131 research outputs found
La laicidad de una razón pública ampliada
El artículo intenta mostrar que la principal
causa de las tensiones en el debate acerca de la laicidad,
de la secularización o, más en general, de las relaciones
entre religión y esfera pública, no estriba en el contenido
ético o político de las opiniones que se enfrentan, sino en
el papel de la razón humana y la idea misma de razón.
Como ya Habermas intuyó hace muchos años, y ahora
vuelve de alguna manera a repetir, hay que estarde acuerdo
con quienes, como Ratzinger, insisten sobre la necesidad
de ensanchar las capacidades de la humana racionalidad
sin dejar que se limite su papel al simple cálculo. En
este sentido es interesante volver a lo que en su tiempo
enseñó Jaspers al llamar la atención acerca de la plenitud
de nuestras posibilidades racionales: a una idea de razón
a la que el filósofo alemán refería también la historicidad
del hombre, su libertad, su apertura comunicativa al amor
y a la fe trascendente
I diritti umani nelle democrazie relativiste
Il saggio offre un contributo alla riflessione sul rapporto tra questioni di fondazione dei diritti umani e cultura (anche giuridica) relativista della democrazia contemporanea
Metafisica dei diritti umani
The article starts from the recent publication of a collection of essays entitled
«Metaphysics of Human Rights», which appeared to celebrate the 70th anniversary of the
UN Universal Declaration of Human Rights, in 1948. The occasion is inviting to resume the
discourse on foundation of human rights, in line with Maritain's arguments widely used in
the book, but also with some original developments: in particular, through a philosophical
anthropology that focuses on the relationship as a constitutive dynamic of the human
being, beyond both liberal and libertarians abstractions of modern and postmodern
individualism, and in the recovery of concepts in which the dialectic between self and
other, between rights and duties, between individual and community, refers to a
rediscovery of the idea of the human person
Los derechos humanos más allá del eclipse de la razón
El problema de la fundamentación de los derechos humanos en tiempos de «eclipse de la razón» se parece más bien a un rompecabezas que a una reflexión filosófica. Bobbio renunció a la posibilidad misma de una fundamentación de los derechos humanos, proponiendo que nos limitáramos a defenderlos y trasladando el papel del pensador del nivel filosófico al nivel político. Lo que ha pasado después es suficiente para mostrar que el plantea- miento auto reductivo no es satisfactorio y puede incluso legitimar abusos y malentendidos: se precisa una nueva filosofía de los derechos humanos, y una nueva confianza en nuestra razón.The problem of the foundation of human rights in times of «eclipse of reason» is more like an enigma than a philosophical reflection. Bobbio renounces the very possibility of a foundation of human rights, proposing that we limit ourselves to defending them and transferring the role of the thinker from the philosophical level to the political level. What has happened afterwards is enough to show that the reductive approach is not satisfactory and can even legitimize abuses and misunderstandings: a new philosophy of human rights is needed, and a new confidence in our reason
Secolarizzazione, non secolarismo. Il diritto nel nuovo rapporto tra pubblico e privato
The article seeks to deepen the meaning of terms such as secularization and secularism, also to distinguish between an ideological attitude regarding dialogue between religion and the public sphere, and the current open guidelines for interaction between religious discourse and public discourse as a reflection of continuity between the private sphere and the public sphere. All this has a lot to say on the thought about law, about the foundation of the rights and about the history of juridical civilization, especially in the western culture: for which the role played by the Christian religion in particular is essential for the understanding of principles such as equality and secularity as well as the foundation of human rights
Le confessioni religiose tra libertà di vivere nella realtà dell'ordinamento statale e potere di creare norme giuridiche all'interno dello Stato. Il caso della Chiesa di Scientology.
L'A. si pone nella prospettiva di delineare il possibile significato della compresenza delle due distinte previsioni, l’una nell’art. 8, l’altra nell’art. 19 della Costituzione, a garanzia del fenomeno associativo religioso. La ricerca è stata redatta, fra l’altro, in considerazione della circostanza che, ad una prima sommaria lettura della Carta Costituzionale, il lettore potrebbe essere indotto a pensare che il fenomeno religioso, ed in particolare quello che si svolge in forma associata, goda di una maggiore preferenza, rispetto a quello che si esprime in forma individuale, per essere più volte disciplinato in Costituzione. Problema, questo, il quale non sembra abbia sinora ricevuto adeguato rilievo dalla dottrina ecclesiasticista che si è meritevolmente impegnata sul tema.
Si è posto al riguardo l’interrogativo che nasce dalla presenza di due distinte previsioni costituzionali a garanzia del fenomeno associativo religioso: la prima contenuta nell’art. 8 il quale - com’è noto - regola con novità di linguaggio la posizione dei culti diversi dalla religione cattolica, garantisce alle confessioni religiose l’eguale libertà davanti alla legge, il diritto di organizzarsi secondo i propri statuti ed il potere di concludere intese con gli organi dello Stato; la seconda nell’art. 19 che riconosce la libertà di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma “individuale o associata”.
In ordine ai numerosi problemi che la previsione costituzionale dell’art. 8 solleva, si è riflettuto soprattutto sul dubbio se la fattispecie in essa contemplata sia sostanzialmente ripetitiva e si risolva in un inutile duplicato di quanto disposto dall’art. 19 per la parte che riguarda tale aspetto, oppure se, con ciascuna di tali disposizioni, il legislatore costituzionale abbia voluto conferire uno specifico rilievo a due distinte sfere dell’esperienza giuridica con caratteristiche proprie, per struttura e sistemi di garanzie.
L’analisi intrapresa ha interessato anche la ricostruzione della definizione giuridica di confessione religiosa, nonché l’accertamento del carattere confessionale della Chiesa di Scientology alla luce delle sentenze della giurisprudenza costituzionale e di legittimità
Sergio Cotta sull’obbligatorietà giuridica: un dialogo possibile tra ontologia e filosofia analitica del diritto
Il contributo, presentato ad un convegno di studi sul pensiero di Michel Villey, Sergio Cotta e Javier Hervada, sviluppa alcune riflessioni ponte tra l'opera di Cotta del 1981 "Giustificazione e obbligatorietà delle norme" e l'approccio analitico al diritto a cui tradizionalmente viene contrapposta la dottrina sensibile al diritto naturale
False is the Same as Unjust, Capable is the Same as Good. Some Considerations upon the Idea of an Ethics Intrinsic to the Profession
Il contributo riflette sull'intreccio, nelle professioni forensi e nella riflessione giuridica teorica, tra componente ontologica, logico-argomentativa ed etico-deontologica
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