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Citare le fonti: linee guida e strumenti. Il supporto dei servizi bibliotecari
Verrà presentato il lavoro svolto dai bibliotecari dell'Università di Bologna al fine di raccogliere ed armonizzare in un unico documento di linee guida le indicazioni volte a delineare, per ogni disciplina, lo stile citazionale più appropriato e uniformemente condiviso. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del Servizio "Garanzia di Originalità " con l'intento di fornire agli studenti laureandi un valido supporto nella redazione dell'apparato bibliografico della tesi di laurea. Un lavoro che si è nutrito della collaborazione di numerosi soggetti e si è concretizzato in varie fasi: individuazione dei settori disciplinari coinvolti, raccolta di indicazioni concernenti il modus operandi di docenti e ricercatori, valutazioni delle fonti citazionali suggerite, redazione delle linee guida.
La crescita delle competenze informative degli studenti universitari passa anche attraverso la comprensione e l’acquisizione piena delle corrette modalità di organizzazione, registrazione e citazione delle fonti recuperate tramite la ricerca. E’ oggi impensabile affrontare questo aspetto a prescindere delle tecnologie informatiche. Software specializzati sono disponibili per esempio per la gestione bibliografica, sia gratuitamente che a pagamento (Endnote web, Zotero, Mendeley). L’attività e i servizi dei bibliotecari possono risultare essenziali per guidare i giovani laureandi nell’acquisizione di queste competenze, fondamentali per il prosieguo della carriera accademica e lavorativa, fornendo inoltre un tangibile reale valore aggiunto al percorso della ricerca bibliografica.
L’esperienza della Biblioteca clinica “Bianchi“ -- che opera all’interno del policlinico universitario bolognese S. Orsola – Malpighi – consiste nella predisposizione di una particolare versione del browser Mozilla -- sulla base del modello già preparato dal Sistema bibliotecario per l’accesso da remoto -- che consente agli utenti di consultare la banca dati di riferimento (Pubmed); di trovare immediatamente rinvio al full-text degli articoli (tramite A-link); di richiedere da remoto con grande facilità gli articoli tramite il servizio di document delivery. L’aggiunta del plug-in (Zotero) per la registrazione dei risultati e per una più completa gestione della bibliografia ha completato questo strumento. Tra le diverse alternative (gratuite o a pagamento), Zotero è stato scelto per la semplicità d’uso e per la possibile condivisione tra studenti e studiosi di diverse realtà . Plug-in aggiuntivi completano il browser, in modo tale da rendere potenzialmente più efficiente ed efficace la ricerca, nella convinzione che aiutare i giovani studiosi ad effettuare una ricerca bibliografica completa in tutti i suoi passaggi sia un elemento indispensabile per evitare anche forme di plagio e / o mancato rispetto dei diritti degli autori
Open Science @ UNIBO: il servizio di supporto a rete per le comunità di ricerca
Le forti spinte globali a favore dell’Open Access (OA) e dell’Open Science (OS) hanno sollecitato i sistemi bibliotecari delle università a rivedere servizi e competenze in funzione dei nuovi bisogni delle loro comunità di riferimento. Il Sistema Bibliotecario dell’Università di Bologna ha risposto a questi stimoli definendo un modello a rete a supporto dell’Open Access avviato sperimentalmente nella seconda metà del 2018. L’obiettivo strategico condiviso e co-gestito dall’intera comunità accademica è la promozione di prassi che consentano il libero accesso e il riuso delle pubblicazioni e dei dati della ricerca scientifica. Il servizio si struttura come una rete decentrata di punti di supporto collocati nelle biblioteche con il coordinamento centrale a cura della Biblioteca Digitale di Ateneo, AlmaDL. AlmaDL si occupa della formazione dei bibliotecari del servizio di supporto, fornisce loro assistenza specialistica anche in materia di diritto d’autore, coordina, monitora e sostiene il servizio con personale dedicato, oltre a offrire assistenza per la gestione FAIR dei dati di ricerca nel data repository di Ateneo e a garantire il raccordo istituzionale partecipando al Gruppo di lavoro Open Science di Ateneo. I punti di servizio offrono alle loro comunità scientifiche consulenza e orientamento, validano le pubblicazioni scientifiche depositate nel repository istituzionale, organizzano campagne di sensibilizzazione e rispondono alle esigenze specifiche delle comunità scientifiche.
Ad oggi i bibliotecari coinvolti nel servizio sono 61; quasi 24.000 le pubblicazioni in OA e oltre 200 i dataset depositati nei repository istituzionali; 4830 le consulenze e 178 ore di formazione a cui hanno partecipato 1307 utenti. Il modello adottato ha presentato numerosi vantaggi rivelandosi sostenibile e attento alle specificità dei diversi ambiti disciplinari. Inoltre il continuo scambio di informazioni tra i nodi della rete permette lo sviluppo delle competenze e delle conoscenze in una continua ridefinizione del modello organizzativo e dei contenuti del servizio