7 research outputs found

    La traduzione giornalistica: il problema della manipolazione nelle traduzioni del sito russo Inosmi

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    Oggetto di studio della presente ricerca è il portale di informazione online Inosmi.ru, che si occupa di tradurre in russo articoli selezionati dalla stampa estera. Fine ultimo di questo lavoro è quello di decretare se le scelte traduttive della redazione contribuiscono a restituire un’immagine veritiera e rappresentativa del giornalismo occidentale. A questo scopo, quaranta traduzioni russe di articoli inglesi sono state analizzate e confrontate con i rispettivi testi di partenza, che trattano tutti lo stesso argomento di politica internazionale, quello delle sanzioni introdotte da Europa e Stati Uniti contro la Russia. L’analisi linguistica costituisce il momento finale di una ricerca più ampia. Il primo capitolo è infatti dedicato ad approfondire le principali caratteristiche del linguaggio giornalistico. In quest’ambito viene inoltre introdotto il concetto di manipolazione, che interessa sia la prima fase di selezione delle notizie da mandare in stampa, sia il momento successivo di stesura dell’articolo. Segue la presentazione di alcuni degli studi più significativi condotti nell’ambito del Journalistic Translation Research (JTR). Il secondo capitolo è indirizzato all’approfondimento della scrittura giornalistica inglese e russa, al fine di evidenziarne eventuali caratteristiche comuni e soprattutto le maggiori differenze sul piano del lessico, della sintassi e della strutturazione dell’articolo. Per comprendere al meglio le scelte di Inosmi, è necessario contestualizzarle facendo riferimento all’ambiente lavorativo in cui operano i suoi traduttori. Per questo il terzo capitolo è dedicato alla questione della libertà di stampa e al clima mediatico della Russia di oggi. Infine, l’indagine intrapresa nel quarto capitolo si articola in due momenti principali. Il primo vuole indagare la manipolazione del materiale durante la fase di selezione dei testi, mentre il secondo si concentra sullo studio del fenomeno manipolativo a livello testuale

    Il Monastero di Leno (Bs): indagini archeologiche (2009-2015) e prime riflessioni sul contesto di scavo

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    Da oltre una decina d\u2019anni l\u2019area su cui sorgeva l\u2019antica abbazia di San Benedetto di Leno \ue8 stata oggetto di ricerche archeologiche estensive, dopo che dall\u2019inizio degli anni \u201890 si erano avviate alcune prime iniziative di studio e ricerca sul sito . Il terreno su cui si trovavano un tempo le strutture del complesso monastico \ue8 stato oggetto di numerosi interventi, diretti negli anni dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia, che hanno portato alla messa in luce dei resti murari degli edifici religiosi, nonch\ue9 all\u2019osservazione di numerose, altre, strutture non sempre di chiara e sicura attribuzione. La complessit\ue0 stratigrafica e le vicende successive alla soppressione settecentesca della chiesa sono state gi\ue0 discusse in altre sedi . Basti qui ricordare come a tali interventi di demolizione seguirono le concessioni dell\u2019area come cava di sabbia e ghiaia, con il conseguente ulteriore asporto di larga parte delle strutture e stratigrafie esistenti. Nonostante ci\uf2 una parte dei depositi risulta comunque conservata e ha, ad oggi, consentito una valutazione complessiva del sito. Attualmente l\u2019area \ue8 di propriet\ue0 della Fondazione Dominato Leonense, nelle aree indagate sino al 2013, mentre risulta propriet\ue0 del Comune di Leno per quanto concerne le aree in corso di studio con le ricerche avviate con l\u2019Universit\ue0 di Verona

    Il Monastero di Leno (Bs): indagini archeologiche (2009-2015) e prime riflessioni sul contesto di scavo

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    Da oltre una decina d\u2019anni l\u2019area su cui sorgeva l\u2019antica abbazia di San Benedetto di Leno \ue8 stata oggetto di ricerche archeologiche estensive, dopo che dall\u2019inizio degli anni \u201890 si erano avviate alcune prime iniziative di studio e ricerca sul sito . Il terreno su cui si trovavano un tempo le strutture del complesso monastico \ue8 stato oggetto di numerosi interventi, diretti negli anni dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia, che hanno portato alla messa in luce dei resti murari degli edifici religiosi, nonch\ue9 all\u2019osservazione di numerose, altre, strutture non sempre di chiara e sicura attribuzione. La complessit\ue0 stratigrafica e le vicende successive alla soppressione settecentesca della chiesa sono state gi\ue0 discusse in altre sedi . Basti qui ricordare come a tali interventi di demolizione seguirono le concessioni dell\u2019area come cava di sabbia e ghiaia, con il conseguente ulteriore asporto di larga parte delle strutture e stratigrafie esistenti. Nonostante ci\uf2 una parte dei depositi risulta comunque conservata e ha, ad oggi, consentito una valutazione complessiva del sito. Attualmente l\u2019area \ue8 di propriet\ue0 della Fondazione Dominato Leonense, nelle aree indagate sino al 2013, mentre risulta propriet\ue0 del Comune di Leno per quanto concerne le aree in corso di studio con le ricerche avviate con l\u2019Universit\ue0 di Verona

    Ronc\ue0, Castello di Terrossa: prime indagini presso il sito

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    presentazione dei risultati preliminari relativo allo scavo del castello di Terrossa, presso Ronc\ue0 (Vr
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