9 research outputs found

    Nécropole Santa Rosa (Rome, Cité du Vatican)

    Get PDF
    La nécropole Santa Rosa est, en fait, une partie de la nécropole romaine qui longeait la Via Trionfale. Elle a fait l’objet d’une intervention de fouilles préventives liée l’aménagement d’un parking souterrain. Si l’analyse des données archéologiques et épigraphiques était largement avancée, il n’en était pas de même des investigations anthropologiques relatives aux sépultures à crémation, pour lesquelles rien n’avait encore été engagé. Afin de pallier cette carence, une convention quadripart..

    Nécropole Santa Rosa (Rome, Cité du Vatican)

    Get PDF
    L’année 2013 a vu se poursuivre les recherches anthropologiques entreprises depuis novembre 2011 dans cette portion de la vaste nécropole romaine qui longeait la Via Triumphalis, dont la fouille s’est déroulée dans un contexte d’archéologie préventive. Ces travaux s’inscrivent dans le programme d’une convention quadripartite qui a été signée au printemps 2012 entre la Direction des Musei Vaticani, l’École française de Rome, l’Université Bordeaux 1 (UMR 5199, Laboratoire d’Anthropologie) et la..

    Nécropole Santa Rosa (Rome, Cité du Vatican)

    Get PDF
    Les recherches anthropologiques commencées en novembre 2011 ont été poursuivies dans la nécropole Santa Rosa, une portion de la vaste zone funéraire qui se développait à l’époque antique le long de la Via Triumphalis. Lors de la fouille de cet ensemble, qui s’est déroulée dans un contexte d’archéologie préventive, les monuments ont été dégagés mais les urnes cinéraires prises dans la maçonnerie ont été conservées in situ avec leur contenu, de sorte qu’il est aujourd’hui possible de les étudie..

    Il Dominus Gaudentius e l'Antinoo Casali : alcuni aspetti della fine del paganesimo da una piccola domus sul Celio ?

    No full text
    Giandomenico Spinola, Il Dominus Gaudentius e l'Antinoo Casali : alcuni aspetti della fine del paganesimo da una piccola domus sul Celio?, p. 953-979. La presenza della famiglia dei Simmaci sembra aver influenzato fortemente la vita del quartiere sulla sommità del Celio. Il padrone di una domus di medie dimensioni, Gaudentius, risulta probabilmente essere un personaggio storicamente attestato, fedele amico del celebre Quintus Aurelius Symmachus e Vicarius Africae nel 409 d.C. La comune appartenenza alla fazione pagana potrebbe aver condizionato Gaudentius nel collocare la statua dell'Antinoo Casali sul fondo del triclinio della sua domus. Circa un secolo dopo, la presenza dei Simmaci nell'area è ancora documentata dal rinvenimento nella Basilica Hilariana di una coppa di vetro con dedica a Quintus Aurelius Memmius Symmachus Iunior e nella domus (v. retro) di Gaudentius di un mattone bollato forse appartenente alle figlinae del medesimo membro dei Simmaci (ucciso da Teodorico nel 525 d.C). Le interrelazioni esistenti tra i singoli elementi ripetono in scala minore gli avvenimenti che hanno caratterizzato il quadro storico-politico di Roma in età tardo-imperiale.Spinola Giandomenico. Il Dominus Gaudentius e l'Antinoo Casali : alcuni aspetti della fine del paganesimo da una piccola domus sul Celio ?. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 104, n°2. 1992. pp. 953-979

    Il vecchio pescatore e il mare di Anzio

    No full text
    Il Vecchio Pescatore e il mare di Anzio. Questa volta, protagonista di un’importante mostra al Museo Civico Archeologico di Anzio, è la statua del Vecchio Pescatore dei Musei Vaticani, una meravigliosa scultura in marmo pario del II secolo d.C., che ornava una delle tante ville marittime che sorgevano sul litorale della cittadina laziale o, addirittura, la residenza imperiale stessa. Le rappresentazioni scultoree di pescatori, di pastori e di personaggi del mondo contadino, definite anche sculture a carattere decorativo o di “genere”, scaturiscono dalla inesauribile corrente artistica del medio ellenismo (III secolo a.C.); in quel momento si affermò il gusto per i soggetti realistici dal sapore agreste, rappresentati in scenari paesistici ricreati artificialmente negli horti privati di ricche dimore ma anche in edifici pubblici

    Nature, Artifice, History

    No full text
    L'articolo presenta il progetto per la nuova sistemazione dei Fori imperiali che si è aggiudicato il primio premio ex aequo

    Memorie di ricerche antiquarie nella tenuta della «Sepoltura di Nerone» (1780-1796) tratte dall'archivio del Capitolo Vaticano

    No full text
    Viene posta in risalto l'importanza, sul piano documentario (con specifico riferimento alla scienza antiquaria), dell'archivio del Capitolo di S. Pietro, veneranda istituzione, titolare, per secoli, di un vastissimo comprensorio della Campagna Romana. Nel caso della tenuta della Sepoltura di Nerone, la preziosa documentazione archivistica ha contribuito ad un migliore inquadramento delle esplorazioni archeologiche tardo-settecentesche nell'area, fornendo inediti ragguagli in merito alle campagne di scavo, susseguitesi nel periodo 1780-1783 nonché dando notizia di ulteriori (mal conosciuti) interventi in loc

    Ancient Rome: A genetic crossroads of Europe and the Mediterranean

    No full text
    Ancient Rome was the capital of an empire of ~70 million inhabitants, but little is known about the genetics of ancient Romans. Here we present 127 genomes from 29 archaeological sites in and around Rome, spanning the past 12,000 years. We observe two major prehistoric ancestry transitions: one with the introduction of farming and another prior to the Iron Age. By the founding of Rome, the genetic composition of the region approximated that of modern Mediterranean populations. During the Imperial period, Rome’s population received net immigration from the Near East, followed by an increase in genetic contributions from Europe. These ancestry shifts mirrored the geopolitical affiliations of Rome and were accompanied by marked interindividual diversity, reflecting gene flow from across the Mediterranean, Europe, and North Africa
    corecore