20 research outputs found

    Fungal aneurism of the right posterior inferior cerebellar artery (PICA)

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    In this case-report, the Authors show the case of a sudden death occurred in a 38-year-old woman submitted to surgical excision of a right acoustic neurinoma. At the autopsy, was detected a cerebral hemorrhage with multifocal localization by a ruptured rare fungal aneurysm of the Posterior Inferior Cerebellar Arthery (PICA). The PCR analysis, carried out on formalin-fixed paraffin-embedded tissue, identified the Aspergillus Penicillioides as the involved pathogen. We discuss the main points of infectious aneurysms, being a potential neurosurgical complication

    Technical note: Preparation improvement of charred cadaveric viscera using sandison’s rehydrating solution for histological analysis

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    In forensic evaluation of charred corpses, internal detrimental signs may result as more significant of those observed during external examination and is often arduous to state if a victim was exposed to fire before or after death. When the histological analysis of the remaining internal viscera is necessary, the massive destruction caused by the lesion, the charring and the coarctation of the samples don't allow to give further information or to determine the remaining organic components of the viscera. This limit is determined by the intrinsic characteristics of this thermal lesivity of self-maintenance even after the exitus of the subject, worsening the initial detrimental framework. The Authors, with the purpose of improving the microscopic visualization of the samples collected from cadavers with peculiar deterioration, as in case of carbonization, suggest the use of a specific technical protocol based on the use of Sandison's rehydrating solution since the samples treated with this solution showed, at microscopic examination, a substantial histological-morphological improvement

    Diagnosi differenziale tra amiloidosi cardiaca e cardiomiopatia microfibrillare: importanza del ruolo sinergico di diverse indagini forensi

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    Introduzione Il cuore \ue8 l\u2019organo bersaglio di numerose patologie infiltrative che possono esitare in cardiopatie, spesso letali: amiloidosi, sarcoidosi, patologie da accumulo di metaboliti, e una recente cardiomiopatia, definita microfibrillare. Quest\u2019ultima, caratterizzata da deposizione di microfibrille interstiziali Congo Red negative, si pone inevitabilmente in diagnosi differenziale con forme amiloidosiche non consuete [1]. Lo scopo della presente segnalazione \ue8 esporre le difficolt\ue0 interpretative e diagnostiche nella caratterizzazione di materiale eosinofilo intramiocardico, ponendo in luce come, solo grazie alla sinergica attivit\ue0 di pi\uf9 competenze professionali, si sia formulata la corretta diagnosi della causa di morte. Il caso Un\u2019anziana signora di 95 anni fu rinvenuta semincosciente nel proprio letto dalla badante, la quale immediatamente allertava i Soccorsi, che ne constatarono il decesso. I familiari della defunta, al riconoscimento della salma dichiararono che la propria congiunta fosse affetta da Alzheimer e ipoacusia, negando l\u2019esistenza di altre patologie. Come unico reperto significativo alla dissezione autoptica, fu la presenza nel cuore di macroscopiche e plurifocali aree pi\uf9 chiare, di aspetto \u201cceroso\u201d e consistenza \u201cgommosa\u201d alla palpazione. Non essendo emerso alcun reperto letale in grado di giustificare l\u2019exitus, fu disposta l\u2019esecuzione di indagini tossicologiche e istologiche. Risultati Le indagini tossicologiche evidenziarono la presenza nel sangue di dosaggi terapeutici di Lorazepam e le indagini istologiche, all\u2019Ematossilina-Eosina e nelle sole sezioni cardiache, numerose aree interstiziali irregolari di materiale ialino eosinofilo e aspetto fibrillare, suggestivo di amiloidosi. Alla classica colorazione con Congo RED, e sue modifiche (Bancroft Gamble e Bancroft 2012), non si evidenzi\uf2 positivit\ue0, analogamente all\u2019osservazione in luce polarizzata, la quale non mostr\uf2 la tipica birinfrangenza color verde mela dell\u2019amiloide. Diagnosi Differenziale Sulla base delle indagini istologiche, si suppose potesse trattarsi di un\u2019altra entit\ue0 patologica sconosciuta, caratterizzata anch\u2019essa dalla deposizione di materiale eosinofilo intramiocardico Congo Red negativo, ossia la cardiomiopatia microfibrillare [1]. Ulteriori sezioni di organi e cuore, furono sopposte a colorazione con Congo Red modificata per cadavere [2] e Alcian Blu Sodio Solfato [3]; infine si eseguirono indagini Immunoistochimiche. In tutti i casi si ottenne positivit\ue0 per la presenza di amiloide A e P. Conclusione La colorazione Congo Red \ue8 il gold standard per evidenziare l\u2019amiloide di colore arancio, tuttavia, quando cimentata su tessuti fissati in formalina e inclusi in paraffina, pu\uf2 presentare minore tingibilit\ue0 e visibilit\ue0 dell\u2019amiloide stessa. La negativit\ue0 al Congo Red, dunque, non escludendo la possibilit\ue0 di una malattia amiloidosica occulta, impone in ambito forense, ulteriori approfondimenti. Il riscontro microscopico di materiale eosinofilo intramiocardico, la cui natura non \ue8 facilmente definibile come amiloide con la classica colorazione Congo Red \u2013 come nel caso presentato- solleva numerose difficolt\ue0 interpretative e diagnostiche e richiede una diagnosi differenziale con altre entit\ue0 patologiche. Nel nostro caso, l\u2019attivit\ue0 sinergica di differenti competenze professionali e la convergenza dei dati emersi dalle indagini, hanno permesso di escludere nel determinismo della morte, la cardiomiopatia microfibrillare, formulando diagnosi di amiloidosi letale, a sola localizzazione cardiaca, nel post-mortem

    A forensic analysis on 53 cases of complex suicides and one complicated assessed at the Bureau of Legal Medicine of Milan (Italy)

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    Complex suicides are highly uncommon suicides in which multiple detrimental methods are used simultaneously or in chronological succession. We retrospectively analyzed through our database the 25512 autopsy reports registered at the Bureau of Legal Medicine of Milan in the last 27 years from 1993 until 2019, where 4498 suicides were documented. We assessed 53 cases of complex suicides and only one case of complicated suicide: for all of them we analyzed both data collected during the on-site investigation and the autopsy. In our case series, we identified a total number of 113 methods chosen and variably combined by the victims, which were classified into 17 categories. On the whole the most frequent association of suicide methods resulted in the combination of the plastic bag suffocation with inert gas inhalation (13 out of 53 complex suicides; 24.5%). We also analyzed our cases of simple suicides (1993-2019), to compare them with the complex suicides. In this study, we present a complete analysis regarding our cases of complex suicides, discussing the challenges and the interpretative issues which a forensic pathologist might deal with. A thorough on-site judicial inspection and a careful autopsy examination are crucial in such cases. Moreover, the clinical history of the victims and laboratory findings are supplemental elements to be necessarily considered to establish the actual manner of death and avoid any misinterpretations

    Studio istopatologico forense preliminare sulla rilevabilità del bario nelle lesioni cutanee di ingresso da colpo da arma da fuoco da proiettile unico

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    Introduzione All\u2019esplosione di un colpo d\u2019arma da fuoco, oltre all\u2019ogiva, vengono diffuse nell\u2019ambiente particelle metalliche di varia natura, definite residui dello sparo: Gunshot Residues (GSR) [1], i cui elementi patognomonici sono i metalli Piombo (Pb), Bario (Ba) e Antimonio (Sb). Il Piombo \ue8 maggiormente rappresentato, seguito dal Bario. Lo scopo primario del nostro studio \ue8 stata la determinazione istologica del Bario, con tecniche colorimetriche, per la prima volta su tessuto umano. Il suo eventuale rilievo avvalorerebbe la diagnosi microscopica di lesione da colpo da arma da fuoco senza necessariamente eseguire indagini di secondo livello, come il SEM/EDX. Materiali e metodi La ricerca ha avuto come oggetto di analisi 16 cadaveri attinti da colpo d\u2019arma da fuoco letale, pervenuti all\u2019Istituto di Medicina Legale e delle Assicurazioni di Milano, tra febbraio 2018 e febbraio 2019. Da tutti sono state prelevate losanghe cutanee, tessuti molli e organi immediatamente retrostanti al foro di ingresso del proiettile, posti a fissare in formalina tamponata al 10%. Essi, dopo processazione post-fissativa, sono stati sottoposti alle seguenti tecniche colorative: Ematossilina-Eosina di base per il dettaglio morfologico, colorazione al sodio rodizonato per evidenziare il Piombo [2], nonch\ue9 a un test di conferma della sua presenza [3] e a due differenti colorazioni mirate alla determinazione del bario. Anche in questo caso si \ue8 utilizzata la tecnica al sodio rodizonato, testata gi\ue0 in letteratura su insetti in un caso [4] e su indumenti attinti da colpo d\u2019arma da fuoco nell\u2019altro [5]. Risultati Delle due tecniche utilizzate, solo una basata sull\u2019impiego di sodio rodizonato, etanolo 50% e HCl 20% ha permesso di evidenziare i residui di bario di colore rosso scarlatto (6.25% del totale), nelle regioni a maggiore destruenza e disposti su pi\uf9 piani osservazionali. Conclusioni La reattivit\ue0 colorimetrica del Bario \ue8 risultata limitata, verosimilmente, a causa di 4 fattori, potenzialmente interferenti: nota ridotta presenza percentuale di Bario nelle cartucce (compresa tra lo 0,4% e il 26%, con una media del 5,1%) [6]; tipo di arma e distanza di sparo; stato di conservazione del cadavere e limitazione del campionamento istologico della lesione. Tuttavia, il dato percentuale ottenuto \ue8 concorde a quanto riportato nella letteratura di settore (su sole armi americane), che lo attesta ad un valore sovrapponibile al nostro. I risultati preliminari ottenuti, si rivelano incoraggianti avendo permesso di individuare istologicamente il Bario, secondo marcatore per importanza dei GSR \u2013 dopo il Piombo \u2013 per la prima volta su tessuto umano. Nella pur limitata positivit\ue0, la semplice tecnica colorimetrica (Na-R-Ba-OH), riproducibile, poco costosa e di semplice e rapida esecuzione, pu\uf2 trovare applicazione in campo forense, avvalorando anche in casi non consueti, la diagnosi di colpo d\u2019arma da fuoco. Bibliografia 1. Scientific Working Group for Gunshot Residue (SWGGSR). Guide for primer gunshot residue analysis by scanning electron microscopy/energy dispersive X\u2010ray spectrometry. Cincinnati, OH: SWGGSR, 2011;1\u2013100. 2. R. Zoja, A. Lazzaro, A. Battistini, G. Gentile. Detection of gunshot residues on cadaveric skin using sodium rhodizonate and a counterstain. Biotecnhic and Histochemistry, 81 (4-6): 151-156, 2006. 3. S. Andreola et al, Forensic application of sodium rhodizonate and hydrochloric acid: a new histological technique for detection of gunshot residues. Forensic Science Journal, 56 (3): 771-774, 2011. 4. P. Ganter et al, Histochimie normale et pathologique Vol 2, Gauthier-Villars,1970 5. J.S. Wallace. Chemical analysis of firearms, ammunition, and gunshot residue. Boca Raton, FL: CRC Press; 17:123\u201333, 2008

    Aspetti forensi in tre differenti meccanismi produttivi di decapitazione

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    Introduzione La decapitazione completa, ossia la separazione del capo dal resto del corpo [1] si attesta, in ambito medico-legale, allo 0.1% di tutte le autopsie forensi [2], venendo descritta in prevalenza come suicidio, poi come evento accidentale e, infine, come omicidio. In questa segnalazione proponiamo tre differenti meccanismi di decesso esitati in decapitazione, pervenuti all\u2019attenzione del settorato medico-legale di Milano, relativi a un suicidio da investimento ferroviario, a un incidente del traffico e, l\u2019ultimo, a un omicidio. I casi Suicidio: il corpo di un ragazzo decapitato venne rinvenuto all\u2019alba, sui binari ferroviari subito dietro una curva, con la testa proiettata a 5 metri di distanza. Dalle indagini \ue8 emerso che il giovane era depresso, in trattamento farmacologico e aveva gi\ue0 tentato di uccidersi a mezzo di ingestione incongrua di farmaci. Accidente: un ragazzo a bordo di una moto di grossa cilindrata, venne visto gareggiare di notte per le vie della citt\ue0. Improvvisamente, dopo un\u2019impennata, perse il controllo del mezzo, venendo proiettato a circa 20 metri di distanza. Con la regione sottomentoniera rimasta scoperta dal casco integrale, che indossava correttamente, impatt\uf2 contro il cordolo in acciaio di una fermata ATM, riportando una decapitazione completa. Omicidio: una prostituta fu rinvenuta decapitata e attinta al cuore da una ferita da arma da punta e taglio, dopo avere intrattenuto un incontro a scopo sessuale con due uomini, uno dei quali \ue8 risultato l\u2019omicida. Questi, volendo rubare alla vittima le sostanze d\u2019abuso che deteneva, l\u2019aveva uccisa brutalmente. Risultati Nelle tre vittime, gli esami autoptici, hanno documentato transezione completa della regione cervicale, con avulsione dell\u2019estremo cefalico, i cui margini, pi\uf9 o meno regolari, apparivano massivamente infiltrati di sangue. Nell\u2019investimento ferroviario suicida, il piano di decapitazione si localizzava tra C1-C2 e i margini, finemente irregolari, presentavano diffuso imbrattamento da morchia; plurime soluzioni di continuo del tegumento erano localizzate al capo, ricondotte al suo rotolamento sulla massicciata ferroviaria. Nell\u2019incidente del traffico, la lesione letale era individuata tra C4-C5 e presentava margini irregolari; il resto del corpo era intatto, e non mostrava altre lesioni di natura traumatico-contusiva. Nell\u2019omicidio, il piano di decapitazione era localizzato tra C6-C7 e presentava margini netti; sul resto del corpo erano presenti numerose altre ferite da arma da taglio e segni di difesa. In tutti i casi, l\u2019esame istologico dei margini perilesionali della decapitazione, ha evidenziato segni di vitalit\ue0 delle ferite, consistenti in estesi stravasi emorragici recenti, caratterizzati da emazie ben conservate dissocianti i tessuti sottostanti. Conclusioni La decapitazione, modalit\ue0 di morte inusuale e complessa, richiede, per un corretto inquadramento, la convergenza dei dati inerenti alla scena del crimine, alla disamina autoptica e ai riscontri di laboratorio per potere attribuire l\u2019accadimento a suicidio, evento accidentale od omicidio, come nei tre casi, oggetto di segnalazione. Bibliografia 1. Parchake MB. et al. An accidental decapitation resulting from head protruding out of bus. Med Leg J (2016);84(2): 105\u20138. 2. Byard RW, Gilbert JD. Characteristic features of deaths due to decapitation. Am J Forensic Med Pathol (2004);25:129\u201330. 3. Morild I, Lilleng PK. Different mechanisms of decapitation: three classic and one unique case history. J Forensic Sci (2012);57(6):1659-64. 4. Tsokos M, Trk EE, Uchigasaki S, Pschel K. Pathologic features of suicidal complete decapitations. Forensic Sci Int (2004);139(2\u20133):95\u2013102. 5. Harruff RC. Subendocardial hemorrhages in forensic pathology autopsies. Am J Forensic Med Pathol (1993);14:284-8

    Technical note-stabilization of cadaveric corified and mummified skin thanks to prolonged temperature

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    Microscopic study and interpretation of skin samples obtained from mummified/corified cadavers request the adoption of special laboratory techniques in order to avoid that the histological samples may detach from the slide during staining processes. We have assessed an experimental and extended drying of corified and mummified skin samples in order to evaluate an eventual improvement after staining procedures. Samples of skin undergoing different post-mortem putrefactive phenomena-from parchment-like to mummification-were collected from 16 corpses and divided in halves: one half was fixated in buffered formalin while the other half was previously treated with Sandison's rehydrating solution. The so-obtained sections were subsequently dried for one night at 37 \ub0C and stained with Hematoxylin & Eosin staining and Masson's Trichrome staining according to Goldner. At microscope observation, 69% of the dyed sections stained with H&E and 53% of the sections stained with Masson's Trichrome was lost during different steps of the coloring procedures. We then proceeded with a new cutting of the slides and decided to experimentally dry them for 5 days at a mean temperature of 37 \ub0C: purpose of this procedure was to gradually remove the possible liquid component of the samples probably culpable of the detachment. With this modified procedure, all the sections resulted to be preserved in the following staining steps and showed, moreover, an improvement of the morphological structure, especially in those previously treated with Sandison's rehydrating solution. In those cases where a histological examination is requested on skin samples collected from corified or mummified cadavers, this technique is highly recommended in order to obtain microscopic slide of high quality

    Analysis of the corrosive effects of hydrochloric acid (HCl) on human bone: Preliminary microscopic study and observations for forensic purposes

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    The destruction of a corpse in caustic acid can cause complex forensic scenarios to deal with. Furthermore, the literature on the subject is poor, having been the few studies carried out only on animal bones. We carried out an experimental analysis on human cranial, ribs, vertebrae, and femur bone fragments. These samples were sent for dissolution by hydrochloric acid (HCl) at two different concentrations in the lab: 10% and 37%. We have performed macroscopic and microscopic histological and cytological observations at set time intervals: 3, 4, 19, 24, 48, and 72 h of immersion in acids. The purpose of the study was threefold: to investigate the temporal evolution of bone dissolution, evaluate the destructive effect of the two hydrochloric acids, and establish whether or not the human pattern of histological structure could be recognized. A more significant destructive action of HCl at 37% has been observed. In the 10% acid, the bone nature of the samples was demonstrable up to 24 h of immersion, but the human pattern of histological structure was already compromised at 19 h, being lost at 24 h. Instead, in the 37% acid, the bone nature of the sample was demonstrable only within 4 h of immersion, and the human pattern of histological structure was markedly compromised within 3 h. At 19 h of immersion, neither the recognition of the bone nor its human nature was feasible. These preliminary findings and observations may be of practical use in forensic investigations of bodies found in acidic substances, for which there is no scientific evidence to refer

    A Brief Review of Scanning Electron Microscopy With Energy-Dispersive X-ray Use in Forensic Medicine

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    Scanning electron microscopy with energy-dispersive x-ray (SEM/EDX) analysis is an investigation whose potential has become increasingly important in the field of forensic research and diagnosis. We present the procedure to perform a well-carried-out SEM/EDX analysis on corpses affected by different types of injuries, such as blunt force trauma, ligature strangulation, electrocution, sharp force trauma, gunshot wounds, and intoxication. After the areas of forensic interest have been macroscopically identified, the sampling can be performed in 2 different ways: apposition of the double-sided graphite tape on the damaged area or performing the excision of a biological sample. In both cases, a proper negative control sample is required. In all cases, SEM/EDX analysis can detect exogenous microtraces consistent with the types of injuries involved. In blunt force trauma, microparticles of different nature deriving from the contact of the blunt instrument with the victim may be observed; in sharp force trauma, metal microtraces (Fe, Cr, Al, Ti) can be identified. In ligature strangulation, exogenous microtraces may be found in the cutaneous furrow. In electrocution, it allows to identify the pathognomonic metal pattern (Cu, Zn, Fe) of the "electric mark." In gunshot wounds, the main applications regards the detection of metal particles (Pb, Ba, Sb) of gunshot residues. Finally, in the analysis of intoxicants, it may identify traces of toxic substances. Thus, the authors conclude that SEM/EDX analysis can provide essential information to assist in the medicolegal investigation of death

    Transposizione congenitamente corretta dei grandi vasi

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    Introduzione La trasposizione congenitamente corretta dei grossi vasi (TCCGV) \ue8 una rara malformazione cardiaca caratterizzata dall\u2019associazione tra connessioni atrio-ventricolari e ventricolo-arteriose discordanti, solitamente associate ad altri difetti cardiovascolari. L\u2019incidenza della TCCGV \ue8 di circa 1/33.000 nati vivi, pari a circa 0,05% delle malformazioni cardiache congenite. Nei casi rari in cui non siano presenti altre malformazioni, la trasposizione congenitamente corretta dei grossi vasi pu\uf2 esitare in un'insufficienza cardiaca del ventricolo sistemico (in questo caso morfologicamente destro ma posto a sinistra, da cui origina l\u2019aorta). La diagnosi pu\uf2 essere posta precocemente con l'ecocardiografia fetale, ma non sempre \ue8 individuabile in epoca precoce. Nel periodo post-natale la diagnosi viene posta in base alla presentazione clinica, al quadro ecocardiografico e mediante risonanza magnetica. Il trattamento \ue8 di tipo chirurgico e l'aspettativa di vita \ue8 in relazione alle malformazioni associate, alla gravit\ue0 delle singole lesioni e alla tempestivit\ue0 della diagnosi. Materiali e metodi \uc8 giunto alla nostra osservazione un neonato di sesso maschile, nato alla 37\ub0 settimana di gestazione da parto operativo (con ausilio di ventosa ostetrica), deceduto poco dopo la nascita per cause imprecisate al momento dell\u2019exitus. La gravidanza veniva segnalata come \u201ctrascurata\u201d in cartella clinica. A seguito di denuncia/querela dei genitori all\u2019Autorit\ue0 Giudiziaria per sospetto di responsabilit\ue0 sanitaria, sei giorni dopo il decesso \ue8 stata eseguito un esame autoptico con prelievo in toto degli organi per successivo approfondimento istologico. Risultati Le analisi istologiche eseguite hanno permesso di riscontrare un quadro di \u201ccuore con atrio destro morfologicamente corretto caratterizzato da una grande auricola, ventricolo morfologicamente sinistro situato a destra con aspetto spugnoso e spessore di 1,5 cm, atrio sinistro caratterizzato da un\u2019auricola ipoplasica e ventricolo morfologicamente destro situato a sinistra con aspetto sfiancato e spessore di 0,5 cm, in presenza di ectasia del bulbo aortico con coartazione aortica pre-botallica, ampio dotto di Botallo e succlavia di sinistra ectasica\u201d. Si sono evidenziati, inoltre, edema polmonare acuto, oltre che un quadro di congestione ed edema diffuso, associato ad emorragie polmonari e bande di ipercontrazione da ipossia acuta del muscolo psoas e del muscolo diaframmatico. Tali rilevanze hanno permesso la formulazione della diagnosi anatomopatologica di \u201cmalformazione cardiaca complessa caratterizzata da discordanza di connessione atrio-ventricolare di tipo biventricolare con concordanza atriale (ventricolo sinistro posizionato a destra e ventricolo destro posizionato a sinistra, con atri concordanti) e discordanza ventricolo-arteriosa\u201d, nota altres\uec come \u201ctrasposizione congenitamente corretta dei grossi vasi\u201d, associata ad una coartazione aortica pre-botallica. Conclusioni Il quadro morfologico complessivo deponeva per morte neonatale da emorragia massiva polmonare bilaterale in neonato con malformazione cardiaca complessa e conseguente scompenso cardiocircolatorio alla nascita. La coartazione aortica pre-botallica presente nella nostra malformazione cardiaca complessa congenita \ue8 stata responsabile dello sfiancamento del ventricolo a morfologia destra, posizionato a sinistra e ha determinato di conseguenza lo scompenso cardio-circolatorio del neonato. Del caso in esame verranno presentate e discusse le specifiche implicazioni di tipo patologico-forense e giuridico
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