Dante nelle letterature straniere

Il volume offre un incrocio di sguardi critici sulle rotte percorse dall’opera dantesca nelle letterature straniere. A settecento anni dalla sua morte, la voce di Dante continua a oltrepassare confini permeando immaginari lontani, in un incedere di evocazioni, traduzioni, interpretazioni e riscritture. I venti saggi qui presentati tratteggiano un itinerario di esplorazione delle tracce dantesche nelle tradizioni letterarie di Albania, Svezia, Francia, Cuba, Polonia, Stati Uniti, Germania, Argentina, Danimarca, Scozia, Inghilterra e Messico. Le diverse latitudini abbracciate si articolano in una raccolta di studi che dall’epoca moderna confluisce nell’estremo contemporaneo, calibrando nuovi orizzonti e prospettive nello sconfinato territorio della critica dantesca. Gli autori e le autrici illuminano storie di ricezione, riletture e dialoghi intertestuali nei quali la memoria della Commedia si riconfigura in un’inesauribile pluralità di scritture, di cui si intende consegnare in queste pagine uno sguardo di carattere esplorativo e non antologico. La parola di Dante attraversa lingue e universi letterarioculturali senza tradirsi ma conoscendo nuove fioriture: confermandosi una parola necessaria, profetica e viva

Hedenvind och Boccaccios kock

Conny Svensson, Hedenvind and Boccaccios kock (The Cook of Boccaccio). It is here argued that in the novel Boccaccios kock (1954) by the Swedish author Gustav Hedenvind-Eriksson the narrative strategy aims at creating expectations as to literary genre, which are never fulfilled. Thus, the prelude offers obvious associations to the classical historical novel in the tradition of Walter Scott, but then historical illusion is abandoned by means of anachronistic allusions to the author's own time. Existential questions concerning life and death are formulated as in a philosophical dialogue, but answers are never provided in the conversations. Instead this novel turns out to be an Allkunstwerk combining different genres, and also a metaliterary text about itself and conditions of literature in general. Paradoxes frequently recur; events are timeless as well as time-bound, man is immutable and changeable at the same time. The title of the novel suggests this double nature of man being earth­bound like the cook but also a dreaming visionary like Boccaccio the poet