8 research outputs found

    Mast cell disorders, melanoma and pancreatic carcinoma: from a clinical observation to a brief review of the literature.

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    Mastocytosis can be associated with other clonal or non-clonal hematologic diseases as well as a variety of non-hematologic malignancies. A 75-year-old Caucasian male patient was referred to us with a 5-month history of neutrophilic leukocytosis and mild splenomegaly. He had developed a cutaneous melanoma sixteen years ago. According to the clinical and pathological features, a final diagnosis of systemic mastocytosis was established. The patient started treatment with interferon-α at a dose of 3 MIU/day, combined with low doses of prednisone. We observed a rapid disappearance of symptoms. Unfortunately, after 3 months a diagnosis of pancreatic adenocarcinoma was established. A review of the literature suggests that mastocytes could have a pivotal role in several malignancies. Different chemokines, mitogenic factors, chemical mediators of inflammation, and specific gene mutations could explain the association between mastocytosis and other hematologic and non-hematologic disorders. </p

    Bioactive Lignans from Flaxseed: Biological Properties and Patented Recovery Technologies

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    Flaxseed lignans frequently feature in the literature. However, much remains to be discovered about the mechanisms underlying their functional and therapeutic properties. Furthermore, it is necessary to identify systems for lignan production and detoxification that are sustainable, cost-effective, easy to use, and scale up. These systems can address the needs of the nutraceutical, cosmetic, and pharmaceutical sectors and lead to competitive commercial products. This review analyzes the biological effects of lignans as anticancer, antioxidants, and modulators of estrogen activity. It also focuses on the most recent articles on lignan extraction methods that are sustainable and suitable as products for human consumption. Furthermore, the most up-to-date and relevant patents for lignan recovery are examined. The search and selection methodology for articles and patents was conducted using the most popular bibliographic and patent databases (e.g., Scopus, Pubmed, Espacenet). To the best of our knowledge, this is the first overview that details the patented technologies developed in the flaxseed lignans area in the last 10 years

    Shiitake mushroom dermatitis

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    Shiitake mushrooms (Lentinula edodes are a worldwide known type of mushroom, employed in the traditional Asiatic medicine for healthy effects, such as immune modulation, reduction of blood pressure and anti inflammatory activity However, this mushroom may provoke allergic reactions and a peculiar dermatosis, known as shiitake dermatitis We reported a case of shiitake dermatitis in 54 year old Caucasian woman, who developed acute lesions 2 days after eating a raw shiitake mushroom for the first tim

    Neurodystrophic hand dermatitis: Sannino Barduagni syndrome

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    Hand eczema is a chronic disease, commonly considered the expression of a contact allergic or irritative dermatitis. However, when the prick/patch tests and laboratory investigations are negative, important diagnostic challenges may arise

    L'educazione motoria nella scuola primaria

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    Educare attraverso il corpo e il movimento \ue8 una tematica su cui esiste molta attenzione ma anche scarso riscontro attuativo nelle pratiche utilizzate in ambito scolastico. Realizzare un libro che tratta questo argomento, dunque, \ue8 un\u2019operazione dovuta ma altres\uec delicata, per i differenti sguardi di cui \ue8 destinataria l\u2019educazione fisica, o educazione motoria che dir si voglia, nella scuola primaria. L\u2019idea di questo testo \ue8 nata dall\u2019esigenza di condensare, in un\u2019unica pubblicazione, alcuni temi importanti sia per gli studenti, afferenti ai corsi di Scienze dell\u2019educazione, sia per gli insegnanti in servizio nella scuola primaria. Gli argomenti trattati nei vari capitoli, scritti da docenti di diversi atenei italiani, costituiscono una rilettura ragionata e integrata sui temi della corporeit\ue0, del movimento, degli stili d\u2019insegnamento, metodologia e didattica, programmazione e valutazione, tesa a sostenere una professionalit\ue0 in continua evoluzione rispetto al mutare delle nuove generazioni. Per tale motivo, la prospettiva assunta nella scrittura, ponendo al centro dell\u2019attenzione l\u2019educazione motoria, individua nel corpo e nel movimento cornici di ricerca di molteplici ambiti disciplinari, anche alla luce delle indicazioni neuroscientifiche relati- ve all\u2019embodied cognition, e alla loro declinazione in embodied education da parte delle scienze pedagogiche: esperienze educative che non possono prescindere dal coinvolgimento del corpo e dell\u2019agire, come espressione della persona che ogni bambino \ue8 in ogni momento e con- testo della giornata scolastica. Cambiano gli insegnamenti e le attivit\ue0, di ora in ora, ma ogni singolo allievo attribuisce significato e conferisce continuit\ue0 a tutte le esperienze e ai vissuti che si susseguono nel dipanarsi della quotidianit\ue0. In tal senso gli stili d\u2019insegnamento rappresentano un dispositivo di mediazione che declina i contenuti di apprendimento in un vissuto soggettivo. La professionalit\ue0 dell\u2019insegnante riflessivo non si realizza solo nella predisposizione di un\u2019ampia gamma di compiti motori, scelti o creati ad hoc per quella particolare classe, ma anche per la capacit\ue0 di proporli con stili educativi diversificati, in base alle competenze e ai bisogni dei bambini, agli obiettivi perseguiti, ai tempi e agli spazi disponibili. La risposta creativa, originale, intuitiva, sollecitata negli allievi, dipende sostanzialmente dalla possibilit\ue0 produttiva che viene loro garantita, attraverso le modalit\ue0 con cui vengono proposte le varie esperienze educative. Solo tale modus operandi garantisce i legami tra funzioni cognitive, motorie, emotive, sociali e genera competenze trasferibili a successivi apprendimenti e contesti. Nel contempo viene a modificarsi anche la procedura valutativa, non pi\uf9 unicamente basata sulla verifica misurabile di abilit\ue0 e conoscenze, ma allargata alla verifica qualitativa di competenze, aperta ai processi di autovalutazione dell\u2019allievo. Non meno importanti, in sintonia con i bisogni emergenti nei bambini e nelle bambine, sono le tematiche riferite al territorio, agli stili di vita attivi, alle attivit\ue0 all\u2019aria aperta, come ambiti inclusivi e di raccordo tra le varie figure educative che, in modo pi\uf9 o meno consapevole, sono corresponsabili dello sviluppo evolutivo dei pi\uf9 piccoli: la famiglia, la scuola, le associazioni territoriali e sportive. Alla rete di figure adulte che circonda l\u2019infanzia spetta il compito di concretizzare il patto formativo che dovrebbe caratterizzarla. Non \ue8 pi\uf9 possibile, in altre parole, pensare a una didattica solo curricolare, svolta in aula, ma a un suo ampliamento aperto alle possibilit\ue0 che il territorio e la sua organizzazione mettono a disposizione per sostenere e integrare l\u2019esperienza scolastica. L\u2019insegnante, allora, assume anche il ruolo di qualificato operatore di sistema, capace di rivisitare i tempi e gli spazi scolastici ed extrascolastici, in grado di organizzare esperienze che prolunghino il lavoro di classe in altri contesti, promotore di sani stili di vita attraverso l\u2019offerta di ulteriori opportunit\ue0 in cui coinvolgere corpo e movimento

    Effects of a genetically modified potato on a non-target aphid are outweighed by cultivar differences

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    Insect–plant interactions may be unintentionally affected when introducing genetically modified (GM) crops into an agro-ecosystem. Our aim was to test the non-target effects of a late blight-resistant GM potato on Myzus persicae in greenhouse and climate room experiments and understand how position and number of R gene insertions can affect non-targets in GM events. We also aimed to compare results to baseline differences among three conventional potato varieties varying in resistance to late blight. Aphid development and survival were affected by some GM events in the first generation, though effects disappeared in the second generation. Effects were not dependent on the presence of a marker gene or the insertion of a second resistance gene. Positional effects of gene insertion influenced aphid performance on certain GM events. However, aphid fitness varied considerably more between conventional potato varieties than between Désirée and the GM events. Comparing different GM events to the non-transformed variety is relevant, since unintended effects of insertion can occur. Our protocols can be recommended for in planta risk assessments with aphids. Ecological perspective is gained by selecting several measured endpoints and by comparing the results with a baseline of conventional cultivars
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