10 research outputs found

    Profili di responsabilit\ue0 per danno da OGM con particolare riferimento al danno alla salute e al danno da contaminazione genetica

    Get PDF
    La presente analisi si propone l\u2019obiettivo di affrontare il tema della responsabilit\ue0 per danno da OGM, alla luce delle recenti evoluzioni registratesi nel contesto dell\u2019UE con l\u2019entrata in vigore della Direttiva n. 2015/412/UE: tematica, questa, da sempre considerata \u2018scottante\u2019, alla luce del necessario bilanciamento che gli OGM richiedono tra ricerca scientifica, anche a fini industriali, e libert\ue0 di iniziativa economica da un lato, e tutela della salute e dell\u2019ambiente, dall\u2019altro lato. Dopo aver ripercorso le tappe fondamentali della vicenda degli OGM \u2013 partendo dalla definizione giuridica di OGM, attraverso una ricognizione della normativa europea in tema, con un focus finale sulle novit\ue0 introdotte dalla Direttiva del 2015 \u2013 si \ue8 passati all\u2019analisi delle ipotesi di danno da OGM, che la dottrina suddivide, in considerazione del bene giuridico che verrebbe di volta in volta leso, in danno alla salute dell\u2019uomo, danno all\u2019ambiente e danno da contaminazione genetica. Focalizzandosi sulla prima ipotesi, dopo una breve disamina sull\u2019importanza assunta, sia nel nostro ordinamento giuridico sia in quello europeo, dal bene \u2018salute\u2019 \u2013 alla luce del fatto che gli OGM rappresentano una fattispecie potenzialmente dannosa che travalica i confini del singolo individuo leso, per investire l\u2019intera collettivit\ue0 \u2013nel tentativo di vagliare quali norme possano venire in rilievo in caso di danno da OGM alla salute, si \ue8 ritenuto opportuno procedere ad una suddivisione, analizzando da un lato, l\u2019approccio basato sul sistema della responsabilit\ue0 civile \u2013 art. 2050 cod. civ. o disciplina della responsabilit\ue0 del produttore \u2013, dall\u2019altro lato quello fondantesi su una logica precauzionale ed evidenziando i punti deboli insiti in ognuno dei sistemi. Si propone pertanto una soluzione di contemperamento degli strumenti precauzionali con quello tradizionale della responsabilit\ue0 civile, attraverso una rivalutazione del contratto di assicurazione, in maniera tale da poter, attraverso tale strumento, gestire i rischi anche potenziali, quali appunto quelli derivanti dall\u2019immissione in commercio di OGM. L\u2019ultima parte del lavoro \ue8 riservata all\u2019analisi al danno da contaminazione genetica, per tale intendendosi il danno creato alle coltivazioni tradizionali o biologiche dalla contaminazione proveniente da coltivazioni transgeniche. Dopo aver vagliato il significato e l\u2019evoluzione normativa del principio di coesistenza, sia a livello europeo, che a livello interno ed aver analizzato i principali casi giurisprudenziali in tema di danno da contaminazione genetica, ci si \ue8 focalizzati sulle novit\ue0 introdotte dalla Direttiva del 2015 in tema: si prevede che a decorrere dal 3 aprile 2017 gli Stati membri in cui sono coltivati OGM dovranno adottare i provvedimenti necessari, nelle zone di frontiera del loro territorio, al fine di evitare eventuali contaminazioni trasnfrontaliere in Stati membri limitrofi in cui la coltivazione di tali OGM \ue8 vietata. Individuata pertanto una nuova natura del danno da contaminazione genetica, che diventa un danno cd. transfrontaliero, si indaga quali regole utilizzare per disciplinare la responsabilit\ue0 di uno Stato per danno da contaminazione genetica ad un altro Stato, differenziando il caso in cui la contaminazione avvenga tra due Stati membri dell\u2019UE da quello in cui uno o entrambi gli Stati non sono membri dell\u2019UE.My research activity focuses on different types of liability stemming out from the various range of GMOs damages, in the light of the entry into force of the Directive no. 2015/412/EU. The Regulation of GMOs has always been considered a 'hot' topic for the required balance between scientific and industrial research and freedom of economic initiative on the one hand, and protection of health and the environment, on the other hand. Starting from both the legal definition of GMOs, and the analysis of the European legislation concerning them, the reserach focuses on the cases of GMOs damages, with a final focus on the changes by the Directive of 2015. The doctrine in fact has indicated a three-fold partition of GMOs damages, based on the type of juridical right protected: the damage to human health, to the environment and to genetic contamination. On the first hypothesis, having highlighted the importance of health both in our legal framework and in the European one \u2013 since GMOs are potentially harmful non only for the individual injured but also for the entire community \u2013the research proceeds to a subdivision, attempting to explore which rules can be relevant in case of damage by GMOs to human health: on the one hand, the approach based on the civil liability system \u2013 art. 2050 cod. civ. or the rules on product liability \u2013, on the other hand the approach based on the precautionary principle. Highlighting the weaknesses inherent in both of the systems, a compromise solution achieved through a reconciliation of the precautionary principle with the traditional civil liability, is proposed, re-evaluating the insurance contract, in order to be able to manage potential risks, such as those arising by the market placement of GMOs. The last part of my dissertation analyses the damage rising from genetic contamination, a specific type of damage caused to agricultural production \u2013 wether traditional or biological \u2013 by genetic pollution. After considering the meaning and the normative evolution of the co-existence principle, both under European and Italian law, and analyzing the main case-law concernig the damage to genetic contamination, the research emphasises that the recent modification (with the introduction of Article 26 bis, paragraph 1 bis in the Directive 2001/18/EC) opens new horizons in the configuration of damage caused by genetic contamination. According to the new provision, Member States in which GMOs are cultivated shall take appropriate measures in border areas of their territory with the aim of avoiding possible cross-border contamination into neighbouring Member States in which the cultivation of those GMOs is prohibited. As a consequence of that, the structure of damage to genetic contamination has been modified on the EU level to (essentially) a transboundary damage. In the light of the aforementioned considerations, the research will single out the rules applicable to the liability of a certain Member State for cross-border contamination towards another Member State, while noticing the differential treatment of cases depending on whether the contamination takes place between two both EU member States or not

    A case report of thyroid carcinoma confined to ovary and concurrently occult in the thyroid. Is conservative treatment always advised?

    Get PDF
    Introduction: Struma ovarii is an ovarian teratoma, represented in more than 50% by thyroid tissue. Five percent of struma ovarii cases have been proven to be malignant and, as in the thyroid gland, papillary thyroid carcinoma is the most common histotype arising in struma ovarii. Because of the unusual occurrence of this tumor, its management and follow-up after pelvic surgery is still controversial. Usually, total thyroidectomy followed by radioiodine treatment is the choice treatment in metastatic malignant struma ovarii, while these procedures are still controversial in non-metastatic thyroid cancer arising in struma ovarii. Case Presentation: We report a female with follicular variant of papillary thyroid carcinoma arising in struma ovarii. After pelvic surgery, thyroid morphofunctional examinations were performed and a single nodular lesion in the left lobe was discovered. The patient underwent total thyroidectomy and histological examination showed a papillary carcinoma. Radioiodine-ablation of residual thyroid tissue was performed and levothyroxine mildly-suppressive treatment was started. Conclusions: A more aggressive treatment should not be denied for malignant struma ovarii without any evidence, even when apparently confined into the ovary. However, in selected cases, aggressive treatment may be advisable to decrease the risk of recurrence and to allow an accurate follow-up

    Processi indipendentisti ed autonomia finanziaria. Quebec e Catalogna: due casi a confronto.

    No full text
    L’elaborato si propone di analizzare due casi di studio: lo stato spagnolo delle autonomie e lo stato federale canadese, visti sotto la lente dei rapporti tra lo stato centrale e le province o comunitĂ  e facendo particolare attenzione agli aspetti riguardanti il sistema di decentramento fiscale. La gestione del sistema finanziario tra i vari livelli di governo Ăš particolarmente cruciale perchĂ© attraverso di essa si realizzano i principi costituzionali di autonomia e di solidarietĂ , il bilanciamento dei quali Ăš alla base dei moderni sistemi di federalismo fiscale. L’obiettivo Ăš quello di giungere alla comprensione del rapporto che intercorre tra il modello di gestione delle questioni fiscali e le tensioni indipendentistiche negli ordinamenti plurinazionali di natura federale o regionale qui analizzati. Viene tracciato un itinerario che trova origine nell’esame teorico dei modelli di stato federale e regionale nella loro dimensione statica e dinamica. Successivamente, sono presi in osservazione lo stato federale canadese e lo stato federo-regionale spagnolo, seguendo un percorso storico caratterizzato da una panoramica dell’assetto costituzionale dei due sistemi, prestando una particolare attenzione alla dimensione dei rapporti tra stato centrale ed i territori che lo compongono. Nel secondo capitolo vengono analizzate le Costituzioni dei due paesi dal punto di vista fiscale, il rilievo del principio di autonomia finanziaria in ciascuna di esse e la distribuzione dei poteri fiscali tra i livelli di governo. Il fulcro dell’attenzione passa quindi al sistema di gestione delle risorse proprie della provincia francofona del QuĂ©bec, in Canada, e della ComunitĂ  autonoma catalana, in Spagna, nella loro relazione con i rispettivi stati centrali. Dopo aver spostato il focus su due territori che storicamente hanno per lungo tempo rivendicato quantomeno un certo grado di autonomia, il terzo capitolo muove da una riflessione sul rapporto tra federalismo e secessione. Successivamente passa ad analizzare le fasi secessionistiche dei due territori presi in esame. Viene descritta la recente pagina indipendentistica catalana, prestando particolare attenzione alla centralitĂ  delle rivendicazioni di autonomia finanziaria, dalle quali ha avuto origine la sequenza di eventi che ha condotto fino alla dichiarazione d’indipendenza. Viene dunque esaminato il rapporto tra il modello di federalismo fiscale ed il rischio di secessione. Infine, viene osservata la fase indipendentistica quebecchese attraverso i suoi momenti cardine: il referendum del 1980, la patriation della Costituzione canadese avvenuta senza il consenso della provincia francofona, i tentativi falliti di accordo costituzionale, il referendum del 1995, il procedimento di Reference del ‘98 ed infine il Clarity Act del 2000. Viene quindi considerato il rilievo delle questioni finanziarie nella storia quebecchese. Nelle conclusioni vengono promosse alcune riflessioni sul ruolo degli aspetti fiscali e la gestione delle spinte indipendentistiche, facendo un accenno all’utilizzo retorico delle questioni fiscali da parte dei movimenti secessionisti. Inoltre, viene valutata l’importanza del legame tra la questione fiscale e la nascita di movimenti indipendentisti non solo nei due casi in esame nel presente elaborato. Lo studio di tali dinamiche si rivela importante per il contenimento delle spinte centrifughe che possono crearsi, anche all’interno degli ordinamenti sovra-nazionali come l’Unione Europea, dove si assiste a fenomeni similari, nei quali al posto dell’indipendentismo troviamo manifestazioni analoghe di insofferenza verso le cessioni di sovranitĂ  fiscale. Per questo, infine, viene formulato un auspicio da parte di chi scrive affinchĂ© possa svilupparsi una doppia sensibilitĂ  da parte dei governi nei confronti delle questioni fiscali: una capacitĂ  di comprensione delle cause all’origine delle richieste indipendentistiche che possa riflettersi anche nei modelli di gestione della dimensione fiscale elaborati in sede sovranazionale, che a loro volta producono effetti non trascurabili sui territori. The thesis aims to analyse two case studies: the Spanish Estado compuesto and the Federal State of Canada, both examined under the lens of the relations between the central state and the provinces or communities, paying special attention to the aspects concerning the tax decentralisation system. The management of the financial system between the various levels of government is particularly crucial because it allows the constitutional principles of autonomy and solidarity to be fulfilled. The balance between those principles is the basis of the modern systems of fiscal federalism. The aim is to understand the relationship between fiscal decentralization models and the secession risk in the multi-national federal or regional systems analysed here. Thus, the work originates with the theoretical examination of federal and regional state models in their static and dynamic dimension. Subsequently, the Canadian federal state and the Spanish federal-regional state are taken into account, following a historical path characterized by an overview of the constitutional structure of the two systems, paying special attention to the dimension of relations between the central state and the territories that compose it. The second chapter investigates the Constitutions of the two countries from a fiscal point of view, the importance of the principle of financial autonomy in each of them and the distribution of fiscal powers between levels of government. The focus then moves to the resource management system of the French-speaking province of Quebec, in Canada, and the Catalan Autonomous Community, in Spain. After shifting the focus to two territories that have historically long claimed at least a degree of autonomy, the third chapter moves from a reflection on the relationship between federalism and secession. Then, the secessionist phases of the two territories under consideration are analysed. The recent Catalan independence page is described, paying attention to the centrality of the demands for financial autonomy, from which the sequence of events that led to the declaration of independence originated. The relationship between the model of fiscal federalism and the risk of secession is therefore examined. Then, the Independence phase of Quebec is observed through its pivotal moments: the 1980 referendum, the patriation of the Canadian Constitution that took place without the consent of the French-speaking province, the failed attempts at constitutional agreement, the 1995 referendum, the '98 Reference procedure and finally the Clarity Act of 2000. Finally, a few considerations regarding the importance of financial issues in the history of Quebec are made. The conclusions present some reflections on the role of fiscal aspects and the management of independence claims, mentioning the rhetorical use of tax issues by secessionist movements. In addition, the importance of the link between the tax issue and the emergence of independence movements is assessed not only in the two cases under consideration. The study of these dynamics is important for the containment of centrifugal forces that can arise even within a supranational system such as the European Union, where we find similar phenomena, in which instead of independence there are comparable manifestations of impatience towards the divestments of fiscal sovereignty. Finally, the writer hopes that the governments will be able to develop a double understanding regarding fiscal issues: an ability to recognise the causes of the independence demands and their reflections on the fiscal dimension management models developed at a supranational level, which can have significant effects on the territories

    Design of a novel bio-hybrid catheter

    No full text
    The focus of this thesis is on the development of a biohybrid catheter, which combines biological and mechanical components to create a device capable of navigating through the complex and hard-to-reach parts of the human body. The main goal is to improve medical procedures and interventions by providing a more effective and minimally invasive tool. To achieve this objective, several design parameters have been thoroughly examined. The dimensions of the catheter are crucial, as they need to be small enough to navigate through narrow passages, but also sturdy enough to withstand the forces encountered during insertion and movement. The elastic modulus, which determines the catheter's flexibility and resistance to deformation, has also been carefully considered. In addition to the design parameters, the actuator used in the biohybrid catheter has been extensively studied. The actuator is responsible for the catheter's motion and deflection, enabling it to reach deep and challenging areas. By analyzing various actuator-related parameters, such as power requirements, control mechanisms, and range of motion, the researchers aimed to optimize the catheter's performance. Another crucial aspect of the research is the characterization of the material used in the catheter. Both mechanical and biological properties have been evaluated to ensure that the material is suitable for its intended purpose. Mechanical properties, such as strength, flexibility, and durability, are essential to withstand the stresses and strains encountered during catheterization. Biological properties, on the other hand, involve compatibility with human tissues, minimizing the risk of adverse reactions or complications. Finally, the researchers have constructed prototypes of the biohybrid catheter in various sizes. These prototypes serve as practical implementations of the theoretical concepts and design considerations. By creating different-sized prototypes, the researchers can evaluate the feasibility and performance of the catheter under different scenarios and anatomical conditions. In conclusion, this thesis focuses on the development of a biohybrid catheter that combines a muscular actuator with careful design considerations and material characterization. By analyzing various parameters and constructing prototypes, the researchers aim to create a catheter capable of reaching deep and challenging areas of the human body while ensuring compatibility and effectiveness. This research has the potential to improve medical procedures and interventions, leading to better patient outcomes and a more advanced understanding of biohybrid technologies

    L'aumento della volumetria non impedisce al giudice di emanare sentenza ex art. 2932 c.c.

    No full text
    La Corte di Cassazione, con Sent. 9 dicembre 2015, n. 24852, ribadisce il principio secondo cui, in ipotesi di contratto preliminare avente ad oggetto un immobile costruito sulla base di regolare concessione edilizia, ma in parziale difformit\ue0 dalla stessa, il Giudice pu\uf2 emanare la sentenza costitutiva ex art. 2932 c.c

    Tra abuso del diritto e funzione punitiva: una lettura ricognitiva dell\u2019art. 96, comma 3\ub0, cod. proc. civ. e prospettive de iure condendo

    No full text
    La riflessione contenuta nel presenta lavoro trae spunto da un\u2019interessante decisione del Tribunale di Roma in cui \ue8 stata dichiarata infondata la domanda di risarcimento danni proposta da un soggetto interessato ad acquistare un lotto immobiliare, oggetto di espropriazione forzata, nei confronti della custode giudiziaria del medesimo. I Giudici di primo grado, ritenendo che la causa introdotta dall\u2019attrice configurasse un abuso del diritto di ricorrere in giudizio, l\u2019hanno condannata al pagamento, oltre che delle spese di causa, anche di un\u2019ulteriore somma ai sensi dell\u2019art. 96, comma 3o, cod. proc. civ. La sentenza del Tribunale di Roma offre l\u2019occasione per approfondire il tema della responsabilit\ue0 aggravata quale conseguenza derivante dall\u2019abuso del processo

    Giudizio autonomo per l\u2019azione di risarcimento danni da imprudente esecuzione

    No full text
    Con la sentenza annotata, il Tribunale di Verona ha stabilito che chi agisce in via esecutiva sulla base di un titolo caducabile - come ad esempio chi aziona un decreto ingiuntivo gi\ue0 oggetto di un giudizio di opposizione - assume una condotta priva della \u201cnormale prudenza\u201d richiesta dall\u2019art. 96, comma 2, c.p.c. L\u2019esecutato ha quindi diritto al relativo risarcimento danni. Secondo il Tribunale veneto, quando l\u2019esecutato non abbia potuto proporre la domanda risarcitoria nel corso del giudizio in cui \ue8 sorta la responsabilit\ue0 aggravata dell\u2019esecutante incauto, egli pu\uf2 avanzare la richiesta di risarcimento anche nell\u2019ambito di un giudizio autonomo

    The New Directive 2015/412/EU and \u2018compelling grounds\u2019: requirements for the justification of national measures

    No full text
    Directive 2015/412/EU provides the Member States with a greater level of control on the cultivation of GMO plants on their territory. The new rules allow for limitations or a complete prohibition of such cultivation on the basis of so-called \u201ecompelling grounds\u201c, such as environmental and agricultural policy objectives, land use, avoidance of cross-contamination with conventional products or socio-economic impacts. As the list is not exhaustive, it is important to define under which conditions the compelling grounds can be invoked. In particular, any restriction based on such grounds must be compliant with EU and WTO law, reasoned, non-discriminatory and proportionate. Only if these requirements are met, unjustified barriers to trade and protectionism can be prevented and legitimate grounds like traditional production practices or food culture and heritage can prevail

    Biocompatible and Printable Ionotronic Sensing Materials Based on Silk Fibroin and Soluble Plant-Derived Polyphenols

    No full text
    The emergence of ionotronic materials has been recently exploited for interfacing electronics and biological tissues, improving sensing with the surrounding environment. In this paper, we investigated the synergistic effect of regenerated silk fibroin (RS) with a plant-derived polyphenol (i.e., chestnut tannin on ionic conductivity and how water molecules play critical roles in regulating ion mobility in these materials. In particular, we observed that adding tannin to RS increases the ionic conductivity, and this phenomenon is accentuated by increasing the hydration. We also demonstrated how silk-based hybrids could be used as building materials for scaffolds where human fibroblast and neural progenitor cells can highly proliferate. Finally, after proving their biocompatibility, RS hybrids demonstrate excellent three-dimensional (3D) printability via extrusion-based 3D printing to fabricate a soft sensor that can detect charged objects by sensing the electric fields that originate from them. These findings pave the way for a viable option for cell culture and novel sensors, with the potential base for tissue engineering and health monitoring
    corecore