11 research outputs found

    Analisi geochimiche su materia organica (delta 13 C org) e indagini su framboidi di pirite come proxi di anossia della sezione Pignola 2, bacino di Lagonegro, Potenza

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    In the Carnian (Upper Triassic) a period of increasing rainfall, named Carnian Pluvial Episode (CPE), is evidenced by lithological changes in various successions in the world. The environmental change seems to be closely associated with a global carbon cycle perturbation that was identified in stratigraphic successions of the Southern Alps of Italy, Northern Calcareous Alps of Austria, Hungary, South China and UK. This thesis presents organic carbon isotope data and ocean redox condition based on framboidal pyrite from Pignola 2, a Carnian deep-water stratigraphic section. Organic carbon isotope data show two negative δ13Corg shift within the CPE. The first, of about 3.5‰, within the Julian 2, and the second, of about 2‰, at the Julian/Tuvalian boundary. The investigation of framboidal pyrite suggests anoxic condition at the base of the CPE. These observations verify that sedimentological changes related to the CPE coincide with the carbon cycle perturbation and therefore occurred synchronously also in the Pignola 2 section. The injection of light CO2 into the Carnian atmosphere-ocean system may have been directly responsible for both the recorded two negative δ13Corg shift and the increase in rainfall. The consequent increased continental weathering led to the transfer of large amounts of siliciclastics sediments into the basins, while the increased run-off and nutrient flux triggered the development of anoxiaope

    Analisi geochimiche su materia organica (delta 13 C org) e indagini su framboidi di pirite come proxi di anossia della sezione Pignola 2, bacino di Lagonegro, Potenza

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    In the Carnian (Upper Triassic) a period of increasing rainfall, named Carnian Pluvial Episode (CPE), is evidenced by lithological changes in various successions in the world. The environmental change seems to be closely associated with a global carbon cycle perturbation that was identified in stratigraphic successions of the Southern Alps of Italy, Northern Calcareous Alps of Austria, Hungary, South China and UK. This thesis presents organic carbon isotope data and ocean redox condition based on framboidal pyrite from Pignola 2, a Carnian deep-water stratigraphic section. Organic carbon isotope data show two negative δ13Corg shift within the CPE. The first, of about 3.5‰, within the Julian 2, and the second, of about 2‰, at the Julian/Tuvalian boundary. The investigation of framboidal pyrite suggests anoxic condition at the base of the CPE. These observations verify that sedimentological changes related to the CPE coincide with the carbon cycle perturbation and therefore occurred synchronously also in the Pignola 2 section. The injection of light CO2 into the Carnian atmosphere-ocean system may have been directly responsible for both the recorded two negative δ13Corg shift and the increase in rainfall. The consequent increased continental weathering led to the transfer of large amounts of siliciclastics sediments into the basins, while the increased run-off and nutrient flux triggered the development of anoxi

    Riqualificazione funzionale ed energetica del sistema urbano fronte-mare di Trieste. Il caso studio del Porto Vecchio.

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    La ricerca mira ad esplorare alcune soluzioni per la riqualificazione funzionale ed energetica di edifici collocati nel sistema urbano fronte-mare della citt\ue0 di Trieste, avendo particolare riguardo all\u2019area di Porto Vecchio e con il fine di contribuire alla produzione di linee guida omogenee di intervento. In questo contesto gli edifici industriali, come quelli del Porto Vecchio, rappresentano uno patrimonio immobiliare che \ue8 stato un driver per la trasformazione della citt\ue0 al tempo della sua costruzione e che oggi, con iniziative messe in atto per la loro conversione e riutilizzo, si propone nuovamente come importante modificatore della citt\ue0. L\u2019assunzione di valore di tali patrimoni industriali in Italia si traduce frequentemente in varie forme di vincolo da parte delle Soprintendenze per i Beni Architettonici e Paesaggistici, che agiscono, ad esempio, sulla conservazione parziale di elementi decorativi, oppure con una concertazione con proprietari e progettisti sulla trasformazione dell\u2019impianto storico. Nel caso della rifunzionalizzazione e riqualificazione energetica di questo importante patrimonio industriale nazionale non si hanno linee guida specifiche, n\ue9 un sistema di schedatura proprio per il loro censimento e la catalogazione. La ricerca si colloca in tale contesto e si propone di individuare, con una doverosa visione olistica del sistema edificio-impianto che porta a comprendere, tra gli interventi di riqualificazione e manutenzione, anche le strategie operanti sull'intorno dell\u2019edificio, un contributo alla stesura di linee guida a sostegno di azioni per l\u2019efficienza energetica di azioni per la rifunzionalizzazione degli edifici del patrimonio culturale industriale. Lo scopo principale \ue8 quello avvicinare tali azioni agli standard ambientali minimi ai quali sono sottoposte, ad esempio, le nuove costruzioni con azioni conservative e reversibili, ottimizzando il sistema edificio impianto per sfruttare la massima quota di energia rinnovabile nel bilancio energetico complessivo dell\u2019edificio, o dell\u2019area urbana di afferenza

    Digital Methods and Tools for Mapping Public–Private Partnership Opportunities and Evaluating Proposals in the Regeneration Plans of Building Asset

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    In recent years, Italy is experiencing a process of digital transformation and innovation intending to simplify the perspective it is a more efficient system within the public administrations. At the same time, there was a strong increase in the demand for urban redevelopment and sustainable development of the city, also thanks to the recent sustainable policies for the containment of land consumption. The research aims to analyse the potential of innovative methods, connected to information technologies (BIM and GIS) that public administrations can use to stimulate the interested parties to act on a specific territory through the presentation of proposals of public–private partnerships. The first phase of the proposed work focused on analysing the methods of making information available during a “traditional method” of making information available. In the perspective of a plan for the redevelopment of urban contexts, the research evaluates the potential for integration of various information, such as the results of relations in the area (connections, services, infrastructures, etc.) and details on the built heritage (state of conservation and history). Information can be managed by commonly used tools, such as point clouds, BIM models with an adequate level of details and GIS platforms. These platforms make a wide range of users able to access the information through the web interface, intending to define a common language between different actors, in the redevelopment process

    Indirizzi di reversibilit\ue0 nel recupero di involucri edilizi storici: il caso dei magazzini del Porto Vecchio di Trieste

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    L\u2019area del Porto Vecchio di Trieste \ue8 caratterizzata da un patrimonio storico-architettonico, in gran parte non utilizzato, per il quale sono in fase di attuazione iniziative pubbliche e private per una sua graduale, piena apertura alla citt\ue0 ed alla comunit\ue0. Il presente contributo si colloca nell\u2019ambito di una ricerca avviata nel 2015 che si focalizza nell\u2019analisi e valutazione di potenziali soluzioni per la riqualificazione funzionale ed energetica del sistema urbano frontemare di Trieste, in cui si colloca Porto Vecchio. La ricerca parte da una prima fase di raccolta dati conclusa con la predisposizione di modelli BIM che, raccordati in una piattaforma informativa territoriale, hanno reso disponibili i dataset necessari allo studio di ipotesi progettuali. La ricerca, nella fase successiva, si focalizza sulla caratterizzazione delle tecnologie costruttive e dei caratteri formali dei magazzini del Porto Vecchio, basandosi inizialmente su rilievi in situ e integrata progressivamente con indagini storico-documentali e misurazioni, mediante rilevazione delle irregolarit\ue0 di calore degli involucri con metodi all\u2019infrarosso e prove termoflussimetriche condotte sulle pareti in arenaria del Magazzino 26. Gli esiti di tali indagini hanno permesso di definirne le caratteristiche fisico-tecniche e, grazie all\u2019analogia delle tecniche costruttive utilizzate nel patrimonio storico dell\u2019area, \ue8 possibile estendere tali esiti ai magazzini coevi e avanzare proposte per azioni di riqualificazione delle chiusure verticali non limitate al recupero conservativo, ma riferibili a scenari di retrofit avanzato, come l\u2019applicazione di smart facade sugli involucri stessi. I risultati ottenuti evidenziano diversi gradi di reversibilit\ue0 delle azioni proposte, che accorpate danno luogo a scenari di intervento applicabili ai manufatti dell\u2019area in relazione allo stato di conservazione del singolo magazzino

    Azioni di rifunzionalizzazione di edifici scolastici primari per una rete di scuole innovative transfrontaliere

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    The functional requalification of the huge Italian education building heritage is a complex operation that considers relevant and current issues: the identification of integrated design solutions enabling the participation of the whole education community, the implementation of the methodologies of Building Information Modelling for asset management, the adoption of sustainable renovation techniques according to minimum environmental criteria. A multidisciplinary research has been developed and focused on the case study of an education building in San Dorligo della Valle, currently not used and subjected to an intervention devoted to a Primary School of Slovenian language. The research led to the development of an innovative and inclusive model capable of orienting the design process towards solutions shared by stakeholders. Moreover, research results also allowed to provide support to the municipality for the editing of tender calls concerning the requalification of the building, thus assuming a future leading role within a network of innovative cross-border schools

    Evaluating deep retrofit strategies for buildings in urban waterfronts

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    The renovation and requalification of existing building stock and the exploitation of renewable energy sources are considered key actions in the European Energy Roadmap to 2050. In this scope, a noticeable potential application is represented by urban constrained built heritage, whose rehabilitation can be considered both as a strategy for its conservation and an enhancement of competitiveness for a sustainable city. The proposed research evaluates the potential of scalable retrofit strategies in existing buildings through the exploitation of on-site renewable energy sources available in urban waterfront. The methodology starts with the collection of data concerning environmental and climate conditions, predictable building energy demand for heating and cooling services, and timescales of available on-site renewable energy sources. The approach has been tested by the development of a detailed building energy model (BEM) for a constrained building in the urban waterfront of Trieste, in Northeastern Italy; the building construction dates back to the early 1980s and it is located in a valuable historical and cultural context. According to the preliminary rehabilitation proposal by Trieste Municipality, a baseline energetic model has been carried out to evaluate and optimize retrofit strategies for building envelope and energy systems, including renewable energy source exploitation. The study considers particularly hydrothermal energy stored in sea basin that could play a significant role in urban waterfronts contexts. The main results show that the most effective adaptation strategies are characterized by key factors such as envelope thermal inertia in reducing heating and cooling demand in middle seasons, thermal effects of roof greening, and the combination of plants that exploit several discontinuous renewable sources and accumulation systems, such as photovoltaic systems and sea hydrothermal energy. This paper looks at a strategic vision that focuses the need to manage plant systems through advanced commissioning or by developing an integrated smart thermal grid. This research is embedded in a pilot project concerning the development of a low-temperature thermal grid in the waterfront of the old town of Trieste

    Recupero di murature storiche mediante consolidamento con fibre in polimero rinforzato

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    La valutazione dell\u2019impatto delle opere di consolidamento da intraprendere sul patrimonio storico, condotta secondo i principi della sicurezza strutturale e del restauro, costituisce una fase necessaria per individuare metodologie di intervento compatibili con i valori storici ed architettonici di cui l\u2019edificio \ue8 portatore. L\u2019edificio del Municipio di Monfalcone (GO), realizzato nel 1860 e caratterizzato da strutture in muratura provviste, in alcuni settori, di rivestimenti in pietra, \ue8 stato oggetto nella prima met\ue0 del secolo scorso di interventi di ampliamento, ristrutturazione e ridistribuzione degli spazi interni; a partire dal 2010, un complesso intervento di ristrutturazione radicale ambisce alla rifunzionalizzazione interna ed alla messa in sicurezza del fabbricato. In particolare le murature portanti, caratterizzate da una generale disomogeneit\ue0 del tessuto, ricco di materiale incoerente e disaggregato, sono risultate soggette a rilevanti fessurazioni, evidenziate in fase di diagnosi, riferibili a cedimenti differenziali alle fondazioni e la cui entit\ue0 si \ue8 aggravata nel corso dei lavori. Il monitoraggio del quadro fessurativo, nell\u2019ottica della generale messa in sicurezza del fabbricato, ha messo in evidenza la necessit\ue0 di una complessiva azione di miglioramento del comportamento strutturale che, nello specifico, ha previsto un radicale irrobustimento strutturale delle murature. La valutazione delle alternative possibili per il raggiungimento di tale risultato ha considerato l\u2019utilizzo di reti di irrigidimento con betoncino a legante cementizio, l\u2019applicazione iniezioni di boiacca di cemento nelle murature, e l\u2019applicazione di una rete in resina polimerica per il placcaggio diffuso. Quest\u2019ultima soluzione ottempera ai criteri prefissati di congrua collaborazione strutturale con le murature ottocentesche e di spessore contenuto degli elementi di rinforzo. Il consolidamento \ue8 stato dunque operato mediante tale metodica, che prevede l\u2019applicazione di reti di fibre in polimero rinforzato (FRP, Fiber Reinforced Polymer), capaci di salvaguardare della composizione originaria della muratura, la reversibilit\ue0 delle azioni di recupero e la compatibilit\ue0 fisico-chimica dei nuovi componenti

    Approccio metodologico per il recupero sostenibile del patrimonio edilizio storico del Porto Vecchio di Trieste.

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    Il Porto Vecchio di Trieste rappresenta un esempio di architettura riferibile al patrimonio archeologico industriale di sicuro interesse per il suo contenuto culturale e storico. Si \ue8 sviluppata una visione metaprogettuale, declinata alle scale urbanistica ed architettonica, che si \ue8 posta l\u2019obiettivo di restituire tale patrimonio alla citt\ue0, valorizzando gli elementi caratteristici degli edifici e, al contempo, in una visione di coerente sostenibilit\ue0 del recupero stesso. I risultati della ricerca acquistano valore in considerazione alle analogie formali e costruttive riscontrate negli edifici e, quindi, alla possibilit\ue0 una ripetibilit\ue0 delle azioni progettuali e di intervento per il recupero di tale patrimonio
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