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La psicologia della Gestalt come teoria della complessit\ue0
La psicologia della Gestalt pu\uf2 essere considerata a tutti gli effetti come una epistemologia della complessit\ue0. Entrambi gli approcci ritengono che \u201cil tutto \ue8 pi\uf9 della somma delle parti\u201d e adottano una prospettiva antiriduzionista e antimeccanicista, assegnando importanza al contesto, cio\ue8 al qui ed ora in cui avviene un determinato fenomeno. Per definire teoricamente il contesto, la psicologia della Gestalt aveva usato intuitivamente il concetto di campo. Esso indica la compresenza di forze che animano il sistema e che lo rendono dinamicamente un tutt\u2019uno, non scomponibile nella sommatoria delle parti. Le teorie della complessit\ue0 introducono analisi pi\uf9 dettagliate dei fenomeni complessi, utilizzando concetti fisico-matematici come quelli di non-linearit\ue0, biforcazioni, fluttuazioni, propriet\ue0 emergenti ecc. che si manifestano soprattutto quando il campo \ue8 dinamicamente eccitato
La voce dell\u2019altro nella consulenza educativa
La relazione \ue8 una dimensione prioritaria dell\u2019esistenza umana, che viene cercata di per s\ue9 e non in funzione di altro. Lo sviluppo dell\u2019identit\ue0 avviene nell\u2019ambito della relazione; questa si sedimenta in strutture affettive profonde che, come ha evidenziato la psicoanalisi, hanno natura diadica e contengono un\u2019immagine del s\ue9 collegata \u2013 tramite uno stato affettivo \u2013 ad un\u2019immagine dell\u2019altro. Essere se stessi significa essere stati riconosciuti e capiti da un Altro che \ue8 stato in grado di mettersi in contatto profondo con noi.
Poich\ue9 nella consulenza educativa la persona attraversa un momento di crisi dei propri assetti esistenziali, la \u201cvoce\u201d del consulente \u2013 qualora questo sia in grado di ascoltare in modo autenticamente empatico \u2013 non \ue8 solo il momento di un\u2019esperienza dialogica \u201cesterna\u201d, ma anche di una \u201cinterna\u201d; la persona pu\uf2, cio\ue8, inglobare la voce dell\u2019altro utilizzandola nel dialogo interno con se stessa. Il consulente diventa cos\uec una sorta di \u201cinterlocutore-specchio\u201d a cui l\u2019individuo pu\uf2 ricorrere nel suo dialogo interno per promuovere inediti percorsi di auto-relazione
Luis Bu\uf1uel. Estasi di un delitto. Una storia di amore e di morte
Il film di Bu\uf1uel Estasi di un delitto contiene tutti i temi cari a lui cari, su tutti l\u2019intrecciarsi di amore e di morte. Questa compresenza di amore e di morte diventa in Estasi di un delitto una sorta di gioco perverso che spinge Archibaldo della Cruz, il protagonista del film, a desiderare l\u2019uccisione di donne belle e seducenti ma emotivamente insoddisfacenti, cos\uec come fu emotivamente insoddisfacente la madre per il piccolo Archibaldo. E cos\uec come il piccolo Archibaldo si consolava feticisticamente con gli abiti della madre, cos\uec l\u2019Archibaldo adulto desidera una donna-feticcio che tuttavia \ue8 pronto a uccidere non appena ne scopre la vacuit\ue0, come vacua era la madre. Una lettura che si rif\ue0 a Ronald Fairbairn e all\u2019importanza che egli d\ue0 delle relazioni insoddisfacenti \ue8 sembrata pi\uf9 adatta a cogliere la dinamica del personaggio che non una interpretazione freudiana basata su interpretazioni che vedono la sessualit\ue0 al centro
Dialogicit\ue0 conflittuale e disidentit\ue0 in Pirandello
Il tema della disidentit\ue0 \ue8 riconducibile in Pirandello alla difficolt\ue0 a individuare un nucleo autentico della personalit\ue0 che non risulti schiacciato dalle circostanze della vita, dalle necessit\ue0 materiali, dall\u2019influenza degli altri ecc. Tuttavia la disidentit\ue0 ha anche una valenza positiva perch\ue9 la verit\ue0 della nostra identit\ue0 appartiene a una perenne creativit\ue0, ad un flusso vitale che scorre in ciascuno di noi rompendo e sovvertendo costantemente tutte le maschere e rinnovando continuamente il senso dell\u2019esistenza. Il sentirsi disidentici viene sperimentato dai personaggi di Pirandello come una faticosa lotta interiore contro gli altri che abitano la nostra coscienza (\u201cla coscienza sono gli altri in noi\u201d). Si tratta di altri \u201cinternalizzati\u201d, simili a dei super-io freudiani, che ci osservano, ci criticano, non ci perdonano. Di qui il termine \u201csoliloqui dialogati\u201d che Pirandello usa per definire il rimuginio del protagonista della novella Sole e ombra. Il concetto di relazioni oggettuali interne della psicoanalisi pu\uf2 aiutare a comprendere la dinamica di questi soliloqui
Looking at Socially Integrative Cities through the Educating City: The Example of Educational Museums in Europe and China
This contribution aims to show how the idea of an educating city can help to find effective ways of social integration capable of promoting the well-being of individuals and the community. In this direction, the concept of an educating city is adopted as a key to re-read the concept of a socially integrative city through an eminently educational perspective. The education channel, rethought through multiple learning initiatives capable of following alternative paths to those of school and university experiences (formal education), allows enhancing the human potential and wealth of knowledge and skills of the city, making all citizens protagonists and participants. In addressing this issue, a specific case study will be analyzed: educational museums. The aim is to show how the museum, as a non-formal education space and an expression of collective identity, can play an important role in connoting a city as an educating city. Specifically, both the European and Chinese realities will be examined to offer one of the possible insights into how the city is a reality in progress to be explored, which can grow and improve together with its citizens if you work in the direction of community education (Dewey) by rediscovering a place that, like museums, can contribute to enrich the social capital of a community.
ULTERIORI INFORMAZIONI: lo scrivente, F. d'Aniello, è autore del paragrafo Introduction: the Educating City: pp. 175-177
Correlated Component Analysis for diffuse component separation with error estimation on simulated Planck polarization data
We present a data analysis pipeline for CMB polarization experiments, running
from multi-frequency maps to the power spectra. We focus mainly on component
separation and, for the first time, we work out the covariance matrix
accounting for errors associated to the separation itself. This allows us to
propagate such errors and evaluate their contributions to the uncertainties on
the final products.The pipeline is optimized for intermediate and small scales,
but could be easily extended to lower multipoles. We exploit realistic
simulations of the sky, tailored for the Planck mission. The component
separation is achieved by exploiting the Correlated Component Analysis in the
harmonic domain, that we demonstrate to be superior to the real-space
application (Bonaldi et al. 2006). We present two techniques to estimate the
uncertainties on the spectral parameters of the separated components. The
component separation errors are then propagated by means of Monte Carlo
simulations to obtain the corresponding contributions to uncertainties on the
component maps and on the CMB power spectra. For the Planck polarization case
they are found to be subdominant compared to noise.Comment: 17 pages, accepted in MNRA
Using CMB data to constrain non-isotropic Planck-scale modifications to Electrodynamics
We develop a method to constrain non-isotropic features of Cosmic Microwave
Background (CMB) polarization, of a type expected to arise in some models
describing quantum gravity effects on light propagation. We describe the
expected signatures of this kind of anomalous light propagation on CMB photons,
showing that it will produce a non-isotropic birefringence effect, i.e. a
rotation of the CMB polarization direction whose observed amount depends in a
peculiar way on the observation direction. We also show that the sensitivity
levels expected for CMB polarization studies by the \emph{Planck} satellite are
sufficient for testing these effects if, as assumed in the quantum-gravity
literature, their magnitude is set by the minute Planck length.Comment: 18 pages, 4 figures, 2 table
Elliptic CMB Sky
The ellipticity of the anisotropy spots of the Cosmic Microwave Background
measured by the Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (WMAP) has been studied.
We find an average ellipticity of about 2, confirming with a far larger
statistics similar results found first for the COBE-DMR CMB maps, and then for
the BOOMERanG CMB maps. There are no preferred directions for the obliquity of
the anisotropy spots. The average ellipticity is independent of temperature
threshold and is present on scales both smaller and larger than the horizon at
the last scattering. The measured ellipticity characteristics are consistent
with being the effect of geodesics mixing occurring in an hyperbolic Universe,
and can mark the emergence of CMB ellipticity as a new observable constant
describing the Universe. There is no way of simulating this effect. Therefore
we cannot exclude that the observed behavior of the measured ellipticity can
result from a trivial topology in the popular flat -CDM model, or from
a non-trivial topology.Comment: 10 pages, 5 figures, the version to appear in Mod.Phys.Lett.
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