452 research outputs found

    Remapping Cityscapes. Postcolonial diasporas and representations of urban space in contemporary Italian literature

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    Nel presente saggio esamino le modalità attraverso cui scrittrici di seconda generazione come Igiaba Scego e Ubax Cristina Ali Farah rappresentano i cambiamenti sociali che avvengono quotidianamente nell’Italia postcoloniale attraverso nuove articolazioni spaziali. Queste autrici propongono nuove rappresentazioni di soggetti migranti e postcoloniali, e lo fanno popolando le proprie narrazioni e i paesaggi urbani in cui tali narrazioni si articolano con personaggi migranti e di seconda generazione che non sono in alcun modo conformi al modello di indesiderabilità attraverso cui questi soggetti sono tradizionalmente rappresentati. Attraverso una rimappatura degli spazi urbani come luoghi di significazione culturale e una messa in discussione delle tradizionali articolazioni del potere in ambienti urbani e metropolitani, scrittrici e scrittori di seconda generazione decostruiscono le rappresentazioni della popolazione italiana come omogenea e dei migranti come soggetti pericolosi e/o vittimizzati, assolutamente privi di agency. In questo processo di rimappatura dello spazio locale, che conduce ad una rimappatura anche dello spazio nazionale, si intersecano questioni di genere, razza, postcolonialità, cittadinanza e appartenenza. Le seconde generazioni mettono radicalmente in discussione il principio dello ius sanguinis, secondo il quale la cittadinanza viene attribuita in base a caratteristiche di tipo biologico, e suggeriscono invece nuovi modi di essere italiani che includono la partecipazione attiva alla vita di un paese, la reiterazione delle pratiche quotidiane, e nuovi modi di occupare gli spazi urbani. Ciò influenza fortemente la costruzione del senso di italianità e di identità nazionale italiana

    Oltre l’Italia: riflessioni sul presente e il futuro del postcoloniale

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    L’intento di questo nostro lavoro è di contribuire alla costruzione di un paradigma critico del postcoloniale italiano, analizzandone la specificità a partire dalla storia e dalla posizione geografica dell’Italia, ma allo stesso tempo mettendolo anche in relazione con i modelli teorici postcoloniali sviluppati in altri stati europei. Se la teoria postcoloniale sembra essersi indebolita in Paesi come la Gran Bretagna e l’India dove essa è nata, essa è certamente viva e vegeta in un Paese come l’Italia e in molti stati europei che, ora più che mai, sono alle prese con le conseguenze dei riadattamenti globali causati dalla decolonizzazione degli ex-imperi. Nel caso dell’Italia, come sappiamo, esiste una discontinuità fra l’emergere di un postcoloniale italiano e le storie del post-impero britanniche e francesi. Se nel Regno Unito e in Francia i flussi migratori cominciano ad arrivare direttamente dalle ex-colonie già negli anni Cinquanta e Sessanta, la condizione postcoloniale italiana si definisce in un contesto europeo post-Guerra Fredda e globalizzato, ed è caratterizzata da migrazioni postcoloniali indirette

    Progettazione di un orto botanico per l'Isola di Gorgona

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    La conservazione dell'ambiente naturale è un aspetto importante della politica comunitaria e riguarda diversi campi quali la gestione del paesaggio e del territorio, il ripristino degli ecosistemi la difesa dell’ ambiente dalle varie forme di inquinamento, la pianificazione paesaggistica, i programmi di sviluppo sostenibile e, in generale, ogni attività che mira a recuperare la funzionalità ecologica dell'ambiente. La conservazione della biodiversità, che è uno degli aspetti centrali per la salvaguardia dell’ambiente, viene in genere studiata a tre livelli, che corrispondono a tre ambiti di organizzazione del mondo vivente: quello dei geni, delle specie e degli ecosistemi. Quindi il termine biodiversità non si riferisce solo a singole specie ma alle relazioni che le specie instaurano con il loro habitat, perché gli organismi viventi, per la loro stessa sopravvivenza, dipendono gli uni dagli altri. Pertanto prendere in esame una singola specie sarebbe limitante dato che le specie non posso esistere al di fuori dei loro ecosistemi. Di conseguenza risulta importante non solo salvaguardare il patrimonio genetico dei viventi di un ecosistema , ma i processi che tra essi si instaurano. Creare un orto botanico vuole essere coerente con l’approccio comunitario come mezzo per salvaguardare la biodiversità. Percorrere l’orto botanico significherà intraprendere una escursione guidata attraverso la vegetazione, per percepire in maniera preliminare un territorio, avvicinarsi agli elementi più significativi della flora ed imparare a rispettare un ambiente nella sua totalità. Gli orti botanici hanno il potere di svolgere un azione educativa e formativa nei confronti dei suoi fruitori, capace di suscitare una coscienza naturalistica. L'orto botanico deve inoltre contribuire all’educazione del rispetto della natura e dei suoi equilibri. Un orto botanico può inoltre,essere definito come un giardino di utilità in cui si custodiscono collezioni vive di piante per scopi scientifici, didattici ed educativi. Tali piante sono esposte, prevalentemente, secondo ordinamenti sistematici, biologici, ecologici e geografici. Ma l’orto botanico è molto più di questo. E’un luogo dove l’uomo può ritrovare il contatto con la natura. Nello specifico caso dell'orto di Gorgona questo contatto con la natura si pensa possa aiutare psicologicamente e fisicamente i detenuti presenti sull’ isola. Infatti la possibilità di creare l’orto, ma anche quella di usufruirne, sarà fonte di equilibrio e di soddisfazione. Di equilibrio perché è ormai certa l’azione benefica che la natura ha sull’temperamento umano; e di soddisfazione perché i detenuti vedranno la realizzazione di un progetto portato avanti interamente da loro

    Branching projections of ventrolateral reticular neurons to the medial preoptic area and lumbo-sacral spinal cord

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    Different findings indicate that rostral ventrolateral reticular nucleus (RVL) is neuronal substrate of integration and regulation of the cardiovascular functions. Some efferent RVL neurons project to the thoraco-lumbar spinal cord and excite preganglionic sympathetic neurons, to the spinal phrenic motor neurons involved in inspiratory function and increase the activity of vasoconstrictor fibres innervating blood vessels in the skin and skeletal muscle. Our study was aimed at revealing presence of neurons within RVL supplying branching collateral input to the medial preoptic area (MPA) and to the lumbo-sacral spinal cord (SC-L) in the rat. All animal experiments were carried out in accordance with current institutional guidelines for the care and use of experimental animals. We have employed double fluorescent-labelling procedure: the projections were defined by injections of two retrograde tracers: Rhodamine Labelled Bead (RBL) and Fluoro Gold (FG) in the MPA and SC-L, respectively. Our results showed the presence of few single FG neurons and single RBL neurons in the RVL. The size of FG-neurons and RBL-neurons was medium (25–30 μm) and large (50 μm). Few double-projecting neurons were distributed in the middle third of RVL nucleus, their size was 30–40 μm. The results demonstrate that pools of neurons in the RVL have collateral projections to the MPA and SC-L and they are involved in ascending and descending pathway. These data suggest that these neurons could play a role in maintaining activity of central and peripheral blood flow

    Innervation of a prefabricated flap: a new experimental model.

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    Introduction. Flap innervation by neoaxonogenesis is a promising field of investigation. The authors evaluated the possibility of innervating an acellular collagen scaffold as component of a potential prefabricated flap. Materials and Methods. Collagen matrix sheets were implanted around the femoral bundle of a murine model to produce two flaps on proximal and distal nerve stumps based on a flow-through model. After thirty days, nerve regeneration and integration into the collagen matrix were evaluated. The specimens were microscopically analyzed to study Schwann cell colonization and axonal integration with the matrix. Axonal count and density were assessed and statistically evaluated. Results. Qualitative structural and ultrastructural evaluation indicated integration, with axonal fibers merged within the collagen matrix, along with a newly formed vascular network on the proximal flap. Wallerian degeneration occurred inside the distal chamber. Axonal count and density did not show statistically significant differences between the nerve inside the proximal flap and the control side. Conclusions. Innervation of an acellular matrix can be obtained by direct nerve stump implantation. The flow-through system was relatively easy to build and reliable to provide adequate blood supply. The collagen scaffold may be a promising support or further studies of preinnervated microsurgical flaps

    Genotoxicity of radiofrequency electromagnetic fields: Protocol for a systematic review of in vitro studies.

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    Abstract Background Exposure to radiofrequency electromagnetic fields (RF-EMF, 100 kHz – 300 GHz) emitted by wireless communication technologies is pervasive and ubiquitous. Concern has been raised about possible adverse effects to human health. In 2011 the International Agency for Research on Cancer has classified RF-EMF as possibly carcinogenic to humans, highlighting that the evidence is weak and far from conclusive. Updated systematic reviews of the scientific literature on this topic are lacking, especially for mechanistic studies. Objectives To develop a protocol for a systematic review of experimental studies investigating genotoxic effects induced by RF-EMF in in vitro cellular models. Genotoxicity is one of the key-biological indicators of carcinogenicity, and the most common characteristics of established carcinogens. The predefined procedures for conducting the systematic review are outlined below. Methods We will follow the guidelines developed by the National Toxicology Program-Office of Health Assessment and Translation (NTP-OHAT), adapted to the evaluation of in vitro studies. Eligibility criteria We will include experimental in vitro studies addressing the relationship between controlled exposures to RF-EMF and genotoxicity in mammalian cells only. Eligibility for inclusion will be further restricted to peer reviewed articles reporting findings from primary studies. Information sources We will search the scientific literature databases NCBI PubMed, Web of Science, and EMF-Portal. No filter on publication date will be applied. Only studies published in English will be considered. The reference lists of the included papers and available reviews will be screened for unidentified relevant papers. References will be managed through Endnote X9 software. Data extraction and synthesis of results Data from included papers will be extracted according to predefined forms. Heterogeneity within the available evidence will determine the type of evidence synthesis that is appropriate. Findings will be summarized in tables, graphical displays and in a narrative synthesis of the available evidences. A meta-analysis will be carried out if subgroups of studies homogeneous in terms of exposure characteristics, endpoint, and cell types will be identified. Risk of bias The internal validity of included studies will be assessed using the NTP-OHAT Risk of Bias Rating Tool for animal studies, adapted to in vitro studies. This stage of the process will be managed through the Health Assessment Workspace Collaborative (HAWC). Evidence appraisal To rate confidence in the body of evidence, we will use the OHAT GRADE-based approach for animal studies. Framework and funding This protocol concerns one of the evidence streams considered in a larger systematic review of the scientific literature on the potential carcinogenicity of RF-EMF, performed by scientists from several Italian public research agencies. The project is supported by the Italian Workers' Compensation Authority (INAIL) in the framework of the CRA with the Istituto Superiore di Sanita "BRiC 2018/06 – Scientific evidence on the carcinogenicity of radiofrequency electromagnetic fields"

    Dose-Dependent ATP Depletion and Cancer Cell Death following Calcium Electroporation, Relative Effect of Calcium Concentration and Electric Field Strength

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    Background: Electroporation, a method for increasing the permeability of membranes to ions and small molecules, is used in the clinic with chemotherapeutic drugs for cancer treatment (electrochemotherapy). Electroporation with calcium causes ATP (adenosine triphosphate) depletion and cancer cell death and could be a novel cancer treatment. This study aims at understanding the relationship between applied electric field, calcium concentration, ATP depletion and efficacy. Methods: In three human cell lines — H69 (small-cell lung cancer), SW780 (bladder cancer), and U937 (leukaemia), viability was determined after treatment with 1, 3, or 5 mM calcium and eight 99 μs pulses with 0.8, 1.0, 1.2, 1.4 or 1.6 kV/cm. Fitting analysis was applied to quantify the cell-killing efficacy in presence of calcium. Post-treatment intracellular ATP was measured in H69 and SW780 cells. Post-treatment intracellular ATP was observed with fluorescence confocal microscopy of quinacrine-labelled U937 cells. Results: Both H69 and SW780 cells showed dose-dependent (calcium concentration and electric field) decrease in intracellular ATP (
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