23 research outputs found

    Efficacy and tolerability of treatment with line II nilotinib in a patient with coronary artery disease

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    The possible cardiotoxicity of tyrosine kinase inhibitors (TKIs) is a topic of extreme interest because in the clinical practice it is frequent the management of elderly patients, in which are common comorbidities and polypharmacotherapies. Several studies have been conducted to evaluate the cardiotoxicity intrinsic to TKIs, but the results are, however, often discordant between in vitro studies and clinical practice. We present a case report about a male patient with several numerous comorbidities: COPD, diabetes mellitus and coronary artery disease. After the failure of imatinib therapy, the patient has switched in second-line to nilotinib therapy, 400 mg twice a day. The therapy was discussed and arranged with the cardiologists, with strict monitoring of cardiac and metabolic parameters. The therapy with nilotinib has allowed to obtain an optimal response according to the ELN guidelines and, from the sixth month of treatment, a major molecular response was obtained. From the standpoint of cardiologists, the patient has maintained a good compensation, despite the permanence of anginal symptoms, which required repeated therapeutic adjustments. Our case shows that nilotinib may be a well tolerated and effective therapy in a patient suffering from a major heart disease, maintaining a close clinical and cardiologic monitoring

    Turismo responsabile: il caso dei viaggi-incontro in Senegal

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    Il turismo responsabile (TR) \ue8 un fenomeno di recente sviluppo che risponde a esigenze di scoperta e conoscenza di una nuova cultura attraverso occasioni di incontro concrete e autentiche che valorizzino e sostengano i paesi ospitanti. In letteratura il TR \ue8 cos\uec caratterizzato: \ue8 rispettoso delle comunit\ue0 locali; prevede incontri diretti con la popolazione e con le Organizzazioni Non Governative; \ue8 equo nella distribuzione dei proventi; \ue8 a basso impatto ambientale; privilegia servizi di accoglienza a gestione locale; si basa sui principi della carta dei viaggi sostenibili; si attua nei paesi in via di sviluppo (AITR, 1994). A fronte di una definizione precisa in ambito economico, geografico, sociologico, il TR non ha ricevuto adeguato interesse da parte della psicologia, pur rappresentando un utile banco di prova per concetti e teorie passate e recenti. In particolare, il TR consente di indagare tre aspetti: individuali (motivazioni, aspettative, credenze, s\ue9), sociali (competenze sociali, rapporto con l\u2019alterit\ue0, con il gruppo), culturali (incontro fra culture, lingue, sistemi di riferimento diverse). Date queste premesse \ue8 stata condotta una ricerca, i cui obiettivi sono cos\uec sintetizzabili: compiere un\u2019indagine qualitativa del TR; descriverne le caratteristiche; interpretare il fenomeno in chiave psicologica. Metodo: Il corpus testuale, costituito da 28 interviste on line (14 pre-viaggio e 14 post-viaggio, aventi come focus motivazioni, aspettative, fattori critici vs facilitanti, attivit\ue0, incontro con le famiglie, S\ue9..); 15 diari prodotti tramite osservazione partecipante; 30 email, \ue8 stato analizzato tramite il software Atlas.ti 4.2 (risultati quali-quantitativi). Tale congegno multimetodologico ha permesso di monitorare tre gruppi partecipanti a viaggi-incontro-solidariet\ue0 in Senegal, promossi da una ONG torinese

    Clinical Value of Tissue Transglutaminase Antibodies in Celiac Patients over a Long Term Follow-Up

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    Introduction & Aim: Anti-tissue transglutaminase antibody (tTGA) titer is used during the follow-up of celiac patients to evaluate gluten-free diet (GFD) responsiveness. However, no clear data are available on this issue. The aim of this study was to evaluate tTGA significance during celiac disease (CD) monitoring. Methods: From January 2017 to January 2020, consecutive CD patients on a GFD with persistent positive tTGA were enrolled. Antibody titres were evaluated on a yearly basis from CD diagnosis to the last follow-up. Urinary gluten detection tests, duodenal histology and capsule enteroscopy (CE) were performed. A tTGA-positive cohort was compared with a control group composed of 212 treated CD patients with negative tTGA. Results: 65 patients (12% males, median age at enrollment and CD diagnosis, 37 (14–86) and 31 (1–76), respectively, median follow up 4 (1–26) years) presented with positive tTGA during follow-up. Overall, the tTGA titres were 3 (1–79) fold increased (ULN). Three different tTGA trends were recognized: (I) 36 (55%) patients with a progressive titres decrease; (II) 16 (25%) patients with a fluctuating behavior; (III) 13 (20%) patients with a steady state or increased titres. tTGA+ patients did not present with different clinical and demographic parameters. Duodenal atrophy was present in 10% vs. 36% of the tTGA positive vs. negative group (p < 0.005), respectively. Gluten detection results were positive in 3 (8%) cases, all in the III group. In tTGA+ patients, CE did not identify any CD-related complications. Conclusions: tTGA positivity during CD follow up did not present a relevant clinical significance without association with autoimmune comorbidities and mucosal damage

    Il turismo responsabile come fenomeno psicosociale

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    Il turismo responsabile (TR) \ue8 un fenomeno di recente sviluppo che risponde a esigenze di scoperta e conoscenza di una nuova cultura attraverso occasioni di incontro concrete e autentiche che valorizzino e sostengano i paesi ospitanti. In letteratura il TR \ue8 cos\uec caratterizzato: \ue8 rispettoso delle comunit\ue0 locali; prevede incontri diretti con la popolazione e con le Organizzazioni Non Governative; \ue8 equo nella distribuzione dei proventi; \ue8 a basso impatto ambientale; privilegia servizi di accoglienza a gestione locale; si basa sui principi della carta dei viaggi sostenibili; si attua nei paesi in via di sviluppo (AITR, 1994). A fronte di una definizione precisa in ambito economico, geografico, sociologico, il TR non ha ricevuto adeguato interesse da parte della psicologia, pur rappresentando un utile banco di prova per concetti e teorie passate e recenti. In particolare, il TR consente di indagare tre aspetti: individuali (motivazioni, aspettative, credenze, s\ue9), sociali (competenze sociali, rapporto con l\u2019alterit\ue0, con il gruppo), culturali (incontro fra culture, lingue, sistemi di riferimento diverse). Date queste premesse \ue8 stata condotta una ricerca, i cui obiettivi sono cos\uec sintetizzabili: compiere un\u2019indagine qualitativa del TR; descrivern le caratteristiche; interpretare il fenomeno in chiave psicologica. Metodo: Il corpus testuale, costituito da 28 interviste on line (14 pre-viaggio e 14 post-viaggio, aventi come focus motivazioni, aspettative, fattori critici vs facilitanti, attivit\ue0, incontro con le famiglie, S\ue9..); 15 diari prodotti tramite osservazione partecipante; 30 email, \ue8 stato analizzato tramite il software Atlas.ti 4.2 (risultati quali-quantitativi). Tale congegno multimetodologico ha permesso di monitorare tre gruppi partecipanti a viaggi-incontro-solidariet\ue0 in Senegal, promossi da una ONG torinese. Risultati: le motivazioni al TR sono: conoscere (42%) luoghi e persone; vivere un\u2019esperienza diversa dal turismo tradizionale (12%); sperimentare occasioni di incontro (10%): il TR risponde quindi a bisogni intellettuali, sociali, di competenza e di evitamento degli stimoli quotidiani (Ryan e Glendon,1998); \ue8 per chi ricerca la stimolazione e un\u2019esperienza a met\ue0 tra la strutturazione e l\u2019indipendenza (Yannakis e Gibson, 1992). Le aspettative, invece, risultano essere: conoscere, sperimentare la quotidianit\ue0 dell\u2019Altro, vivere situazioni di incontro con i locali. Il turista responsabile \ue8 caratterizzato dal coinvolgimento attivo, dalla voglia di mettersi in gioco e di lasciarsi interrogare dall\u2019esperienza; sono richieste apertura, disponibilit\ue0, capacit\ue0 di adattamento e volont\ue0 di crescere attraverso il confronto con gli altri: il turista responsabile \ue8 colui che vuole conoscere una nuova cultura, sperimentandola dal \u201cdi dentro\u201d e che \ue8 motivato a scoprire se stesso e la propria cultura attraverso il confronto col nuovo e il diverso; \ue8 alla ricerca dell\u2019autenticit\ue0, anche se quest\u2019ultima non potr\ue0 mai essere esperita completamente, affinch\ue9 l\u2019esperienza sia arricchente sia per s\ue9 che per le persone incontrate. Il turista responsabile mette in atto un passaggio del proprio ruolo da flaneur (osservatore passivo) a choraster (attivo, interagente -Wearing, Wearing, 1996). D\u2019altro canto, il turista, pur cercando di contrapporsi allo stile dei viaggi all inclusive, necessita di una organizzazione che lo tuteli da un possibile shock culturale (Gulotta, 1997): la figura della guida assume un ruolo centrale nella gestione dei viaggi, in quanto mediatore tra il s\ue9 e l\u2019altro, coadiuvato dal gruppo, percepito quale luogo di confronto ed elaborazione dei vissuti, di sperimentazione della propria appartenenza, in cui si cerca di dare insieme un senso alle cose e che protegge dall\u2019immersione nella diversit\ue0 che destabilizza. Una questione aperta: sar\ue0 capace il TR di proporre un\u2019esperienza veramente autentica e coinvolgente anche quando sar\ue0 alla portata di tutti? Il rischio \ue8 infatti che, diovenendo un fenomeno di massa, si arrivi a proporre ai turisti attivit\ue0 sempre pi\uf9 create ad hoc per loro, eliminando quella caratteristica di autenticit\ue0 e coinvolgimento totale che attualmente sono il suo punto di forza. Bibliografia Bruner E. (1991), Transformation of self in tourism, in \u201cAnnals of tourism research\u201d, 18, pp. 238-250 Cohen E. (1988), Authenticity and commoditization in tourism, in \u201cAnnals of tourism research\u201d, 15, pp. 371-386 Gulotta G. (1997), Psicologia turistica, Giuffr\ue8 Editore, Milano Iso Ahola, S. (1982), Toward a Social Psychological Theory of Tourism Motivation: A Rejoinder, in \u201cAnnals of Tourism Research\u201d, 12, pp. 256-262 Mannell R.C., Iso-Ahola S.E. (1987), Psychological nature of leisure and tourism experience, in \u201cAnnals of Tourism Research\u201d, 14, pp. 314-331. Ryan C., Glendon I. (1998), Application of leisure motivation scale to tourism, in \u201cAnnals-of-Tourism-Research\u201d, 25(1), pp. 169-184 Wearing S., Wearing B. (1996), Refocussing the tourist experience: the flaneur and the choraster, in \u201cLeisure-Studies\u201d, 15(4), pp. 229-243 Yiannakis A., Gibson H. (1992), Roles tourists play, in \u201cAnnals of Tourism Research\u201d, 19(2), pp. 287-30

    Evaluation of two anthelmintic treatment regimens (strategic vs selective) in donkeys naturally infected by intestinal strongyles

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    Introduction: equine worm programs are based on treatments applied at regular intervals during the year, often without diagnosis. These strategies led to the development of anthelmintic resistance worldwide. To reduce this phenomenon in horses, targeted selective treatments (TST), based on individual Fecal Egg Count (FEC), have been developed, treating only animals with a threshold value>200 eggs per gram (EPG). The present study evaluates during one year two anthelmintic regimes on donkeys naturally infected by intestinal strongyles (Cyathostominae and Strongylus vulgaris) in Italy. Materials and Methods: study animals were allocated in two treatment groups (strategic–ST and selective–TST) of 20 donkeys each, moreover a control group (C-group) of 10 animals were enrolled. Individual FECs were performed monthly using a modified McMaster technique. Results: at the beginning of the study in ST, TST and C-groups the mean EPG were 1585.5, 1627.0 and 1634.4, respectively, no statistical differences were observed (p=0.9815). In August 2015, donkeys belonging to ST and TST were dewormed with fenbendazole drench (7.5 mg/kg) showing a FEC reduction of 99.4% in both groups. All the donkeys of ST group were also treated with FBZ in February and July 2016, while monthly in TST group donkeys with an individual FEC>300EPG were treated. In the ST group after the first and the second treatment the mean EPG follow a progressive increase while remained almost constant in TST group allowing to treat a reduced number of donkeys per time-slot and avoiding high level of infestation (p<0.05). In the ST, TST and C-groups, the mean EPG during the study period was 347.0, 201.0 and 873.7, respectively. Discussion: the study showed that in the TST group the mean EPG of intestinal strongyles was lower than in ST; considering the high prevalence of S. vulgaris, TST in donkeys should be performed with specific parasitological surveillance

    Scrivere il tedesco. Varietà culturali, linguistiche, metodologiche nella scrittura accademica

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    a produzione di testi in lingua straniera è fortemente influen- zata dalle competenze scritte in lingua madre, in particolare nel- La formulazione e nell’articolazione del pensiero. Questo volume propone una didattica della scrittura come processo orientata alle tradizioni tedesche analizzando, secondo gli approcci linguisti- co–testuale e pragmatico–funzionale, le tappe fondamentali di un percorso di successo: da esercizi creativi alla produzione di pic- coli racconti, dal prendere appunti alla redazione di un Protokoll, dall’estrapolazione dell’essenziale da testi scientifici e non alla produzione di riassunti, di brevi testi argomentativi e di seguito di la- vori più ampi, come la tesina e la Seminararbeit
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