16 research outputs found

    Nation States, Cities, and People: Alternative Ways to Measure Globalization

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    In the last decade, attempts to measure globalization have multiplied, and they have led to the devising of diverse globalisation indexes. Besides other important similarities, the main feature shared by the most notable of these indexes is the fact that they use the same unit of analysis: the nation-state. This is a paradoxical situation, if one considers that one of the most distinctive characteristics of globalization is that its dynamics extend beyond the state. Gives this premise, the aim of the article is, on the one hand, to justify in any case the use of instruments that seek to measure globalization on the basis of states, and, on the other, to propose alternative approaches to such measurement. The paper\u2019s underlying assumption is that different approaches to the measurement of globalization are not mutually exclusive. Rather, such a plurality of perspectives is opportune given the complexity and multidimensionality of the concept of globalization

    Biomimetic graphene for enhanced interaction with the external membrane of astrocytes

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    Graphene and graphene substrates display huge potential as material interfaces for devices and biomedical tools targeting the modulation or recovery of brain functionality. However, to be considered reliable neural interfaces, graphene-derived substrates should properly interact with astrocytes, favoring their growth and avoiding adverse gliotic reactions. Indeed, astrocytes are the most abundant cells in the human brain and they have a crucial physiological role to maintain its homeostasis and modulate synaptic transmission. In this work, we describe a new strategy based on the chemical modification of graphene oxide (GO) with a synthetic phospholipid (PL) to improve interaction of GO with brain astroglial cells. The PL moieties were grafted on GO sheets through polymeric brushes obtained by atom-transfer radical-polymerization (ATRP) between acryloyl-modified PL and GO nanosheets modified with a bromide initiator. The adhesion of primary rat cortical astrocytes on GO–PL substrates increased by about three times with respect to that on glass substrates coated with standard adhesion agents (i.e. poly-D-lysine, PDL) as well as with respect to that on non-functionalized GO. Moreover, we show that astrocytes seeded on GO–PL did not display significant gliotic reactivity, indicating that the material interface did not cause a detrimental inflammatory reaction when interacting with astroglial cells. Our results indicate that the reported biomimetic approach could be applied to neural prosthesis to improve cell colonization and avoid glial scar formation in brain implants. Additionally, improved adhesion could be extremely relevant in devices targeting neural cell sensing/modulation of physiological activity

    Teoria relazionale e azioni migratorie

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    Il saggio si propone di fornire una rapida presentazione critica dei paradigmi sociologici che si sono succeduti nel tentativo di comprendere l’azione migratoria. Vista l’effervescenza del fenomeno migratorio in epoca di globalizzazione ci è parso prudente cautelarci prendendo le mosse da un’epoca lontana, l’inizio del ‘900, periodo, per altro, che già presentava sia pure in forma iniziale non pochi dei caratteri strutturali di globalizzazione economica che oggi si ritengono tipici. Lo spunto concreto, usato quale metro di paragone, è rappresentato dall’azione migratoria vissuto dalla nostra nonna materna, Maria. Così, dopo un’essenziale descrizione delle sue vicende migratorie e uno schematico quadro delle principali tendenze presenti nelle due discipline, l’economia e la sociologia, che forse più sistematicamente di altre si sono occupate di mobilità umana nello spazio, presenteremo i diversi paradigmi dominanti nel XX secolo nella lettura delle scelte migratorie applicandoli a questo particolare caso concreto. In altre parole, con questa esercitazione tenteremo di descrivere ciò che sarebbe emerso osservando le scelte di mobilità di nonna Maria attraverso le lenti di ciascun paradigma, cercando contemporaneamente di mostrarne limiti e punti di forza

    Connessioni fra crescita demografica ed economica

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    Sebbene esistano esistono stretti legami fra fecondità e fattori socio-economici come l’istruzione, soprattutto delle donne, il reddito familiare, lo status professionale, il tasso di mortalità infantile correlato al complessivo stato di salute della popolazione, l’esposizione ai mezzi di comunicazione di massa e le politiche pubbliche di pianificazione delle nascite, le connessioni fra crescita demografica ed economica restano ancor oggi quanto mai incerte. Gli esperti devono concludere che il dibattito sulle connessioni fra sviluppo e popolazione non si è ancora emancipato dalla ben nota “querelle” nata nel XVIII secolo quando Malthus e Condorcet ponevano le basi di due diverse posizioni con riferimento alla rivoluzione industriale in Inghilterra. In anni più recenti le analisi comparate fra nazioni ripropongono la questione, nel ventennio 1960-1980, quattro medi e piccoli Paesi del continente asiatico (Corea del Sud, Taiwan, Singapore ed Hong Kong) hanno fatto registrare contemporaneamente una flessione della crescita demografica e una crescita del PNL pro-capite a ritmi sorprendenti. D’altra parte, negli stessi anni, la Costa d’Avorio e il Messico hanno ugualmente conosciuto un forte sviluppo economico accompagnato però da una tumultuosa esplosione demografica. Le più significative politiche per la promozione del capitale umano che hanno un effetto statisticamente significativo sulla fertilità restano l’alfabetizzazione delle donne e la loro presenza nella forza lavoro attiva

    Un panorama della partecipazione sociale in Europa

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    I dati presentati in questo saggio, desunti dall’indagine “I valori degli europei” condotta in 32 Paesi dall’European Values Study coordinato dalle Università di Lovanio e di Tilburg, conferma il notevole ruolo giocato dal capitale sociale e, in particolare, la rilevanza che la partecipazione associativa può assumere quale indicatore di elevata o scarsa disponibilità di questa risorsa in una determinata società. L’utilizzazione di questo principio di analisi enfatizza da un lato la struttura del sistema di legami che connette individui inseriti in reti di relazioni sociali e dall’altro il complesso di norme collettive che regolano la convivenza civile migliorando le chance di sviluppo economico, l’efficienza dell’organizzazione sociale e in generale il livello di fiducia diffusa nel Paese. A quest’ultimo proposito, l’ampio panorama del campione, pur risultando quanto mai vario, segnala che tassi di elevata partecipazione associativa sono associati con tre significativi fattori: 1. sul piano politico con l’esperienza pluriennale e sedimentata di conduzione democratica della politica; 2. sul piano economico con un buon livello di crescita economica e condizioni di benessere diffuse; 3. sul piano culturale con la presenza nella maggioranza della popolazione di appartenenze religiose protestanti o cristiane plurime che operano spesso in vivace competizione fra loro

    Cuccioli senza collare: la ricerca di sfondo

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    L’indagine, di cui si presentano qui i primi risultati, prende le mosse dalla decisa trasformazione del panorama scolastico italiano determinato dalla forte crescita quantitativa della presenza d’adole¬scenti stranieri. Prosegue presentando gli obiettivi e le dimensioni più rilevanti sulle quali s’intende concentrare la ricerca condotta nel 2007 negli istituti tecnici e professionali della provincia di Forlì-Cesena comparando i percorsi individuali, i bisogni e le difficoltà incontrate, i progetti riguardo al futuro di adolescenti vuoi italiani e vuoi stranieri. Questi dati sono rilevati attraverso due tecniche d’indagine: 1776 questionari somministrati a studenti frequentanti queste scuole (dei quali 1374 italiani e 402 di origine straniera) e tramite una trentina di colloqui in profondità riservati a studenti di origine straniera

    Valutazione del rischio di inquinamento in una limitata zona ad alto impatto antropico del Valdarno Inferiore

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    Si tratta della valutazione del rischio di inquinamento, secondo una metodologia parametrica di valutazione, sul territorio interessato dal comune di Fucecchio (FI) e dai comuni di Santa Croce sull'Arno e San Miniato (PI)

    Postprandial glucose variability in type 1 diabetes: The individual matters beyond the meal

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    To explore intraindividual (between-meals) and interindividual (between-subjects) variability of postprandial glucose response (PGR) in type 1 diabetes (T1DM)
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