoltori a partecipare a progetti collettivi legati ai beni pubblici agro-ambientali? Attraverso quali strumenti di policy e quali assetti istituzionali è possibile favorire lo sviluppo di azioni collettive? Con l’obiettivo di rispondere a queste domande di ricerca, la tesi si articola su due livelli: un’analisi teorica sul ruolo delle azioni collettive nella fornitura dei beni pubblici e un’indagine specifica di due iniziative locali, dove si è sperimentato un approccio collettivo alla gestione delle risorse agro-ambientali. Il primo caso di studio riguarda il progetto denominato “Custodia del territorio”, sviluppato dall’ente gestore del comprensorio di Bonifica Media Valle del Serchio (Toscana), che prevede un accordo tra questo ente pubblico e gli agricoltori locali per la gestione idro-geologica del territorio in cui operano. Il secondo caso riguarda l’accordo agroambientale della Valdaso (Marche), dove gli agricoltori locali hanno adottato collettivamente pratiche di lotta integrata avanzata con l’obiettivo di ridurre l’impatto delle loro pratiche agricole sull’ambiente. L’analisi di queste iniziative, svolta attraverso metodologie partecipative (Rapid Rural Appraisal), ha permesso di sviluppate una riflessione teorica sul ruolo di strumenti innovativi (come co-produzione e co-gestione) alla gestione delle risorse agro-ambientali e di fornire raccomandazioni sul design e l’implementazione di politiche che possano favorire azioni collettive associate ai beni pubblici agro-ambientali

    Drivers of on-farm diversification in the Italian peri-urban agriculture

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    During the last decade peri-urban agriculture has been deeply investigated not only from an economic perspective, but also for its important impact on land use as well as on environmental and social dynamics. Building on the recent literature, the paper looks at the multifunctional role of peri-urban agriculture in Italy through a comparative analysis of a number of farms located within the main Italian urban poles. The analysis sheds light on both the internal and external drivers of farmers’ decision-making process about income diversification towards multifunctional activities. The article shows that, in the post productivist paradigm of multifunctional agriculture, peri-urban farms can play a pivotal role in a sustainable land use and enhancing the entrepreneurs’ behaviour in providing a broad variety of social and economic services to the urban population

    Agricoltori come “custodi del territorio”: il caso della Valle del Serchio in Toscana

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    The article focuses on the project “Custody of the Territory”, an initiative promoted by a territorial authority of a mountainous area of the Tuscany region (Unione dei Comuni Media Valle del Serchio) which set an agreement with local farmers to improve the hydro-geological management of the district. This innovative flooding prevention strategy, based on farmers’ knowledge and capabilities, shows that an effective hydro-geological management of the territory in mountainous areas should involve not only changes in farmers’ practices, but also a more structural shift regarding their identity, motivations and attitudes. The article highlights the need of implementing integrated policy tools based not only on compensation but also on incentives, communication and learning opportunities, since farmers’ knowledge and joint learning (amongst farmers, institutions, technicians, academics) are very important issues for an effective provision of environmental services through agriculture.L’articolo descrive il progetto Custodia del Territorio, un’iniziativa promossa dall’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio (LU) che ha stipulato contratti di sorveglianza e manutenzione del reticolo idraulico con gli agricoltori locali all’interno della propria area di competenza. Questa strategia innovativa per la prevenzione idraulica, basata sul rafforzamento delle conoscenze e delle abilità degli agricoltori, evidenzia come un’effettiva gestione degli aspetti idraulici nelle aree montane dovrebbe includere non solo cambiamenti nelle pratiche degli agricoltori, ma anche un cambiamento più strutturale che riguarda le loro identità, motivazioni e attitudini. L’articolo sottolinea la necessità di favorire delle politiche integrate basate non solo sulla corresponsione di pagamenti, ma anche su incentivi, comunicazione e opportunità di apprendimento per gli attori locali. Si evidenzia, inoltre, la necessità di sviluppare forme di conoscenze condivise (tra agricoltori, istituzioni, tecnici e ricercatori) per rendere più efficace l’erogazione di servizi ambientali da parte dell’agricoltura

    Myocardial fibrosis and steatosis in patients with aortic stenosis: roles of myostatin and ceramides

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    Aortic stenosis (AS) involves progressive valve obstruction and a remodeling response of the left ventriculum (LV) with systolic and diastolic dysfunction. The roles of interstitial fibrosis and myocardial steatosis in LV dysfunction in AS have not been completely characterized. We enrolled 31 patients (19 women and 12 men) with severe AS undergoing elective aortic valve replacement. The subjects were clinically evaluated, and transthoracic echocardiography was performed pre-surgery. LV septal biopsies were obtained to assess fibrosis and apoptosis and fat deposition in myocytes (perilipin 5 (PLIN5)), or in the form of adipocytes within the heart (perilipin 1 (PLIN1)), the presence of ceramides and myostatin were assessed via immunohistochemistry. After BMI adjustment, we found a positive association between fibrosis and apoptotic cardiomyocytes, as well as fibrosis and the area covered by PLIN5. Apoptosis and PLIN5 were also significantly interrelated. LV fibrosis increased with a higher medium gradient (MG) and peak gradient (PG). Ceramides and myostatin levels were higher in patients within the higher MG and PG tertiles. In the linear regression analysis, increased fibrosis correlated with increased apoptosis and myostatin, independent from confounding factors. After adjustment for age and BMI, we found a positive relationship between PLIN5 and E/A and a negative correlation between septal S', global longitudinal strain (GLS), and fibrosis. Myostatin was inversely correlated with GLS and ejection fraction. Fibrosis and myocardial steatosis altogether contribute to ventricular dysfunction in severe AS. The association of myostatin and fibrosis with systolic dysfunction, as well as between myocardial steatosis and diastolic dysfunction, highlights potential therapeutic targets
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