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    Attività di Ricerca ed attività professionale degli igienisti nel settore “Igiene degli alimenti e della nutrizione” in ambito universitario

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    La sicurezza di un alimento e, più globalmente, la qualità totale della "filiera" costituiscono uno degli obiettivi della politica FAO (Food and Agriculture Organization) e dell'Unione Europea (UE). Vecchi e nuovi pericoli si sono resi responsabili, nel recente passato, di emergenze di sanità pubblica o, rese tali dai media, che hanno evidenziato la complessità del processo di valutazione, gestione e comunicazione del rischio ai consumatori in situazioni emergenziali con ricadute devastanti sul piano della percezione del rischio, della fiducia nei sistemi produttivi e negli organi deputati al controllo e, non meno importante, del buon funzionamento del mercato. I recenti casi di sindrome emolitica uremica, occorsi in Germania e Francia, causati da Escherichia coli O104:H4, veicolato da germogli di semi di fieno greco (Valutazione congiunta EFSA-ECDC), hanno confermato le difficoltà nel governo delle crisi in sicurezza alimentare con conseguente crescente preoccupazione degli attori, del mercato agro-alimentare, dei consumatori, dei produttori, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni commerciali, degli organi ufficiali deputati al controllo che si vedono, oggi, impegnati sul fronte della verifica di adeguatezza igienica delle filiere produttive e degli adempimenti alle recenti normative verticali e trasversali in tema di assicurazione di qualità. L' orientamento generale a livello europeo, presentato nel 2000 nel Libro Bianco della Commissione, è quello di incoraggiare e sostenere attività eco-compatibili capaci di assicurare elevati livelli di qualità dei prodotti, di garanzia di salute dei consumatori, benessere degli animali nel rispetto del libero commercio di mangimi ed alimenti sicuri

    Ameliorating effects of the immunomodulator 3-(2-ethylphenyl)-5-(3-methoxyphenyl)-1H-1,2,4-triazole in an experimental model of colitis in the rat

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    The therapeutic efficacy of the immunomodulator 3-(2-ethylphenyl)-5-(3-methoxyphenyl)-1H-1,2,4-triazole (ST1959) in colonic inflammation was assessed in rats. One hour following colonic instillation of ethanolic 2,4,6-trinitrobenzene sulphonic acid (TNBS), intracolonic administration of 0.4 mg/kg ST1959 was started and continued once daily for 1 or 2 weeks. Daily administration of ST1959 for 1 week significantly reduced macroscopic and histological damage, myeloperoxidase activity, and colonic tissue levels of tumour necrosis factor-alpha and interferon-gamma. ST1959 did not affect interleukin-12 levels but significantly enhanced the production of interleukin-10 (sixfold increase). Two weeks of ST1959 treatment reduced the thickness of the colonic wall and myeloperoxidase activity to the same extent, and the histologic appearance of the mucosa was largely restored. The ameliorating effects seem to be ascribable to an impairment of both neutrophil infiltration/activation and tumour necrosis factor-alpha and interferon-gamma production, possibly consequent to the observed increase in the colonic tissue levels of the potent anti-inflammatory cytokine interleukin-10. Similar results were observed with the reference drug 5-aminosalycilic acid
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