L\u2019\ue9ducation dans les communaut\ue9s juives d\u2019Italie

ricerca di rilevante interesse nazionale sull'educazione ebraica in Itali

E li insegnerai ai tuoi figli. Educazione ebraica in Italia dalle leggi razziali a oggi

Si tratta della prima ricerca di questo genere in Italia, finalizzata a ricostruire e comprendere il variegato panorama formativo e culturale dell'ebraismo nel nostro paese a partire dai primi decenni del Novecento. Il gruppo multidisciplinare di ricerca era composto da studiose/i di quattro universit\ue0 (Verona, Venezia, Ferrara, Padova). Il libro presenta le diverse articolazioni della ricerca: dalla analisi storica e comparativa del panorama scolastico ed educativo rilevato presso tutte le comunit\ue0 ebraiche italiane fino al 1992 (saggio di A.M. Piussi), alla ricostruzione del profilo storico-giuridico delle scuole delle comunit\ue0 (G. Disegni), all'indagine sulla "Scuola ebraica dall'emancipazione alla riforma Gentile" (S. Guetta), all'esplorazione etnografica dell'associazionismo giovanile (Novello Paglianti), alla ricostruzione di situazioni specifiche eppure significative quali la scuola e la microsociet\ue0 ebraica a Venezia nel secondo dopoguerra (Trevisan Semi), e le trasformazioni del gusto e dell'interesse per il libro ebraico, studiate attraverso la fruizione di una biblioteca comunitaria (la biblioteca R. Maestro di Venezia, nel saggio di S. Sohn), fino allo studio del suggestivo "Modello formativo dei hassidim Lubavitch in Italia" (saggio di A. Pinter)

The ‘symbolic homeland’ in the Jewish Italian Diaspora: the celebration of civil religion in Italy

In this article, the attitudes of the Italian Jewish diaspora towards Israel, seen as a symbolic homeland, are analyzed. This analysis is based on the theoretical discourse on diaspora. Attitudes are explored through the participation of Italian Jews in the celebration of Yom ha atzma’ut. Given the significance of Israel’s Independence Day in the sequence of the three-day civil religious commemoration in Israel – which constitutes a sort of national narrative – the entire sequence is also considered in the analysis of the Italian diaspor