587 research outputs found

    Un'applicazione della Geomatica all'ambito forense: il GIS della Giustizia nelle Circoscrizioni Giudiziarie della Sicilia

    Get PDF
    In questo studio, elaborato presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale dei Materiali (DICAM), dell’Università degli Studi di Palermo, si è sperimentato un Sistema Informativo Territoriale come Decision Support System in grado di fornire soluzioni alle decisioni strategiche degli amministratori della Giustizia nella revisione delle Circoscrizioni giudiziarie siciliane. Il Ministro della Giustizia, lo scorso anno, ha incaricato un gruppo di studio per la determinazione delle nuove competenze territoriali degli Uffici del Giudice di Pace e la loro conseguente distribuzione nel territorio, ormai indispensabile alla luce delle esperienze maturate nell’arco di oltre venti anni dalla data di istituzione della Legge n. 374/1991, i cui risultati sono stati formalizzati nella relazione finale approvata nel marzo 2012. Il progetto di riorganizzazione effettuato da parte degli organi istituzionali (Decreto Legislativo 7 settembre 2012, n. 156), pur fissando i criteri per la sopravvivenza degli Uffici di Giudice di Pace (almeno in Sicilia, ambito dello studio), ha disposto la chiusura di tutte le sedi non circondariali (con l’esclusione di Pantelleria e Lipari, rimaste aperte per ovvie motivazioni di carattere geografico) non valutando eventuali possibili raggruppamenti territoriali. Il progetto di revisione ministeriale ha fissato i criteri per la sopravvivenza degli uffici di Giudici di Pace con semplici parametri numerici: il valore soglia dei procedimenti annui, che rappresenta il carico di lavoro mediamente sostenibile dal personale giudicante nel corso dell’anno solare pari a 568,3; il bacino di utenza, che non può inferiore a 100.000 abitanti, per ogni sede di Giudice di Pace. Pur condividendo alcuni criteri adottati nel progetto governativo, in questo studio si è implementata una metodologia oggettiva che ha consentito di valutare ogni singola sede di Giudice di Pace, analizzando le caratteristiche di operatività, con l’obiettivo di selezionare e premiare le sedi più efficienti. Il criterio di efficienza adottato, ha selezionato quelle sedi che, nell’arco dell’anno, hanno esaurito, in media per giudice, un numero di procedimenti uguale o superiore al valore soglia stabilito dallo studio governativo, tenendo conto inoltre dell’estensione del territorio di competenza, del numero di abitanti residenti nel medesimo territorio e dell’indice di litigiosità registrato nelle sedi negli anni presi a riferimento. Inoltre, in questo studio, è stato imposto il vincolo della distanza massima che ogni cittadino deve percorrere per raggiungere la sede circondariale di competenza; questo elemento comune ha posto tutti i cittadini su un piano di pari trattamento, preservando la figura storica del Giudice di Pace che è riuscita nel tempo a materializzare la semplicità d’accesso alla Giustizia. Sono stati raccolti, analizzati e valutati i dati di 110 sedi di Giudici di Pace, relative a 19 Circondari di Tribunale dei Distretti di Corte di Appello di Palermo, Caltanissetta, Messina e Catania, con competenze territoriali su tutti i 390 Comuni della Sicilia. I dati si riferiscono agli anni 2009-2010 per i distretti di Corte di Appello di Palermo e Caltanissetta e al periodo 2010-2011 per i distretti di Corte di Appello di Catania e Messina; sono stati forniti dal Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria e dei Servizi, Direzione Generale di Statistica, integrati da dati forniti dalla Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati, Cisia di Palermo, dello stesso Dipartimento del Ministero della Giustizia. Lo studio è stato articolato in due fasi : nella prima è stata effettuata la determinazione di una metodologia oggettiva per l’individuazione delle sedi del Giudice di Pace più idonee, in termini di efficienza ed efficacia, ad offrire il servizio di giustizia; nella seconda è stata valutata lo sviluppo di un’analisi spaziale per l’individuazione del nuovo territorio di competenza di ogni sede di Giudice di Pace confermata. Nella prima fase sono stati assegnati dei punteggi alle sedi valutate, in base alle variabili prese in esame, ed è stata definita una graduatoria di efficienza ed efficacia. Il punteggio ottenuto dalla somma delle variabili standardizzate e pesate, ha consentito di stilare una graduatoria che è stata presa a riferimento nella scelta delle sedi dei Giudici di Pace da mantenere in esistenza. Nella seconda fase è stata elaborata un’attenta analisi spaziale per definire i nuovi territori di competenza. In questo studio, il vincolo della distanza massima che ogni cittadino deve percorrere per raggiungere la sede del Giudice di Pace di competenza, è stato fissato in 50 chilometri poiché, a parere degli autori, questa misura consente un buon compromesso tra minore percorrenza e ottimizzazione della distribuzione delle sedi giudiziarie, con particolare riferimento anche alle infrastrutture viarie siciliane. La prima valutazione è stata effettuata nelle sedi circondariali dei Giudici di Pace (queste non rientrano tra le sedi da sopprimere così come disposto dall’art. 1 lettera l), della legge 14 settembre 2011, n. 148) utilizzando il Network Analyst e in particolare la funzione di Service Area per individuare il territorio raggiungibile, in termini di percorrenza stradale, entro la distanza massima fissata dalla sede prescelta. Una volta individuata l’area di percorrenza sono state effettuate una serie di query spaziali per individuare tutte quelle Sedi comunali del Circondario che risultino servite dalla sede del Giudici di Pace prescelta; una volta ottenuta la copertura totale delle Sedi comunali è stata generata la matrice dei costi di spostamento all’interno della rete, con la funzione di Cost Matrix, così da stabilire, in base alla minore distanza di percorrenza, quali Comuni assegnare alla competenza di ogni sede del Giudici di Pace confermata. Stabilite le nuove competenze delle sedi dei Giudici di Pace è stata effettuata un’ultima analisi per verificare se, con le nuove competenze, queste sedi potessero raggiungere comunque un numero di nuove iscrizioni annue maggiori del valore soglia nazionale. Per giungere al dato presunto delle nuove iscrizioni nei nuovi territori di competenza della sede del Giudici di Pace si è operato nel seguente modo: • la media delle nuove iscrizioni di ogni sede di Giudici di Pace dei due anni presi a riferimento è stata suddivisa, proporzionalmente al numero di abitanti, per i propri Comuni di competenza; • il numero presunto di nuove iscrizioni di competenza di ogni singolo Comune è stato successivamente sommato secondo le nuove aggregazioni comunali stabilite dalla precedente analisi. L’attenta analisi dei dati elaborati e la precisa applicazione dei vincoli imposti in questo studio, hanno permesso di evidenziare come la soluzione proposta dallo studio governativo comprometterebbe il principio di parità di accesso alla giustizia ai cittadini di ben 55 comuni. Lo studio così strutturato ha di fatto analizzato situazioni del territorio siciliano molto complesse, evidenziando le criticità che lo caratterizzano; su tutte spiccano le peculiarità territoriali del Circondario di Termini Imerese e di Siracusa. Nella relazione illustrativa allegata allo schema di Decreto Legislativo recante: “Revisione delle Circoscrizioni giudiziarie – Uffici dei Giudici di Pace”, è previsto, per questi circondari, il mantenimento di una sola sede, per un bacino d’utenza pari a 295.069 abitanti e un’estensione territoriale pari a 5.759,65 Kmq per Termini Imerese e di 403.356 abitanti e un’estensione di 3.650,85 Kmq per Siracusa, compromettendo il principio della parità di trattamento tra i cittadini di ben 27 Comuni. Lo studio dimostra che, mantenendo in vita quattro sedi di Giudici di Pace per Termini Imerese e tre sedi per Siracusa, è possibile effettuare una revisione della geografia giudiziaria e un riassetto territoriale delle competenze, nel rispetto dei vincoli sia imposti dallo studio che dal valore soglia nazionale stabilito dallo studio governativo. Inoltre lo studio ha anche verificato che il valore presunto di nuove iscrizioni per le nuove competenze acquisite dagli uffici di Giudici di Pace confermati è superiore al valore soglia nazionale. Dai risultati ottenuti si può quindi affermare che la metodologia adottata consente comunque una riduzione significativa degli uffici dei Giudici di Pace presenti sul territorio siciliano pari al 74% contro l’81% della riduzione operata dallo studio di revisione governativo, riuscendo al contempo, come valore aggiunto, a garantire la parità di accesso alla giustizia da parte di tutti i cittadini

    Influence of the Experimental Setup on the Damping Properties of SLM Lattice Structures

    Get PDF
    Background: Metal lattice structures obtained through Selective Laser Melting may increase the strength-to-weight ratio of advanced 3D printed parts, as well as their damping properties. Recent experimental results showed that AlSi10Mg and AISI 316L lattices are characterized by higher Rayleigh damping coefficients with respect to the fully dense material. However, some unclear or contradictory results were found, depending on the experimental setup adopted for modal analysis. Objective: In this work the influence of the experimental setup when performing modal analysis on different SLM AISI 316L lattice structures was deeply investigated. The study provides a critical comparison of various experimental modal analysis approaches, allowing to evaluate the influence of external damping sources and material internal damping phenomena. Methods: The dynamic behaviour of SLM AISI 316L specimens incorporating lattice structures was estimated by means of pulse testing and sinusoidal excitation through an electromagnetic shaker. The validity of the viscous damping model was assessed by means of sinusoidal excitation with different levels of vibration velocity. Moreover, the influence of experimental setup on modal analysis results was critically evaluated, by considering different actuators, contact and non-contact sensors and boundary/clamping conditions. Results: The classical viscous damping model describes with good approximation the damping properties of SLM lattice structures. When exciting single specimens in free-free conditions, those embedding lattice structure and unmelted metal powder filler were characterized by superior internal damping properties with respect to the specimens incorporating the lattice structure without any filler, which was however more effective than the full density equivalent material. Most of the other experimental setups introduced additional external damping sources, that could alter this important outcome. Conclusions: SLM lattice structures embedded into 3D printed components provide superior damping properties against mechanical and acoustic vibrations and the metal powder filler does significantly enhance such damping capacity. A correct estimation of material internal damping was achieved by applying non-contact sensors and free-free boundary conditions, whereas other experimental setups were partly inadequate

    Riorganizzazione territoriale degli Uffici del Giudice di Pace

    Get PDF
    Lo studio si prefigge lo scopo di riorganizzare, con l’ausilio di applicativi GIS., la distribuzione degli uffici del Giudice di Pace (GdP) nel territorio siciliano, prendendo in analisi le sedi dei distretti di Corte di Appello di Palermo e Caltanissetta. L’articolazione dello studio avviene in due fasi : a) la ricerca di una metodologia oggettiva per l’individuazione delle sedi del Giudice di Pace più idonea, in termini di efficienza ed efficacia, per offrire il servizio di giustizia; b) l’individuazione del nuovo territorio di competenza per ogni sede del Giudice di Pace confermata, con un’attenta analisi spaziale. Per la ricerca di una metodologia oggettiva è stata realizzata una scheda di valutazione per assegnare alle sedi dei GdP un punteggio in base ad alcune variabili, già indicate nell’art. 1 lett. b della legge n.148 del 14/9/2011, e più precisamente: 1) il numero di abitanti di competenza; 2) l’estensione del territorio da servire; 3) l’indice di litigiosità della popolazione sull’ambito locale; 4) l’indice di produttività. Tale indice è stato creato appositamente in questo studio e consente di “premiare” quelle sedi di GdP che nel periodo analizzato hanno evidenziato una capacità di smaltimento uguale o maggiore al valore fissato dalla soglia nazionale. Per l’individuazione del nuovo territorio di competenza di ogni GdP è stata condotta un’analisi spaziale multicriteriale in ambiente GIS, su piattaforma Open Source. Partendo dalla Sede Circondariale del Giudice di Pace sono stati associati i territori dei Comuni raggiungibili entro 50 Km di percorrenza stradale. E’ stata tenuta in grande considerazione la definizione della distanza massima che ogni cittadino deve percorrere per raggiungere la sede del GdP di competenza perché è l’elemento comune a tutti i cittadini e li pone su un piano di pari trattamento. I risultati ottenuti permettono di affermare che l’analisi così strutturata consente comunque un’elevata riduzione degli uffici presenti sul territorio (pari al 74% contro l’83% operata dallo studio di revisione governativo), pur mantenendo operative le sedi dei GdP che nella valutazione oggettiva hanno ottenuto il punteggio migliore e riuscendo, comunque, a garantire un ufficio di Giudice di Pace a meno di 50 chilometri dalle sedi dei Comuni di competenza

    Instrumental and sensory evaluation of seven apple (Malus domestica Borkh.) cultivars under organic cultivation in Sicily

    Get PDF
    ArticleIn this trial we examined the quality of 7 clones belonging to more diffused apple polyclonal varietal groups, using chemical/physical and sensory analyses during two consecutive years. Galaxy, and their ameliorative clones Gala Annaglò® and Dalitoga (Gala clones) that ripen in summer, Erovan* Early Red One® and Scarlet Spur*-Evasni® (Red Delicious clone), Corail Pinova and its ameliorative clone RoHo 3615 * Evelina® that ripen in autumn were studied. Gala Annaglò® is interesting for the fruit size and peel color, Dalitoga for the early ripening and Galaxy for the crunchiness and consistency. All the Gala clones reached very high total solid soluble content confirmed by the panel judgment of the sweetness and acidity descriptors. The Red Delicious clones confirm the larger size and the high colorimetric standard of all covered red fruits; the new clone Scarlet Spur*-Evasni® reached an interesting fruit size and peel colour intensity and uniformity, and the best total solid soluble content to total acidity ratio confirmed by the sensory descriptors of acidity and sweetness. Moreover, it reached very high values of crunchiness, consistency and interesting values of apple flavour, honey flavour and fruit flavour. The ameliorative clone RoHo 3615*Evelina® was characterized by well uniform and intense coloured fruits and a more balanced total solid soluble content to total acidity ratio, and interesting values of crunchiness, consistency, apple flavour, honey flavour and fruit flavour. This study confirms the relationship between instrumental and sensory analysis

    Upgraded Kalman filtering of cutting forces in milling

    Get PDF
    Advanced piezoelectric dynamometers with a wide frequency bandwidth are required for cutting force measurement in high-speed milling and micromilling applications. In many applications, the signal bandwidth is limited by the dynamic response of the mechanical system, thus compensation techniques are necessary. The most effective compensation techniques for a full 3D force correction require an accurate and complex identification phase. Extended Kalman filtering is a better alternative for input force estimation in the presence of unknown dynamic disturbances. The maximum bandwidth that can be currently achievable by Kalman filtering is approximately 2 kHz, due to crosstalk disturbances and complex dynamometer\u2019s dynamics. In this work, a novel upgraded Kalman filter based on a more general model of dynamometer dynamics is conceived, by also taking into account the influence of the force application point. By so doing, it was possible to extend the frequency bandwidth of the device up to more than 5 kHz along the main directions and up to more than 3 kHz along the transverse directions, outperforming state-of-the-art methods based on Kalman filtering

    Quality changes during postharvest life in white fleshed peach (Prunus Persica L. Batsch) fruits: Preliminary observations

    Get PDF
    Sicilian white flesh peach fruits ecotypes are characterized by a persistent aroma and excellent flavor that is highly appreciated by consumers. Nevertheless, they reach only regional markets, because of fruit sensitivity to decay and the poor information about their postharvest physiology and shelf-life. In this trial, we studied quality changes during postharvest life of non-melting white-flesh peach ecotypes \u2018Tudia\u2019, \u2018Bella di Bivona\u2019 and the cultivar \u2018Daniela\u2019. Fruits were collected at commercial ripening: a first group was submitted to analytical evaluations and another one was stored (2\ub0C, 90% RH) for 32 days. During this storage period, fruits were submitted to four shelf-life periods at ambient temperature (22\ub0C) for 6 days and analyzed every 3th and 6th day. In the period of shelf-life, during storage of fruit at 2\ub0C, we ascertained that Bella di Bivona and Daniela have a shelf-life of 12-14 days while \u2018Tudia\u2019 could reach up to 25-32 days. Flesh firmness and chilling injuries trends, during shelf-life, allowed to discover \u2018Tudia\u2019 as the variety which presents the best performance after storage at low temperatures for long periods

    Passive chatter suppression of thin-walled parts by means of high-damping lattice structures obtained from selective laser melting

    Get PDF
    Chatter vibrations arising during machining operations are detrimental for cutting process performance, since they may cause poor surface quality of the machined part and severe damages to machine tool elements. Passive approaches for chatter suppression are based on the integration of special mechanical components with high-damping properties within the machining system. They represent a good solution to this problem thanks to their intrinsic simplicity. Recently, the application of metallic lattice structures inside 3D printed parts obtained from the Selective Laser Melting technology have proven superior damping properties with respect to the same full density material. Here, this idea is further explored by considering the novel configuration where the unmelted powder grains are retained inside the lattice structure by an external shell, acting as a multiplicity of microscopic mechanical dampers. This concept is applied for passive chatter suppression of thin-walled parts that are of particular relevance for industry. Preliminary experimental investigation was first carried out on simple beam-like specimens, and then on thin-walled benchmarks that were identified through modal analysis and tested under real cutting conditions. The main conclusion is that the novel proposed configuration (lattice plus unmelted powder) has higher damping properties with respect to the full density and lattice alternatives. Accordingly, it may be successfully applied for passive chatter suppression in real machining operations

    Food quality, sensory attributes and nutraceutical value of fresh “Osteen” mango fruit grown under mediterranean subtropical climate compared to imported fruit

    Get PDF
    Mango is a fruit with a very short shelf-life due to its rapid ripeness after harvest; it is high in B vitamins, contains some amounts of magnesium, calcium, zinc, and selenium and it is rich in soluble and insoluble fibers. In order to reach the European markets at proper marketable maturity, fruit from tropical countries are harvested at early maturity stage. Although this harvesting practice improves mango postharvest life, fruit reach the market with very low quality, especially in terms of taste. The present study was conducted to evaluate food quality, sensory attributes and nutraceutical value of “Osteen” fresh Mediterranean Italian mango fruit, and imported ones coming from tropical countries. Mango fruit imported from abroad were collected from 5 large-scale organized markets; fresh Italian mango fruit were harvested from a commercial orchard, at green-and mature-ripe stage. Imported and fresh Italian mango fruit were analyzed in terms of firmness, total soluble solids content, titratable acidity, flesh disorders, nutraceutical value, and sensory attributes. Mediterranean Italian mango fruit showed the best quality performances in terms of nutraceutical value and quality attributes. Sensorial analysis confirmed this behavior, these quality attributes, were perceived by the trained panel, that preferred fresh Mediterranean mango fruit

    Influencia del homogeneizado previo al laminado en frĂ­o en la microestructura del AA3003

    Get PDF
    The aluminum alloy AA3003 produced by a direct chill continuous casting process has a microstructure that significantly affects its potential use in engineering applications. This work studies the effects of the homogenizing heat treatment on the microstructure of AA3003 with cold working. Six conditions were studied, combining the variables initial condition (with and without homogenizing) and amount of cold working. All conditions were evaluated by means of optical and scanning electron microscopy, in combination with backscattered electrons and energy dispersive X ray spectroscopy techniques. Results suggest that for both initial conditions, the secondary phases present are Al6(Mn,Fe) and ?-Al(Mn,Fe)Si, which vary in number, size, and shape. The homogenization caused the dissolution and precipitation of dispersoids, in addition to the spheroidization of primary particles, and minor variation of the size of secondary particles during cold working. Secondary phases are composed of primary and secondary particles, which differ in their Fe and Mn content, resulting in a lower Mn/Fe ratio for the primary particles (0,57 for the as?received condition and 0,80 for the homogenized condition), whereas the dispersoids have a higher Mn/Fe ratio (1,56 after the homogenization). Homogenization increased ductility and reduced the likelihood of cracking during cold working. This was evidenced by the results obtained for strength, hardness, and ductility.La aleación de aluminio AA3003 proveniente de colada continua posee una microestructura que afecta significativamente su uso potencial en aplicaciones de ingeniería. Este trabajo estudia los efectos de la homogeneización sobre la microestructura del AA3003 con trabajo en frío. Se estudiaron seis condiciones combinando las variables: condición inicial (con y sin homogeneizado) y cantidad de trabajo en frío. Se evaluaron todas las condiciones mediante microscopía óptica y electrónica de barrido, combinadas con técnicas de electrones retrodispersados y espectroscopía de dispersión de rayos X. Los resultados sugieren que, para ambas condiciones iniciales, las fases secundarias presentes son Al6(Mn,Fe) y ?-Al(Mn,Fe)Si. La homogeneización causó la disolución y precipitación de los dispersoides, la esferoidización de las partículas primarias y permitió que la variación del tamaño de las partículas secundarias fuese mínima durante el trabajo en frío. Además, se obtuvo que las fases secundarias están compuestas de partículas primarias y secundarias, que difieren en su contenido de Fe y Mn, lo que resulta en una relación Mn/Fe más baja para las partículas primarias (0,57 para la condición recibida y 0,80 para la condición homogeneizada), mientras que los dispersoides tienen una mayor relación Mn/Fe (1,56 después de la homogeneización). La homogenización aumentó la ductilidad y redujo la probabilidad de agrietamiento del material durante el trabajo en frío, lo cual se evidenció en los resultados obtenidos de resistencia, dureza y ductilidad

    Use of xanthan gum and calcium ascorbate to prolong cv. Butirra pear slices shelf life during storage

    Get PDF
    After cut, pear fruit (Pyrus communis L.) during shelf life can be subjected to color and flavor changes. To maintain flesh colour and firmness, different technologies could be employed during shelf life, such as chemical, physical and edible coating treatments. In the present study, the effects of two edible coating formulations containing xanthan gum and calcium ascorbate on fresh­cut pear fruit were investigated. After harvest, 200 fruits were cut and coated with Xanthan Gum (XAN) and distilled water or Xanthan gum + Calcium Ascorbate (ASC), respectively, while control (CTR) pear fruit slices were soaked in distilled water and lastly packed in polyethylene terephthalate (PET) packages sealed with a composite film (PP­PET). All samples were stored at 5±0.5°C with RH 90% for 10 days. Measurements were carried out at 3, 5, 7 and 10 days of storage evaluating visual quality score, browning index, color, total solid soluble content (TSS), flavor, ascorbic acid content and total phenols content. The results showed that ASC treatment was the most efficient treatment in terms of color changes, ascorbic acid content, visual quality score and browning index, until the 7th day of storage. Moreover, (ASC) treatment reported lower mean values in terms of taste and flavor score if compared to CTR and XAN treatments. Untreated pear slices (CTR) kept good values concerning flavor score until the 3rd day of storage while on the 5th and 7th day off­flavor values were the same as treated samples
    • …
    corecore